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Autore: CosmoMarshall    03/11/2013    1 recensioni
Bob e Oscar in un bar.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bob mi condusse nel bar che ci eravamo prestabiliti di raggiungere qualche ora prima, quando eravamo ancora impegnati a giocare tutti i nostri risparmi della settimana alle slot machine. Bob è il mio migliore amico dai tempi del liceo. Da quando un giorno Ron, il bullo, non che capocannoniere del torneo di calcio studentesco, mi stava prendendo a pugni senza alcun motivo, anche questa volta e intervenne Bob tirando prima una pallonata da basket in faccia a Ron e subito dopo prendendolo a calci mentre era in terra, quasi tramortito dalla pallonata appena ricevuta. Un gran pezzo di merda, da sempre. 
<>.
Mi guardai intorno e non vidi niente di speciale, a parte il poster di Jimi Hendrix appeso a una delle pareti giallognole che ci circondavano.
<< Ha un suo perché >>. Risposi io dandogli quasi corda. 
<< è così pieno di vita, vero ? >>. Iniziai a guardarmi intorno sorseggiando il Jack Daniel's che avevo appena ordinato. Continuavo a chiedermi cosa ci fosse in più in questo bar che lo rendesse "vivo" agli occhi di Bob. Alla mia destra c'era un tavolino occupato da un ragazzo che leggeva il giornale sorseggiando quello che sembrava caffè, accanto a lui la chitarra. Non sapevo se quello strumento, da me tanto contemplato in infanzia, fosse suo oppure della coppia di ragazzi che stavano visibilmente litigando al tavolino affianco ma non riuscivo a capire che cosa si stessero dicendo. Il bar era affollato, per di più era grande. Non so se il bar fosse famoso oppure il proprietario aveva una giornata fortunata. Data la mia presenza penso fosse una giornata fortunata per quel bastardo. I due ragazzi smisero di parlare e il ragazzo si alzò e andò in bagno. La chitarra era della ragazza, aprì una delle tasche dell' involucro che la ricopriva e tirò fuori il cellulare e iniziò a mandare messaggi. Bob attirò la mia attenzione dicendomi <>. Non mi aveva dato neanche il tempo di pensare alla domanda " Dove vai ? " e già lo vidi dirigersi verso la ragazza presunta chitarrista e futura single. "Oh merda" pensai. <>. Lo afferrai per la spalla ma lui si scrollò di dosso la mia mano e tornai al bancone a godermi la scena. Stettero lì una decina di minuti a parlare. Il ragazzo della chitarrista era ancora in bagno. Bob sembrava avere una certa confidenza con la ragazza. Sorrideva e a volte rideva. Vidi il ragazzo uscire dal bagno. Si toccava il naso... brutto segno.
Io mi avvicinai per andare a riprendere Bob. <>. Chiese giustamente il ragazzo. << Frank, non ti preoccupare, è un amico>>. <>. Il tizio tirò uno spintone a Bob, a momenti cadeva. Si ricompose, tese la mano a Frank e disse. << Piacere, Bob >>. All' urlo di " Fanculo Bob ", Frank alzò il pugno. << No, non farlo, stavamo solo parlando >>. Disse la ragazza. <>. Frank sferrò il pugno ma Bob si postò a destra evitando così il pugno, e con un balzo, quasi alla dragon ball, sferrò una gomitata al volto di Frank. Il ragazzo cadde a terra, teneva entrambi le mani sul volto. Mi sentì in dovere di accorrere in soccorso, non ero solo, anche il barista, che dopo aver cacciato via Bob dal suo locale, era andato a soccorrere il ragazzo. << Tutto bene, signore ? >> Chiese il barista. << è rotto, è fottutamente rotto >>. Urlò lui ancora con le mani sporche di sangue tenute sul volto. <> Chiesi io. << Il fottuto naso, è rotto, cazzo >>. Un vecchietto si avvicinò, scostò le mani, ormai rosse, dal volto di Frank e annunciò <>.<< C'è un ospedale in fondo alla strada, se vuole la accompagno io >>. 
<< No, fanculo. Miriam accompagnami tu, ti prego. >>.
<< Certo, tesoro, ti accompagno io >>. Aiutai il ragazzo a rialzarsi, dopo di che lo aiutai a salire sulla macchina e dopo chiamai Bob. Pagai il mio conto e il conto di Bob e dopo andai a casa sua, come mi aveva ordinato per telefono.
<< Gli hai rotto il naso !! >>. Gli urlai appena lo vidi. 
<< Era per il suo bene >>. Rispose lui tranquillamente. 
<< Per il suo bene ?? Lo hanno portato all' ospedale. 
<< Certo, un naso rotto non si cura da solo >>. Rispose sbalordito dalla mia risposta. << Sei pazzo >> Gli dissi.
<< Senti Oscar, il suo rapporto aveva bisogno di una scrollata, quei tizi erano in quella fase di una relazione in cui ci si dice " O ti sposo o ti mollo ". Tra qualche anno, quando festeggeranno il loro anniversario di matrimonio ricorderanno questo giorno come il giorno in cui si sono promessi di amarsi e onorarsi a vita. E poi diciamocelo, aveva bisogno di cambiare faccia quel tizio, è bruttissimo. Sono sicuro che dopo un operazione avrà dei lineamenti migliori >>.
Lo guardai sbalordito mentre lui aggiunse << Avevo bisogno di fare del bene. >>. << E per fare del bene gli dovevi rompergli necessariamente il naso ?? >>. << Oscar, cosa hai fatto di buono oggi ?? >>.
Lo guardai senza dargli una risposta. Aveva dannatamente ragione, quei due si sarebbero sposati tra qualche mese e Frank sarebbe tornato a sorridere con dei lineamenti migliori. << Sei un gran figlio di puttana, Bob >>. Gli dissi. Lui tirò fuori dal frigorifero due birre, le stappò, me ne porse una e dopo averle sbattute come si fa in un brindisi mi disse << Dai tempi del liceo >>. 

-Risse.
   
 
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