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Autore: ZivaDDavid    02/11/2013    3 recensioni
ambientata nella bellissima Washington, all'interno della struttura di Investigazione navale.
...Kate è morta da 24 ore e tutta la squadra lavora giorno e notte per trovare il suo assassino...
Ma arriva qualcuno a sconvolgere non solo le loro ricerche ma anche vite...
buona lettura!
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: Lime, Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Ducky controllò se Ari fosse morto. Lo era. Tutti si buttarono su Ziva. Tony e Eli erano su di lei che cercavano di capire da dove venisse tutto il sangue accanto a lei. E lo vide un buco da dove uscivano fiumi di sangue all’altezza del cuore. Tony sentì il polso ma tremava così forte che non capiva se c’era o meno. Si avvicinò Ducky che iniziò a guardare Jenny al telefono che chiamava urgentemente un’ambulanza. Cercava di fermare l’emorragia tamponando la ferita per vedere bene il foro d’entrata ma usciva troppo sangue. Non poteva neanche premere troppo perché non sapeva se sarebbe stato fatale.
- Ziva resisti- disse Eli con le lacrime agli occhi- non mi puoi lasciare anche tu! Se n’è già andata Tali… בבקשה, יתעורר זיוה הקטנה שלי. -
Tony guardava quella scena tremando e così Ducky, guardando Gibbs gli fece cenno di spostarlo.
      Perché DiNozzo sta facendo così? Pensava il capo. E’ successo qualcosa ieri notte? Come può essere sempre il solito donnailo! Mi sentirà! … Anche se sembra davvero spaventato, ma la conosce da così poco, meno di 24 ore!
 
  • DiNozzo chiama la sicurezza vedi se hanno trovato gli altri terroristi.- gli ordinò Gibbs, ma Tony ancora fissava il corpo di Ziva là a terra, mentre il padre le toccava la fronte e le sussurrava parole in ebraico.
*Slap* - DiNozzo ti vuoi scegliare?- Gibbs lo guardava molto male
- Si capo faccio subito.- e se ne andò con McGee ed Abby al piano di sotto per controllare.
 
Arrivò l’ambulanza e si portò Ziva, ma suo padre non volle andarci. Allora Jenny prese l’iniziativa : - Ci andrò io Direttore David. Sua figlia non può restare sola.-
Ma Eli David  fece come se non l’avesse sentita, come se di colpo non gliene importasse più niente, come se avesse già dato sua figlia per morta.
 
Mmm, no! Devo farlo io. Nessuno deve uccidere Ari, a meno che non sia io. Glielo devo. No Ari. Ti prego, ripensaci. Ziva si agitava al ricordo del suo ultimo istante prima dello sparo.
Forse sono morta. Non sento più niente. Anzi si… sento freddo. Molto freddo.
  • Dottore la prego venga! – chiamava Jenny- sta sudando freddo. E’ diventata di nuovo bianca di colpo.-
  • Signora, è normale, se così si può dire in questi casi. Se supera la notte domani la potremo operare. Al momento toccarle il cuore le sarebbe fatale! Siamo riusciti solo a disinfettare la ferita per evitare infezioni. La notte la passerà così. –
       Jenny accennò col capo per congedarlo e tornò a guardare Ziva. Era molto preoccupata, aveva l’adrenalina addosso, aveva lasciato l’agenzia allo sbaraglio per andare con lei.
Ma cosa riusciva a fare questa ragazza? Come poteva aver scombinato le menti di così tante persone?
La Shepard chiamava Gibbs ogni mezz’ora per gli aggiornamenti e sapeva che da lì a poco sarebbe arrivato il Segretario della marina. E lei non era là. Ma Gibbs lo capì e le disse :
  • Jenny prendi le tue cose e vieni.-
  • Non posso lasciare qua Ziva da sola. Potrebbe morire da un momento all’altro.-
  • Ho mandato DiNozzo, starà arrivando. Il SecNav ha chiamato, sarà qui tra un’ora. E tu hai bisogno di un caffè e una sciacquata oltre a vedere gli sviluppi con i tuoi occhi.
 
Neanche il tempo di chiudere la porta della stanza di Ziva che arrivò Tony.
  • Direttore, Gibbs la sta aspettando. Questo glielo manda lui.- e le porse un caffè.
  • Grazie mille, Tony. Se ci sono cambiamenti chiamami subito.
  • Certo Signora.
Tony prese un respiro ed aprì la porta. Al vederla in quello stato la sua testa entrò nel pieno di una guerra. Aveva pensieri contrastanti, inopportuni. Ripensava alle scene strazianti del padre poche ore prima, e nel frattempo al caffè che stavano  tranquillamente bevendo la sera prima.
Se non fosse stato per la benda, sembrava che dormisse. Era bellissima, con tratti decisi ma regali. Da vera principessa medio-orientale.   Aveva paura pure di sfiorarla per vederne la temperatura o semplicemente per toccare la sua pelle.
 
Jenny tornata all’NCIS si fece riepilogare la situazione : Tutti i terroristi erano stati uccisi o si erano fatti esplodere. L’entrata est, e uno degli uffici nell’ala ovest erano stati distrutti. Si contavano non più di 9 morti ma per lei era comunque un dato terrificante. Come si può morire a casa propria? Gibbs le mostrò le prove che confermavano che Ari Haswari avesse ucciso Kate. Abby aveva avuto il riscontro positivo dell’arma con cui aveva sparato a Ziva. Era la stessa. Ed in più aveva in tasca una foto di Kate che la confermava come bersaglio. Quindi era solo un mercenario. C’era qualcun altro dietro la morte dell’agente Todd. Lui era solo un esecutore che aveva preso la palla al balzo e sfruttato a suo favore gli avvenimenti. Il SecNav le diede piena collaborazione, le fece le condoglianze per gli uomini morti e le mise a disposizione 3 squadra tra FBI, Esercito e CIA fino al totale ristabilimento dell’agenzia.
Finito tutto, e portati i cadaveri nell’obitorio, scese dove avevano sparato a Ziva e vide l’enorme macchia del suo sangue.
  • Vatti a fare una doccia Jenny, ne hai bisogno, e poi riposati sul divano del tuo ufficio o va a letto.- le incitò Gibbs che poco prima aveva spedito a casa McGee, Abby  e Ducky. Solo Fornell era con lui. Anche se in quel momento era al bar a prendere litri e litri di caffè da portare anche a lui.
  • Non posso. Ho troppe cose da fare, devo chiamare le famig…- fu interrotta da Gibbs che le strinse le spalle.
  • Calmati – e Jenny si abbandonò tra le braccia di Gibbs.
 
Hai detto di essere la migliore del Mossad. Bhè allora devi resistere, le sussurrava all’orecchio Tony, stanco e distrutto dagli ultimi giorni. Ma non si spostò da quella poltrona neanche per andare a prendere da mangiare o bere, che invece una anziana infermiera gli portava ogni 2 ore.
Senza farcela più si addormentò sulla poltrona.
  • Agente DiNozzo – lo svegliò il medico. Aprì gli occhi e iniziò a guardarsi intorno, ma Ziva non era più nel suo letto e sbarrò gli occhi, tenendo la bocca aperta senza riuscire ad emettere suoni.
  • Dove è?- chiese temendo la risposta.
  
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