Note: solo una piccola one-shot. Ron insegna a Rose come ballare e poi balla con Hermione.
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Rose Weasley camminava all’interno della sala da pranzo dove suo padre era seduto. Sua madre era ancora al lavoro e lei era stata lontana da lui per tutto il giorno.
Se qualcuno l’avesse guardata, avrebbe senza dubbio detto che fosse sua figlia. I suoi capelli, il suo corpo e le sue azioni erano come quelli di sua madre. Lei era più alta di sua madre, 1.59 all’età di 15 anni. Amava volare, e i suoi capelli avevano lo stesso colore di quelli di sua zia Ginny, diversi da quelli della madre.
Ron ringraziava ogni giorno per questo.
“Papà, posso parlarti per un momento?” chiese Rose sedendosi sul divano vicino alla sua sedia.
“Certo Rose, siediti, cosa è successo?” Ron mise giù il giornale e guardò la sua piccola ragazza. Stava crescendo un po’ troppo per i suoi gusti.
“Bene, vedi, c’è il ballo quest’anno e beh… Io non so ballare con un ragazzo… e tu e la mamma ballate spesso… allora io ero venuta qua per chiederti di insegnarmi.” Rose detto questo arrossì.
Ron sorrise a se stesso. Era molto raro che Rose gli chiedesse aiuto. Lei e Hermione erano così vicine, Rose andava sempre prima da lei.
Ron guardò la figlia per un momento. Era sorpreso di come somigliasse a Hermione, anche se lei era più vecchia. E come lei faceva le cose che le piacevano. Ha ottenuto la sua passione per le scope, sua sorella diceva che con il ruolo di cacciatrice aveva acquisito capacità nello stare sulla scopa.
“E quale ragazzo dovrà ballare con te?” chiese Ron senza perdere la speranza di ricavare qualche piccola informazione sulla vita di sua figlia.
Rose trattenne il respiro, in un modo che ricordava molto Hermione, facendo ridere Ron.
“Non ho sentito quello che hai detto ” disse Ron cercando di non ridere
“Scorpius Malfoy, lui è Corvonero e non ama la sua famiglia. Io penso di essere la sua ragazza” disse Rose delicatamente. Lei sapeva che i loro padri non si piacevano ma non conosceva la ragione.
“Finché ti tratta bene, ok signorina. Come tua mamma e tua zia mi dicono spesso, io ora dispongo di una varietà di sentimenti grande come un cucchiaino da te” disse Ron facendole l’occhiolino e alzandosi dalla sedia.
“Ok, ora alzati in piedi, voglio vedere cosa sai fare” disse Ron mentre con la sua bacchetta spostava tutto, in modo da rendere la stanza più spaziosa.
“Bene, ora vieni qua” Rose fece come le era stato detto “Ora è molto semplice in realtà, primo metti la mano destra sulla mia spalla e poi metti la tua mano destra nella mia mano sinistra.” Ron mosse la sua mano verso di lei, dopodiché lei la prese.
“Ora se la sua mano va più giù, fino alle ginocchia, tu puoi sempre andare da James o Al e farlo prendere a calci” disse Ron guardando Rose.
“Papà! Lui non è così” Rose
“Credimi Rose, tutti i maschi a 15 anni amano farlo. Solo perché lui si controlla, non significa niente.” Disse Ron prima di prendere la sua bacchetta e accendere la musica.
Agli occhi di mia figlia
sono un eroe
Io sono forte e saggio e
so di non aver paura.
La verità è evidente da
vedere
Lei era corsa a
salvarmi
Io vedo cosa voglio
essere
Negli occhi di mia
figlia
“Ora rilassati e prendi la mia mano; se lui non lo fa muoviti lentamente” Disse Ron muovendosi piano.
“Come faccio?” chiese Rose con sarcasmo
“Perfetto, come tua madre” la bocca di Ron si aprì in un sorriso, mentre la lasciava “Tu sei più alta di lei, e molto carina” A Rose è sempre piaciuto essere più alta di sua madre.
Agli occhi di mia figlia
tutto è uguale
Le tenebre aggirano la
luce e il mondo è in pace.
Dio, questo miracolo mi
ha dato
La forza di andare
avanti, quando ero debole.
Io ho ragione di
credere
Agli occhi di mia
figlia.
“Io adoro questa canzone, papà. Lo so che non dovrei dirtelo, ma sono contenta che tu sia mio padre. Sei bravo in questo” disse Rose con un sorriso.
Ron ebbe un piccolo shock nel sentire le parole di sua figlia. “Grazie Rose. Tu sei una magnifica figlia. Hai preso da me e da tua madre, e io sono fiero di questo.” Disse Ron con un sorriso e cercando di trattenere le lacrime.
E quando lei avvolgerà le
sue mani attorno alle mie dita.
Oh, il mio cuore
sorriderà,
Ogni cosa diventerà
luminosa,
Io realizzerò tutta la
mia vita.
“Posso farti una domanda papà? Una su di te e mamma?” chiese Rose. Ron vide che i suoi occhi erano come quelli di Hermione quando voleva sapere qualcosa.
“Certo figlia mia. Io sono come tua madre, un libro aperto.” Ron sorrise.
“Perché ci hai messo così tanto a rivelarle i tuoi sentimenti? A dirle che era ricambiata? Io credo che con tutto quello che è successo, se tu, lei o zio Harry foste morti, tu non avresti mai potuto dichiararle i tuoi sentimenti. Come avete potuto rimanere amici per così tanti anni?” Era da tempo che voleva chiederlo a suo padre.
Ti afferra quando il tuo
cuore ne ha avuto abbastanza.
È dare di più quando stai
meglio con te stesso.
Io ho visto la
luce.
Negli occhi di mia
figlia.
“Bene, non è una semplice domanda o una semplice risposta. Io e tua madre non eravamo mai stati solo amici; c’è sempre stato qualcosa sotto la superficie. Io ho sempre sentito che i sentimenti per lei erano diversi, fin da quando avevamo undici anni. Lei era tutto, e tutto io volevo essere. Avevamo entrambi un profondo senso d’insicurezza. Entrambi in molti momenti non abbiamo sentito di meritare gli altri.
Non ho mai pensato che potessimo realmente morire; è il mio lavoro credere a questo. Ma i giorni della battaglia finale… quando noi sapemmo che uno di noi poteva non tornare; quando l’ho guardata negli occhi… e la paura che non avevo mai visto prima… e vide la stessa con me. Qualcosa fece scattare la scintilla, lei mi bacio e da quel giorno io ho desiderato di averlo fatto tre anni prima. Era il quinto miglior momento della mia vita.” Disse Ron lasciandosi scivolare delle gocce.
“Quali sono gli altri quattro?” chiese Rose con curiosità.
“In ordine: il giorno in cui io e lei ci siamo sposati. Il giorno in cui tu e tuo fratello siete nati, e il giorno in cui mi dichiarai. E posso dirti che ognuno i questi giorni è stato meglio che vincere la coppa.” Disse Ron combattendo con le emozioni che ritornavano.
Negli occhi di mia figlia
posso vedere il futuro.
Un riflesso di chi sono
io e di cosa voglio.
Nonostante lei cresca e
un giorno forse, costruirà la sua famiglia.
Quando sono stanco, spero
che tu veda com’è felice con me.
Per essere
li,
Negli occhi di mia
figlia.
La canzone finì, e Rose strinse Ron in un abbraccio. “Grazie papà” disse lei contro il suo petto.
“In qualsiasi momento, Rose” disse Ron baciando la parte superiore della sua testa. Rose salì le scale verso la sua stanza.
Ron si fermò lì, un momento prima di sentire una mano poggiarsi lentamente dietro di lui. Non gli serviva girarsi per sapere che si trattava di Hermione.
“Hai visto che è successo?” chiese Ron voltando la faccia verso sua moglie.
“Tu sei un fantastico marito e un sorprendente padre” disse Hermione avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
“io penso questo. Ogni lettera, ogni parola. Tu, Rose e Hugo siete la mia vita. Io non sarei niente senza voi tre. Ti amo” sussurrò Ron all’orecchio di Hermione.
“Balli con me?”chiese Hermione allontanandolo leggermente. Ron sorrise, lo stesso sorriso che le aveva sciolto il cuore a quattordici anni. Con un colpo di bacchetta la musica partì. Ron posò la mano sul suo fianco ed Hermione mise la sua mano attorno al braccio di Ron.
L’amore non si misura con
diamanti e oro.
Prima di spendere i tuoi
soldi,
Io dovrei farti sapere se
desidero tu stia con me.
Prova le piccole
cose.
Non c’è bisogno di una
casa sulle cime di una collina.
Con molte stanze e nulla
per riempirle
Non puoi arredarle con le
piccole cose.
“Assomigli sempre di più a tua figlia. Stesso sorriso, stesso scintillio negli occhi, stessa passione. Più cresce e più ti rivedo in lei.” Disse Ron aspirando l’odore dello shampoo alla vaniglia di Hermione.
“Hugo è come te a tredici anni. Dio, lo stesso modo di sorridere. Lo stesso sguardo quando gioca a scacchi. Lo stesso sguardo quando si protegge nel ring. È tuo figlio, in tutto e per tutto.” Disse Hermione dando un bacio a Ron.
Strofini la mia schiena,
mi fai ridere,
Mi stringi mentre sogno
tutto questo,
Farò tutto il possibile,
Per far si che tutti i
giorni mi dica che mi ama.
Piccole cose.
“Qual è il tuo pensiero, all’idea che la nostra bambina abbia un ragazzo?” chiese Ron sogghignando un po’.
“È un ragazzino simpatico Ron, lui non è Draco. Lui non ama la sua famiglia. Non credo voglia stare con lei per andare contro alla sua famiglia. Non credo moriremo nel farlo restare qui per qualche giorno. Penso che potrebbe scappare per lui. Parla di lui come io parlo di te.” Disse Hermione ricordando tutta la lettera che, quando era giovane, aveva inviato a sua madre, parlando del suo migliore amico dai capelli rossi.
Non importa di che umore
sono,
Mi sciolgo sempre quando
vi sento bisbigliare.
Riguardo le vostre
piccole cose.
“Tu sei sempre stupenda, come quando avevi quindici anni tesoro. Il solo cambiamento che tu hai avuto è stata la confidenza con il tuo corpo. E se tu non senti cosa il tuo corpo mi provoca, hai dei problemi.” Bisbigliò Ron all’orecchio di Hermione.
“I miei fianchi sono più larghi, i miei seni si stanno afflosciando, il mio sedere si è ingrossato. Il fatto, però che mi dici quanto ti piaccio ancora, mi fa sentire felice. Grazie di tutto” disse Hermione asciugando le lacrime dal suo viso.
Strofini la mia schiena,
mi fai ridere,
Mi stringi mentre sogno
tutto questo,
Farò tutto il possibile,
Per far si che tutti i
giorni mi dica che mi ama.
Piccole cose.
“ Hermione, devo dirti che io mi fido di Rose. Penso sia stata una cosa normale pensarlo. Vedere il quarto momento migliore della mia vita, fare come la nostra prima volta, quando tu ed io ci siamo amati. Non penso sia io a doverle dire questo. Tocca a te ricordarglielo.” Disse Ron baciandola tra il collo e la scapola.
“Una delle notti migliori, sono quando io e te siamo stati insieme. Ero impaurito mentre mi guardavi, mi sorridevi quando ti dicevo che mi amavi, e che non potevi volere altro, ed io non dovevo aspettare. Era impossibile per me dirti che lo sapevo.” Disse Hermione muovendo la testa indietro affinché Ron potesse accedervi con più facilità.
“Ti amo, e non voglio che tu debba ancora aspettare. Dimmi che vuoi fare di questo ballo qualcosa di privato?” disse Ron mentre la sua bocca lavorava sul collo di Hermione.
Camminare sotto la
pioggia,
Parlare a
mezzanotte,
Balliamo con i nostri
piedi,
Aspettami li, non te ne
andare
Tutto ciò di cui ho
bisogno, è una rosa,
Un
bacio.
Quel sorriso sul tuo
viso,
Il senso di tenerezza, tu
che sai il mio nome.
Strappami il
fiato,
Piccole
cose,
Piccole
cose,
Oh piccole
cose.
Hermione usò la sua bacchetta per spegnere la musica, prese Ron per mano e lo trascinò fin dalla loro camera. Il silenzio colpì la stanza dopo il loro ballo. Questa volta c’era silenzio anche di sopra.
Dopo Ron tenne Hermione tra le sue braccia, come faceva ormai da vent’anni, continuando a baciarle il collo.
“Ti amo piccola” disse Ron prima di addormentarsi.
“Ti amo anch’io Ron” disse Hermione baciando i suoi capelli e raggiungendolo nel mondo dei sogni.
Questa piccola shot è stata tradotta dall’inglese. La vera autrice si chiama Wind in the trees, con il suo permesso pubblico la sua storia.
Manderò tutte le vostre recensioni a Becca, l’autrice.
Speriamo vi sia piaciuta, perché se così, tradurrò anche altre storie di Becca.
Recensite, a presto.
Alessandra
p.s. la canzone è inventata dall'autrice.