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Autore: Poppy    18/04/2008    3 recensioni
Di solito si tende ad aver paura di cose che non si conoscono... ma se questa cosa avesse gli occhi gialli e uno sguardo spaventoso? Chi vorrebbe davvero conoscere quello che a tutti appare come un mostro?
Genere: Romantico, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Daisuke Motomiya/Davis, Ken Ichijoji, Taichi Yagami/Tai Kamiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 9

 

Matt, concentratissimo, stava studiando.

Libro sulla scrivania, evidenziatore e matita pronti all’uso, una tazza di caffè caldo e le sue ciabatte a forma di coniglietto (che, tanto per dire, gli aveva comprato Tai per natale).

Insomma, era lì che stava tentando di imparare a memoria quei termini che gli sarebbero serviti per l’esame ma c’era una cosa, piccolissima e quasi impercettibile, che gli impediva di mettere tutto sé stesso nella lettura. E questi chi altri poteva essere se non il suo migliore amico e  ragazzo, alias Tai?

Un Tai che, con tanta innocenza, stava cercando di convincerlo a non studiare.

- Non lo fai mai perché dovresti farlo ora? - lo stava persuadendo seduto sulle sue ginocchia.

- Non lo faccio mai perché ci sei sempre tu che rompi.

- Ma ma…- balbettò quasi in lacrime il povero e piccolo Tai – Non è vero! Io ti distraggo solo quando sento che il tuo cervello sta incominciando a fumare! Non ti ho mai separato dai tuoi adorati libri intenzionalmente!

Matt sospirò rassegnato appoggiando la testa sulla mano.

- Avanti, cosa vuoi? Parla.

- E bravo il mio amore! - gli diede un buffetto sulla guancia Tai – Volevo solo chiederti di venire a fare un giro con me, sono stanco di stare chiuso in casa!

- Guarda che le gambe ce le hai anche tu. Vacci da solo a fare questo giro…

- Ma ma… - ricominciò Tai con le sue lamentele ma fu fermato provvidenzialmente.

- Ok, ok, vengo! Ma ad una condizione.

- Quale? – gli occhi di Tai si illuminarono.

-Il giro non durerà più di mezz’ora e quando ritorneremo a casa mi lascerai studiare in pace.

- Va bene, ci sto! – esclamò per poi dargli un bacio frettoloso sui capelli  – Grazie amore!

Il biondo sospirò paziente e lo fece alzare.

- Dai su, preparati che andiamo subito.

 

Dieci minuti dopo erano già in strada.

- Quand’è che hai l’esame? - gli stava chiedendoTai.

- Mercoledì prossimo.

- E quanti te ne mancano ancora?

- Cinque o sei.

- Ah, meno male! Così a febbraio ci possiamo fare una bella vacanza, io e te! Che ne dici? - propose Tai sfiorandogli una mano con dolcezza.

- E’ una bella idea.

- Mi piacerebbe andare un po’ al mare. Anche se non fa caldo e non si può fare il bagno è pur sempre meglio della montagna. Non mi piace sciare!

-Solo perché non sei capace. – ribatté Matt con uno sbuffo.

- E cosa c’è di male nel non saper praticare uno sport? – protestò Tai punto sul vivo – Sono già un genio nel calcio, non pretenderai che lo sia in tutti gli sport esistenti!

Matt sbuffò. Stava per rispondere con una frase a tono quando vide due persone che si stavano baciando un po’ più in là.

- Ehi, ma quelli non sono Davis e Ken? - notò Tai, indicando i due ragazzi in mezzo al viale.

-Sembra di sì.

- Wow, ma allora si sono davvero messi insieme! Guarda come si stanno dando da fare! – sghignazzò.

Matt gli rifilò una gomitata tra le costole e gli disse:

-Invece di fare lo stupido, non pensi che sia meglio andare a fermarli? E se arrivasse qualcuno? Dai, andiamo. - Trascinò il suo ragazzo per la manica della giacca.

Arrivati a pochi metri di distanza tossicchiò per attirare la loro attenzione ma, accorgendosi in fretta che non serviva a nulla, preferì, infine, urlare.

- Ken, Davis!

I due ragazzi trasalirono.

- Ehilà, ragazzi! - li salutò Tai con in faccia un bel ghigno. – Come ve la passate, eh?

I due balbettarono un saluto, in evidente imbarazzo.

Un minuto di silenzio angosciante, e Matt ebbe pietà dei suoi amici.

- Non potete fare certe cose in pubblico, qualcuno potrebbe vedervi. – spiegò con voce mite.  

- Già già. - Tai annuì enfaticamente con la testa.

Matt gli scoccò un’occhiataccia e si morse la lingua per frenare la battuta cattiva che gli era venuta spontaneamente alle labbra. Non era colpa sua se il suo ragazzo si offriva tanto bene alle sue uscite sarcastiche!

Con un ultimo, veloce cenno del capo, Matt si congedò da Davis e Ken, seguito poco dopo da un Tai piuttosto saltellante.

 

C’era oscurità nella stanza, solo due lievi fasci di luce provenenti dall’esterno riuscivano a filtrare attraverso le tapparelle chiuse della stanza.

Due corpi giacevano intorpiditi sul letto.

Stesi uno accanto all’altro, nudi e scoperti, si riscaldavano unicamente con lente e dolci carezze.

- Uhmm. –

Le dita di Matt gli sfioravano pigramente la coscia, avanti e indietro, in un movimento continuo, mentre gli occhi azzurri si dilettavano nell’osservare il viso, rilassato e pacifico.

Tai mugolò di nuovo, con gli occhi castani chiusi, e sorrise.

Era bello ricevere le coccole; quasi mai Matt lo vezzeggiava e quelle rare volte facevano sentire Tai l’essere più amato e fortunato del mondo.

Quando la mano di Matt lasciò la sua coscia, Tai avrebbe potuto dire che il suo calore era rimasto ancora là, sulla pelle.

Matt si distese più comodamente al suo fianco e lo attirò nelle sue braccia, facendogli appoggiare il capo sulla spalla.

Tai sospirò compiaciuto.

- Erano teneri, oggi. – mormorò, rabbrividendo al piacevole tocco delle dita di Matt sul collo e tra i capelli.

- Chi? – soffiò affettuosamente Matt.

- Ken e Davis. Mi ricordano noi all’inizio. Quanti anni sono passati da allora?

- Cinque. -

- Sembra quasi un secolo…- bisbigliò ancora Tai, un piccolo sorriso che gli incorniciava le labbra – Ma è stato comunque un bel secolo! – scherzò.

- Hai ragione.

Rimasero nella quiete penombra della loro stanza per molto tempo, ognuno concentrato a sentire il respiro dell’altro, a studiarne ogni battito del cuore e ogni fremito delle ciglia.

- Uhm…- miagolò poi Tai, stringendosi al suo corpo caldo – Ho sonno.

- Dormi.

- Va bene… – rispose, la voce già impastata dal sonno – Buonanotte Matt.

- Buonanotte amore. – gli rispose lui continuando ad accarezzargli i capelli fino ad addormentarsi.

 

Il giorno dopo arrivò in fretta e passò altrettanto velocemente per Davis che non voleva che arrivassero le sei, ora dell’appuntamento con i ragazzi.

Non riusciva a capire il perché, ma non voleva raccontare nulla dei fatti successi a Digiworld, dell’essere che lo aveva ferito, dei suoi strani sogni e specialmente di quegli orribili occhi gialli.

Gli accadeva qualche volta di notte di sognarli, solo quelli, e ogniqualvolta si svegliava urlando. Nelle orecchie allora sentiva l’eco delle sue parole, sinistre, tremende e paurose.

Lo invitano ad aprire gli occhi verso di lui, il mostro, ma Davis scuoteva la testa e non lo ascoltava, non lo voleva sentire; sapeva che quello era solo un rimasuglio della paura che si era ritrovato a Digiworld e quindi non si preoccupava, non era vero.

Non sentiva veramente la sua voce e quelli che vedeva non erano i suoi occhi, ma solo il frutto del suo subconscio.

Ma allora perché di notte aveva paura di addormentarsi?

 

Ken suonò alla porta della casa di Tai e Kari e in battibaleno vennero ad aprire.

- Ma ciao, Ken! - esclamò Tai trascinandolo dentro casa – Come stai? E Davis? La scuola? I tuoi? Wormmon? E’ da un sacco di tempo che non lo vedo! Perché una volta non lo porti?

- Forse se gli fai una domanda per volta riesce anche a rispondere.

- Matt! Non fare l’antipatico!

Il ragazzo sbuffò e se ne ritornò in cucina, da dove era venuto e dove era molto impegnato a finire un barattolo di cioccolata.

- Dai, su forza, vieni Ken! Gli altri sono già arrivati, tranne Davis, ovvio, che è sempre in ritardo… ma io mi chiedo perché non è venuto direttamente qua a fine scuola come hanno fatto tutti!

Ken riuscì a spiccicar parola per la prima volta da quando aveva visto Tai sull’uscio di casa:

- Doveva ritornare prima a casa a posare qualcosa, mi ha detto.  

Tai lo spinse senza tante cerimonie dentro la propria stanza.

Gli altri ragazzi, seduti o coricati un po’ ovunque, stavano discutendo delle frequenti e prolungate assenze dei genitori di Tai e Kari.

- Non è giusto! Anch’io vorrei che i miei parenti se ne stessero un po’ fuori casa, ma non c’è verso! Beati voi che potete fare sempre quello che volete. - Yolei stava urlando al mondo quello che pensava.

- Non è colpa nostra se nostra nonna si ammala o se devono lavorare fino a tardi. E  questa è la prima volta che si prendono una vacanza da mesi. - protestò Kari meno vivacemente.

- Sono andati alle terme e ci staranno per una settimana! - esclamò allora Tai, un sogghigno sul viso, mentre si sedeva accanto alla sorella. – E pensa un po’, Yolei, faremo tantissime feste a cui tu non potrai partecipare perché dovrai aiutare i tuoi genitori in negozio!-

-Taaaai, io ti ammazzo!-

Yolei gli saltò al collo.

 

Davis suonò al campanello.

Guardò l’orologio costatando che era in ritardo e ammirò con indifferenza la porta della casa di Tai. Si passava la mano nei capelli ogni tre secondi e il suo sguardo andava frequentemente a controllare l’orologio. Era un tantinello nervoso, sì.

Era talmente soprappensiero che quando aprirono la porta sobbalzò sorpreso e si ritrovò a fissare Matt con un’espressione sconcertata.

- Ciao!

- Entra. – gli disse solamente l’altro, scostandosi per farlo passare.

Andarono insieme nella camera dei “ritrovi” trovando uno spettacolo alquanto bizzarro: Yolei stava strozzando Tai con un’aria vendicatrice e selvaggia.

Fortunatamente i “sani” del gruppo, Joe e Izzy, intervennero presto a dividerli e Tai si precipitò con gli occhioni pieni di lacrime dal suo ragazzo.

- Matt! Quella strega là…

- Ehi!

-…mi ha fatto molto male! Difendimi, o mio prode guerriero!

Matt sospirò con gli occhi al cielo, prese Tai di peso e lo fece sedere per terra, ad una giusta distanza dalla ragazza che aveva offeso quella “povera creaturina” che era Tai, lo circondò con le braccia e lo costrinse a rimanere fermo in quella posizione, cosa che l’altro di certo non avrebbe mai rifiutato.

Tai parve infatti soddisfatto e non pronunciò una lamentela.

Yolei, calmati i bollenti spiriti, si accomodò accanto a Kari e TK, mentre Davis si sedette accanto a Ken.

E la riunione incominciò.

 

 

 

 

Grazie a chi legge nonostante tutto e a chi commeta *love*!

 

Shun di Andromeda : Grazie mille, sei molto gentile^^! Spero che questo capitolo ti piaccia altrettanto! Un bacione.

 

Lady Blackmoon: Sì, tutti in Spagna ** XD! Spero che l’intermezzo con Matt e Tai ti sia piaciuto (portiamo anche loro due?)! Un bacione.

 

DarkSelene89Noemi: Ciao, carissima! Questo capitolo è dedicato a te, che tutte le volte mi chiedi di Non aprire gli occhi, e alla tua immensa gentilezza! Grazie *love* .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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