Holding on



 

« Ma tu hai mai provato ad immaginare Zayn nella sua vita quotidiana? Io ieri ci ho pensato, però sarebbe stato meglio se non l'avessi fatto. Me lo sono immaginato dopo uno di quegli eventi al quale lui e gli altri partecipano, con ancora il completo elegante addosso e magari la camicia bianca con i primi bottoni fuori dalle asole, perché a Londra fa caldo quella sera. I gomiti appoggiati alla ringhiera del balcone al quinto piano, la città illuminata che gli sta di fronte e che si riflette negli occhi, socchiusi perché sta aspirando il fumo da una sigaretta mezza consumata, quella che non ha potuto godersi nelle ore precedenti perché troppo impegnato. Me lo sono immaginato con una mano a scompigliargli i capelli fatti di notte ed i piedi incrociati, con le scarpe lucide e nere che gli danno fastidio ma che non ha voglia di togliersi. La schiena ricurva e le stelle che da lì non si vedono. E lui pensa a quanto fondamentalmente gli stiano tutti sul cazzo, chi più chi meno. A quanto sia stanco di sorridere perché effettivamente un sorriso ha una certa importanza e alcune persone, quella importanza, non se la meritano. A quanto non abbia voglia di alzarsi la mattina dopo per fare quello che deve e ai messaggi sul cellulare ai quali non ha ancora risposto. E probabilmente non lo farà, perché, appunto, gli stanno tutti sul cazzo, quindi non avrebbe senso. L'ho immaginato mentre sospira e ha le labbra secche che sanno di nicotina, il capo che si piega verso il basso per la stanchezza e per curiosare in strada. E alla fine, quando sta diventando troppo pensieroso anche per i suoi gusti, l'ho immaginato voltarsi alla sua sinistra perché Harry l'ha appena raggiunto in balcone, cantando e ballando una di quelle canzoni che conosce solo lui e che ogni tanto cita su Twitter: i pantaloni stretti e a vita bassa che lasciano intravedere l'elastico dei boxer ed il petto nudo, perché tanto ormai Harry è sempre nudo, anche agli occhi dei milioni di persone che li seguono, quindi che differenza fa? Gli occhi verdi che lo guardano come se si aspettassero di farlo ridere da un momento all'altro e le mani in alto che accompagnano il ritmo della canzone. E mi sono immaginata Zayn che scuote la testa, espira il fumo e fa subito un altro tiro per nascondere il mezzo sorriso che lo minaccia ed il "coglione" che sussurra come commento. E non ha più tanto caldo, quelle scarpe in fondo non sono nemmeno così scomode e forse a quei messaggi sul cellulare risponderà. Ma forse solo ad uno o due, al massimo. »