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Autore: Ninfa_Nera    03/11/2013    0 recensioni
Quella che vi presento non è esattamente una storia. Solo pensieri di una ragazza, di una vampira. Lei ci racconta la sua storia, lasciando tuttavia spazio all'immaginazione del lettore.
_Questa piccola storia è parte di una role_
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio Albero.
 
Mi girai di nuovo nel letto, e poi ancora e ancora. Niente da fare, non riuscivo proprio a prendere sonno. Guardai l'orologio sulla sveglia, le 4.22. Era troppo presto. Ad ogni modo mi alzai dal letto e mi infilai la vestaglia di seta sopra la biancheria. Faceva ancora caldo, ovviamente, ma non potevo certo andare in giro in mutande e reggiseno. Anche se per la verità la gente di solito non andava neanche in giro in vestaglia, ma non mi importava, mi sapevo benissimo difendere dalla gente e non me ne fregava nulla dell'opinione della gente. Presi velocemente le chiavi, le infilai nella tasca destra della vestaglia, misi le mie comode ballerine rosse e uscii. In giro c'era solo qualche ragazzo ubriaco, niente di particolarmente interessante, la mia meta era un'altra. Percorsi tutta la Bleecker Street e girai l'angolo un paio di volte. Passai la fontana dei Contadini, il parco principale e la scuola, per arrivare al bosco, al mio bosco. Lo percorsi per circa un decimo della sua lunghezza e poi voltai in prossimità del Grande Albero, quello che tante volte era stato protagonista dei miei riti. Camminai ancora un centinai di metri ed eccomi arrivata al mio stagno. Tutti pensano io sia troppo possessiva riguardo questo albero e tutto ciò che c'è al suo interno, ma si sbagliano: io non sono possessiva, io dico solo il vero. Guardai l'orologio al polso, le 10.30. Naturalmente per arrivare allo stagno ci volevano ore di cammino, non doveva essere visto per caso dai passanti, era ben nascosto e solo chi sa esattamente la sua posizione può arrivarci. Mi sedetti sotto l'ombra della Madre Quercia e iniziai a concentrarmi. Misi le mani a qualche centimetro dall'acqua con i palmi volti verso di essa. Non era nulla di complicato, un semplice rito di routine. Dovevo solo prendere un po' di energia dall'acqua, non a caso era il mio elemento. Non lo facevo spesso, non ultimamente almeno, non avevo tante cose da fare riguardanti la magia. Ma qualche giorno fa avevo ricevuto una chiamata dai "piani alti". Si fa per dire ovviamente. Ma non avevo idea di come chiamarli, nonostante fossi in circolazione e in contatto con loro da secoli. Ne avevo persino fatto parte, anche se ovviamente, essendo ritornata umana, non ricordavo quella parte della mia vita. In ogni caso mi avevano avvisato di una prossima visita, e ovviamente non si trattava di una visita di cortesia di un qualcuno che mi chiedeva un po' di the.  Il rito non ci mise molto, giusto un paio d'ore, ma sapevo che dovevo incamminarmi verso casa subito, non avevo fatto colazione e ci sarebbero volute parecchie ore prima di arrivare. Menomale che la vestaglia non sembrava esattamente quello che era, sarebbe stato parecchio imbarazzante altrimenti. Arrivata a casa mi feci una doccia veloce, indossai un paio di jeans e maglietta e scesi da Joe's a prendere qualcosa da mangiare. *Hei Joe!* gli gridai appena entrata, stampandogli un bacio. *Un panino al tonno e una birra grazie*. Sorrisi al suo 'arriva subito' e andai a sedermi alla fine del bancone, aspettando il mio cibo. Ah, eccola la visita, ovviamente non avevo bisogno di guardarla nè di riconoscerla per sapere che era lei, quella di cui Loro mi avevano parlato. La sentii chiedere di me a Mattew, il cameriere e aspettai.
  
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