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Autore: metaldolphin    03/11/2013    8 recensioni
Cosa non si fa per accontentare il piccolo Chopper! Se poi il regalo per il suo compleanno esige un modello, Zoro non può fare a meno di assecondare una certa Strega!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti, Usop | Coppie: Nami/Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Usopp seguiva Nami come un cucciolo obbediente, equipaggiato di album da disegno, matite e pennelli, pronto ad usarli non appena lo Spadaccino avesse acconsentito.
Lo stalkeravano ormai da quasi un’ora.
-Dai, Zoro! È per Chopper!- esclamò per l’ennesima volta la Rossa.
-No!- ringhiò l’interpellato.
-Ma abbiamo solo oggi per farlo! Poi torneranno tutti a bordo e fino al suo compleanno saremo in navigazione!
Lo stava prendendo per sfinimento. Sulla nave erano rimasti soltanto loro e lo seguivano dappertutto.
-E va bene! Basta che poi la smetti!- le urlò, stanco della continua tiritera. Dopotutto non doveva fare nulla di speciale.
-Evviva!- esclamò Nami, vittoriosa -Lo sapevo che, sotto sotto, ci tieni a Chopper!
Zoro alzò gli occhi al cielo. Lui teneva ai suoi compagni, ma in effetti, per il piccolo medico nutriva un particolare affetto.
-Cosa devo fare?- sospirò.
Nami tirò fuori un librone di medicina.
-Vedi questo libro? È di anatomia umana: ci sono un sacco di descrizioni, ma mancano le figure di riferimento. Tu farai da modello ed Usopp, dietro le mie istruzioni, disegnerà indicando i nomi corrispondenti. Non preoccuparti, ci limiteremo ai muscoli superficiali, non ci sarà bisogno di squartarti!- lo prese in giro alla fine.
-Ah. Ah. Ah.- le fece il verso lui.
-Su, metti questo- gli disse, porgendogli un pezzettino di stoffa legati da cordini sottili.
-E che sarebbe?- chiese lo spadaccino con gli occhi spiritati.
Zoro avrebbe giurato di aver letto una punta di sadismo, quando lei rispose: -Un perizoma maschile- con ovvia semplicità.
-MAI!- urlò inorridito: aveva una dignità da preservare!

Dieci minuti dopo erano in palestra al lavoro.
Zoro in posa, Nami col libro in mano vicino a lui ed Usopp pronto ad eseguire.
-Allora…- esordì la rossa -Cominciamo dall’alto e man mano scendiamo, eh, Usopp?
-Perfetto!- rispose il Cecchino, frenando le risa per non finire affettato: Zoro in perizoma era una nuova storia da raccontare. E pure vera!
Lo Spadaccino sentì sfiorare il collo, da dietro l’orecchio alla giuntura delle clavicole, proprio sopra lo sterno, e fu scosso da un brivido.
-Questo qui è lo sternocleidomastoideo- spiegò Nami, percorrendo il muscolo più volte col dito.
Il modello iniziava a sentirsi strano.
Gli poggiò una mano sulla spalla.
-Questo è il deltoide…-
Passò al braccio.
-Tricipite… bicipite… brachiale anteriore… avevo ragione! Gli si vedono tutti benissimo! È perfetto!- la Navigatrice era entusiasta.
Da quando si era soffermata sul braccio, i battiti dello Spadaccino si erano tranquillizzati e la strana sensazione che lo aveva pervaso quasi scomparsa.
Era scesa all’avambraccio, verso la mano.
-Cubitale anteriore...flessore superficiale delle dita… ok, abbiamo terminato l’arto superiore. Passiamo al tronco. Usopp, scritti tutti i nomi per benino?-
Si affacciò sulle tavole finite. -Ma sono stupende! Bravo Usopp!- si complimentò allegra, quindi tornò da Zoro e, leggendo, prendeva su di lui i riferimenti anatomici del libro con l’indice proteso a solleticargli la pelle.
-Gran pettorale… retto dell’addome… obliquo esterno…
Più scendeva, più lo Spadaccino sudava.
Era quasi al limite, quando le sentì dire: -Passiamo alla visione posteriore…
-Ok- confermò il nasone.
Zoro tirò un sospiro di sollievo e si girò di schiena.
La mano di lei gli passò lieve tra collo e spalle.
-Questo è il trapezio. Uh, grande… - scese lungo il dorso -Guarda, arriva fin qui.- specificò, fermandosi a centro schiena.
Altro brivido sui muscoli esposti.
-Posso proseguire? Ci sei, Usopp?- la mano che vaga sulla nuda pelle abbronzata.
-Sì, Nami. Vai avanti.- la esortò l’artista.
-Dorsale... medio gluteo... mmmmh- mugolio di apprezzamento della Navigatrice, rossore imbarazzato del Cecchino, tremore omicida dello Spadaccino: gli stava stuzzicando le sottili strisce del perizoma.
Con voce poco salda, l’oggetto delle attenzioni di lei grugnì: -Abbiamo finito?
-Oh, proprio no!- esclamò Nami in risposta.
-Allora… questo è il grande gluteo… - una pacca sul sedere fece sussultare Zoro.
-Voltati!- gli ordinò.
-No.- rispose lui.
Non poteva proprio, pensò, sudando freddo.
-Dai!- lo incitò - dobbiamo terminare…
-No.- categorico.
-Perché?- stava diventando curiosa.
-Perché no.- imperativo.
Nami si sporse a guardarlo ed arrossì. Poi tese la mano al nasone.
-Da’ qua. Puoi andare, termino io- affermò una Navigatrice paonazza.
Sapendo bene che era meglio non contrariarla, Usopp le porse gli strumenti che aveva in mano e scese dalla palestra senza dire nulla.
Lei poggiò il tutto sulla panca e si avvicinò al modello.
Rimasero in palestra fino a sera, dalla quale scesero al ritorno degli altri: registrato il magnetismo, salparono alla volta dell’isola successiva.
Compleanno di Chopper e Natale, rispettivamente 24 e 25 dicembre, sarebbero passati in navigazione.

Quando giunse il giorno della festa, Chopper era al settimo cielo.
Sanji portò la torta e Nami tirò fuori il regalo che avevano preparato.
L’involto con le tavole anatomiche era sottile e largo, di vivace carta in tema natalizio.
Entusiasta, il piccolo medico lo aprì con le zampine tremanti per l’emozione: la carta colorata nascondeva delle pregevoli descrizioni grafiche dei muscoli umani riprodotti nel dettaglio. Alla renna brillavano gli occhi.
-Grazie, ragazzi! Sono bellissimi! Ma come?…
Nami sorrise.
-Il modello è Zoro.- rivelò - La prima parte dei disegni l’ha fatta Usopp, il resto io.
Chopper li scorse per ammirarli e anche il resto della Ciurma li lodò.
In effetti si notava una leggera differenza di mano.
Fu la perspicace Robin a sottolineare un perticolare alquanto curioso: -Miss Navigatore, vedo che ti sei occupata delle parti… basse- affermò non senza malizia.
Al che a Sanji uscì il fumo dalle orecchie e svenne, mentre Zoro divenne paonazzo e a Nami comparve un soffuso rossore sugli zigomi.
Quest’ultima ebbe il coraggio di rispondere: -Sai, Robin, il lavoro di Chopper è talmente coinvolgente da farmi appassionare alla materia… è stato, come dire, appagante, poter svolgere questo lavoro!- affermò con tono eloquente.
Per fortuna di Zoro, in quel momento l’argomento non potè essere approfondito, dato che dovettero legare Rufy che attentava alla torta con tutte le candeline.
Lo fecero più tardi, quando gli altri ormai dormivano, in privato, lo Spadaccino e la Navigatrice… lei voleva ripassare ancora qualcosa della materia in questione e lui non potè fare altro che accontentarla…
   
 
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