Mia madre si è suicidata quando avevo cinque anni,mio padre è morto un mese fa e prima di morire mi rivelò che non ero sua figlia,ero figlia di mia madre e di un uomo dal quale divorziò quando dovevo ancora nascere . Ero distrutta,distrutta dentro,essendo minorenne dovevo trasferirmi a Londra,dove abitava il mio padre biologico,mi sarebbero mancati i luoghi della mia infanzia,in cui ero ancora felice, non mi sarebbe mancato niente,odiavo la mia vita: ero vittima di bullismo,i miei genitori erano morti e avevo appena scoperto che non ero figlia dell’uomo a cui volevo un bene dell’anima, e trasferirmi con un uomo che non avevo mai visto.
Sono Faith:  una sedicenne Californiana che odia la sua vita.
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Era arrivato..già era arrivato il giorno in cui sarei dovuta partire e cominciare una nuova vita: che cosa triste.

Presi le cuffiette e il telefono e gli misi in borsa,poi presi le mie due valigie. Chiudendo la porta,diedi un ultimo sguardo alla casa: quanti ricordi,risate,piante,quanti natali,capodanni,pasque e altre varie feste. Quella casa racchiudeva nelle sue mura color rosso un’infinità di ricordi,che non avrei mai dimenticato,ma era ora di cominciare una nuova vita. Non mi sarei fatta mettere i piedi in testa da nessuna,mi sarei messa una maschera per far capire alla gente che stavo bene,mentre dentro morivo.

Presi un bel respiro e chiusi la porta,incamminandomi verso il taxi. Presi l'aereo che mi avrebbe portato alla mia nuova città,alla mia nuova vita. Salii e mi misi le cuffiette,cliccando play alla prima canzone che c'era,la musica c'era sempre e per me era la cosa più importante al mondo.
Dopo un bel po' di ore di viaggio passate ad ascoltare musica e a pensare,arrivai. Odiavo fare nuove conoscenze,sopratutto se la persona che dovevo conoscere era il mio padre biologico,una persona di cui non sapevo nemmeno l'esistenza,che non mi aveva mai parlato,ne mai visto,una persona che per conto mio non doveva nemmeno conoscermi. Scesi dall'aereo e più tardi,varcai le porte: l'aria fredda di Londra mi invase i polmoni e io rimasi a guardare ilmagnifico panorama che si mostrava ai miei occhi. Fui interrotta da un uomo alto,occhiblu e capelli scuri che mi disse: " ciao! Io sono Josh,tu dovresti essere Faith,giusto?"   "si,sono io..."   "piacere..emm..ecco,io sono tuo padre,il tuo vero padre" " piacere" lo dissi con aria fredda,priva di affetto, non che un uomo che avrei dovuto chiamare padre e che non si era mai fatto vedere avrebbe dovuto meritarlo,non da me,no.