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Autore: Cami_sunny    02/11/2013    4 recensioni
Ormai Conan è al colmo della depressione: Eisuke Hondo si è fidanzato con Ran e quest'ultima sta dando il meglio di sé per scoprire ciò che collega Conan e Shinichi.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Eisuke Hondou, Kogoro Mori, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Vermouth | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti scusate se aggiorno a quest'ora è che mi è sempre più difficile trovare l'ispirazione... Comunque sono riudpscita ad aggiornarlo in giornata che non sia che poi faccio aspettare troppo😜 scherzo comunque spero vi piaccia un bacio😘
Ora dovrebbe essere pure più scorrevole dato che non è attaccato...😄😄😄 grazie e buona lettura a domaniiiiii. Cami💚



Era un lunedì mattina e Ran si svegliò alle 8 poiché oggi la scuola sarebbe iniziata alle 8.50 a causa della mancanza di un'insegnante. 
Conan fatalità avrebbe dovuto svegliarsi a quell'ora ma non si vedeva in giro. Ran, dopo aver preparato la colazione entrò nel buio della camera da letto che condivideva con Goro e lo trovò che dormiva beato sul letto di Goro il quale era via per lavoro dalla sera precedente. La sveglia suonava ma lui non voleva saperne di alzarsi così la ragazza cercò di svegliarlo: 
- Conan sveglia.... Ehi svegliati, Conan... Conan, svegliati... SHINICHI SVEGLIAAA!!!- urlò nelle orecchie del piccolo Conan che si svegliò urlando. 
- AAAAAAAAAAAAAH! Che succede??- si mise subito a sedere sbattendo contro qualcosa nell'oscurità. 
- ahia mi hai fatto male!- esclamò Ran massaggiandosi la testa. 
- Ran?? Che ci fai qui? Non dovresti essere a scuola?- chiese con aria innocente.
- no entro più tardi. La colazione è pronta. Io vado a farmi una doccia- e uscì dalla stanzetta e accendendo la luce. 
Conan, mezzo addormentato andò a far colazione. Intanto tutti e due pensavano a quello che si erano  detti ieri sera... Mentre era soprappensiero Conan mise i piatti nel lavandino e andò in bagno con l'intenzione di sciacquarsi il viso e lavarsi i denti. 
Appena entrò capì di aver fatto un passo falso, infatti si trovò davanti una Ran paonazza con addosso un asciugamanino troppo corto che lasciava in vista le sue belle gambe. rimase ad ammirarla per qualche secondo di troppo infatti gli arrivò un calcio che lo fiondò fuori dal bagno ancora con un'espressione ebete stampata in faccia...
- IDIOTA!- gli urlò la ragazza imbarazzatissima. 
Quella mattina i due ogni volta che si guardavano arrossivano di brutto così neanche si salutarono. 
Conan avrebbe trascorso una mattinata monotona e noiosa a scuola a differenza di Ran...
Questa arrivata a scuola si annoiò per ben due ore. Durante l'intervallo, mentre chiacchierava con l'ereditiera Suzuki si sentì un urlo proveniente dal bagno delle ragazze. Si precipitò sul luogo ma non riusciva a vedere niente a causa della folla che si era radunata attorno ai bagni femminili. 
- cos'è successo??- domandò a un ragazzo.
- hanno trovato un corpo...- disse lui lugubre.
- un morto???- chiese lei esterrefatta
- non si sa potrebbe essere ancora viva anche se dubito... Ha una ferita profonda a livello dello stomaco...- disse lui scosso.
- è stata chiamata un'ambulanza? E l'arma?- Ran era visibilmente sconvolta e con lei Sonoko che nel frattempo l'aveva raggiunta.
- l'arma è un pugnale ed è tra le mani della vittima... Sembra suicidio... Comunque non è stata ancora chiamata un'ambulanza...- il ragazzo rabbrividiva mentre raccontava.
- coosa? Sonoko chiama un'ambulanza mentre io chiamo Conan...- disse la ragazza fingendo un coraggio che non aveva...
- posso andare io??- chiese il ragazzo al quale Ran annuì con la testa.
- arrivano il dottore e l'ambulanza tra 10 minuti...ma mi dici perché stai chiamando Conan??- chiese la Suzuki un po' stupita, ma Ran le fece segno di star zitta e urlò praticamente nell'orecchio a Conan per la terza volta in quella mattina...
- raggiungimi subito a scuola!!! Al secondo piano! C'è un corpo!!!! MUOVITI!- e riattaccò.
L'ereditiera la guardò alquanto stupita...

Dopo la telefonata Conan lasciò di corsa la sua classe e, grazie al suo skateboard modificato dal dott. Agasa, arrivò in 2 minuti al liceo Teitan.
Raggiunse di corsa il secondo piano e corse subito verso l'aula di Ran. Entrò che c'era una confusione tremenda per via della quale non riusciva a intravedere la ragazza.
La prof, che riconobbe come quella d'inglese, non riusciva a mantenere l'ordine così si issò sulla cattedra non badando alle prediche della sua ex insegnante, e urlò con quanto fiato aveva in gola:
- TACETE!!!- 
In molti si girarono in direzione della voce che aveva parlato e si scontrarono con lo quegli occhi magnifici che conoscevano fin troppo bene. Cominciarono a sentirsi dei sussurri del tipo: " guarda un Kudo in miniatura..." oppure  " chi sarebbe questo qui??" o ancora "che carinoooooo!"
- qualcuno sa dirmi dov'è Ran?? Diceva qualcosa a proposito di un cadavere se non sbaglio... Dovrei esaminare la scena del crimine...- finito il suo discorso c'era chi rideva e chi piombò nel panico ma nessuno che rispose... Allora si rivolse alla prof.
- signora Masumi* mi potrebbe dire che succede?- ma non ottenne risposte dalla prof, scandalizzata dalla notizia del corpo.
Ad un certo punto una voce inveì contro di lui:
- Shi-Conan ce ne hai messo di tempo... Ma dov'eri finito???- Ran entrò in classe -Lo sai che ero nel panico?? Mentre tu eri qui quell'altra povera fanciulla è m-morta dis-dissanguata... Sono disperata....- e singhiozzando gli si buttò al collo.
- ehm Ran stiamo dando spettacolo mentre io avrei un caso da risolvere...- in effetti in classe erano tutti commossi, non vedevano una litigata così dai tempi di Shinichi...
- g-giusto, a-andiamo- 
Arrivarono di corsa ai bagni e mentre Shinichi seminava la scena del delitto Ran intratteneva professori e addetti alle pulizie che protestavano contro il bimbo.
Non trovava prove schiaccianti... Potrebbe essere stato chiunque a commettere l'omicidio, perché almeno su quello era sicuro, era un omicidio premeditato. Le uniche prove erano dei residui neri sulla lama e un'orma.
Poi spiegando una delle sue interessantissime teorie riuscì a scovare il colpevole e assicurarlo alla giustizia...
- sei stato bravo, idiota- lo punzecchiò lei...
- grazie Watson- disse lui.
Le lezioni erano arrivate ormai alla fine e lei è Conan tornavano a casa. In quel momento squillo il telefono di Ran.
- pronto??- rispose la ragazza.
- hoi Ran finalmente, mi eviti per caso in questi giorni??-
- c-ciao Eisuke... Ma che d-dici...- Ran guardò verso Shinichi che sbuffò seccato.
- boh sembrava... Va beh oggi sei impegnata immagino... Magari col karatè... Allora ci vediamo presto almeno. E spero in una risposta per, beh, hai capito...- 
- sicuro... Ehm allora ciao... A presto allora...- e riattaccò. 
Erano arrivati a casa la cena quella sera era una cenetta a due visto che lo zietto era via per lavoro... Come se sarebbe riuscito a risolvere un caso senza di lui.... Quella sera Conan era un po' arrabbiato con Ran e questo lei non se lo fece scappare. Per tutta la serata non si rivolsero praticamente la parola, finché Ran non ne poté più.
- senti Shinichi, cos'hai??- sbottò lei improvvisamente.
Quasi fosse in un mondo immaginario lui si svegliò in quel momento: 
- uhm? Niente figurati...- mentì geloso e irritato.
- figurati, certo. Ma credi che io sia stupida??- cominciava a innervosirsi.
- ma una persona non può tenersi le cose per sé? Gli altri devono sempre farsi affari non propri giusto??- Conan si stava scaldando parecchio ma mai quanto Ran:
- ah quindi io sarei quella che non si fa mai gli affari propri vero?? Beh non mi aspettavo di certo che sarebbe stato uno che di professione non si fa mai i cavoli suoi a dirmelo...- continuarono così per tutta la sera finché Conan non se ne andò a dormire lasciando Ran da sola in cucina, con una pila di piatti da lavare.
La notte tutti e due si addormentarono pensando a quanto fossero stati stupidi... Litigi così infantili potevano farli solo loro...

La mattina seguente si alzarono in sincrono quasi come se si fossero messi la sveglia. In cucina, nel luogo del litigio, Conan trovò il coraggio e si scusò con Ran...
- scusa per ieri sera- le disse mantenendo uno sguardo basso.
- scusa anch'io. Non volevo litigare con te... Ma mi vuoi dire perché eri arrabbiato??- era troppo curiosa, che non riuscì a contenersi. 
- solito discorso...- sospirò lui. -Ran, tu ami veramente Eisuke??- le chiese calmo.
Lei non si agitò, chiese solo il perché.
- perché per mettersi con una persona bisogna esserne innamorati e volerle molto bene, tu invece lo tratti con freddezza, lo eviti, lo ignori e poi... Quel discorso, bhè, quello dell'altra sera... Insomma tu...- si interruppe quando Ran disse:
- h-ho capito... Quindi tu eri seccato perché mi aveva chiamato e io gli ho promesso di rivederci presto.. Giusto?- lei sorrise.
- E se anche fosse? Non devo spiegare a nessuno le mie reazioni...- disse lui un po' rosso in viso.
- non eri... Geloso??- chiese anche lei rossa.
- i-io ammetto di esser stato un po' geloso se tu sarai sincera con me adesso e guardami. Io Ran Mouri ti ho amata sin da quando sono stato dotato di sentimenti... Tu come mi consideri nella tua vita? Tu mi ami ancora Ran? È per questo che ora ignori Eisuke?- distolse lo sguardo un secondo buono da lei imbarazzatissimo, paonazzo, col sangue che gli ribolliva nelle vene.
Lei era ancora più rossa se poteva essere. Era una dichiarazione in piena regola!! Cosa avrebbe fatto ora? Oddio! Lui le ha chiesto di essere sincera... Si, glielo devo. Io lo amo e lui lo deve sapere.
Corse e lo abbracciò così da non guardarlo negli occhi mentre glia apriva il suo cuore.
- i-io ti ho aspettato tanto. Ti ho amato alla follia e con Eisuke credevo di poterti dimenticare, farmi una vita e vivere, con o senza di te perché negli ultimi mesi eri diventato come una droga. Eri la mia forza vitale e io non ce la facevo più ad aspettarti. Il mio cuore stava appassendo e io con lui... Dovevo stoppare questo andare delle cose. Però i miei sentimenti non sono mai svaniti anzi continuavano a crescere dentro di me, repressi da me stessa fino a quel giorno. Quando mi hai detto chi eri veramente è stata come la rinascita di una fenice, dalle ceneri del mio cuore è tornato tutto l'amore respinto e mi ha sopraffatta... E-ecco perché, si, perché io, io t-ti ho baciato- le ultime parole uscirono come un sussurro dalla bocca della ragazza.
- credo di aver capito abbastanza... Ma perché non gli dici la verità??- le chiese stringendola di più a sé.
- potrei ferire i suoi sentimenti e i suoi sogni... Mi ha perfino chiesto di sposarlo....- replicò indignata.
- lo stai solo illudendo, così. Ma non puoi neanche trascurare i tuoi sentimenti... E i miei- concluse infine Kudo guardandola. Sembravano proprio perfetti loro due insieme. Come se fossero due metà che si completano a vicenda... E che l'uno senza l'altra non potrebbero esistere.
Questa volta, insieme avvicinarono lentamente i loro visi sfiorandosi dapprima il naso, poi la fronte, infine facendo combaciare i 2 visi perfettamente. Rimasero così, immobili, ad assaporare quel bacio molto desiderato, senza approfondirlo né staccarsi. Solo così. 
Dopo un tempo che parve infinito i giovani si staccarono sorridendo appena finché un cellulare non suonò, ma non era la suoneria di prima per cui il telefono doveva essere quello di Shinichi...
- ehi ciao Ai, dimmi- rispose allegro.
- dimmi che non è vero!- gli urlò lei.
- vero cosa?!- il detective cambiò espressione e Ran se ne accorse.
- Shinichi che succede??- domandò infatti.
- dimmi che non sei tu quello che è in prima pagina del quotidiano con scritto "caso risolto al liceo Teitan, stile Shinichi Kudo", DI- MME- LO!- conan fece un'espressione agitata.
- come sarebbe?! In prima pagina?? Oddio!!! Che guaio!- 
- che guaio??- ripeté al telefono la scienziata -che disastro, che sei tu! Io direi... Inutile... Che sto a parlare tanto il detective non mi ascolta....- riprese infuriata.
- grazie Ai, ora devo andare a scuola... Ciao.- tu,tu,tu
Meno male riattaccò in tempo per non sentire le offese che gli lanciò Haibara.... Ora si che era nei guai... E parecchio.
  
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