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Autore: VICTOR931    03/11/2013    0 recensioni
Quando hai bisogno di urlare,ma le corde vocale sono ormai atrofizzate.
Quando hai bisogno di piangere,ma ormai il freddo che hai dentro ha ghiacciato le lacrime stesse.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ho bisogno di aria,sto soffocando.
Giugno,attacco di panico,vita cambiata,come se già l'equilibrio delle cose non fosse fragile di suo.
Neanche sta sera i miei amici mi hanno degnato di una telefonata per uscire,nonostante le mie insistenze.
Aiuto gli altri,li ascolto,e mi ritrovo abbandonato a me stesso. Non parlo mai di me,dei mie sentimenti,della mia voglia di urlare talmente forte da far esplodere i vetri. Eppure mi escludono,nonostante abbia sempre lasciato a casa i miei problemi. 
Allora ecco perché  ci innamoriamo,perché quando sentiamo che il nostro "equilibrio" viene meno abbiamo qualcuno che ci tende la mano. 
Problema,nessuno mi ama.
Non chiamerò nessuno stasera per sfogarmi,non ci saranno un paio di labbra a consolarmi.
Domani sarà tutto uguale,non cambierà un cazzo. Mi sento tradito,ferito. Ho dimenticato come si piange dalla tenera età di sei anni,eppure ora mi tornerebbe utile.Ho dato il meglio,perché vengo ripagato così?!
Ora più che mai vorrei fare l'amore e dimenticare chi sono,perché le persone ora come ora mi fanno schifo.
Anche i miei amici,si. Io non merito ciò,io non merito la vostra "insofferenza".
Abbiate almeno la sfacciataggine di dirmi che problema avete. 
Quando sei figlio unico la solitudine ti fa più paura,ed io non voglio la solitudine.
Vorrei che Piovesse anche sul mio volto,ricordando la "Pioggia nel Pineto",la pioggia laverebbe via un po' di malessere.
Non sono una vittima,non voglio fare la vittima. 
Io affronto le cose,le afferro e le distruggo. 
Ho affrontato l'odio nei mie confronti del mio unico "grande amore" vissuto fino ad ora.
Voi,"amici",dovreste saperlo che mia madre soffre del rapporto con mio padre,rendendo l'aria in casa così pesante da far crollare le  mura.
Dovreste saperlo che ho tenuto in grembo la paura di morire per mesi.
Dovreste saperlo a quante cose ho rinunciato per stare di più con voi,per rendervi felici.
Oh no,voi siete quelli dai problemi importanti.Oh no,sono solo un ragazzino viziato e superficiale per voi.
E mentre la pioggia cade,così come le certezze che avevo su di voi,il mio cuore resta in quella città del Piemonte,dove la mia ossessione,il mio cuore,giace immerso nella musica.
Io ho bisogno di amare,ho bisogno di un paio di braccia e di parole sussurrate al vento.
Io ho bisogno di piangere, proprio come queste nuvole di inizio novembre.
Io voglio urlare,urlare tutta la rabbia che ho dentro.
Voglio rinascere dalle mie ceneri,così come una fenice.
Prego Dio che questa volta,mi dia la possibilità di ricominciare,grazie a questo nuovo paio di occhi.


 
  
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