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Autore: _Rainbowie    03/11/2013    7 recensioni
Sei solo un ragazzino di appena sedici anni. Un piccolo cucciolo abbandonato da gli altri e perfino da te stesso, sul ciglio di una strada di cui non vedi la fine.
Come puoi impedirgli di spiccare il volo?
...
"E' assurdo.
Non puoi provare un qualcosa di così forte per una qualsiasi persona.
Louis è come una rondine...Libertà apparente e poesia pura.
Il problema è proprio questo...Non è una qualsiasi persona."
"Le farfalle nello stomaco tornano, ma talmente deboli da non riuscir più a sentir il loro frenetico battito d’ali. Una dopo una, cadono, smettono semplicemente di agitarsi tanto e lo stomaco si chiude in una morsa.
Il primo amore portato all'estremo..O forse no. Ognuno di noi almeno una volta, si è sentito come il protagonista. Non è dialogo o azione..E' semplicemente sensazione.
/Only Larry. Enjoy :3
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"LIKE A SHALLOW."
 
Un sospiro che si mescola con il vento freddo che entra dalla finestra spalancata.

Pieno autunno, odore di foglie secche e terra bagnata.

La testa è pesante, invece stanchi sono gli occhi che hanno appena riversato lacrime salate.

La sciarpa bianca, che ora avvolge il tuo collo, è riuscita a trattenere quella sua fragranza così particolare. E sul tuo viso si dipinge un sorriso amaro, in un tempo non così lontano anche la tua pelle era impregnata di lui, del profumo che ogni volta ti faceva pensare a prati sconfinati, alla brezza d’inizio estate e ai fiori appena sbocciati.

Con un pizzico di immaginazione in più se sfiori con l’indice le tue labbra, riesci a percepire l’impronta della sua bocca, il sapore dei suoi baci rubati e dolci. Le farfalle nello stomaco tornano, ma talmente deboli da non riuscir più a sentir il loro frenetico battito d’ali. Una dopo una, cadono, smettono semplicemente di agitarsi tanto e lo stomaco si chiude in una morsa.

Ti stringi maggiormente in una felpa logora, era di tuo padre, l’altro uomo, che per primo ti ha fatto conoscere la nostalgia. La causa della tua rabbia repressa.
Sei un piccolo cucciolo abbandonato da gli altri e perfino da te stesso, sul ciglio di una strada di cui non vedi la fine. Sei un piccolo bimbo che si affaccia ancora alla finestra la notte di Natale, sperando invano di vedere il Suv del suo papà arrivare imponente.

Hai solo sedici anni. Una giovane vittima di un amore troppo grande.
Ti ha stravolto la vita con uno sguardo.
Ti ricordi piccolo Harold, l’ultima volta in cui, in mezzo alla folla, lui è tornato da te correndo?

Tu con la tua insofferenza camminavi a testa bassa, neanche la musica che ti spaccava i timpani, ti dava la carica per affrontare tutto, per realizzare che la favola era finita. In mezzo alla folla senza volto, tu ti sentivi tremendamente inutile e privo di alcuno scopo ,poi, tutto si è capovolto in un semplice attimo. La situazione è diventata più rosea, o forse, meglio definirla “azzurra”.

La sua anima era azzurra. Indefinita, leggera e malinconica.

E poi lo specchio di essa. Gli occhi non come il ghiaccio, non come l’oceano, ma di un colore strano, grigiastro in alcuni momenti, verde acqua in altri. Pagliuzze dorate all’interno e ciglia chiare a far da cornice, a questo quadro decisamente troppo perfetto, per essere reale.

Lui era lì davanti a te, stava riprendendo fiato, le guance arrossate e la fronte imperlata di sudore.
Ti aveva baciato in modo cruento. Ti aveva stretto come per fondere i vostri corpi tremanti.  Ti aveva sussurrato parole sconnesse con la voce leggera e spezzata.  Era sprofondato nel tuo verde brillante, per un attimo parso infinito. Infine, con una lacrima trattenuta a stento ti aveva consegnato quel pezzo di carta. Il suo indirizzo postale, scritto in maniera confusionaria. Andandosene poco dopo, com’era arrivato, correndo.

Sapevi a malapena il suo nome, dall’insolita cadenza francese. Sapevi che era solo di passaggio, notando il grande zaino usurato che portava su una sola spalla. Ma non sapevi che quel ragazzo di venticinque anni ti avrebbe ascoltato, ti avrebbe capito e fatto sentire importante per una volta nella tua vita. Non sapevi che quel ragazzo di venticinque anni sarebbe dovuto partire da lì a breve, partire per realizzare un sogno ottenuto con fin troppi compromessi.
Rivederlo davanti a te, era stato come un risveglio brusco. In tre giorni ti aveva rubato a poco a poco, con naturalezza un pezzo d’anima. L’addio c’era già stato. Lui ti aveva spiegato con poche parole la situazione. Inespressivo con lo sguardo puntato all’alba del quarto giorno. Broadway lo attendeva, la vita “piena di vita”, i suoi sacrifici e le sue sofferenze stavano per terminare e chi eri tu, ragazzino di appena sedici anni, per impedirgli di andare, di fargli spiccare il volo?
 
Il freddo ti distrae dai ricordi, da relitti che cerchi di spingere a fondo, ma che puntualmente riemergono.

La stanza luminosa è talmente fredda che il tuo respiro crea piccole nuvolette di condensa e il tuo naso è talmente rosso che accenni una risatina sarcastica comparandoti alla renna Rudolf, poi alzi lo sguardo incontrando il tuo riflesso nello specchio, sei vuoto.
Ti senti un vecchio straccio per la polvere, sporco e di un bianco sbiadito. La tua mente è con lui, la tua anima è con lui. Sei patetico, soffrire così per uno sconosciuto…

Di colpo ti alzi, stai scomparendo,la sensazione di vuoto è insostenibile. Afferri il diario rilegato in pelle. Lì tieni tutto.
Disegni, testi di canzoni e citazioni che hai trovato in qualche scatola di cioccolatini, o in biblioteca tra le pagine dei libri.
Cominci a leggerne un paio.
Più vai avanti più le lacrime sgorgano dai tuoi occhi.

“Mi piacciono le persone che inconsapevolmente ti migliorano la vita, per quel mese, quel giorno, quell'anno, o anche solo per quel minuto in cui han camminato parallelamente a te.”

“Come si può smettere di amare da un giorno all’altro?”

Ti farà male. E ti piacerà. Ti condizionerà. E lo amerai ancora.
Non sembra incredibile? 

“Sei ovunque. Nelle pagine dei libri che leggo, nei film del sabato sera, nelle canzoni che ascolto, nelle parole e negli occhi della gente. Sei ovunque.”

Non puoi continuare a leggere. E’ peggio di qualsiasi violenza. La voragine nel petto si amplia. E’ assurdo.
Non puoi provare un qualcosa di così forte per una qualsiasi persona.
Il problema è che non è una qualsiasi persona.
Strappi violentemente tutte quelle pagine, vorresti eliminare tutto c’ho che te lo fa ricordare. Ma non puoi, perché cancelleresti anche te stesso.
 

“E’ una rondine che con eleganza, volteggia libera in aria, costretta però, a rincorrere il cielo limpido per rimanere in vita.”

Sputi quella frase, davanti alla finestra. Vomiti quella frase osservando le nuvole grigie puntinate da un piccolo stormo che sta emigrando in quel momento. Non ti rendi conto di quanto tu abbia carpito l’essenza di Louis. Non ti rendi neanche conto di star sorridendo.
Louis è libertà apparente e poesia pura. Sospiri e il tuo sorriso rimane timido sulle labbra. Grazie a quella frase hai ritrovato quello che avevi perso, la speranza di poterlo rivedere un giorno.
Fra vent’anni, fra un anno o fra dieci, cosa importa?

Tornerà da te.
Tornerà in un giorno di primavera, come una rondine.






 
 
SOTTOSPECIE DI ANGOLO AUTRICE.
 Ehm sì. Sono ancora viva per vostra sfortuna.
Mi scuso con le mie lettrici, le sante che seguivano la mia raccolta che è sospesa a tempo indeterminato.
Ho passato ben sei mesi a cercar di partorire il capitolo da aggiungere. Non sono soddisfatta del mio lavoro, quindi perché dovrei pubblicare una cagata solo per ricevere qualche recensione in più?
Forse la cancellerò addirittura. Boooooh. 
La smetto di parlare di cose che non c'entrano nulla :D Yeeeeey! 
Allora vi è piaciuta questa caccoletta? Ho bisogno di pareri perché la poca autostima che avevo è svanita nel nulla.
Io sono abbastanza soddisfatta. SONO RIUSCITA A PUBBLICARE QUALCOSA...MA DAI CAZZO SI! (?)
Almeno, nella mia testa l'idea si era sviluppata bene...Poi non so come l'abbia rielaborata qui. 
Vi faccio un piccolo riassiunto per capire il senso. -non che siate stupide voi, spesso risulto contorta io-

Praticamente non ho voluto fare dialoghi -non ne sono capace ehehehe-. Mi sono basata sull sensazioni di Harry. Ho usato la seconda persona per coinvolgere il pubblico (?) Perché insomma il mal d'amore ce l'abbiamo avuto tutti.
Le storie dei due personaggi sono appena accennate. Harry e la roba del padre -tutti i riferimenti alla mia vita sono puramente casuali e.e- è solo una pulce nell'orecchio per farvi capire l'attaccamento morboso che lui istaura con un uomo più grande di lui, aka Louis. Cerca in altre figure maschili il padre. Louis è un ballerino, che non ha avuto subito successo. E' un po' sfigato per capirci, ha dovuto fare tanti sacrifici per arrivare al suo scopo, ecco percché non poteva rimanere con Harry, non sarebbe stato coerente. E io odio le fan fiction a lieto fine. Vi lascio nel dubbio ehehehe. lol. Boh non so neanche se sono stata chiara, lasciate un commentino e dite la vostra. 
DONA ANCHE TU UNA RECENSIONE, FAI FELICE UNA POVERA ILLUSA <3 
i'm done. BYE. UH. 
Ps. Le citazioni in blu non sono mie ma le amo particolarmente e si addicono alla storia.
La roba della rondine e del riconrrere i cieli è mia, -infatti fa schifo- lol.
  
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