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Autore: SuperWiki    03/11/2013    4 recensioni
Amy cerca di conquistare Sonic (come sempre), stavolta usando i trucchi di un manuale d'amore... Ma riuscirà nel suo intento o ogni suo tentativo sarà un buco nell'acqua? Bè, non ve lo posso mica dire io, leggete per scoprirlo! Pff, che pigroni!
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Amy Rose, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vita di un riccio corridore (e dintorni)'
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Come conquistare un uomo in 10 passi
 
Capitolo 47
 
Avere il numero di telefono del vostro uomo
 
“A prima vista, può sembrare una cosa ovvia e da niente, ma avere un modo per poter contattare il vostro fidanzato è una cosa molto importante, per poterlo sentire e chiamare in ogni momento necessario. Per fortuna la tecnologia ci aiuta in questo caso, quindi cercate di avere almeno il suo numero di telefono, come minimo...”
 
In realtà...
 
Un pranzo a casa di Sonic e Tails non è di certo la cosa più salutare del mondo, al confronto mangiare al fast-food era molto dietetico. Chili-dog, dolci e bibite gassate, se non si è un riccio supersonico è facile ingrassare come un pallone da rugby. Mentre i due si concedevano un pasto da re, qualcuno suonò alla porta.
 
-Uffa, ma chi è che rompe a quest’ora?- Bofonchiò Sonic con la bocca piena.
-Se non apri non lo sapremo mai- Rispose Tails sarcastico.
-Io non ci vado, questo chili-dog sta solo aspettando di essere mangiato- E dopo aver detto ciò, si buttò come un leone affamato sul piatto.
-E va bene, ci penso io- Fece Tails un po’ scocciato.
 
Nel frattempo il campanello continuava a suonare. Chiunque fosse di certo aveva molta fretta, oppure doveva dire qualcosa di urgente. Quando Tails aprì la porta, vide una persona che i due ormai erano abituati a vederla sempre ronzare intorno a Sonic.
 
-Ciao, Tails! Per caso Sonic è in casa? Devo dirgli una cosa importante-
-OH CIAO AMY!- Urlò Tails in modo che il suo amico potesse sentirlo –Mi dispiace, ma Sonic non è in casa, è uscito prima del solito oggi-
-Andiamo, Tails, sento odore di chili-dog. Chi altri mangia chili-dog a pranzo se non lui?- Disse Amy tutta sorridente, fregando lo scienziato del gruppo in due sole frasi.
 
Il riccio in un millesimo di secondo si mise sotto al tavolo in stile “agente segreto in incognito”, rischiando di strozzarsi con il chili-dog che teneva in bocca. Peccato che quanto si riguarda di Sonic, Amy sapeva essere un detective migliore di tutti i Chaotix messi assieme. Infatti quando il riccio blu alzò la tovaglia per controllare la situazione, si trovò la faccia di Amy a pochissimi centimetri di distanza dal viso. Ma, per qualche miracolo sconosciuto, non sbattè la testa, in compenso perse vent’anni di vita per lo spavento.
 
-Sonicchino, cosa ci fai sotto il tavolo?- Domandò Amy un po’sorpresa.
-Ehm... Cercavo... La forchetta! Cercavo la forchetta- Persino Eggman sapeva che Sonic non usava quasi mai le posate, per fortuna Amy sembrava averla bevuta.
-Scusami tantissimo per il disturbo, ti prometto che farò subitissimo- La riccia fece lo sguardo più convincente che potesse fare, sapendo di non essere certamente la più desiderata lì dentro, specialmente dopo l’ultimo avvenimento.
-E va bene- Rispose Sonic, pur sapendo che qualche attimo dopo se ne sarebbe pentito –Che cosa vuoi?-
-Niente di che. Solo il tuo numero di telefono- Infatti.
 
Sonic e i suoi amici non erano tipi da cellulare, lo tenevano solo per potersi contattare durante le emergenze (leggasi Eggman). Il porcospino sapeva che c’era qualcosa sotto quella apparentemente banale richiesta. Tuttavia gli venne improvvisamente un’idea un po’malvagia per i suoi gusti, ma sicuramente esilarante. Per lui.
 
-Ok- Acconsentì il riccio.
-Sul serio!?!- Esclamarono Amy e Tails stupiti per la facilità con cui aveva ceduto.
-Allora il manuale sta dando i suoi frutti- Pensò la riccia stupefatta –Meglio tardi che mai!!-
-Solo che adesso non me la ricordo, e non mi va di cercare il telefono. Mi potresti dare il tuo numero, così ti chiamo in giornata?- Mentre parlava cercava di essere il più naturale possibile; vedere Amy in estasi che pendeva dalle sue labbra lo faceva rabbrividire.
-Ma certo Sonikku! Per te qualsiasi cosa!- E con un pennarello nero scrisse il suo numero sul braccio del riccio blu, che tollerò tutto con uno sforzo divino.
-Ecco fatto. Chiamami al più presto, d’accordo? Ciao! E grazie per l’ospitalità Tails!-
 
E in un battibaleno uscì fuori, mentre i due sentivano le sue urla di gioia, che sembravano un coro da stadio, affievolirsi sempre di più. Le piccole cose della vita.
 
-Che cosa ti è preso?- Disse Tails attonito –Se è uno dei tuoi scherzi, sappi che non ti appoggio!-
-Mi conosci bene- Gongolò in risposta –Ti ricordo che ha combinato un disastro durante il TUO compleanno. Considerala come una piccola rivincita- Fece guardando i segni sul braccio come fossero simboli satanici.
-Sai che non era sua intenzione. E non sarebbe comunque giusto- Lo ammonì con un dito accusatore –Ti ricordo che si comporta così perché TU non ti sai prendere una decisione. Se non ti piace, diglielo e basta!-
-Non ho detto questo!- Replicò il riccio, un po’in difficoltà – È solo che non mi piacciono i suoi modi. Facciamo così: se mi fai fare questo piccolo, irrilevante, minuscolo...-
-Taglia corto- Disse Miles brusco.
-Ok ok. Se faccio solo questo scherzetto, ti prometto che andremo insieme a casa sua per pranzare un giorno di questi. E...- Continuò –Prometto di essere più gentile con lei. Che ne dici?-
-Mmm...- Miles ci pensò un bel po’ prima di decidersi –D’accordo. Ma ricordati che le promesse si mantengono,furbone-
-Giuro sui chili-dog- Proclamò in tono solenne Sonic.
-Allora fai sul serio- Rise la volpe –Mi chiedo cosa ti frulla per la testa per essere così deciso-
-Tutto a tempo debito, amico- Fu la risposta evasiva del riccio –Ma prima devo lavarmi il braccio, sennò le scritte non si leveranno più...-
 
Angel Island, ore 15:22
 
Knuckles aveva un’espressione interrogativa, mentre teneva un foglietto stretto in mano. Era successo tutto così in fretta: pochi minuti fa erano arrivati Sonic e Tails col Tornado, e il riccio aveva parlato così velocemente che l’echidna ci aveva capito poco e nulla. A quanto pare il telefono del porcospino blu si era rotto, o qualcosa del genere, ed erano venuti fin lì, interrompendo il suo importantissimo dovere di guardiano, soltanto per dargli il nuovo numero. Dopo averlo avvertito di chiamare dopo dieci minuti per evitare equivoci, se ne erano andati con la stessa velocità con cui erano arrivati.
 
-Ma tu guarda se mi tocca perdere tempo per due stupidi...- Brontolò mentre prendeva il suo telefonino, che Tails aveva progettato in modo che potesse prendere anche sull’altissima Angel Island.
 
Digitando il numero col pollice (i guanti dell’echidna non sono di certo funzionali per il touch-screen), in modo mooolto scocciato aspettò che il tizio dall’altra parte della cornetta rispondesse al più presto, altrimenti ricevuto un bel pugno poderoso, e in quanto a pugni Knuckles no scherzava mai. Alla fine qualcuno rispose, ma dalla voce era chiaro che non era Sonic.
 
-Finalmente hai risposto. Quasi non ci speravo più...- Sussurrò nel cellulare una voce sensuale.
-C-c-chi... S-sei?- Balbettò l’echidna dal volto rosso quasi quanto la sua pelliccia.
-Che dici? Sono io, Amy! Andiamo, non fare il finto tonto con me...- Disse Amy maliziosa, che non aveva riconosciuto il povero Knuckles, troppo imbarazzato e vergognoso per replicare. –Su, Sonic, so che sei arrabbiato con me, ma sciogliti un po’, su...-
-A-Amy, sei f-fuori strada...- Ma mentre parlava pensava soltanto a una cosa –Sonic, ti ucciderò, e anche molto dolorosamente!-
-Dai, chiedimi cosa sto indossando...- E questa fu la goccia che fece traboccare il vaso. Questo era troppo per lui.
-AMY, SONO KNUCKLES PORCA MISERIA!! NON SONIC!!!- Sbottò quasi istintivamente. Si sentiva sporco nel sentire la riccia fare la gatta morta.
-Brutto porco, come fai ad avere il mio numero?!- Urlò a sua volta Amy, incredula per ciò che aveva sentito –Non pensare di rivolgermi più la parola, maniaco!!- E attaccò.
 
Con i nervi a fior di pelle, per prima cosa Knuckles prese a pugni la colonna su cui poggiava la schiena fino a ridurla in polvere. Poi digitò il numero di Tails sul cellulare, rischiando di rompere lo schermo per quanto era furioso.
 
Casa di Sonic e Tails, ore 15:31
 
-Dici che Knuckles si incavolerà?- Chiese Tails mentre chiudeva il garage dove aveva riposto il Tornado.
-Ovviamente!- Rispose Sonic guardando il cielo –Sennò che divertimento ci sarebbe?-
-Secondo me sei stato un po’crudele, ma...- Non finì la frase perché il telefonino che aveva in mano squillò –Knuckles? Cosa vuole?-
-Adesso comincia il bello! Prepara i fuochi d’artificio- Disse il riccio raggiante, mentre la volpe rispondeva, guardandolo con una faccia un po’perplessa.
-Pronto? Cosa c’è Knuckles? Piantala di urlare, adesso te lo passo!- E diede il cellulare all’interessato, il quale non poteva essere più felice.
-Qui Sonic- Fece ironico, sapendo di far imbestialire l’echidna in quel modo.
-BRUTTO @#!§?, GIURO CHE TI @^*!#, FOSSE L’ULTIMA COSA CHE FACCIO!!-
-Secondo me una tazza di camomilla ti farebbe bene- Rise Sonic sotto i baffi, per nulla turbato –Sai, ti calma, ti fa dormire bene, e soprattutto gioverà al tuo alito. Ma lo sai che si sente fino a qui la puzza?-
-Ti credi spiritoso!!?!-
-Tanto-
-ALLORA PRENDI QUESTO!!- E chiuse il telefono.
-Credo che abbia perso qualche rotella!- Disse il riccio a Tails –“Prendi questo”? Ma se siamo lontani chilometri!-
 
Ma non appena finì la frase ci fu un’esplosione a pochi metri dalla casa dei due, che lasciò un cratere bello grande. Miles, andando a verificare l’impatto, mentre Sonic allarmato scrutava i paraggi per cercare il colpevole, scoprì l’origine del solco gigante, rimanendone traumatizzato.
 
-Sono i resti del telefonino di Knuckles- Comunicò la volpe con un groppo alla gola.
-Cosa cosa cosa cosa cosa cosa cosa!?!?!- Fu la reazione del porcospino.
-Credo che abbia... Lanciato il cellulare- Commentò Tails chiedendosi come aveva fatto a lanciare quell’aggeggio così lontano.
-Oh. Mio. Chaos- Reagì il riccio alla notizia –Io progetterei una trincea. Anzi, meglio un bunker, non si sa mai!!-
-Non hai tutti i torti- Furono le parole di Tails.
 
Knuckles è decisamente uno che ha dei seri problemi nel controllare la propria rabbia. Molto seri.
   

Ecco il settimo capitolo! Dopo Halloween si torna al lavoro, e, purtroppo, si rientra a scuola!

Cervello: Uffa, proprio ora che mi ero rilassato!
Io: Per una volta sono d'accordo con te: ma che ci vuoi fare...
Cervello: Comunque, ho notato che finalmente le cose stanno andando avanti nella storia. Dopo sette capitoli, finalmente si avanza nella trama!
Io: Sfotti pure, tanto i capitoli li inventi tu, io li scrivo soltanto!
Cervello: Ma porc... Vabbè, me la sono cercata in fondo.
Io: Piuttosto, ti ricordi gli argomenti di scienze? Guarda che domani quella interroga.
Cervello: Come posso ricordarmeli, se tu NON HAI APERTO UN LIBRO!!
Io: OH NO, PORCA...! Ok cari lettori, mentre io e il mio cervello facciamo le ore piccole, vi auguro un buon (si fa per dire) rientro a scuola, e ci vediamo domenica prossima, per il nuovo capitolo. Ciao ciao!
Cervello: E studiate! Non commettete il nostro stesso errore!

 
  
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