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Autore: Dees    03/11/2013    12 recensioni
“Caro diario,
Da quando è morto mio padre sono cambiate molte cose..Mamma ha iniziato a lavorare tutti i giorni, io ho iniziato il liceo, mi hanno ammessa al balletto della mia scuola di danza, sono dimagrita 8kl, è morto il mio gatto, i miei capelli biondi platino naturali sono cresciuti fino al sedere e ho conosciuto Leo.
Se dovessi parlarti di Leo avrei così tante cose da dirti ma alla fine scriverei una sola parola: Infinito. E’ arrivato quando ormai non credevo più a niente e ora se ne è andato lasciandomi vuota e azzerata. Siamo due sconosciuti,che si conoscono meglio di chiunque altro. Ora, caro diario, sono pronta alla mia nuova avventura. Mi trasferirò in una nuova città,la stessa di Leo, ma stiamo parlando di Roma.. Grande com’è non correrò nessun rischio di incontarlo.
Partiamo alla scoperta della vita di Ali e Leo, ci affezioneremo a loro come due nostri amici. Buonviaggio.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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 Uhuh in questo momento sto scendendo dalla macchina e sto per entrare nella mia nuova casa, esteriormente mi piace molto. Sono così concentrata a guardare il palazzo che urto contro una persona.


Leo.


“Alice” Il suo risulta più un urlo si spavento che di sopresa. “Cosa ci fai qui?” 
“Ci vivo” Rispondo acida.E tutto il gelo che ho dentro e l’odio che provo nei suoi confronti sparisce solo sentendo la sua voce, devo rimanere più fredda e impassibile possibile. Dio quanto mi era mancato,com’è possibile che a distanza di così tanto tempo riesce a farmi tutto questo? Pensavo di essere riuscita  a dimenticarlo eppure sono qui, ferma impalata a fissare i suoi occhi. Ci fissiamo, a vicenda, e mi tuffo nei suoi occhi neri che ho sempre amato. Mi basta guardare i suoi occhi per  vedere tutti i colori del mondo e solo ora mi rendo conto di quanto la mia vita fosse nera..
“Al siamo vicini di casa!”
“Credo ci sia un errore” Rispondo alterata, non può essere, è un incubo.
“Guarda, quella è la mia porta.. Da quanto ho capito tu abiterai alla porta di fronte alla mia Al” Risponde lui sorridendo, mi conosce meglio delle sue tasche.. Sa che il mio essere alterata è solo sintomo di paura e di ansia.
“Scusami ma dovrei posare lo scatolone” Scappo, corro in casa. Scappo come ho sempre fatto.. Tutti dicono che ho un carattere forte ma in realtà sono la  persona più debole che io conosca. Non sono come le altre ragazze, non riesco ad essere così perspicace con i ragazzi. Non riesco a prendere l’iniziativa di scrivergli o di abbracciarli. Fottuta timidezza
Dopo tre ore la mia camera è ancora  il caos totale. Cioè,diciamolo sinceramente, non sono mai stata un tipo ordinato.. Ma attualmente camminare è veramente impossibile, scatoloni, libri, valige, scarpe, cuscini.. Tutto è fuori posto.  Per non parlare dei miei pensieri.. Il caos della mia stanza non è nulla rispetto al caos nella mia testa..  Cosa fai quando perdi l’amore? Non l’ho mai dimenticato, non è una novità. Notti intere a piangere non sono bastate a farmi cambiare idea, lui mi piace ancora come il primo giorno che ci siamo visti, quel maledetto giorno in teatro.  Sua sorella, molto più grande di lui,  è appassionata di danza classica e ama andare all’Opera. Un giorno per puro caso lui e la sorella sono venuti a vedere lo spettacolo del mio balletto. E dato che la sorella è amica della mia insegnate sono venuti anche alla cena dopo lo spettacolo. Ci siamo trovati subito, troppo simili per stare lontani. Ci siamo scambiati i numeri e per qualche giorno ci siamo visti, ma solo fin quando lui e la sorella hanno pernottato a casa di Ester, la mia insegnate.  Nel momento esatto in cui noi due capimmo di provare di qualcosa di profondo lui era in viaggio per tornarsene nella sua città a un centinaio di km da me. Nonostante le difficoltà per un anno siamo stati inseparabili.. E’ stato per me fratello, ragazzo, migliore amico e primo amore. Beh ora è anche il mio vicino. 
*Bibbip*

Controllo il telefono, ho un nuovo messaggio.

Colpo al cuore.
“Dobbiamo parlare, ti prego. Leo.”
Poso il telefono sul letto e non faccio in tempo a riflettere su cosa rispondere che mi arriva un nuovo messaggio.
“ Ti prego Ally, ti aspetto davanti al portone del palazzo alle 15. Andiamo insieme al parco.”
Non era cambiato, se voleva una cosa era insistente. Senza pensarci due volte scrivo : “ Ok.”

Prepararmi psicologicamente è più facile del solito, mia madre è a lavoro niente domande antipatiche. Non riesco nemmeno a pranzare per quanta ansia provo.
Alle 15 sono pronta per uscire, non mi sono sistemata molto le mie immancabili Vans rosse, il mio giacchetto di pelle e la mia magliettona porta fortuna comprata a Dublino così grande che mi copre fino a metà coscia. Eccolo lì, sulla porta.. con uno dei suoi soliti berretti di lana. Nonostante sia settembre lui indossa già la felpa, è una delle sue più grandi fisse. Mi guarda.. Non sposta lo sguardo dai miei occhi e appena lo raggiungo iniziamo a camminare senza una meta ben precisa.. 
Una volta seduti su una panchina mi giro verso di lui, lo fisso negli occhi e chiedo : “ Leo perché tutto è finito?”
“ Io non avrei  voluto Al, te lo giuro. Io.. io non sono mai stato bene con una persona quanto te. Non ho mai provato niente di simile ed ero spaventato, terrorizzato. Dopo cinque mesi che non ti vedevo ho commesso un errore, ho rivisto la mia ex.. Ho fatto solo quell’errore ma mi sentivo dannatamente in colpa.. Ho deciso di chiudere con te, meritavi sincerità”. Mi dice lui tutto d’un fiato.
“no” urlo. “ Non sei stato sincero, hai solo chiuso, rovinato tutto, senza darmi spiegazioni.Io ho smesso di mangiare, di nuovo. Li conoscevi i miei problemi Leo! Lo sai che ho rischiato già la vita…”
E’ veramente dispiaciuto, lo vedo dal viso.. Ma non riesco a dimenticare le notti insonni, i pianti, le giornate vuote. Mi alzo dalla panchina e inizio a correre verso casa, finchè non vengo bloccata da una mano possente, mi giro e incontro gli occhi della mia vita.
“ Aly Ci sono persone che non finiscono mai di volersi bene, semplicemente perché ciò che le lega è più forte di ciò che le divide. Io ti riconquisterò.”
  
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