Love 'till the dawn.

Dedicata alla mia carissima Any che mi sopporta sempre e comunque, e mi consiglia quando sono ispirata ma non ho idea di che cavolo scrivere.
Ti voglio bene. ❤

L’afa delle notti estive s’insinuava in quel groviglio di corpi sudati e, come fosse colla, pareva avvicinarli sempre più l’un l’altro per non farli separare nemmeno un istante.
Avevano faticato Fudou e Kidou a salire l’unica rampa di scale che portava all’appartamento del primo, troppo impegnati a scambiarsi roventi baci avevano corso più volte il rischio di rotolare giù, ma finalmente la porta era stata raggiunta. Il castano armeggiava per aprirla mentre teneva Yuuto schiacciato contro di essa e lo tormentava con baci, mordeva le sue labbra assaporando il loro sapore alcolico. Sorrise quando la serratura scattò e spinse senza grazie il rasta all’interno dell’abitazione buia; con un calcio Akio richiuse la porta d’ingresso bloccandola distrattamente con la seconda chiusura.
Non voleva rischiare intromissioni di alcun tipo per quella notte.

Kidou sentiva il respiro mancare e come ogni volta si ripeteva quanto fosse sbagliato tutto ciò; eppure da quando aveva vent’anni, ogni sabato sera andava in quel bar ben conscio che c’era Akio ad attenderlo.
Ma forse andava lì proprio perché c’era anche lui.
Arretrava sospinto dal castano, ma ormai la strada per la camera di Fudou la conosceva forse troppo bene.
Era così che andava a finire da un anno a quella parte: i due si ubriacavano -almeno Kidou lo faceva-, e finivano puntualmente a casa di Akio, o meglio nel suo letto.
E mentre i vestiti erano malamente abbandonati per la fretta e la voglia di percepire ognuno la pelle rovente e madida dell’altro, il rasta continuava a ripetersi che non c’era amore in quello che facevano.
Era solo sesso.
Lo facevano perché necessitavano entrambi di sentirsi appagati, almeno era ciò di cui Yuuto cercava di convincersi sempre prima di abbandonare anche l’ultimo lembo di lucidità rimastogli. L’alcool in circolo gli offuscava la mente, e la bocca di Akio che scendeva umida sul suo petto nudo lo eccitava spegnendo definitivamente ogni remora che lo assillava.
Ogni dubbio svaniva sotto quelle labbra sottili.
Ogni senso di colpa era cancellato da quelle mani grandi, avide e cocenti come lapilli.
Ogni sensazione svaniva per lasciare posto solo al piacere e all’immagine del castano chino sul suo corpo, che infiammava la mente di Kidou.

Per Kidou Yuuto tutto quello era solo sesso, niente amore o almeno lo sperava perché il pensiero che potesse essere qualcosa di più lo spiazzava, per questo evitava di porci attenzione e relegava quella possibilità in un cantuccio del suo cuore.
Per Fudou Akio tutto quello era la sola maniera di catalizzare l’attenzione dell’altro, di sentire il suo amore ricambiato almeno fino al sorgere dell’alba, che crudelmente portava via i baci e le carezze del ragazzo che amava.








{Angolo di una Festa}
Ed eccomi qui a pubblicare questa schifezzuola sotto la minaccia di una ramazza (?)
Ehm, vabbe' stando seri ho scritto ciò nel pomeriggio di getto dopo essermi fatta consigliare una coppia da Any, ergo la fic è per lei poi se la merita perché è fantastica ❤
Dubito piacerà perché -a me personalmente- fa schifo, ma, diamine, non mi piace mai quello che scrivo quindi non ne sono sorpresa x"
Bien, mi dileguo per evitare sproloqui inutili~
Alla prossima c:

Kuro