-Secondo te sono grassa?-

Bah, cosa ti aspetti, che ti dica la verità? Sicuramente non sei come lei: è altissima, gambe magrissime e jeans che le stavano perfettamente attillati, e una t-shirt anch'essa attillata al suo piattissimo stomaco.

-No no, tu sei normale-

“Normale”. Cosa vuol dire “Normale”? O sei grassa o sei magra punto.

-Mah, secondo me sono grassa..-

-Ma và! Te non sei grassa!-

Come dicono tutti. Tutti dicono che non sono grassa ma nessuno mi ha mai detto che sono magra.

-Da uno a cinque quanto sono grassa secondo te?-

Mi merito un cinque ovviamente, non so perché continuo a perdere tempo a cercare di estrapolare la verità, tanto non lo ammetterà mai.

-Uhm... tre-

Consideriamolo come un “Eh già, sei grassa”. Ma la pizza la abbiamo mangiata entrambe.

Giovedì 18 settembre h15.43

Ancora una volta seduta sul freddo pavimento del bagno.

Ancora una volta bagnata dalle lacrime.

Ancora con lo stomaco riempito fino alla nausea.

Ancora una volta non ce l'ho fatta.

Fallo, smettila di perdere tempo.

Perchè devo ridurmi così ogni volta?

Cosa mi costa pensarci due volte, realizzare che andrà a finire come le altre volte?

Smettila di piangerti addosso, il cibo non unscirà da lì con il rimorso.

Rimorso.E' tutto ciò che mi rimane.

FALLO

E' difficile ma lentamente mi sto alzando in piedi, tanto non dovrò restare in posizione eretta per molto.

Mi chino.

Contemplo il fondo del gabinetto per qualche secondo. Come se dovesse darmi una risposta.

O meglio, una soluzione.

Devo farmi forza.

Riluttanti, le mie dita si addentrano lentamente nella mia bocca, proseguono più in fondo.

Qualche colpetto.

Chiudo gli occhi, e spero che finisca presto.