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Autore: _Broken Dream_    04/11/2013    3 recensioni
I Five-0, Steve, Danny, Chin e Kono, ormai sono una famiglia, una vera Ohana.
Steve e Danny oltre che a essere colleghi sono anche amici, il loro rapporto si è consolidato nel tempo, c'è sempre stato feeling tra loro, nonostante l'inizio burrascoso fatto di pallottole ed inseguimenti.
E poi c'è Grace, che farà unire maggiormente il suo papà Danno e l'ormai Zio Steve.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Chin Ho Kelly, Danny Williams, Grace Williams, Kono Kalakaua, Steve McGarrett
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'From Uncle to... Dad'
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono. La storia non è scritta a scopo di lucro ma per puro divertimento personale. I personaggi e alcune situazioni sono prese direttamente dallo show Hawaii Five-0 e appartengono al Canale Televisivo Americano CBS. Le immagini non sono di mia proprietà ma sono state copiate da google immagini.
 
 
 
 
 
 
 
“…And this kind of pain, only time takes away
That’s why it’s harder to let you go
And nothing I can do, without thinking of you
That’s why it’s harder to let you go

But if there’s a pill to help me forget,
God knows I haven’t found it yet
But I’m dying to, God I’m trying to

‘Cause trying not to love you, only goes so far
Trying not to need you, is tearing me apart
Can’t see the silver lining, from down here on the floor
And I just keep on trying, but I don’t know what for
‘Cause trying not to love you
Only makes me love you more

So I sit here divided, just talking to myself
Was it something that I did?
Was there somebody else?
When a voice from behind me, that was fighting back tears
Sat right down beside me, and whispered right in my ear
Tonight I’m dying to tell you

That trying not to love you, only went so far
Trying not to need you, was tearing me apart
Now I see the silver lining, from what we’re fighting for
And if we just keep on trying, we could be much more”
 
 
 
 
 
 
 
Danny POV
 
La giornata si preannuncia impegnativa. Sarà meglio prepararsi il prima possibile. Non vedo l’ora di risolvere questo caso.
Ieri sono passato da Rachel a trovare Grace. Abbiamo chiamato mia madre in modo che la piccola potesse salutare tutta la famiglia al completo, o quasi. Abbiamo sempre avuto l’abitudine di passare la domenica tutti insieme. Il primo ad andare via, per seguire mia figlia, sono stato io, per cause di forza maggiore la domenica non era più possibile stare insieme nel Jersey. Abbiamo sostituito la presenza fisica con una lunga videochiamata. I miei genitori sono diventati bravissimi ad usare Skype e tutto ciò che gli permette di rimanere più facilmente in contatto con noi. Mia sorella ha fatto un ottimo lavoro come insegnante. Il primo a voler imparare è stato mio padre, “Tutti, al giorno d’oggi usano internet, per quale motivo non dovrei imparare ad usarlo anche io, potrei sentire e vedere la mia nipotina tutte le volte che voglio. Poi, sai che, tua madre vuole poterti tenere d’occhio il più possibile. Chi sono io per impedirglielo, comanda lei!”.
Grace sente tantissimo la mancanza dei nonni. Perciò, approfittando di qualche giorno di vacanza che lei ha con la scuola, ho deciso di partire, mi prendo qualche giorno di ferie, appena risolto questo caso, partiamo per il continente.
Credo infatti, che un po’ di aria di casa, potrà farmi solo bene. Potrei anche arrivare a sperare di chiarirmi un po’ le idee. Le ultime quarantotto ore, sono state particolarmente destabilizzanti.
Preferisco non pensarci ora, devo rimanere concentrato. Kono mi aspetta in albergo.
In macchina chiamerò Grace per salutarla prima di entrare a scuola, darle la buona notizia e dirle che le voglio bene.
Dopo aver litigato per mezz’ora con il vivavoce della macchina, come ogni volta che devo usarlo, riesco finalmente a prendere la comunicazione.
-       Pronto? –
-      Buongiorno Scimmietta, dormito bene? –
-      Danno! Sto andando a scuola con la mamma, dove sei? –
-      Sto andando al lavoro, oggi io e lo zio Steve dobbiamo prendere dei cattivi, così dopo che li avremo catturati potremo andare a trovare i nonni, che ne dici? –
-      Siii! Quando andiamo? Domani?Mamma! Posso andare a trovare i nonni con papà domani? –
-      Scimmietta, non ti preoccupare, ho già parlato io con la mamma ieri sera. Oggi, quando avrò finito di lavorare andrò a prendere i biglietti, ok? Domani è il tuo ultimo giorno di scuola, poi sei in vacanza fino a lunedì prossimo. Abbiamo tempo. Fai la brava. Ti chiamo questa sera, ok? –
-      Ok, papi. Stai attento e prendi i cattivi. Dai un bacino allo zio Steve da parte mia. –
-       Lo farò, Danno ti vuole bene. Ok? –
-       Anche io ti voglio bene. –
“Dai un bacino allo zio Steve da parte mia”, ecco, ci mancava anche mia figlia a ricordarmi quello che sto cercando di dimenticare da ventiquattrore. Non è vero che sto cercando di dimenticarmelo, è da ieri che non faccio altro che pensarci. Chissà a cosa starà pensando Steve.
Mi è tornata l’emicrania per quanto ci ho ragionato su e la conclusione è sempre la stessa, non ho idea di quello che voglio ma soprattutto, sono terrorizzato da quello che tutto questo possa comportare. Tralasciando il fatto che solo l’essere attratto da Steve mi ha disorientato parecchio. Non riesco a smettere di immaginarmi come sarebbe stato se la televisione non ci avesse interrotto.
Questo è molto strano. Credevo sarei stato felice di non aver commesso un errore. Perché sarebbe stato solo uno sbaglio, ne sono certo. Ora l’unica cosa da fare sarà cercare di riportare le cose alla normalità. Sono sicuro che anche lui sarà d’accordo. Ci penserà Cath a fargli passare la voglia di baciare me.
Nello stesso momento in cui la mia mente produce questo pensiero, sento un fastidio alla bocca dello stomaco e soprattutto un moto di odio nei suoi confronti.
No, decisamente no, quella no. La Gatta-Rambo-Morta non deve prendere il mio posto nelle fantasie di Steve, che poi se avesse voluto lei, ci sarebbe andato a letto qualche giorno fa, se ieri ha tentato di baciare me, vuol dire che tra i due preferisce il sottoscritto. Ci mancherebbe altro, aggiungerei. Forse Steve sta rinsavendo nella sua follia?
 Ma cosa sto pensando? In realtà, mi da fastidio pensare che Steve possa baciare chiunque che non sia io. Sono geloso? No, non posso essere geloso. Di cosa poi, o meglio di chi? Siamo amici.
Per fortuna le mie paranoie vengono interrotte dal fatto che sono arrivato a destinazione. Si va in scena Danny.
Cerco di passare inosservato alla reception e mi infilo il più velocemente possibile in un ascensore. Stanza 267, speriamo Kono sia già arrivata.
Entro nella stanza e la trovo già pronta. Sul letto vedo che ci sono i vestiti che dovrò indossare.
-       Buon Giorno Tesoro! Hai fatto in fretta! Sono in ritardo? –
-       Ciao Danny. No, no, sono io che sono in anticipo, mi ha accompagnata Adam questa mattina. –
-       Dovrei essere geloso a questo punto. Mia moglie che si fa accompagnare in giro da un aitante ragazzo a due giorni dalle nozze. –
Scoppiamo entrambi a ridere.
-       Ok, mi preparo così andiamo, abbiamo ancora dieci minuti. –
-       Fai con calma. –
Vado in bagno a vestirmi. Maglietta bianca e bermuda di jeans. Sono pronto per andare a fare surf. Chi ha scelto questi vestiti? Raggiungo Kono. Guarda fuori dalla finestra il bellissimo panorama davanti a lei.
-       Ehi Danny, dovresti vestirti un po’ più spesso così! Sei sexy in versione surfista californiano. –
-       Stai cercando di farti perdonare la scappatella di questa mattina? Cara la mia mogliettina, dobbiamo disfare un po’ il letto, altrimenti che figura ci faccio con la signora delle pulizie? –
Sento squillare il cellulare.
-       Pronto? –
-       Mr. Williams sei pronto? –
-       Buongiorno Steve, si, siamo pronti. Ci vediamo sullo yacht. È successo qualcosa? Come mai hai chiamato? –
-       Nulla, volevo solo… Niente, volevo solo controllare che fosse tutto in ordine. –
-       Non riesci proprio a non essere un maniaco del controllo vero? Povera la donna che deciderà di sopportarti. Kono con me è sicuramente più fortunata, sono bello, simpatico e a considerare dall’aspetto del letto anche molto bravo nel sesso. Il disastro che abbiamo fatto con le lenzuola credo significhi che ci siamo divertiti parecchio. –
-       Come scusa? –
Sembra che Steve si stia strozzando. Ha avuto un attacco di tosse improvviso.
-       Tutto bene Super Seal? Ti è andato di traverso qualcosa? –
-       Ehm, no, no. Dicevi riguardo al letto? Che letto? –
Vedo Kono che mi fa segno che è tardi e dobbiamo andare.
-        Steve ci vediamo tra poco, noi andiamo. –
-        Ok. A tra poco. –
 
Per il momento è andato tutto alla grande, io e Kono siamo una coppia perfetta. Ci hanno fatto tutti i complementi su quanto sembriamo belli e felici insieme. Perfetto, vuol dire che nessuno sospetta nulla.
Siamo in viaggio da almeno una ventina di minuti, ci siamo solo allontanati dalla costa. Io e Kono siamo a prua a prendere il sole. Visti da fuori sembriamo un coppietta innamorata, nonostante io sia particolarmente assente, sono assorto nei pensieri di questa mattina.
-       Tutto bene Danny? –
-       Come? –
-       Chiedevo se va tutto bene, ti vedo stanco ed è qualche giorno che sei strano. –
-       Strano? Strano in che senso? –
Kono si tira su e viene a sedersi vicino a me. Ora siamo veramente vicini, uno di fronte all’altra.
-       Sei sempre sovrappensiero, sembra che ci sia qualcosa che ti preoccupa. –
-       No, figurati, Grace sta bene ed è felice. Non potrei stare meglio. –
La vedo assumere un espressione alquanto scettica, non ci ha creduto, in realtà nemmeno io avrei creduto a me stesso.
-       Quindi le occhiate che tu e Steve vi scambiate ultimamente, non hanno nulla a che vedere con il tuo comportamento degli ultimi giorni, vero?-
Colpito e affondato. Mi giro per vedere dove si è posizionato Steve, è nascosto ma so che ci può osservare perfettamente. Sicuramente però, non riesce a capire di cosa stiamo parlando.
-       Occhiate? Non so a cosa tu ti riferisca Kono, veramente. –
-       Lo sai che a me puoi dire tutto vero Danny? Siamo amici. Ti prometto che quello che mi dirai rimarrà tra noi. –
Sento la necessità di parlare con qualcuno degli ultimi giorni ma, parlarne significherebbe far diventare tutto reale, affrontare la situazione, so per certo che non sono pronto a farlo con Steve, ma forse confidarmi con Kono, mi farebbe bene. La guardo ma la mia bocca non risponde ai comandi del cervello, non riesco a dirlo. Come faccio a confessare una cosa del genere? Mi prenderà per matto. Ok, è come un cerotto, uno strappo secco e via.
-       La sera della grigliata, avevo bevuto un po’ troppo, quindi mi sono fermato a dormire sul divano di Steve e… -
-       E… -
-       E… IoeStevecisiamoquasibaciati. –
L’ho detto. O mamma, l’ho detto veramente, tutto d’un fiato non so neanche se abbia capito, anche se dal sorrisino che le si è dipinto sulla faccia credo di si.
-       Perché sorridi? –
-       Era ora! Finalmente! –
-       Era ora, finalmente, cosa? –
Sono sconvolto mentre lei non lo è per niente, sembra quasi che se lo aspettasse.
-       Danny, dai. Sono giorni che vi stuzzicate a vicenda, per non dire mesi. Nell’ultimo periodo però, è cambiato qualcosa, vi fissate in continuazione, non riuscite a rimanere per più di mezza giornata distanti l’uno dall’altro. Poi la tua scenata di gelosia dell’altro giorno in ufficio, era abbastanza palese, chiunque si sarebbe accorto che tra di voi c’è della tensione sessuale. Mentre Cath si strusciava su Steve avevi gli occhi fuori dalle orbite, lui invece, non era minimamente interessato. Non ha provato nulla, non le ha dato neanche un minimo di soddisfazione, non ha smesso un secondo di guardare te. Sabato sera c’era un atmosfera del tutto particolare, vi siete gravitati attorno tutta la sera, oltre a flirtare in continuazione. Per non parlare di ieri, quando, vi ho lasciati da soli sulla spiaggia. Vi stavate spogliando a vicenda con gli occhi! –
Ora si che ho veramente gli occhi fuori dalle orbite? Ma è veramente così palese? O mamma che vergogna!
-       È tutta colpa sua! Sembra un adolescente, ha gli ormoni in subbuglio da giorni, mi confonde! –
Kono scoppia a ridere per il mio tentativo di giustificarmi.
-       Danny, tu cosa vuoi. –
-       Ecco, bella domanda, non lo so. –
Abbasso lo sguardo, mi sto torcendo le mani, il fatto che si sia accorta della situazione, da una parte mi terrorizza, se se ne è accorta lei, chi ha altro l’ha notata? Dall’altra parte sono felice di poter parlare con qualcuno. Anche se non bene cosa dire, dato che ho l’idee parecchio confuse.
-        Non so cosa stia succedendo, non mi sono mai sentito così. Siamo buoni amici, mi piace passare del tempo con lui. Grace lo adora e quando siamo tutti assieme, siamo felici, ma siamo amici. Non può funzionare, non credo ci sia neanche nulla da far funzionare. È una follia. Ma… –
-       Sei attratto da lui? –
-       No! Si. Non lo so. A me piacciono le donne Kono, come è possibile che io sia attratto da Steve? –
-       Io odio le etichette. Eterosessuali, omosessuali, sono solo etichette, ho sempre pensato che ognuno di noi sia attratto dagli uomini o dalle donne. C’è anche chi lo è da entrambi. In ogni caso, a volte ci sono delle eccezioni. Ci sono persone che si innamorano di qualcuno per quello che è, senza soffermarsi sul fatto che sia in linea o meno con i propri gusti, se così li vogliamo chiamare. Tu e Steve avete un rapporto molto stretto. Cosa provi per lui? –
-        Non lo so, o meglio, lo so. Siamo amici, gli voglio bene. Ci sarò sempre per lui. Voglio che lui faccia parte della mia vita e di quella di mia figlia. Ne sono certo. Ma non ho mai pensato che mi sarei mai sentito fisicamente attratto da lui, fino a che non sono iniziati questi sogni. Io non so veramente come spiegarmelo. –
-       Baciami. –
-       Come scusa? –
-        Danny baciami, l’abbiamo già fatto, non sarebbe la prima volta, forza. Giuro che tengo le mani a posto! –
Scoppio a ridere.
-        Non dovrei essere io a pronunciare questa frase? Anche tu, ora, vuoi farmi fare la parte della mogliettina? Vi siete messi d’accordo per caso? Perché dovei baciarti, ci siamo solo noi, siamo in mezzo al mare, siamo talmente vicini che come parte della recitazione basta e avanza, nessuno può vederci a parte Steve. –
-        Appunto. Non è per il caso, prendilo come un esperimento. Forza Danny, baciami. –
Devo baciare Kono, non è la prima volta, ha ragione, ma non capisco che genere di esperimento voglia fare. Il fatto che Steve ci stia guardando mi mette a disagio. Perché poi, non lo so. Lui permette alla Gatta Morta di fare le fusa davanti a tutti e io non posso baciare Kono? Per quale motivo?
Mi sposto, avvicino il viso al suo e appoggio le labbra sulle sue, istintivamente le accarezzo una guancia. Un bacio semplice. Diverso dal primo che ci eravamo dati tempo fa, era stato più irruento, non era stato neanche un vero bacio, considerato che dovevamo far finta di essere ubriachi, le stavo più parlando sulle labbra che altro.
Nel momento esatto in cui mi rendo conto di quello che sto facendo, l’immagine della notte a casa di Steve, di quando eravamo vicini sul divano, mi fa sussultare. Nello stesso momento sento un rumore sordo provenire da dentro lo yacht. Cosa è stato?
Mi allontano immediatamente, apro gli occhi e mi trovo il viso soddisfatto di Kono davanti.
-       Lo sapevo. –
-       Sapevi cosa? –
-       Che avresti pensato subito a lui. Non puoi negarlo Danny, ti sei allontanato come se ti fossi scottato. –
-       No… cosa… Non è vero. –
-       Sii sincero con me, a che cosa stavi pensando quando mi hai baciata. Guardami negli occhi, dimmi che Steve non era al centro dei tuoi pensieri, e io ti crederò. –
-       Io … -
Veniamo interrotti dal rumore di un motoscafo che si sta avvicinando. Credo che, a tutta questa storia, sarà meglio pensarci dopo, ora è il momento di rimanere concentrati. Guardo Kono, sta pensando la stessa cosa. Si siede di schiena davanti a me, l’abbraccio e cerchiamo di rimanere il più rilassati possibile. Vicino agli asciugamani ci sono dei cuscini, in mezzo sono nascoste le nostre pistole. Chin non dovrebbe essere lontano e dovrebbe neutralizzare chi rimane sul motoscafo, quelli che saliranno a bordo, verranno distratti da Steve, in modo da dare il tempo a noi di recuperare le armi.
Speriamo vada tutto per il meglio. Soprattutto speriamo che qualcuno stia attento e decida di non fare il kamikaze come al solito.
 
 
 
 
 
 
 
Note:
 
Buon giorno e buon lunedì a tutti!
Spero abbiate passato un bel weekend lungo.
Siamo arrivati al tempo atteso “caso da risolvere”, vediamo come riusciranno a portare a termine la missione con il minor numero di imprevisti possibili.
Vediamo qui un intero POV di Danny.
Il nostro amato detective si sta facendo delle domande, come al solito, si potrebbe dire che non ha mai smesso, è sempre più confuso, pensa che andare a trovare i suoi genitori con Grace, possa fargli bene, voi che dite?
Come se non bastasse, Kono decide di farlo “ragionare” a modo suo. Come pensate che la prenderà Steve?
Kono, già come ha capito Steve nello scorso capitolo, vede molto più in là di quanto faccia credere.
Bene, spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
La canzone ad inizio capitolo è sempre dei miei amati Nickelback, sono noiosa con la musica, avete ragione, si chiama “Trying not to Love you”, vi lascio come al solito la traduzione.
 
Traduzione:
 
“E questo tipo di dolore, solo il tempo lo porta via
Ecco perché è più difficile lasciarti andare
E non riesco a fare niente senza pensare a te
Ecco perché è più difficile lasciarti andare
Perché tentare di non amarti, arriva solo fino a un certo punto
Tentare di non aver bisogno di te, mi sta facendo a pezzi
Non riesco a vedere un motivo di speranza da quaggiù, sul pavimento
E continuo a tentare, ma non so per quale ragione
Perché tentare di non amarti
Mi porta solo ad amarti di più
Così mi siedo qui, indeciso, a parlare con me stesso
È stato qualcosa che ho fatto?
C’era qualcos’altro?
Quando una voce alle mie spalle, che stava cercando di trattenere le lacrime
Si è seduta al mio fianco, e mi ha sussurrato all’orecchio
Stanotte sto morendo dalla voglia di dirti
Che tentare di non amarti, è arrivato solo fino a un certo punto
Tentare di non aver bisogno di te, mi stava facendo a pezzi
Adesso vedo  vedo una motivo di speranza, da quello per cui stiamo lottando
E se continuassimo a tentare, potremmo essere molto di più
Perché tentare di non amarti
Mi porta solo ad amarti di più”
 
Bene, direi che ci vediamo venerdì, spero di riuscire a scrivere il capitolo in tempo, sono indietrissimo con la scrittura ma, tra esami e tesi, ho i tempi un po’ stretti, in ogni caso, mi impegnerò al massimo.
Ringrazio tutti quelli che leggono, che recensiscono, che hanno messo la storia tra la preferite, seguite e ricordate. Grazie di cuore, è sempre una gioia vedere che la storia piace e fa compagnia a qualcuno.
Un grazie enorme a mia sorella che mi ha sopportato tutto il weekend!
Piccola precisazione per quanto riguarda le foto che metto all’inizio capitolo, mi impegnerò d’ora in avanti a mettere i credits specifici, purtroppo ci sono foto che avevo salvato tempo fa da google e di cui non riesco a trovare la fonte, in ogni caso, tutte quelle da cui riesco a rintracciare la fonte, questa verrà inserita nei credits.
La prima immagine, ho provato a trovare la fonte da google e dovrebbe essere: hawaiifive-0.plusbb.org. La seconda immagine è presa direttamente da scene del telefilm, tutti i diritti sono riservati e appartengono alla CBS.
Grazie ancora a tutti!
Vi auguro una splendida settimana, a venerdì!
Un bacione!
G.

 

 
   
 
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