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Autore: RedSonja    03/11/2013    4 recensioni
Ciao a tutti!
Sono tornata con una nuova ff!
Questa volta ho deciso di concentrarmi sulla coppia Inu no Taisho e Izayoi; una coppia di cui si parla poco ma che io trovo molto affascinante...
Sarà principalmente una fic Romantica, perciò mi scuso con tutti coloro che da me si aspettano del sangue.
Spero che la storia vi piaccia, perchè ci addentreremo nel passato del nostro Hanyou preferito!
Lì dove tutto ha avuto origine...
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: inu taisho, izayoi
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2: Primavera
"Ma dove avete la testa Principessa?"
A mala pena sentii le parole della mia Istitutrice che, invano, tentava di richiamare la mia attenzione su quegli argomenti noiosi...
Da quando era arrivata la Primavera non facevo altro che pensare a Lui.
Presto sarebbe tornato da me e io l'avrei rivisto.
Al solo pensiero le mie guance si tingevano di un colore porpora e un sorriso luminoso si apriva sul mio viso.
Non sapevo perchè mi sentissi così felice all'idea di rincontrare quello Youkai, ma sapevo che io e Lui eravamo legati.
"Principessa Izayoi!! E' troppo volere la vostra attenzione?!" mi urlò esasperata l'Istitutrice.
Sbuffai contrariata: mi aveva sottratto ai miei pensieri per tornare a parlare ancora una volta di una guerra antica di duedcento anni, di cui a me non interessava nulla.
Mi sedetti composta e per tutta l'ora successiva accettai di sentirla parlare.
Quando mi congedò, poco mancò che mi fiondassi dalla finestra.
Avvertii ancora la stessa sensazione di richiamo provenire dalla foresta, come era accaduta la prima volta che lo avevo incontrato.
Mi incamminai, finchè non giunsi al rifugio.
Guardaii la capanna; Lui non era ancora arrivato poichè i sigilli che vi avevo imposto non erano ancora stati rimossi.
Un soffio di vento mi accarezzò le spalle, mentre l'odore della neve mi avvolse.
Era arrivato.
Non avrei mai dimenticato il suo odore.
Sentii la sua mano scostare una ciocca dei miei lunghi capelli e il suo respiro che mi faceva il solletico sull'orecchio.
Rabbrividii, arrossendo per l'imbarazzo
"Ciao, piccola Umana." 
La sua voce era calda e avvolgente.
Sorrisi, voltandomi, e delicatamente gli accarezzai una guancia, lì dove quel segno blu la attraversava
"Siete tornato." gli dissi solamente, perdendomi nei suoi occhi dorati
"Te l'avevo promesso. E io mantengo sempre la mia Parola" mi rispose, accarezzandomi la testa come si fa con una bambina
Con delicatezza mi allontanai da Lui e gli presi la mano destra.
Lui mi guardò interrogativo, alzando un sopracciglio nero, che risaltava in contrasto con la frangia di capelli argenteii che gli ricadeva davanti agli occhi.
"Non ho lezioni per il resto della giornata, perchè non mi portate via da qui?" gli chiesi
"Sei sicura mia piccola Umana? Conosco molti luoghi che potrebbero piacerti e non ci vorrebbe neanche molto per raggiungerli, ma per coprire la distanza che ci separa da essi dovrei correre. O trasformarmi."
Io annuii con il capo.
Con Lui sarei stata disposta ad andare anche in capo al mondo, perchè finchè era al mio fianco non avevo nulla da temere.
Il Demone sorrise, per poi prendermi in braccio facendomi poggiare la testa sul suo petto.
Sostenne il mio peso senza difficoltà.
Purtroppo non avevo fatto i conti con la sua armatura, che mi stava tormentendo il braccio.
"Inu no Taisho..." arrossii nel chiamarlo: era la prima volta che pronunciavo questo suo appellativo, sentii il mio cuore battere più forte alla consapevolezza di avere ormai segnato il punto di non ritorno. Ormai la confidenza che avevo con quel Demone era inevitabilmente aumentata. 
Lui chinò lo sguardo su di me, aspettando che parlassi ancora
"Non c'è un modo più comodo per viaggiare?"
"C'è n'è un altro, ma potresti ritenerlo imbarazzante. Di sicuro però è più comodo di questo, sia per me che per te."
Arrossii ancora di più: cosa poteva esserci di più imbarazzante di questo?
"Quale?" gli domandai
Maledetta curiosità! Era la mia rovina in tutto, ma io avevo bisogno di comprendere e proprio il fatto che tutto in Lui fosse un mistero mi attraeva irresistibilmente.
"Aggrappati alla mia schiena e stringimi forte le spalle, dopo di che allacciami le gambe alla vita."
Feci come mi aveva detto, stringendomi a Lui con tutta la forza che avevo.
In effetti era molto imbarazzante essere così vicini l'uno all'altra, ma decisi di non pensarci.
Quando spiccò un salto che ci portò molto distanti da terra, aumentai ancora di più la presa che avevo sul suo corpo.
"Hai paura?" mi domandò Lui, senza voltarsi
"U-un p-po'..." gli risposi io
Ma dopo un po' iniziò a piacermi quel senso di leggerezza: era come se stessi galleggiando a pelo d'acqua.
Quanto avevo desiderato saper volare... e adesso quel mio sogno si stava avverando per merito di quello Youkai che, con la sua comparsa, aveva sconvolto la mia esistenza.
Improvvisamente mi resi conto che stavamo atterrando.
Un senso di vertigine mi colse, costringendomi a chiudere gli occhi e poggiare la mia testa alla sua schiena
"Ora puoi lasciarmi..." mi disse Lui, vagamente divertito
Io aprii gli occhi, rendendomi conto che eravamo atterrati in un prato, colorato da innumerevoli fiori.
La quiete di quel luogo era incredibile, era come se non ci fosse più nessun altro a parte noi due.
Mi guardai intorno, appoggiandomi ad un immenso albero che sembrava essere il guardiano di quel luogo magico.
Al centro di quella radura vi era un vecchio pozzo. 
Inspiegabilmente mi sentivo attratta da quella vecchia costruzione.
Lo Spettro, notando il mio sguardo fisso in quel punto, parlò:
"Quello è il Pozzo MangiaOssa..."
"Il Pozzo MangiaOssa?" 
"Sì... viene chiamato così perchè si dice che le ossa che vi vengono gettate all'interno scompaiano magicamente..."
Rabbrividii... che storia macabra...
"Ovviamente è solo una leggenda." concluse Lui, sedendosi ai piedi dell'albero, con la schiena poggiata al tronco
Io mi sedetti accanto a Lui, volgendo ogni tanto lo sguardo verso la cima di quel pacifico colosso
"Questo invece è il Goshinboku: il Dio Albero. Il protettore di questi luoghi." mi spiegò, vedendomi rapita dal gioco di lece provocato dal movimento delle immense fronde del guardiano.
"Un Dio che custodisce un luogo tanto tranquillo..." 
"Tranquillo solo in apparenza: nel villaggio qui vicino è costodita lo Shikon no Tama, la Sfera dei Quattro Spiriti."
Rimasii a bocca aperta
"Come fai a saperlo?" gli domandai, accorgendomi troppo tardi di aver dimenticato di dargli del "Voi"
"Finalmente ti sei decisa a darmi del "tu"... comunque lo so perchè percepisco sia l'aura spiritica della parte buona dello Shikon, sia l'aura maligna di demoni rinchiusi al suo interno."
Rimasi incantata a guardarlo spiegare, adoravo il suo modo pacato di parlare e il movimento lieve delle sue labbra ne pronunciare ogni singola parola.
Lui si volse verso di me, avvicinandosi e sfiorandomi il volto.
"Ti sei innamorata di me, non è così?" mi domandò, sorridendo tristemente
Io avvampai... vedendo che Lui aveva compreso quesi sentimenti che avvertivo dentro di me, dando loro un nome ben preciso: Amore.
"E-ecco... i-io..." balbettai
Presi un respiro profondo e, quando mi sentii pronta, continuai
"Si... credo di essermi innamorata di te."
Il suo sorriso si fece ancora più malinconico, mentre la sua mano si fermava sulla mia guancia, accarezzandola
"Vedi, piccola, io sono molto più grande di te: la mia età è di circa cinquecento anni. E ho una compagna e un figlio..."
Le sue parole mi gelarono il cuore nel petto.
Mi ero innamorarta di uno Youkai antico più della mia stessa casata, sposato e con un figlio.
Praticamente avevo combinato un disastro, sopratutto perchè Lui aveva iniziato a ricambiare i miei sentimenti.
"Mi dispiace... tu hai una famiglia, di cui io non sapevo niente... Ti chiedo perdono Inu no Taisho." gli dissi, asciugandomi piano una lacrima solitaria che mi aveva solcato il volto.
"Non hai nulla di cui dispiacerti: io e la mia compagna non siamo stati legati dall'amore, ma dal dovere. Io sono un Demone Maggiore, così come lei, il nostro matrimonio fu combinato perchè concepissimo un degno erede che avrebbe mantenuto e allargato l'Impero che ho costruito nel corso della mia vita. E' stato grazie a te che ho scoperto cosa significhi amare, che ho percepito qull'immenso calore albergare nel mio petto. Quando tu sei al mio fianco non sono il condottiero spietato e gelido che ha sottomesso le Terre dell'Ovest, con te posso essere me stesso senza timore di deludere le tue aspettative. Ti prego, dimmi che non vuoi che me ne vada. Dimmi che mi vuoi ancora al tuo fianco, mia piccola Umana."
"Sì, ti voglio. Voglio averti al mio fianco, non mi importa che tu sia uno Youkai. Se mi vuoi sarò tua e di nessun altro: la sola idea che Umano possa prendere il tuo posto nel mio cuore mi fa inorridire; ti prego, rimani con me..." gli sussurrai, piangendo sommessamente e nascondendo il viso contro il suo petto. 
Lui mi accarezzò piano la testa, per poi sollevarmi il mento con due dita.
I suoi occhi d'oro ghiacciato si fusero con i miei verdi, luminosi e caldi come il tepore della Primavera.
Mi baciò e io mi strinsi a Lui, affidandomi completamente alle sue mani esperte.
Con delicatezza mi prese in braccio e mi condusse in una radura calma e statica, il cui silenzio era rotto solo dallo scrosciare di una cascata senza altri indugi attraversammo il fiotto d'acqua, bagnandoci completamente e arrivando alla grotta nascosta da quella muro liquido.
"E' fredda!" mi lamentai, ridendo divertita da quel bagno imprevisto
"Non ti preoccupare, se hai freddo ci penso io a scaldarti..." mi sussurrò Lui, suadente, adagiandomi a terra e avvolgendomi intorno il suo mantello peloso e caldo.
"Che pelliccia è?" gli domandai curiosa, tra un bacio e l'altro
"Non è una pelliccia: quella è la mia coda!" mi rispose Lui, ridendo sommessamente
"Hai la coda?!" urlai stupita, rendendomi conto dopo di avergli praticamente gridato nelle orecchie delicate
"Ah... non urlare! Guarda che ci sento perfettamente! Sì... ho la coda, le zanne, gli artigli e tutto il resto." mi rispose Lui, tornando serio e abbastanza seccato da quella mia reazione
"M-mi dispiace... mi sono dimenticata che le tue orecchie sono delicate. Ma so come farmi perdonare...!" gli sussurrai maliziosa all'orecchio.
"Come?" mi domandò Lui, altrettanto maliziosamente
"Così..." gli risposi in un sibilo, iniziando ad accarezzargli piano dietro l'orecchio puntuto.
Qualcosa di molto simile ad un ringhio uscì dalle sue labbra al mio tocco.
Temendo di aver combinarto un altro guaio, mi allontanai piano da Lui, che aveva ancora gli occhi chiusi
"Perchè ti sei fermata?" mi domandò, con voce più roca del normale
"Pensavo che ti avesse dato fastidio, visto quello strano verso."
Lui sorrise piano, scuotando la testa e attirandomi a sè, cingendomi la vita con un braccio mentre con l'altro mi prendeva la mano e la riportava dietro al suo orecchio.
Ripresi ad accarezzarlo e non uno, ma tanti di quei versi, proruppero dalle sue labbra di colore violaceo, lasciando intravedere quelle zanne acuminate e perfette.
Continuai finchè non sentii le sue labbra poggiarsi sul mio collo.
In quel momento mi abbandonai completamente a Lui che, con un ultimo bacio, mi fece sua.
Dopo, mi sdraiai al suo fianco, coperta dalla parte superiore della sua veste, poggiando la testa sul suo petto scolpito, lì dove batteva velocemente il suo cuore.
Il suo respiro leggermente affannato e irregolare, il suo corpo sudato sotto il mio.
"Come ti chiami?" mi chiese, avvolgemdomi intorno al corpo la sua coda morbida
"Izayoi..." gli risposi, strofinando il mio viso contro la sua mano grande
"E' un bel nome. Ma io preferiso "mia piccola Umana". " mi disse, prendendomi affettuosamente in giro e scompigliandomi i lunghi capelli.
Risi di gusto.
"Ti amo..." gli sussurrai, guardandolo negli occhi assonnati
"Ti amo anche io, Izayoi." mi rispose
A quel punto ci baciammo, fondendo in quel momento le nostre anime.
Il Filo Rosso del Destino si era legato ai nostri mignoli, unendo le nostre sorti.
Con quel bacio noi, gli opposti per eccellenza, esprimemmo nuovamente la nostra volontà di essere una cosa sola.
La Neve e il Fiore di Ciliegio. 


Capitolo 2:
Primavera


"Ma dove avete la testa Principessa?"

A mala pena sentii le parole della mia Istitutrice che, invano, tentava di richiamare la mia attenzione su quegli argomenti noiosi...

Da quando era arrivata la Primavera non facevo altro che pensare a Lui.

Presto sarebbe tornato da me e io l'avrei rivisto.

Al solo pensiero le mie guance si tingevano di un colore porpora e un sorriso luminoso si apriva sul mio viso.

Non sapevo perchè mi sentissi così felice all'idea di rincontrare quello Youkai, ma sapevo che io e Lui eravamo legati.

"Principessa Izayoi!! E' troppo volere la vostra attenzione?!" mi urlò esasperata l'Istitutrice.

Sbuffai contrariata: mi aveva sottratto ai miei pensieri per tornare a parlare ancora una volta di una guerra antica di duedcento anni, di cui a me non interessava nulla.

Mi sedetti composta e per tutta l'ora successiva accettai di sentirla parlare.

Quando mi congedò, poco mancò che mi fiondassi dalla finestra.Avvertii ancora la stessa sensazione di richiamo provenire dalla foresta, come era accaduta la prima volta che lo avevo incontrato.

Mi incamminai, finchè non giunsi al rifugio.

Guardaii la capanna; Lui non era ancora arrivato poichè i sigilli che vi avevo imposto non erano ancora stati rimossi.

Un soffio di vento mi accarezzò le spalle, mentre l'odore della neve mi avvolse.Era arrivato.Non avrei mai dimenticato il suo odore.

Sentii la sua mano scostare una ciocca dei miei lunghi capelli e il suo respiro che mi faceva il solletico sull'orecchio.

Rabbrividii, arrossendo per l'imbarazzo

"Ciao, piccola Umana." La sua voce era calda e avvolgente.

Sorrisi, voltandomi, e delicatamente gli accarezzai una guancia, lì dove quel segno blu la attraversava

"Siete tornato." gli dissi solamente, perdendomi nei suoi occhi dorati

"Te l'avevo promesso. E io mantengo sempre la mia Parola" mi rispose, accarezzandomi la testa come si fa con una bambina

Con delicatezza mi allontanai da Lui e gli presi la mano destra.

Lui mi guardò interrogativo, alzando un sopracciglio nero, che risaltava in contrasto con la frangia di capelli argenteii che gli ricadeva davanti agli occhi.

"Non ho lezioni per il resto della giornata, perchè non mi portate via da qui?" gli chiesi

"Sei sicura mia piccola Umana? Conosco molti luoghi che potrebbero piacerti e non ci vorrebbe neanche molto per raggiungerli, ma per coprire la distanza che ci separa da essi dovrei correre. O trasformarmi."Io annuii con il capo.

Con Lui sarei stata disposta ad andare anche in capo al mondo, perchè finchè era al mio fianco non avevo nulla da temere.

Il Demone sorrise, per poi prendermi in braccio facendomi poggiare la testa sul suo petto.

Sostenne il mio peso senza difficoltà.

Purtroppo non avevo fatto i conti con la sua armatura, che mi stava tormentendo il braccio.

"Inu no Taisho..." arrossii nel chiamarlo: era la prima volta che pronunciavo questo suo appellativo, sentii il mio cuore battere più forte alla consapevolezza di avere ormai segnato il punto di non ritorno. Ormai la confidenza che avevo con quel Demone era inevitabilmente aumentata. Lui chinò lo sguardo su di me, aspettando che parlassi ancora

"Non c'è un modo più comodo per viaggiare?"

"C'è n'è un altro, ma potresti ritenerlo imbarazzante. Di sicuro però è più comodo di questo, sia per me che per te."

Arrossii ancora di più: cosa poteva esserci di più imbarazzante di questo?

"Quale?" gli domandai

Maledetta curiosità! Era la mia rovina in tutto, ma io avevo bisogno di comprendere e proprio il fatto che tutto in Lui fosse un mistero mi attraeva irresistibilmente.

"Aggrappati alla mia schiena e stringimi forte le spalle, dopo di che allacciami le gambe alla vita."

Feci come mi aveva detto, stringendomi a Lui con tutta la forza che avevo.

In effetti era molto imbarazzante essere così vicini l'uno all'altra, ma decisi di non pensarci.

Quando spiccò un salto che ci portò molto distanti da terra, aumentai ancora di più la presa che avevo sul suo corpo.

"Hai paura?" mi domandò Lui, senza voltarsi

"U-un p-po'..." gli risposi io

Ma dopo un po' iniziò a piacermi quel senso di leggerezza: era come se stessi galleggiando a pelo d'acqua.

Quanto avevo desiderato saper volare... e adesso quel mio sogno si stava avverando per merito di quello Youkai che, con la sua comparsa, aveva sconvolto la mia esistenza.

Improvvisamente mi resi conto che stavamo atterrando.

Un senso di vertigine mi colse, costringendomi a chiudere gli occhi e poggiare la mia testa alla sua schiena

"Ora puoi lasciarmi..." mi disse Lui, vagamente divertito

Io aprii gli occhi, rendendomi conto che eravamo atterrati in un prato, colorato da innumerevoli fiori.

La quiete di quel luogo era incredibile, era come se non ci fosse più nessun altro a parte noi due.

Mi guardai intorno, appoggiandomi ad un immenso albero che sembrava essere il guardiano di quel luogo magico.

Al centro di quella radura vi era un vecchio pozzo. Inspiegabilmente mi sentivo attratta da quella vecchia costruzione.

Lo Spettro, notando il mio sguardo fisso in quel punto, parlò:

"Quello è il Pozzo MangiaOssa..."

"Il Pozzo MangiaOssa?"

"Sì... viene chiamato così perchè si dice che le ossa che vi vengono gettate all'interno scompaiano magicamente..."

Rabbrividii... che storia macabra...

"Ovviamente è solo una leggenda." concluse Lui, sedendosi ai piedi dell'albero, con la schiena poggiata al tronco

Io mi sedetti accanto a Lui, volgendo ogni tanto lo sguardo verso la cima di quel pacifico colosso

"Questo invece è il Goshinboku: il Dio Albero. Il protettore di questi luoghi." mi spiegò, vedendomi rapita dal gioco di lece provocato dal movimento delle immense fronde del guardiano.

"Un Dio che custodisce un luogo tanto tranquillo..."

"Tranquillo solo in apparenza: nel villaggio qui vicino è costodita lo Shikon no Tama, la Sfera dei Quattro Spiriti."

Rimasii a bocca aperta

"Come fai a saperlo?" gli domandai, accorgendomi troppo tardi di aver dimenticato di dargli del "Voi"

"Finalmente ti sei decisa a darmi del "tu"... comunque lo so perchè percepisco sia l'aura spiritica della parte buona dello Shikon, sia l'aura maligna di demoni rinchiusi al suo interno."

Rimasi incantata a guardarlo spiegare, adoravo il suo modo pacato di parlare e il movimento lieve delle sue labbra ne pronunciare ogni singola parola

.Lui si volse verso di me, avvicinandosi e sfiorandomi il volto.

"Ti sei innamorata di me, non è così?" mi domandò, sorridendo tristemente

Io avvampai... vedendo che Lui aveva compreso quesi sentimenti che avvertivo dentro di me, dando loro un nome ben preciso: Amore.

"E-ecco... i-io..." balbettai

Presi un respiro profondo e, quando mi sentii pronta, continuai

"Si... credo di essermi innamorata di te."

Il suo sorriso si fece ancora più malinconico, mentre la sua mano si fermava sulla mia guancia, accarezzandola

"Vedi, piccola, io sono molto più grande di te: la mia età è di circa cinquecento anni. E ho una compagna e un figlio..."

Le sue parole mi gelarono il cuore nel petto.

Mi ero innamorarta di uno Youkai antico più della mia stessa casata, sposato e con un figlio.

Praticamente avevo combinato un disastro, sopratutto perchè Lui aveva iniziato a ricambiare i miei sentimenti.

"Mi dispiace... tu hai una famiglia, di cui io non sapevo niente... Ti chiedo perdono Inu no Taisho." gli dissi, asciugandomi piano una lacrima solitaria che mi aveva solcato il volto.

"Non hai nulla di cui dispiacerti: io e la mia compagna non siamo stati legati dall'amore, ma dal dovere. Io sono un Demone Maggiore, così come lei, il nostro matrimonio fu combinato perchè concepissimo un degno erede che avrebbe mantenuto e allargato l'Impero che ho costruito nel corso della mia vita. E' stato grazie a te che ho scoperto cosa significhi amare, che ho percepito qull'immenso calore albergare nel mio petto. Quando tu sei al mio fianco non sono il condottiero spietato e gelido che ha sottomesso le Terre dell'Ovest, con te posso essere me stesso senza timore di deludere le tue aspettative. Ti prego, dimmi che non vuoi che me ne vada. Dimmi che mi vuoi ancora al tuo fianco, mia piccola Umana."

"Sì, ti voglio. Voglio averti al mio fianco, non mi importa che tu sia uno Youkai. Se mi vuoi sarò tua e di nessun altro: la sola idea che Umano possa prendere il tuo posto nel mio cuore mi fa inorridire; ti prego, rimani con me..." gli sussurrai, piangendo sommessamente e nascondendo il viso contro il suo petto. 

Lui mi accarezzò piano la testa, per poi sollevarmi il mento con due dita.

I suoi occhi d'oro ghiacciato si fusero con i miei verdi, luminosi e caldi come il tepore della Primavera.

Mi baciò e io mi strinsi a Lui, affidandomi completamente alle sue mani esperte.

Con delicatezza mi prese in braccio e mi condusse in una radura calma e statica, il cui silenzio era rotto solo dallo scrosciare di una cascata senza altri indugi attraversammo il fiotto d'acqua, bagnandoci completamente e arrivando alla grotta nascosta da quella muro liquido.

"E' fredda!" mi lamentai, ridendo divertita da quel bagno imprevisto

"Non ti preoccupare, se hai freddo ci penso io a scaldarti..." mi sussurrò Lui, suadente, adagiandomi a terra e avvolgendomi intorno il suo mantello peloso e caldo.

"Che pelliccia è?" gli domandai curiosa, tra un bacio e l'altro

"Non è una pelliccia: quella è la mia coda!" mi rispose Lui, ridendo sommessamente

"Hai la coda?!" urlai stupita, rendendomi conto dopo di avergli praticamente gridato nelle orecchie delicate

"Ah... non urlare! Guarda che ci sento perfettamente! Sì... ho la coda, le zanne, gli artigli e tutto il resto." mi rispose Lui, tornando serio e abbastanza seccato da quella mia reazione

"M-mi dispiace... mi sono dimenticata che le tue orecchie sono delicate. Ma so come farmi perdonare...!" gli sussurrai maliziosa all'orecchio.

"Come?" mi domandò Lui, altrettanto maliziosamente

"Così..." gli risposi in un sibilo, iniziando ad accarezzargli piano dietro l'orecchio puntuto.

Qualcosa di molto simile ad un ringhio uscì dalle sue labbra al mio tocco.

Temendo di aver combinarto un altro guaio, mi allontanai piano da Lui, che aveva ancora gli occhi chiusi

"Perchè ti sei fermata?" mi domandò, con voce più roca del normale"Pensavo che ti avesse dato fastidio, visto quello strano verso.

"Lui sorrise piano, scuotando la testa e attirandomi a sè, cingendomi la vita con un braccio mentre con l'altro mi prendeva la mano e la riportava dietro al suo orecchio.

Ripresi ad accarezzarlo e non uno, ma tanti di quei versi, proruppero dalle sue labbra di colore violaceo, lasciando intravedere quelle zanne acuminate e perfette.

Continuai finchè non sentii le sue labbra poggiarsi sul mio collo.

In quel momento mi abbandonai completamente a Lui che, con un ultimo bacio, mi fece sua.

Dopo, mi sdraiai al suo fianco, coperta dalla parte superiore della sua veste, poggiando la testa sul suo petto scolpito, lì dove batteva velocemente il suo cuore.

Il suo respiro leggermente affannato e irregolare, il suo corpo sudato sotto il mio.

"Come ti chiami?" mi chiese, avvolgemdomi intorno al corpo la sua coda morbida

"Izayoi..." gli risposi, strofinando il mio viso contro la sua mano grande

"E' un bel nome. Ma io preferiso "mia piccola Umana". " mi disse, prendendomi affettuosamente in giro e scompigliandomi i lunghi capelli.

Risi di gusto.

"Ti amo..." gli sussurrai, guardandolo negli occhi assonnati

"Ti amo anche io, Izayoi." mi risposeA quel punto ci baciammo, fondendo in quel momento le nostre anime.

Il Filo Rosso del Destino si era legato ai nostri mignoli, unendo le nostre sorti.

Con quel bacio noi, gli opposti per eccellenza, esprimemmo nuovamente la nostra volontà di essere una cosa sola.

La Neve e il Fiore di Ciliegio. 

 

Angolo dell'Autrice


Sciauuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!

Come va?

Io bene, anche se sono stanca morta: sono appena tornata a casa dopo due ore di fila interminabili in autostrada.

Ho pensato di mettermi ha editare sulla A24... ahahaha!! XD

Cooomunque.... mi dispiace per la mia lunga assenza su questo sito, ma sono stata colta da quelloche può essere definito: "Blocco dello scrittore"

Pazientate un pochino per le altre mie storie perchè la stesura di questo capitolo mi ha impegnata molto...

Spero comunque che lo appreziate <3

Un grazie ai lettori ai recensori (questi ultimi sono pochi ma buoni... comunque se avete delle osservazioni fa farmi sulla fic non vi preoccupate e recensite: sono qui anche per imparare da chi ha più esperienza di me!"

Grazie ancora!

Baci<3<3<3

RedSonja

 

  
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