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Autore: Lake_Gaki    19/04/2008    3 recensioni
Questa volta, Harry ne ha veramente troppo! Draco non lo ascolta mai (dice il Gryffindor) e vuole parlarne con qualuncuno. E chi meglio di Silente in veste di consulente di coppia? Leggete e fateci sapere!
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Albus Silente | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E rieccoci qua, tutte e due e tutte belle e pronte a pubblicare questa nuova one - shot. Era nata come raccolta di one - shot, ma ieri sera eravamo talmente stanche che Harry e Draco ci bastano! X°°D
Insieme, loro due, sono veramente sfiancarti!!!!

Speriamo di farvi divertire anche questa volta! Fateci sapere i vostri pareri e le critiche costruttive sono sempre ben accette!!!
Kiss Gaki e Lake

(P.O.V. Esterno)
Era una tranquilla e soleggiata giornata di metà maggio e alcuni studenti si trovavano al campo da Quidditch per godersi il poco tempo libero che avevano a disposizione. Il gruppo degli studenti, era il seguente: Harry, Ron, Hermione, Blaise, Theodore Nott e Draco. Ancora non sapevano che poco dopo, il loro destino si sarebbe incrociato con quello di alcuni insegnanti. Harry e Draco stavano parlando, anzi, Harry parlava e Draco ascoltava. Già, un chiaro esempio di comunicazione fra fidanzati il loro. In effetti, nessuno li prendeva ad esempio. All'improvviso, lo Slytherin decise che era giunto il momento, anzi, quel momento in cui doveva connettere il cervello e far finta di aver ascoltato tutto il discorso.
Harry: "…ed è per questo motivo che propongo una seduta di coppia da uno psicologo" terminò
Draco: "Si amore, hai perfett… COSA? Una terapia di coppia? Ma che significa???" si alzò in piedi, allucinato
Harry: “Draco, è da prima che te lo stavo spiegando… No" e muovendo la mano fermò la protesta del biondino “No…” sospirò “Non mi stavi ascoltando, come al solito” e dal tono della voce, si capiva che non era una domanda, bensì un’affermazione
Draco: "Dire che non stavo ascoltando mi pare eccessivo" brontolò lui "Diciamo che ho eliminato le cose superflue e tenuto di conto quelle importanti" e gli sorrise
Harry: “Bene, allora dimmi un pò quali sono le cose importanti che hai tenuto” lo esortò con voce ironica
Draco: "Ad esempio ho captato perfettamente i tuoi messaggi subliminali dove affermavi che dovrei buttare Blaise giù nel lago e lasciarlo nelle mani delle Sirene" ironizzò a sua volta
Harry: “Capisco” si alzò tranquillamente in piedi, per poi fare alcuni passi, fermarsi e girarsi di nuovo verso il suo ragazzo “Ci vediamo alle 6 nell’ufficio di Silente. Almeno questo lo hai capito, o per caso ti è arrivato alle orecchie un altro messaggio subliminale che ti suggeriva di buttarti pure te nel lago per fare compagnia alle sirene e magari anche alla piovra gigante?” e dopo avergli rivolto queste parole, il grifone proseguì per la sua strada, per poi scomparire all’interno della scuola
Draco: "Questo non era un messaggio subliminale e poi io odio le piovre" brontolò fra sè alzandosi e seguendo Harry.
Lo ritrovò nell'atrio e, prendendolo per un braccio, lo trascinò in un angolo buio, lontano da occhi e da orecchie indiscrete
Draco: "Non è un mistero che odi Blaise. E il messaggio subliminale c'era veramente perchè mi hai proposto di fargli mangiare dei funghi, quando sai perfettamente che lui è allergico"
Harry: “Draco amore…” dalla voce si sentiva tutta la carica erotica che gli si leggeva negli occhi
Draco gli afferrò le mani, stringendole fra le sue. Aveva sempre pensato che del sano movimento gli avrebbe tolto dalla testa quella scemenza della terapia di coppia
Draco: "Dimmi tesoro. Tutto quello che vuoi"
Il moretto si avvicinò a Draco poggiando dolcemente le sue labbra sul orecchio del amante, per poi soffiargli sopra, sapendo benissimo che quella era una zona sensibile e che a Draco piaceva molto.
Con la mano scese sui pantaloni per poi slacciarli e introdurre dentro le sue dita, per poi afferrare l'eccitazione del biondo e muovere con una con lentezza regolare.
Andò avanti cosi per un po’ di tempo, il giusto per sentire il fiato di Draco farsi irregolare e per baciare dolcemente le sue labbra dischiuse. Draco si lasciò cadere all’indietro, contro il muro per reggersi. Le gambe gli tremavano e se solo Harry avesse continuato altri pochi minuti…
Proprio mentre formulava questi pensieri, Harry tolse la mano dai suoi pantaloni, prese un fazzoletto e ripulì le mani.
Harry: “Visto che hai detto che farai qualunque cosa, ci vediamo alle sei da Silente” non aggiunse altro e, datogli la schiena, si diresse verso il suo Dormitorio
Draco rimase per qualche secondo lì come era, ancora con il fiato corto. Poi, con la mano che tremava dalla rabbia, si tirò indietro i capelli che gli scivolavano davanti gli occhi
Draco: "Questa - ma - la - paghi - Potter" ringhiò fra sé

Erano le sei di sera quando Blaise, in dormitorio, gettò un cuscino addosso a Draco. Il ragazzo si rigirò nel letto, ancora addormentato e, quando Blaise gli si avvicinò per svegliarlo, gli gettò le braccia al collo e lo strinse a sè.
Draco: “Harry ti amo tanto” mormorò nel sonno
Blaise: “Io no, perciò svegliati. Il tuo amato ti aspetta da Silente” gli ricordò. A quella frase, Draco girò la testa e fissò la sveglia.
Erano le sei e 2 minuti. Era ufficiale. Harry James Potter lo avrebbe ucciso
Quando entrò nell'ufficio del Preside, Harry beveva del succo di zucca
Draco: "Emh… Ciao amore. Scusa, stavo dormendo e… mi dispiace per il ritardo" mormorò alla fine
Harry: “Siediti! Oramai da te mi aspetto questo e altro” gli disse impassibile
Draco: "Si, va bene. Ma ricordati che io sono contrario agli consulenti… senza offesa signor Preside"
Silente: “Non ti preoccupare Draco, io sono qui per fare da supervisore” gli disse “Quelli che dovete parlare siete vuoi” terminò con la solita voce bonaria “Del succo di zucca?” e con un movimento della bacchetta, fece apparire un bicchiere uguale a quello di Harry
Draco: "Emh…si, si va bene grazie" rispose interdetto, mentre si sedeva su una poltrona accanto ad Harry
Harry: “Signor Preside, possiamo iniziare?”
Silente: “Certo, quali sono i vostri problemi, ragazzi? Perchè siete qua?”
Draco: "Già, vorrei saperlo anche io" brontolò Draco incrociando le braccia al petto. Perché erano là, proprio non lo capiva.
Harry: “Lui non mi ascolta, anzi sente solo dei messaggi subliminali” rispose con la sua solita voce impassibile
Draco: "Non sento solo i messaggi subliminali" ringhiò Draco "E non è vero che non ti ascolto!"
Harry: “E cosi mi ascolti eh… Mi dici di cosa abbiamo parlato ieri sera?”
Draco: "Ieri sera quando? La serata è stata lunga, sii più preciso!"
Harry: “Dalle 7 alle 8”
Draco ci pensò su un secondo. Dalle 7 alle 8 che cosa era successo? Niente di eccezionale. Prima era andato in biblioteca con Blaise e Theo a studiare, anzi a copiare i compiti di Aritmanzia e poi aveva incontrato Harry.
Si, erano lungo il corridoio del 4 piano Si ricordava che Harry aveva indicato il cielo e poi il campo da Quidditch.
Improvvisamente felice, come se gli si fosse illuminata la lampadina, Draco fissò baldanzoso Harry
Draco: "Mi hai detto che se continuava a piovere avrebbero dovuto annullare la partita di Quidditch. E io ti ho risposto che non l'avrebbe mai fatto nemmeno se avesse grandinato alberi” e, tutto contento, si appoggiò allo schienale della poltrona “Vedi che ti ascolto?”
Harry: “Complimenti hai memoria per le cose che riguardano il Quidditch!”
Draco: "Simpatia saltami addosso che nel frattempo io mi sposto" mormorò con la voce piatta “Ammetti che ti ascolto, e torniamocene in camera”
Harry: “Come vedi ho ragione a dire che ascolti solo quello che ti pare!”
Ok, va bene, si dice che per amore un uomo faccia salti mortali. E si, probabilmente Draco lo avrebbe fatto di sicuro. Si sarebbe buttato anche in bocca ad un drago se quello Sfregiato di un Potter glielo avesse chiesto.
Perciò, per non peggiorare la situazione già di per sè pessima, prese un profondo respiro
Draco: "Va bene. Ammetto che può essere capitato che talvolta avessi la testa fra le nuvole ma da qui a dire che ascolto solo ciò che mi pare, ci passa un fiume…"
Harry: “Forse sto esagerando…”
Draco spalancò gli occhi e fissò Harry. Aveva davvero sentito quelle parole? Oppure se le era immaginate?
Draco: "Meno male, San Potter inizia a ragionare" si alzò in piedi "E ora, amore e luce dei miei occhi, andiamo in camera?" domandò cercando di sfoderare il suo sorriso più bello e seducente che aveva.
Il moro si mise la mano in sul mento fingendo di pensare.
Harry: “Si ma prima di andare potresti dirmi se hai già pronto quello che ti avevo chiesto? Sai, per me è molto importante”
Draco era indeciso. Prenderlo e buttarlo di sotto (nemmeno San Potter sarebbe sopravvissuto questa volta) oppure strangolarlo lì sul momento. Eh si, era uno di quei dilemmi amletici che ti prendo da dentro e t'impediscono di dormire.
Ma ora Draco non voleva dormire no, in quel momento Draco NON AVEVA PER NIENTE VOGLIA di dare ad Harry la soddisfazione di vederlo tentennare. E non l'avrebbe ricevuta
Così, decise di tentare il tutto per tutto. L'amava no? Lo voleva con sè sempre no? Perfetto, quindi era tutto pronto.
Cadde sulle ginocchia e prese le mani di Harry fra le sue
Draco: "Si amore mio. E' tutto pronto per il nostro matrimonio. Devo solo spedire gl'inviti. Lo farò il più presto possibile"
Harry: “Draco, credo che noi non ci sposeremo mai, e lo sai perché?” gli domandò dopo qualche minuto di silenzio
Draco:" Perchè mi suiciderò prima?" domandò il biondo. Era teso, come se gli avessero lanciato una secchiata d’acqua gelida addosso. Bè, in effetti era così. Anche se tutto era nato quasi per gioco, credeva veramente in quello che pensava
Harry: “No, sei troppo pieno di te per fare una cosa del genere. Non succederà perché noi da adesso non saremo più una coppia”
Draco: "Temo di non cogliere il motivo. Anche due sposi sono una coppia” poi realizzò appieno la frase. E sbiancò “Aspetta, mi vuoi lasciare, vero?”
Harry: “Miracolo mi hai ascoltato” si esaltò Harry
Draco: "Idiota di un Potter, io ti ho sempre ascoltato” ringhiò il biondo
Harry: “Sai se lo avessi fato sempre non saremo arrivati a questo punto”
Draco: "Proverò in cinese la prossima volta. Io - ti - ho - quasi - sempre - ascoltato"
Harry: "Malfoy" la sua voce trasmetteva tutta l'irritazione che il grifone provava "Tu non mi ascolti mai" poi si girò verso il preside "Come vede signore, non posso seguire il suo consiglio sul dargli una seconda possibilità”
Draco: "Se mi devi mollare fallo ora invece ti tergiversare su stronzate come la seconda possibilità & affini" ringhiò il biondo stringendo le mani a pugno "Rimani fermo sulle tue convinzioni. Ricordati che anche te non sei privo di difetti come tutti credono!"
Harry: “Non ho mai detto di essere perfetto, per quello basti tu. Sai, sei un maestro”
Draco: "Oh, adesso ci mettiamo pure a fare dell'ironia. Ma che ragazzo adorabile che ho avuto fino a 4 secondi fa!" sibilò
Silente si alzò in piedi, finalmente. Aveva notato che i due ragazzi sapevano ribattere anche troppo bene. E si era anche reso conto che Harry era troppo rigido e Draco un po’ troppo distratto. Niente di più normale alla loro età. Così, come si fa con i bravi bambini dell’asilo, decise di attuare un piano. Richiamò l’attenzione dei due giovani e li fece sedere sulle poltrone. Entrambi eseguirono senza fiatare. Non sapeva decidere chi fosse più imbronciato
Silente: “Ragazzi, il vostro è un problema comune nella vostra età, non avete bisogno di lasciarvi per un motivo banale come la pignoleria del signor Potter o la distrazione del signor Malfoy” iniziò “Credo che entrambi dobbiate focalizzare ciò che veramente vi piace nel partner. E pensare solo a quelli. Nessuno di voi due ha dei difetti così grandi da decretare la fine di una relazione sofferta come la vostra. O sbaglio?”
Il Preside fissò i ragazzi. Non più imbronciati, ma attenti a quello che diceva.
Silente: “E per questo motivo suggerisco a lei signor Potter di accettare che il signor Malfoy non pensi a lei 24 ore su 24. Come sa, anche lui ha una sua vita e i suoi problemi” Harry annuì “E suggerisco a lei, signor Malfoy, di cercare di ascoltare di più i problemi del signor Potter. A lei potranno sembrare stupidi o insignificante, ma una relazione si basa anche sulla reciproca lealtà” Silente li fissò ancora una volta, che crescente soddisfazione per il lavoro svolto “E adesso, scambiatevi una pacifica stretta di mano”
I due ragazzi si fissarono, un po’ di sott’occhi.
Harry: “Prima di dargli la mano posso chiedere una cosa a Draco?”
Silente: “Certamente”
Harry: “Ti ricordi che questo pomeriggio nel corridoio mi hai detto -Farò tutto quello che vuoi-?” il suo sorriso si estese da un orecchio al altro, mentre gli occhi lanciavano scintille di vittoria.
Draco: "Si, certo che lo ricordo" rispose interdetto il biondo “Come mai?”
Harry: “Bene,allora gl’inviti li voglio dorati e bordati di rosso e anche il tuo abito da cerimonia sarà rosso ricamato in oro” si sporse dandoli un bacio sulle labbra “E ci sposeremo a fine anno scolastico”
Draco rimase un secondo in silenzio, perso nel suo oblio dorato e rosso. Poi, cacciò un urlo di gioia e afferrò Harry con tutte le forze che aveva addosso, alzandolo da terra
Draco: "Pur di sposarti, cambierei anche casa di appartenenza" gli sussurrò, prima di dargli un bacio
Negli occhi di Harry, si leggeva il divertimento, mentre Draco lo metteva giù
Harry: “Sai credo che faremo un matrimonio a tema. Tutti dovranno vestire di questi colori, altrimenti non saranno ammessi alla cerimonia” sorrise pregustandosi la faccia delle serpi vestite con i colori dei grifoni.
Draco: "Io non esagererei tanto Harry… limitati agli inviti, al resto faremo fare all’agenzia"
Silente: "Allora, spero che metterete in pratica i miei consigli e… si sa già la data esatta?"

FINE
  
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