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Autore: vale 98    02/11/2013    0 recensioni
Non ho mai detto di non essere pazza, non ho mai detto di essere normale, non ho mai detto di non avere dei problemi!
Una cosa però l’ho detta: LASCIATEMI VIVERE!!
Di problemi a cui pensare ne avevo fin troppi ma, non pensavo che sarebbero aumentati così tanto solo conoscendolo … Se sapevo ciò, sarei rimasta in quella casa.
Eppure, grazie a lui, mi sono sentita libera.. libera e felice, finalmente me stessa!
(P.s= la storia è completamente inventata e non rispetterà la realtà!!)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO 2

Cher’s Pov
Mi svegliai di colpo. Vedevo tutto appannato. Stropicciai gli occhi e finalmente riuscii a vedere un po’ meglio.
Dov’ero finita? Ricordo solo che nel bosco ho incontrato questo ragazzo e che subito dopo sono svenuta.. non ricordo altro.
Mi guardai intorno. Non sembrava la solita stanza in cui ho passato i miei ultimi 2 anni; era una stanza più confortevole, una stanza vuota ma sicuramente più accogliente. Quei tipi non mi avevano catturata!! Sospirai a quella notizia 
Mi guardai ancora intorno e sobbalzai quando vidi un ragazzo steso per terra, appoggiato al muro. Stava dormendo. Era lo stesso di ieri sera.
Con un po’ di coraggio, scesi dal letto e uscii da quella stanza.
Mentre camminavo, mi guardavo intorno. La casa era davvero grande.Troppo grande. Era vuota, priva di quadri o qualsiasi altra decorazione, c’erano solo foto, foto con vetri rotti. Per l’agitazione, cominciai a giocherellare con i bordi di quell’orribile vestito.. non vedevo l’ora di togliermelo.
Solo allora mi ricordai del ginocchio. Guardai verso il basso e notai che aveva smesso di sanguinare e che era stato fascaito, ma ero tutta sporca di fango e terreno. Che orrore!
Scesi le scale e contnuai a guardarmi intorno.
Non so come, mi ritrovai in cucina.
Mi spaventai quando vidi una ragazza dai capelli biondi seduta sul bancone che faceva colazione.
Sobbalzai quando si girò verso di me e mi rivolse un sorriso, tanto da farmi sbattere al frigorifero.
Bestemmiai in silenzio per il dolore.
-“Ciao”- disse. Accennai un sorriso –“Come ti chiami??”- non risposi… -“Cos’è?? Facciamo le timide??... Vabbè allora mi presento io. Sono Charlotte ma tutti mi chiamano Lottie, piacere di averti conosciuta!!”- sorrisi debolmente.
Cademmo in un grandissimo silenzio… un silenzio interrotto dal suo sorseggiare la tazza di thè, evidentemente bollente.
-“Co-cosa ci faccio qui??”- chiesi tremante. Insomma, avevo paura: Ero in casa di sconosciuti, con una sconosciuta e non ricordavo nulla.
-“Ah non lo so. Chiedilo a mio fratello Louis.. è lui che ti ha portato qui!!”- disse sospirando. Louis. forse si riferiva a quel ragazzo che avevo visto in quella stanza. 
Mi spaventai quando improvvisamente quella ragazza si avvicinò a me e mi afferrò le braccia. Il suo volto non era più rassicurante come prima, faceva quasi paura.
-“Se fossi in te però, adesso scapperei!!”- la guardai stranita. –“ Te lo sto dicendo d’amica… VATTENE DA QUESTA CASA!!”- i suoi occhi mi facevano paura. Erano celesti come i miei però erano inquietanti. Mi stavo spaventando 
-“Ma.. ma.. non saprei dove andare!!”- dissi impacciata
-“Come?? E la tua famiglia??”-
I miei occhi si spalancarono. Al suono di quella parola… la parola ‘famiglia’; iniziai a sentire un forte mal di testa… ed eccole: LE VOCI!!
No, ma perché??
Dicevano cose orribili..cose che nessuno avrebbe mai voluto sentire..cose inquietanti. E poi, improvvisamente URLA. Urla di dolore… Dopo le urla ecco che vedevo questi demoni. Questi demoni oscuri si facevano vivi nella mia mente… Demoni che minacciavano di ferirmi … Mai potrò scordare quei occhi rossi, privi di sentimenti.
Ormai era la solita routine … Mentre tutto ciò si faceva vivo nella mia mente, cominciai ad urlare –“BASTA, BASTA… SPARITE…. AAAAAAAAAAAAAAH”- potevo vedere il terrore mostrarsi negli occhi di Lottie. Aveva paura di me!
Caddi per terra dalla disperazione….Improvvisamente, sentii qualcuno afferrare il mio braccio. Mi risollevò e mi trasportò su per le scale, nuovamente in quella stanza.
Fui ributtata per terra. Finalmente quelle immagini e quei pensieri sparirono ma scoppiai in lacrime.
Scoppiai in lacrime perché non ce la facevo più….
Scoppiai in lacrime perché era ingiusto ….
Scoppiai in lacrime perché volevo condurre una vita normale ma sapevo che era impossibile ….
Scoppiai in lacrime perché NESSUNO poteva immaginare le cose che vedevo e sentivo ….
Ad un certo punto, sentii un dolore fortissimo alla guancia. Qualcuno mi aveva dato uno schiaffo. Aprii instintivamente gli occhi e vidi la faccia di quel ragazzo…Lottie aveva detto Louis, giusto?
-“Che cazzo ti urli??”- Mi chiese lui nervoso. Non risposi –“ Smettila. Mi hai fatto prendere un colpo!!”- abbassai lo sguardo. Non riuscivo a reggere il gioco dei suoi occhi celesti.
Non so perché, mi arrivò un altro schiaffo… cosa avevo fatto adesso??? Non feci in tempo a chiederglielo perché mi piegai in due dal dolore. I suoi schiaffi facevano davvero male.
Non riuscii nemmeno a piagarmi completamente che mi tirò per i capelli, costringendomi a guardarlo in faccia. Avevo il volto in lacrime eppure, quando lo fissai negli occhi, mi persi in quel celeste così profondo.
-“Piccola, benvenuto nell’inferno!”- mi prese con forza e mi sbattè contro il muro. 
Cominciò a baciarmi. La sua lingua faceva pressione sulle mie labbra serrate ma alla fine vinse lui…
Intanto mi stringeva le braccia, mi stava facendo molto male.
Di colpo smise di baciarmi e mi sorrise, era un sorriso abbastanza lussurioso.
Mi buttò sul letto e lui si precipitò su di me….
-“Sai… mi sono sempre piaciute le ragazze chiuse.. quelle che bisognava raggiungere”- diceva il tutto accarezzandomi il viso schiaffeggiato. Ma questo era pazzo o cosa?? E poi ero io quella malata.
MI limitai a fissarlo, avevo paura delle sue intenzioni e sapevo, che non erano delle migliori.
-“Scommetto che questo era il tuo primo bacio vero??”- spalancai gli occhi.. Non tanto per la sua affermazione ma per le sue mani viscide. Si muovevano sul mio corpo liberamente senza che potessi fare qualcosa. Si fermarono sulla zip di quell’orribile vestito ( se così si poteva chiamare). Pian piano la fece scorrer verso il basso e con un colpo secco me lo levò.
Le mie guance diventarono rosse. In questi ultimi anni, gli unici a fare queste cose, a vedermi in intimo, erano quegli uomini vestiti di bianco che cercavano di sedarmi ogni volta che urlavo.
Ecco che riprese a baciarmi, questa volta più violentemente di prima. Dalle labbra si spostò sul mio collo. Cominciò a succhiare..mi stava facendo davvero male. Provai a fermarlo ma le sue mani, bloccarono i miei polsi ai lati del letto.
Volevo urlare ma mi trattenni. Le urla si trasformarono in lacrime, lacrime che minacciavano di rigare il mio volto.
E mentre succhiava, iniziò anche a tirare i morsi. Al fine di tutto, quella zona cominciò a bruciare. La sensazione fu resa ancora più insopportabile quando iniziò a soffiarci sopra. Il bruciore si fece ancora più intenso e lui cosa faceva?? Sorrideva.
Ero intimorita dalla sua presenza, mi faceva paura.
Perché il mio salvatore, mi stava facendo del male..? Perché?
Louis si avvicinò al mio orecchio e mi sussurrò queste parole –“Tra un po’ avremo finito tutto!!”- queste parole mi fecero rabbrividire.
Il suo sorriso non mi piaceva per niente.
Si posizionò meglio su di me e tentò di aprire le mie gambe.. No, tutto ma non quello. Avrei preferito sentire le solite voci in quel momento che subirmi quello che lui aveva intenzione di fare.
Nonostante i suoi sforzi, io non aprii le gambe.
Vidi la sua mascella tendersi e i suoi occhi incupirsi.
-“Apri queste gambe!!”- io feci no con la testa, ormai in preda dalle lacrime –“Apri queste gambe, ORA!”- non risposi.. –“APRI QUESTE FOTTUTISSIME GAMBE O TE LA APRO IO IN UN MONDO CHE NON TI PIACERA’!!”- disse sbottando.
A quelle parole mi arresi. Ormai avevo subito di tutto e non avevo più forza per combattere.
Mi abbassò leggermente le mutandine e ciò lo fece anche con i suoi box.
In poco tempo, mi penetrò. Provai ad urlare ma lui mi mise una mano sulla bocca, soffocando il mio urlo, il mio lamento.
Il dolore era atroce.
Lui cominciò a muoversi in me senza darmi il tempo di abituarmi. Si lo ammetto, era la mia prima volta ma non pensavo che sarebbe stato così doloroso. Mi aggrappai alla sua schiena, iniziando a raschiarla ma niente, lui continuava. Si divertiva nel vedermi soffrire… Quale essere poteva essere così meschino e senza sentimenti come lui… A pensarci però, i miei demoni e lui erano molto simili..
Continuò fino a quando non venne in me. Quando ciò avvenne, inarco la schiena e gemette leggermente.Subito dopo si levò da me tutto sudato e andò in bagno.
Mi lasciò li, stesa sul letto; incapace di muovermi, incapace di fare qualcosa… incapace di capire cos’era successo.


-CONTINUA <3
 
  
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