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Autore: Raven Callen    03/11/2013    5 recensioni
Scoppio a piangere, affondando la faccia nel mio cuscino.
Eh si, io sto piangendo.
Chi l’avrebbe mai detto?
Io, la vanitosa, egoista, arrogante, superba Elisabeth Delmas, sono capace di piangere.
[..]
A volte basta provare a vedere le cose da un'ottica diversa..
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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A tutti quelli che con infinita pazienza seguono questa long.
Siete i migliori, non vi ringrazierò mai abbastanza.

 



- Vattene… via …- 
- Cosa?- 
- Vattene via!-



*PoV Sissy*


Tra le lacrime riesco a intravedere la figura di Ulrich che si irrigidisce.
Un po’ appannata, mi giunge anche l’immagine del suo volto sconcertato e anche.. ferito, quasi.
Non mi interessa.
No, non mi interessa minimamente: può guardarmi con quell’espressione ferita quanto vuole, è stato lui a ferirmi per primo.
- Ma Sissy.. cosa succede? – il tono non è più urgente come poco prima, ma continua ad essere preoccupato.
La domanda che mi fa, sottintesa, è “Cosa ti ho fatto?”
Non mi farò impietosire dal suo tono, no, non succederà. Non sono una povera cretina, che cede ad un paio di occhi tristi e una voce da cucciolo bastonato.
Per quanto mi riguarda lui può fare tutto ciò che vuole, anche tornare da Yumi.
Mi fa soffrire. Non mi interessa.
 
Con un certo sforzo di volontà, alzo il volto dalle mie ginocchia e cerco di racimolare almeno un po’ di voce.
Fa freddo qui seduta e sono vestita molto leggera: ciononostante riesco ad evitare che le mie parole risultino tremanti e deboli.
- E’ stata tutta una presa in giro, vero? Tutto uno scherzo! Chissà quanto ti sei divertito a recitare, facendomi credere che avesse davvero cominciato a importartene qualcosa di me!- urlo, la gola che brucia a causa del sale, del gelo e delle lacrime.
Lui sgrana gli occhi, in quel modo particolare che mi piace – no, mi piaceva. – così tanto.
Ma è un idiota, è un grande grandissimo idiota.
Mi ha sempre preso in giro. Lo vedo solo ora.
Lui vuole Yumi, solo lei. Io non sarò mai alla sua altezza, anche se ci provassi cento anni.
Che sciocca, perché non l’ho capito prima?
- Ma di cosa parli?- si mette in ginocchio proprio di fianco a me e mi mette una mano sulla spalla.
- Smettila di fare il finto tonto! - lo spingo via, facendolo cadere con il sedere per terra. – Vi ho sentiti, sai? Ho sentito quello che vi siete detti tu e Yumi. Sei crudele, Ulrich! Perché ti sei preso gioco di me?! -
Piango e urlo, urlo e piango.
Non è giusto.
So di non essere una persona particolarmente facile da sopportare, ma…
Mi merito davvero tutto questo?
 
Ulrich cerca di toccarmi, ma lo respingo con gesti bruschi.
- Ehi, ehi! No, non è come pensi!-
Tenta di afferrarmi le mani ma glielo impedisco, cieca e folle di dolore.
- Vai via! Non ti voglio più vedere, vai via!-
Non mi riconosco più, della Sissy decisa e arrogante non è rimasto proprio niente. E come al solito è tutta colpa sua.
 
Lui questa volta non prova a cercare un contatto, mi lascia sfogare semplicemente.
E mi trovo ad odiare quella parte di che vorrebbe tanto un suo abbraccio.
Rimaniamo seduti sull’erba, io a piangere e lui ad aspettare.
- Perché non vai via? - piagnucolo dopo un po’, come una bambina piccola.
- Non me ne vado finché non mi hai fatto parlare.- ribatte deciso.
Cala di nuovo il silenzio, per un paio di minuti ancora.
 
- Senti… io non volevo ferirti, dico davvero. Non… non sapevo che fossi lì ad ascoltare, e… - si passa una mano tra i capelli, in imbarazzo – Non è vero che ti ho presa in giro. Forse non ho ancora chiuso completamente con Yumi, non lo nego, ma il tempo passato insieme a te è stato davvero bello. Su questo sono sincero. -
Gli lancio un’occhiata timida, sfregandomi gli occhi con il braccio.
- Come faccio a fidarmi? Mi hai preso in giro tante volte….-
So di aver colpito nel segno, perché incassa il colpo con una smorfia.
È vero, e lui lo sa. Lo so anche io, lo sanno tutti alla Kadic. Sono diventata lo zimbello di tutto il collegio più e più volte per questo, come dimenticarmene?
Eppure io ritentavo sempre, anche ora. Sono una stupida.
- Non lo so. Penso che dipenda da te decidere. Ma, te lo giuro, non sono mai stato così sincero.-
Non rispondo, pensandoci su.
 
 
Che situazione strana. Non credevo che mi sarei mai trovata seduta accanto a Ulrich, con la sua giacca sulle spalle, a cercare di decidere se fidarmi o meno di lui.
È tutto così surreale…
Non pensavo che il mio appuntamento sarebbe degenerato fino a questo punto.
- Allora ti piaccio davvero?- chiedo, esitante.
A questa domanda arrossisce un pochino, cercando di mantenere un’espressione da duro.
Annuisce impercettibilmente, senza neanche guardarmi. Mi basta. Sono troppo innamorata di lui per odiarlo per oltre una manciata di minuti.
Sono davvero una stupida.
- Va bene, mi fido.-
E prego silenziosamente di non dovermene pentire di nuovo…
 
 
 
- Sissy…-
Mi volto verso di lui, che sta scrutando il terreno davanti a sè.
- Mi dispiace davvero di tutto.
Forse, semplicemente, non sono ancora pronto ad uscire con una ragazza, anche se con te sono stato bene. Forse deve passare un po’ di tempo…-
Ecco, si sta tirando indietro.
Da che lo conosco fa sempre così.
Di questo passo non sarà mai pronto.
 
- Ma se io non volessi aspettare? -
Con un guizzo improvviso di vita torno ad essere la vecchia me, quella che si prende subito ciò che vuole, che non si lascia addomesticare da nessuno.
Quella che non esita ad afferrare Ulrich per la maglia e a baciarlo.
 
 
 





Angolo del Corvo:
 
Ehm… salve gente!
Ok, so che volete linciarmi e so che avete tutto il diritto di farlo.
Quanto tempo è passato? 4/5 mesi?
Oddio, sono da picchiare.
A mia difesa (anche se non conta molto, rimango imperdonabile) posso solo dire che questa è stata l’estate più brutta della mia vita! (io mi sono presa quasi un mese di broncopolmonite e mio padre 2 mesi di gesso – lacerazione del tendine d’Achille – più 1 mese di riabilitazione).
E la quarta superiore mi sta uccidendo, dico sul serio.
Quest’anno è cominciamo malissimo, ma mi sono rifiutata di abbandonare questa long. Non l’avrei mai fatto, per principio v.v
Quindi mi scuso con tutti e spero che questo capitolo (che è il penultimo) non sia proprio una schifezza totale.
Che altro dire… grazie per la pazienza.
Kiss
 
The Raven.
 
 
 
  
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