PROLOGO:
 
 
Me ne stavo andando via da quella dannata casa.
Cazzo, se la odiavo, per anni ho dovuto sopportare la mia famiglia (se si può definirla tale), hanno calpestato la mia libertà come per farmi un dispetto, mi facevano sentire una nullità ma per fortuna ho incontrato Naruto, il quale mi ha insegnato che sbagliare è umano ma soprattutto l’importante è rialzarsi sempre e non arrendersi mai.
Non ho mai chiesto il loro sangue, tantomeno la loro approvazione, ma cavolo era arrivato il momento di andare via da lì.
- Hinata, fermati – urlò una voce maschile, che non riuscì a decifrare – Hinata, fermati sono Naruto – mi fermai di colpo lasciandomi cadere a terra come un sacco di patate, Naruto mi stava raggiungendo correndo, come un forsennato, mi chiese – Cosa sta succedendo, insomma sono sempre l’ultimo a sapere le cose? – dopo aver recuperato il fiato risposi – Me ne sono andata da casa mia, ho mollato tutto, voglio vivere da sola, senza la mia famiglia. Loro sono freddi, calcolatori e non la vogliono una figlia come me. Insomma io non sono forte come Neji, io non conto niente per loro, così ho detto “al diavolo me ne vado” -.
- E perché? – mi chiese Naruto
Mi alzai insieme a lui e risposi – Come ti ho già detto e come ben saprai io non sono benvoluta perché non sono abbastanza forte come vorrebbe mio padre – lui subito aggiunse – Si ma tu sei gentile e buona con tutti è questo che conta almeno per me -.
-Grazie per i complimenti, il vero problema adesso è che non so neanche dove posso dormire -.
-Vieni a dormire, al dormitorio dell’accademia-.
-Giusto, non ci avevo pensato, grazie Naruto.- lo ringraziai cortesemente e prosegui verso all’accademia con Naruto che mi faceva strada.

Angolo dell'autrice:
Vorrei informarvi che questo è solo un inizio e che sto continuando la storia quindi piano piano aggiornerò.
Spero vi piacerà, e spero anche che proseguirete aleggere la ff se vi interessa. Inoltre sono nuova e questa è la mia prima ff perciò se volete darmi dei consigli siete i benvenuti.
Ciao^^