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Autore: Enges_Pi19    03/11/2013    0 recensioni
Anne, timida e insicura, arriva a Mullingar, cittadina dove si traferisce con la famiglia dopo una dolorosa perdita. Qui conosce cinque ragazzi che nascondono un segreto di cui lei non sa di farne parte...
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Recensite :P
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero in camera mia a leggere un libro sotto le coperte, al caldo, quando mio parde uscì per lavoro e mia madre era pronta per andare dalle sue amiche a bere una tazza di tea e a chiaccherare un po'. Ero felice per lei. Ora, ogni giorno aveva molte cose da fare, tra commissioni e incontri con le amiche. Non so se fosse lei a crearsi quegli impegni per poter allontanare il dolore della perdita di Marianne, ma questo le serviva per riprendersi. Stava per uscire dalla porta quando le venne in mente una delle sue idee. Risalì le scale, la sentii benissimo. Si avvicinava sempre di più alla mia camera, non aveva dimenticato qualcosa, ma voleva me. In pochi minuti la porta si aprì: "Anne, tesoro, non ti stanchi a leggere tutti quei libri, piccola mia?", "No mamma. Mi piacciono i libri, dovresti saperlo", lei sorrise e si avvicinò. Si sedette sul letto e spostò una ciocca dei miei capelli rossi dietro l'orecchio, mi sorrise: "Si, lo so. Ma non ti piacerebbe uscire un po' con i figli delle mie amiche? Con quei cinque ragazzi? Ti divertiresti un po'...". Io sbiancai. Io non volevo per nessuna ragione al mondo stare con quei cinque ragazzi. " Io sono fuori luogo". Mia madre mi conosceva bene, sapeva che quando sbiancavo o cercavo mille scuse non volevo uscire ed incontrare qualcuno e non farmi vedere per settimane. Così si alzò ed andò verso l'armadio. Tirò fuori un paio di pantaloni neri e una magliettina con un orsacchiotto, e le appoggio sul letto. Indietreggio da quella posizione ed incrociò le braccia: " Anne Eleonor Barry, tu oggi incontrerai quei ragazzi che tu voglia o no!". Io mi nascosi sotto le coperte e non mi mossi da lì. Sentii dei passi andare verso la porta e chiuderla. Io tirai fuori la testa dalle coperte e presi tra le mie mani il libro che poco prima avevo appoggiato sul comodino. Dopo pochi istanti la porta si riaprì, era sempre mia madre, solo che ora teneva in mano un vasetto con dentro un ragno. Lo aveva preso nello studio di mio padre, lui li collezionava fin da piccolo. Mia madre mi si avvicinò sempre di più. Io cercai di scappare ma le coperte me lo impedirono, ero in trappola. " Ok, Ok ci verrò, verrò con te a conoscere i cinque ragazzi", mia madre si allontanò sorridendo, appoggiò il barattolo sulla scivania e attese di sotto che mi preparassi. Di malavoglia mi alzai, indossai i vestiti e le inseparabili Convers. Poi presi la giacca, la mia borsa e ci misi dentro il cellulare, i fazzoletti, le gomme da masticare e l'inseparabile libro. Andai verso la porta cercando di non passare vicino alla scrivania, con ancora appoggiato su di essa il barattolo contenente il ragno. Chiusi la porta e scesi le scale. Mia madre mi aspettava già fuori, tenendomi aperta la porta. Uscii. Un debole sole mi colpì in pieno viso e il vento freddo di novembre cercò di passarmi sotto la giacca calda. Mi misi le mani in tasca e camminai al fianco di mia madre fino ad una delle cinque case vicine alla nostra. Mia madre suonò il campanello e subito ci aprirono. Ci fecero accomodare. Tutte le mamme si abbracciarono e salutarono, poi una di loro mi disse: " Senti Anne i ragazzi sono qui di fronte, al campetto di calcio. Se vuoi puoi andare a salutarli e a conoscerli meglio.", Sbiancai. " Non mordono", tutte si misero a ridere. Mia madre mi incitò ad andare, dandomi una gomitata, sul braccio e un cenno con la testa. Io sconfitta salutai e mi diressi al campetto davanti a me. Stavano giocando cinque ragazzi, tutti differenti tra di loro.
  
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