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Autore: bluemary    02/11/2013    3 recensioni
L'ascensore arriva. La porta si apre. E tutto comincia.
Seconda classificata al contest "I do what I want!" di vannagio.
Genere: Angst, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrian Veidt/Ozymandias, Edward Blake/Il Comico, Nuovo personaggio
Note: Movieverse | Avvertimenti: Contenuti forti
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Notte

La fune non finiva mai, il nero sembrava catrame che gli appesantiva le mani e le braccia, sporcandogliele con un marchio che si imprimeva indelebile e rovente sulla sua pelle; ma non si sarebbe arreso. Non si era arreso quando un sadico mascherato aveva bruciato la mappa e i suoi principi facendo crollare il suo mondo con la seconda sconfitta della sua vita. Lui trovava sempre una via, un'alternativa a una strada senza uscita, una soluzione a una partita con uno scacco matto già alla prima mossa.
Ma i muscoli cominciavano a non rispondergli più e la salita era sempre più lenta e dolorosa.
Stava per perdere la presa, quando una mano si sporse dalla sommità della nave.
Una mano callosa, che sapeva di fumo.

 

 

 

Lunedì 21 ottobre

La prima volta che aveva visto Lysa era stato sette anni prima, durante la sua seconda giornata di colloqui per una segretaria. Lo aveva impressionato in modo positivo per la compostezza con cui aveva reagito durante l'esame a cui l'aveva sottoposta, tra un'amichevole conversazione e uno studio silenzioso più rapido e meno diplomatico. Era truccata in modo perfetto, ma non appariscente; i suoi vestiti dimostravano buon gusto e la capacità di valorizzarsi senza ricercare l'attenzione altrui a tutti i costi. Le sue qualifiche erano nella media, ma tra le candidate era stata la più equilibrata e precisa, due doti che gliel'avevano fatta preferire a donne con più esperienza e referenze ma meno buonsenso; a fine giornata, non contava più le aspiranti segretarie con scollature vertiginose o voci troppo squillanti e pronte ad assentire a ogni sua parola. Un paio avrebbero cercato di sedurlo entro la prima settimana di lavoro, se le avesse scelte. Un'altra era troppo timida, non si sarebbe riuscita a imporre e il terrore di non essere in grado di soddisfare le sue aspettative l'avrebbe schiacciata.
Le aveva scartate una a una entro pochi minuti, poi aveva invitato Lysa a entrare nel suo ufficio e, quando lei era uscita con lo stesso incedere sicuro con cui Adrian l'aveva vista arrivare, aveva in mano un contratto appena firmato che la qualificava come segretaria particolare della Veidt Enterprise e sua personale assistente.
Non si era mai pentito della sua scelta. Sette anni di servizio impeccabile, in cui non aveva mai mancato ai propri compiti, riuscendo a eseguire i suoi ordini alla perfezione e, quando ne aveva l'opportunità, a prendere la decisione corretta. Lo desiderava, Adrian se n'era accorto da piccoli particolari comparsi poco a poco, mese dopo mese: un profumo appena più percettibile, un paio di orecchini dello stesso viola di cui lui amava circondarsi, degli sguardi che duravano una frazione di secondo in più del necessario.
Ma era stata abbastanza professionale da non travalicare mai il limite di distaccata cortesia che si era instaurato tra loro, risparmiandogli una spiacevole complicazione che si sarebbe risolta con un probabile licenziamento e una perdita di quel tempo così prezioso; al contrario, la silenziosa infatuazione di Lysa per lui era servita a migliorare la qualità di un lavoro già soddisfacente.
Sarebbe stata una delle rare persone che si era guadagnata la sua gratitudine.
Rimase ad assistere fino a quando la bara scomparve sotto le prime spalate di terriccio, poi volse le spalle al prete e alle poche persone che erano rimaste a piangere Lysa. Erano dodici: qualche zio, dei cugini, i pochi amici e conoscenti che gli impegni in qualità di sua segretaria le avevano permesso di mantenere. Il padre era morto anni prima, la madre era troppo malata per essere presente.
Aveva piovuto durante il funerale di Blake, e Lysa era stata al suo fianco a tenergli l'ombrello; adesso splendeva il sole.






* * *





Note random: Per chi avesse visto solo il film e non nella versione estesa, nella graphic novel e nella versione Ultimate Cut del film, c'è una sottotrama incentrata su un fumetto letto da un personaggio secondario (qui un accenno, per chi volesse approfondire ). Si può considerare una sorta di allegoria sul come i buoni propositi portino a esiti disastrosi ed è abbastanza evidente come venga un po' associata ad Adrian. Nella graphic novel, inoltre, Adrian ammette di avere degli incubi in cui sogna di nuotare verso questo veliero, così ho deciso di approfondire la cosa secondo una mia idea.
   
 
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