Capitolo 2
DENISE POV.
Appena uscí da casa Brooks, mi arrivó un sms, sbloccai il cellulare.
DA VANESSA: Vieni subito a casa mia.
A VANESSA: Subito.
Cosa le sarà successo?
Arrivai davanti a casa sua. Suonai il campanello e appena la porta si aprí mi trascinó dentro casa.
<< CALMATI! COSA SUCCEDE?!>>
Aveva un sorriso che le copriva tutta la faccia.
<< ho incrociato per strada un ragazzo.>>
<< oh non mi dire>>
<< dai smettila>> mi diede una pacca sulla spalla.
<< credo si chiami Luke>>
Luke, Luke Brooks? il gemello di Jai?
<< Brooks?>>
<< ommioddio, si lui.>>
mi venne da ridere, e lei mi guardó storto.
<< perché ridi>>
<< perché io ho conosciuto suo fratello>>
<< scherzi vero?>>
Feci segno di no con la testa.
<< oddio. oddio.>>
Ci venne da ridere.
<< Hai sentito che sabato c'è una festa?>>
<< Dici che Luke ci andrà?>>
<< puó essere..>>
Arrivó di nuovo un messaggio. Era mia madre.
cosa voleva..?
DA MAMMA: è tardi! muoviti a tornare a casa.
A MAMMA: arrivo.
Salutai Vanessa e quando uscii di casa mi accorsi che era veramente tardi, e fuori era buio.
Camminavo sul marciapiede velocemente, sentii il rumore di una macchina avvicinarsi a me. Quella rallentó. Io continuavo a camminare.
Qualcuno fischió.
non ti girare. non lo fare.
<< ehi bellissima. Dai fermati ti portiamo a casa>>
Non dissi niente, il mio cuore inizió a battere fortissimo, avevo paura.
Cosa vogliono da me?
Continuai ad andare avanti, ma quelli non mi mollavano.
L'auto si fermó e da li scesero due ragazzi.
Cazzo cazzo.
Mentre camminavo veloce scrissi a Jai.
A JAI: Aiutami. Esci di casa. ti prego.
Uno di quei ragazzi mi prese per un braccio e buttó per terra il mio cellulare e poi lo schiacció.
<< ti portiamo noi a casa!>>
<< LASCIATEMI IN PACE >> urlai.
Lo stesso che mi buttó a terra il cellulare mi prese in braccio, continuavo a scalciare e a urlare.
Stavano per mettermi dentro l'auto ma qualcuno arrivó e diede un pugno in faccia a quello che mi teneva stretta.
Subito dopo abbracciai Jai, continuavo a piangere, la mia faccia era contro il suo petto, le sue mani accarezzavano la mia testa. Quelli del'auto se ne andarono mandandoci a quel paese.
<< sono qui, è tutto finito>> sussurrò
Continuavo a piangere.
<< shht, ti accompagno io a casa>>
Appena arrivammo davanti alla porta di casa mia lo ringraziai e li diedi un bacio sulla guancia. Lui mi asciugó l'ultima lacrima e poi se ne andó.
Aprí la porta e subito ricevetti uno schiaffo da mia madre.
<< SAI CHE ORE SONO?>>
<< mamma! non c'era bisogno di picchiarmi!>>
<< ci siamo preoccupati per te!>>
<< e allora devi picchiarmi?>> dissi mettendomi una mano sulla guancia dolorante.
Mia madre non disse niente e io corsi direttamente in camera mia e sbattei la porta.
Buttai per terra la borsa, cercai il cellulare. Non lo trovai
Merda, quello stronzo mel'aveva rotto. E adesso?
Presi il computer ed entrai su twitter. Un sacco di gente aveva iniziato a seguirmi. Rimasi scioccata.
Una ragazza ci aveva visti parlare davanti la porta di casa Brooks e ci aveva fatto una foto.
Oh merda. non ci voleva.
Spensi il computer e mi misi il pigiama. Poi mi sdraiai sul letto e cercai di addormentarmi.
Non ci riscii, continuavo a pensare alla scena di prima in strada.
Se Jai non fosse venuto, a quest'ora dove sarei?
Accesi la lucina da parte al mio letto, e mi sedetti.
Guardai l'ora, le 2 del mattino. Tra poche ore sarei dovuta andare a scuola.
Mi alzai dal letto, e scesi di sotto in cucina, presi un bicchiere d'acqua.
Mentre osservavo il giardino al buio sentii un rumore che proveniva da fuori.
Forse era il gatto. Aprii la porta e uscii per vedere cosa fosse. Faceva freddo, osservai il giardino.
Non c'era niente. Appena mi girai per tornare indietro vidi Jai. Che subito mi tappó la bocca per non urlare.
<< MA SEI MATTO?>>
<< scusa, volevo venire a trovarti e sapere come stavi..>>
Mi misi una mano sul cuore. Avrei potuto prendere un infarto.
<< ma sai che ore sono?>>
<< ehm, credo siano le 2.30 del mattino?>>
<< si! e lo sai che domani abbiamo scuola vero?>>
<< si..>> disse Jai guardandosi i piedi.
<>
lo presi per mano ed entrammo a casa mia, molto silenziosamente salimmo le scale ed arrivammo in camera mia. Io mi sdraiai sul letto, Jai si tolse la maglietta, rimasi a bocca aperta, non avevo mai notato il tatuaggio che aveva dietro la schiena, e nemmeno tutti quei muscoli, poi fece lo stesso sdraiandosi da parte a me. Potevo sentire la sua pelle calda contro la mia schiena. In quel momento mi sentii protetta e riuscí a chiudere gli occhi.
Appena mi svegliai guardai l'ora, erano le 10.00 del mattino. Mi alzai di scatto dal letto, Jai stava ancora dormendo.
Scesi di sotto, i miei genitori non c'erano, mia mamma aveva lasciato un bigliettino con scritto " siamo partiti torneremo tra 2 settimane un bacio".
che strano.
tornai su di sopra in camera mia, lentamente salii sul letto.
<> sussurrai.
Jai disse qualcosa di incompressibile. Mi misi a ridere. Intanto gli accarezzavo i capelli, e osservavo il suo viso. Le sue labbra socchiuse soffici, la forma del suo naso mi piaceva da morire, e il piercing al sopracciglio gli stava proprio bene.
<< Jai, svegliati>> dissi di nuovo sussurrando.
Lentamente aprí gli occhi, e poi sorrise.
<< buongiorno>> disse portandosi una mano in faccia.
<< buongiorno dormiglione>> dissi ridendo.
<< ma che ore sono?>>
<< le 10.00>>
Jai si alzó di scatto.
<< Che cosa? siamo in ritardo Denise!>>
<< gia, ma sinceramente non ho voglia di andare a scuola>>
<< sei una cattiva ragazza>> disse guardandosi allo specchio e aggiustandosi il ciuffo.
Io intanto sceglievo cosa mettermi.
<< ma i tuoi genitori? non dicono niente?>>
<< sono partiti. Di nuovo>> dissi con voce menefreghista.
<< oh, quindi ora sei a casa da sola?>>
<< si, quindi non vado a scuola>>
Presi dei leggins neri e una maglia larga e mi avviai verso il bagno.
<< faccio una doccia>> dissi prima di rinchiudermi.
Appena finii di fare la doccia, mi sciugai e poi mi vestii. Tornai in camera, ma Jai non c'era.
Scesi di sotto in cucina, aprí il frigo e quando lo chiusi Jai era da parte. Feci un urlo.
<< Quando smetterai di spaventarmi?>>
<< ma é divertente!>>
<< no! prima o poi morirò>>
presi due tazze e ci versai il latte e poi feci il caffé, intanto Jai si era seduto su uno sgabello e aspettava.
<< posso prendere una mela?>>
<< no. AHAH si prendila>>
subito dopo la prese e iniziò a mangiarla.
Appena il caffé fu pronto lo versai nelle tazze e poi le portai sul tavolo dov'era seduto Jai, e iniziai a bere.
che cosa imbarazzante, odio questo silenzio, cosa dico?
<< visto che non vuoi andare a scuola che ne dici di aiutarmi a studiare matematica?>> disse Jai per rompere il ghiaccio.
<< si, va bene>> dissi sorridendo.
<< perfetto, vado a casa prendo le cose e poi torno , va bene?>>
<< si va benissimo>> mi lazai e andai a mettere la tazza dentro la lavastoviglie
Jai si alzò e andò di sopra in camera, subito dopo scese vestito e uscì di casa urlando un "vado e torno"
Passarono 15 minuti e suonarono alla porta di casa mia, andai ad aprire.
<< eccomi>> disse Jai con il fiatone
<< ma potevi anche non correre scemo!>> dissi ridendo e facendolo entrare.
Ci accomodammo sul tavolo della cucina. E iniziammo a fare i compiti e a studiare.
Notavo spesso Jai guardarmi mentre studiava. Io abbassavo lo sguardo e sorridevo.
Passarono 30 minuti.
<< Non ce la faccio piú>> disse Jai buttando la penna sul tavolo
<< credo sia abbastanza>> dissi alzandomi e prendendo un bicchiede d'acqua.
<< Perché dobbiamo studiare? mancano 2 settimane alla fine della scuola.>>
<< appunto, ci sono gli esami finali>>
<< non ne posso più>> disse portandosi le mani sui capelli.
<< facciamo un gioco>> disse poi alzandosi.
<< ahaha va bene>>
<< cel'hai la wii?>>
<< ovvio, vuoi giocare a just dance?>>
<< come fai? mi hai letto nel pensiero?>> Jai rimase sorpreso.
Andammo insieme verso il salotto, e iniziammo a giocare, la prima canzone fu quella di beauty and a beat di Justin Bieber.
Non smettevo di ridere, Jai se la cavava, poi quando bisognava muovere i fianchi rimasi sorpresa, si muoveva proprio bene.
Dopo aver fatto 3 canzoni eravamo distrutti e ci sdraiammo sul divano.
<< é molto meglio che andare a scuola>> disse Jai dopo aver ripreso a respirare normalmente.
Mi misi a ridere.
poi suonarono alla porta di casa.
Mi alzai per andare ad aprire e mi ritrovai davanti una persona che non pensavo di rivedere.