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Autore: SaraRocker    04/11/2013    3 recensioni
Piccola missing moment ambientata durante il sesto anno :)
Hermione decide di rifilare a Ronald un filtro d'amore, ma non va proprio tutto come previsto: anche Fred e Draco ne ingeriscono qualche sorso innavvertitamente. Come riuscirà la Grifondoro a liberarsi dei tre nuovi spasimanti?
-Estratto-
-"Hermione, stai bene?" le domandò Harry vedendo la faccia dell'amica, che in risposta accennò un semplice 'no' scuotendo il volto lentamente.
La Grifondoro era certa come non mai che la situazione non potesse minimamente peggiorare. Aveva messo in mezzo Fred e non era mai stata sua intenzione, non con lui con il quale era sempre riuscita a comunicare perfettamente e felicemente. Cosa poteva accadere di peggio?
Che entrasse il suo peggior nemico.-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Fred Weasley, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Filtro d'amore... (come non usarlo)




"Tieni, Ronald. Bevi!" ecslamò la ragazza allungandogli il bicchiere -a parere del ragazzo- colmo di succo di zucca. Così fece anche con il suo migliore amico da sempre, Harry Potter, per poi accomodarsi al tavolo con loro.
Hermione si era presa il gravoso compito di ordinare da bere e portarlo al tavolo, e se, in un primo momento, aveva pensato di rovesciare tutto, ora doveva congratularsi con se stessa per le sue doti da -aspirante- cameriera.
Il trio che entro un paio di anni sarebbe stato definito 'dei miracoli' era riunito in uno dei tanti caratteristici pub di Hogsmade, il tutto siccome ad Hogwarts era stata concessa una mattinata senza-studio per un'ennesima ispezione da parte dei dissennatori provenienti da Azkaban. I ragazzi lo sapevano che quelli che stavano andando con l'affrontare, precorrevano tempi duri e bui, ma Silente si ostinava con il ripetere che era solo qualche ora di svago, nata appositamente per loro ed il loro benessere. Hermione, dal canto suo, aveva puntualizzato più volte che quella patetica scusa, non poteva bersela nemmeno un Tassorosso.

"grazie mille, Herm!" esclamarono in coro i due, prendendo entrambi un grande sorso dal loro bicchiere. A quel gesto la ragazza sorrise di rimando, certa che il proprio piano -segretissimo- fosse ormai andato completamente 'in porto'. Lanciò un'occhiata al rosso che guardava con spensieratezza il bicchiere d'innanzi a lui, senza nemmeno immaginare come lei avesse truccato il liquido al suo interno.
Ma aveva dovuto farlo. Ron non le aveva dato altra scelta! Si era dimostrato solo che un ragazzino immaturo nonostante le prove d'innanzi a lui le avesse, eccome, e quello, misto a moltissimi altri continui e patetici giri di parole, avevano fatto spazientire Hermione.

Mentre la ragazza era immersa nei suoi continui e repentini pensieri, una voce, squillante e conosciuta, la distrasse all'istante.
"Ragazzi! Vi divertite? La scuola è diventata un optional?" domandò Fred sedendosi al medesimo tavolo del trio, salutando il fratello minore con un buffetto sulla schiena. Guardò Hermione con sorpresa per poi tornare a parlare con ironia "Aspettate! Non ditemi che avete condotto sulla cattiva strada anche Miss. Granger prefetto perfetto!"
La ragazza portò gli occhi al cielo, non potendo certo meravigliarsi del senso dell'umorismo del rosso, per poi rispondere allegramente "Ciao Fred. E comunque, no. Silente ci ha lasciato la mattinata libera"
"E voi la passate bevendo succo di zucca, nemmeno corretto, in uno squallido pub in rovina?" fece il ragazzo più grande divertito, assolutamente capace nel mantenere una conversazione.
"A quanto pare sì! Ahahah" rispose divertito Harry, per poi tornare a parlare curioso "Comunque dove è George?"
"Al lavoro. Sai, no? Io non avevo voglie quindi ho detto 'hey, fratellino! Ho fame, vado a prendermi un dolcetto, ti va?' Alla parola dolcetto mi ha fatto andare, quindi ho ordinato qualche tortina di zucca e mi sono preso una pausa" spiegò Fred orgoglioso dei propri sutterfugi fantasticamente architettati, come sempre daltronde.
"Scansafatiche..." commentò semplicemente Hermione, fingendosi seria pur sorridendo visibilmente in realtà.
"Sì, certo... Come no. Ma infondo è per questo che mi vuoi bene. Lo so! Ahahah!" scherzò il gemello osservando il bicchiere abbandonato sul tavolo di Ronald "Ehy, fratello, ti spiace se ne bevo un po'? Ho sete"
Ma non attese nemmeno la risposta del minore, che già aveva ingerito un sorso di succo di zucca. 
Hermione impallidì.

Non doveva andare così! No, no, no, no...

"Hermione, stai bene?" le domandò Harry vedendo la faccia dell'amica, che in risposta accennò un semplice 'no' scuotendo il volto lentamente.
La Grifondoro era certa come non mai che la situazione non potesse minimamente peggiorare. Aveva messo in mezzo Fred e non era mai stata sua intenzione, non con lui con il quale era sempre riuscita a comunicare perfettamente e felicemente. Cosa poteva accadere di peggio?

Che entrasse il suo peggior nemico.

Malfoy sfoggiava come sempre il proprio sorriso denigrante ed elegante, cosa che però, per la prima volta in un tutta la sua esistenza, non la scalfì nemmeno. Era troppo presa dalla successione troppo veloce degli eventi. Non sapeva come reagire e non era nemmeno certa di potere risolvere la situazione, ma la voce di Harry le diede un minimo di speranza.
"Guarda... E' appena entrato Malfoy..." mormorò il ragazzino sopravvissuto con una nota di disgusto nella voce, che però non scalfì minimamente la ragazza. Puntò gli occhi in quelli del biondo, certa di potersi affidare -almeno un minimo- a lui.
Il Serpeverde si era avvicinato non appena aveva notato lo sguardo della mezzosangue, sempre tanto determinata, che quella volta era risultato quasi... Preoccupato.
"Che hai Granger? Non riesci a togliermi gli occhi di dosso?" domandò però il biondo facendosi più vicino al tavolo del trio sino a poggiarsi elegantemente ad esso sorridendo strafottente, fingendo di non avere notato quel particolare nell'espressione di lei.
"Malfoy, devo parlarti" sentenziò lei lasciandolo profondamente interdetto, e facendogli perdere -per un istante- il suo cipiglio nobile.
Harry, da parte sua, non potè evitare di ricambiare lo sguardo spaesato del Serpeverde, non potendo comprendere nemmeno in minima parte la ragione per cui Hermione doveva fermarsi per discutere con il biondo.
"Che stai dicendo, mezzosangue?" fece di rimando il ragazzo prima di sfoderare nuovamente il proprio sorriso e sedersi vicino a lei, il tutto di fronte ad un Harry Potter incredulo ed a due Weasley sotto l'effetto di quella maledetta pozione!
"Non dirmi che ti serve il mio aiuto...." sussurrò strafottente il Serpeverde, non potendo evitare di gustarsi a pieno quel momento in completa presa di potere sulla santarellina Grifondoro.
Lei gli lanciò un'occhiata degna di nota, colma di disprezzo e furia, ma al medesimo istante si ritrovò costretta ad annuire. Il biondo allargò ancora di più le proprie labbra, sfoderando un vero e proprio ghigno, mentre con la mano afferrava noncurante il bicchiere davanti a lui che, disgraziatamente, realizzò a breve la ragazza, era proprio quello contenente il liquido da lei corretto per Ron.
Non riuscì nemmeno a comprendere a pieno cosa fare, che anche il giovane e purosangue Serpeverde ingerì un lungo sorso di succo di zucca, finendo completamente il contenuto del bicchiere.

La ragazza non seppe che pensare. Era contenta, certo, che era finalmente finita quella pozione, ma al medesimo istante era completamente impallidita in volto, avvertendo gli arti tremare convulsamente d'innanzi all'ennesimo danno causato da niente popodimeno che lei: la strega più brillante della propria generazione.
Ma chi aveva mai detto una cosa simile? Chiunque era stato non aveva assistito a quello sciempio appena compiuto.

Afferrò velocemente la mantellina per poi alzarsi ed indossarla, congedandosi rivolgendosi solamente a Harry, il quale la osservò spiazzato da quel comportamento tanto bizzarro. Hermione non si disturbo però, dell'espressione dell'amico, completamente imbarazzata e spaventata dall'accaduto.


Camminava -quasi correva- attraverso le strade di Hogsmade, intenta ad allontanarsi quanto più velocemente fosse possibile. Si ripeteva di stare calma, ma le risultava impossibile.
Come aveva potuto rifilare un filtro d'amore nel succo di zucca di Ronald con tanta leggerezza? Cosa le passava per la testa nel momento in cui aveva pianificato tale assurda idea? E, soprattutto, come aveva potuto, anche un solo istante, pensare, che quella stupidaggine avrebbe funzionato?
Aveva pensato solo ai possibili risvolti positivi. Aveva solo riflettuto su cosa volesse, e ciò che desiderava era rendere quel piccolo, stupido e spelacchiato Weasley un po' più responsabile dei suoi sentimenti, il tutto, però, con risultati assolutamente tragici.
Non era certo causa sua, però, se Ron era tanto cieco d'innanzi alla loro cotta, cotta che -a parere di Hermione- era assolutamente ricambiata. Harry stesso aveva notato i loro sguardi timidi e nascosti, prendendo più volte in disparte la giovane Grifondoro chiedendole se tra i due ci fosse qualcosa della quale non volessero parlare. Hermione rispondeva sempre di no, nonostante fosse evidente ciò che li legava.
Era semplicemente stanca della situazione ed aveva deciso di agire.
Il problema, però, era che, decidendo di agire, ora aveva da affrontare tre nuovi spasimanti, uno dei quali decisamente non bene accetto. Aveva casualmente stregato anche Draco Malfoy, ed era certa che fosse l'avversario più temibile, nonchè amante più determinato.
Rabbrividì al pensiero, decidendo di dare uno strappo alla regola 'niente magia fuori da Hogwarts', smaterializzandosi all'esterno dell'edificio abilmente.

Mentre attraversava senza alcuna meta i corridoi della scuola, continuava a ripetersi solo che una cosa:

Mi serve un buon pozionista.

Perchè era la sola verità. Necessitava impellentemente di un antidoto, ma non poteva certo andarlo a chiedere a Lumacorno: sarebbe stata punita, espulsa ed avrebbero tolto punti alla sua casa, cosa che non poteva assolutamente permettere in quanto prefetto.
Aveva pensato a Malfoy in un primo momento, per quella ragione lo aveva avvicinato, ma poi il ragazzo aveva -stupidamente, ma ignorantemente- ingerito il filtro d'amore, finendo parte di quella coppia di fratelli già stregati.
Lo avrebbe preparato molto volentieri lei l'antidoto, se solo non fosse stato che, dopo il disastro combinato, era certa non avrebbe più toccato una fiala per qualche mesetto.

I suoi pensieri vennero interrotti da un rumore di passi veloce e ben scandito, che la fece voltare in direzione di essi. Sussultò immeditamente, sfoderando un sorriso preoccupato.
"R-Ronald..." salutò con falsa ignoranza, sperando di essere solo in un orribile incubo, ma dovette ricredersi quando il ragazzo la iniziò ad abbracciare sorridendo.
"Hermione! Sei bellissima!" esclamò il giovane Weasley buttando il volto nei capelli di lei, che nel frattempo cercava di liberarsi dalla stretta sin troppo asfissiante del ragazzo. Capì all'istante perchè Lumacorno avesse avvertito i ragazzi del pericolo della pozione.

La pozione causa una sorta di ossessione, non di amore...

Ron ne era la prova. La stava annusando, la osannava quasi! Ma quello che dimostrava non era amore. Non uno dei gesti che compiva, nessuna delle sue carezze pariva anche solo lontanamente veritiera, cosa che la fece sentire incredibilmente male. Forse Ronald non la amava davvero, e forse tutte quelle congetture che si era posta sin da principio, erano in realtà le basi solide ed ormai sin troppo dannatamente stabili della loro amicizia.

"Ti amo... Hermione! Ti amo!" esclamò nuovamente, ripetendolo per -probabilmente- la quinta volta nel lasso di nemmeno cinque minuti. La ragazza sospirò esasperata, riuscendo ad evadere dall'abbraccio di lui.
"Hermione, che fai? Io ti amo!" ripetè, facendola quasi rabbrividire, il rosso.
"Non è vero Ron. Tu pensi che sia così, ma ti sbagli!" lo riprese lei, cercando di sfruttare quella cosa per la quale era stata sempre osannata: la sua intelligenza.
Purtroppo, però, la sua intelligenza, quel giorno, non pariva proprio in vena di aiutarla.
"Non mi sbaglio affatto! Sei costantemente nei miei pensieri!" le rispose certo il ragazzo, cercando nuovamente di abbracciarla, ma Hermione, abilmente, lo evitò, iniziando a camminare all'indietro tentando di ostentare quanta più nonchalance potesse.
"E' quel succo di zucca che ti annebbia il cervello, fidati!" spiegò cautamente la Grifondoro, raggiungendo una porta sul fondo della stanza. Si voltò, trovando però solo lo sgabuzzino. Tornò a guardare il rosso.
"Non è possibile Herm, il mio amore è sincero!" disse infine tentando nuovamente di prenderla tra le proprie braccia, ma questa volta la ragazza riuscì ad intrappolarlo con furbizia. Aprì la porta dello sgabuzzino delle scope facendocelo entrare, e mormorando uno 'scusa Ron...', lo chiuse dentro a chiave.
Il ragazzo iniziò a bussare sull'uscio con disperazione, domandando più volte la ragione di quel trattamento di poca grazia.
"Sai... Credo che un po' di tempo lì dentro ti farà bene... E poi... Tornerò! Con una sorpresa!" inventò dunque lei prima di andarsene correndo il più lontano possibile.
Aveva fermato Ronald per qualche tempo, forse qualche intera ora, ed era pienamente soddistaffa di sè, nonostante la triste realizzazione fatta.
Lui non la amava, e probabilmente non lo aveva mai fatto, ed era certa che nemmeno in futuro nulla sarebbe accaduto: la loro amicizia era ormai troppo solida e ben radicata perchè potesse subire cambiamenti tanto profondi e, probabilmente, nemmeno la Grifondoro era certa di volere che essi accadessero. Infondo avevano un buon rapporto, decisamente ottimo. Erano costantemente a ridere o scherzare, ed eapprezzava la sua divertente goffaggine.
Forse non erano semplicemente fatti per stare insieme. Erano effettivamente diversi in modo drastico, se non fosse per l'orgoglio e lo spiccato senso di giustizia.
Sospirò amareggiata cercando di chiudere quella parentesi per lo meno per il momento, mentre cercava di raggiungere quanto prima le scale per dirigersi verso il proprio dormitorio: con Ronald intrappolato nello sgabuzzino e Fred diplomato, quello risultava il luogo più rilassante dove restare.

Giunta di fronte alla rampa, non fece in tempo a scendere nemmeno uno scalino che d'innanzi a lei si materializzò una figura sorridente e vivace che lei riconobbe -rammaricandosene- all'istante. Sgranò gli occhi, già pronta all'attacco di un Fred sotto l'effetto di un filtro d'amore, ed indietreggiò in reazione.
"Hermione! Ti ho trovata! Lo sapevo! Avrei riconosciuto la tua aura magica tra mille!" esclamò il ragazzo allargando il proprio sorriso, mostrando i suoi denti bianchissimi e soddisfatissimi. Si buttò sulla ragazza immediatamente, abbracciandola, lasciandola senza possibilità di scappare, se non quella di divincolarsi tra le braccia -decisamente più possenti di quelle del fratello minore- di Fred.
"Non agitarti, amore mio! Ora potremo stare insieme per sempre!" cercò di placarla il ragazzo, non facendo altro che farla diventare paonazza dall'imbarazzo. 
Si staccò leggermente dalla ragazza, pur non lasciando la presa sui suoi fianchi, facendo capire immediatamente a lei, quanto fosse differente l'approccio, decisamente troppo diretto, del fratello maggiore, rispetto a quello più caloroso e affettuoso di Ronald. Infondo Fred era conosciuto per essere il più grande rubacuori della casata Grifondoro.
Quei pensieri la distrassero troppo, tanto che quando tornò in sè, notò il volto del ragazzo che lentamente si avvicinava a quello di lei, intento  donarle un bacio.
Hermione scostò il volto di lato immediatamente, ricevendo solo che un innocuo bacetto sulla guancia, ma quel gesto fece sussultare Fred in risposta "Che fai tesoro? Non scherzare! Su, dai... Dammi un bacio..." mormorò  sensualmente tornando ad avvicinarsi, ma la Grifondoro, audace, gli portò un dito sulle labbra, come a fermarlo.
"No!" gli impose dunque cercando di nascondere tutto il suo sconforto "Frederick Weasley, non credi che sia un po' presto per passare ai baci? Insomma... I-Intendo..." balbettò freneticamente, mentre il ragazzo in risposta corrucciava l'espressione confuso.
"Guardati! Sei conosciuto come il rubacuori Grifondoro! Con che orgoglio t-ti dimostreresti tanto attaccato ad una ragazza, e soprattutto a me poi! Io? C-Cioè... Io sono... I-Il Prefetto perfetto Granger!" cercò di sminuirsi la ragazza sempre proseguendo come una balbuziente dall'imbarazzo del momento. Il ragazzo continuava a mantenerla afferrata per i fianchi, e la cosa non le andava a genio per nulla.
Lui in risposta sorrise sghembo, avvicinando la propria bocca all'orecchio di lei, decidendo di sussurrarle qualcosa "Scherzi tesoro? Sai... Io amo gli scherz-"

"...Stupeficium..."

Hermione, che non appena aveva avvertito il contatto della bocca di lui contro il suo orecchio, aveva chiuso gli occhi, li riaprì confusa, notando non finisse la frase, ma soprattutto, che la stretta sui suoi fianchi era sparita.
Sgranò lo sguardo vedendo il rosso a terra, privo di sensi, chiarissimo segno di uno schiantincantesimo ricevuto, visto il fatto che null'altro poteva essere accaduto, e si voltò in risposta verso il lato opposto a lei, dove incontrò lo sguardo di un Draco Malfoy con un'espressione completamente indifferente, cosa che la lasciò qualche momento basita. Il Serpeverde si avvicinò alla ragazza lentamente, mentre riponeva con attenzione la bacchetta in una tasca interna della propria mantella. Si fermò ad un paio di passi dal corpo svenuto di Fred, guardandolo con altrettanta indifferenza rispetto a prima, la medesima che aveva usato nel tono per pronunciare la formula per atterrarlo.
Hermione aprì la bocca, intenta a parlare, ma il biondo la interruppe, intervenendo per primo "Non chiedermelo, mezzosangue, perchè non lo so. L'ho semplicemente schiantato. Ti era troppo appiccicato"
La ragazza richiuse la bocca, quasi completamente soddisfatta della risposta del ragazzo, rimanendo però completamente confusa dalla reazione di quella Serpe all'infuso propinatogli per errore. Era decisamente meno appiccicoso di Ronald, ma anche più controllato del fratello maggiore, e per un attimo si chiese se anche lui fosse effettivamente sotto l'effetto della pozione, ma si rispose velocemente di sì ricordando le parole appena udite, e cioè il fatto che lo aveva infastidito la vicinanza di Fred.
Scosse la testa, ritrovandosi stanca dei suoi stessi infiniti ragionamenti e, dopo avere dato una breve occhiata al povero Weasley colpito, fulminò con lo sguardo il biondo "Non ti pare esagerato schiantarlo?"
"Assolutamente no. Era necessario."
"Perchè? Di grazia..." lo riprese nuovamente la Grifondoro portandosi a braccia conserte, sperando di risultare il più possibile risoluta.
"Perchè mi infastidiva." disse sinceramente il ragazzo non cambiando minimamente la propria espressione.
"Ti infastidiva? Per quale motivo, Malfoy? Mi ami, forse?"
"Probabilmente. A questo punto ne sono abbastanza convinto, ma non so perchè" rispose lui alzando le spalle un istante in segno di ignoranza, mentre lei lo guardava sempre più incuriosita davanti la sua reazione al filtro d'amore.
"Blaise dice che sono ossessionato da te. Dice che non faccio altro che parlare di te, ed io gli rispondo sempre che è perchè siamo nemici, ma lui continua a dire che presto o tardi mi innamorerò di te... E che forse ti amo già ora. Mi disgusta questo pensiero, eppure sono abbastanza convinto che lui abbia ragione"
A quelle parole la ragazza non potè evitare di impallidire: Malfoy stava forse dicendo che anche se non era sotto il potere della pozione, pensava a lei? Blaise sosteneva che lui la amasse? 
Quelle domande la confusero a tal punto da farle girare la testa qualche istante. Le pareva surreale la possibiltà che Malfoy si nascondesse dietro una facciata fatta di stereotopie  congetture come 'saguesporco', 'purosangue', 'mangiamorte', 'serpeverde', 'grifondoro', 'degni' e 'non degni' solo ed esclusivamente perchè era emotivamente frustrato dai propri sentimenti, a quanto pareva, oscuri persino a lui stesso.
"Oltretutto..." aggiunse la sua voce interrompendo il corso dei pensieri di lei "...Ho notato che ti sei disfatta anche dell'altra lenticchia, quindi ho pensato di farti un favore"
La ragazza -seppur rammaricandosene- dovette ammettere che lui aveva ragione, ed in risposta non potè evitare di annuire "Effettivamente, sì. Ti ringrazio. Questi due, come te oltrettutto, sono finiti vittima di un filtro  d'amore ed ora credete tutti di amarmi, ma vi sbagliate"
"Sono abbastanza certo di non essere vittima di alcun infuso" rispose il biondo freddamente.
"Lo erano anche i due Weasley, ma io lo so che lo siete" commentò acidamente la ragazza, riflettendo su un possibile da farsi, giungendo ad un'unica disperata, ma brillante soluzione.
"Ho bisogno di un altro favore, Malfoy"
"Di che si tratta, Granger?" domandò il ragazzo immediatamente, dimostrando immediatamente che non era certo lui il tipo più semplice da sfruttare.
"Un antidoto."
"Ti ho detto che non sono sotto l'effetto di nessuna pozione, perciò-" "Certo! Lo so!" lo interruppe falsamente la ragazza, sperando di recitare quanto meglio le fosse concesso, sperando di avere almeno un minimo di fortuna dalla sua parte quello sventurato giorno.
"I-Il fatto, è che però Fred e Ronald lo sono! E mi staranno continuamente appiccicati se non viene fatto un antidoto...E poi tu sei senza dubbio il miglior pozionista dell'istituto!"
A quelle parole sperò con tutta se stessa di avere fatto centro, convincendo così il diffidente Serpeverde a lavorare per lei.
"Bene. Hai ragione." sentenziò il ragazzo facendola sorridere in risposta, cosa che però durò solo qualche istante "...In cambio devi eprò darmi un bacio"
"Un bacio, Malfoy? Vuoi mischiarmi al tuo sangue puro?"
"Se sei sincera, questo non dovrebbe apparirti un ostacolo, piccola mezzosangue" mormorò il biondo sorridendo sghembo.
Hermione quasi saltò sul posto di fronte a quella proposta tanto sfacciata, che portò Fred al secondo posto tra i ragazzi più diretti, rubacuori e popolari dell'istituto. COme aveva potuto dimenticare la celebre fama di sciupafemmine di Draco Malfoy?
Ora il ragazzo le chiedeva un bacio,  e probabilmente non uno da ragazzini casti e pudici, ed era profondamente in imbarazzo. Non voleva certo dare il suo primo bacio 'serio' ad un Serpeverde qualsiasi!
Malfoy, però, non era esattamente uno qualsiasi, affatto. Era decisamente attraente, sensuale, intelligente, ma al medesimo istante cocciuto, astuto e viscido, troppo.
Eppure, doveva farlo. Lo faceva per la salute di tutti e tre i ragazzi, e poi, sapeva per certo, che dopo l'assunzione dell'antidoto ogni ricordo risalente al tempo passato da stregato, svaniva lasciando posto a qualche buco di memoria. Perciò, visti e considerati gli effetti, poteva considerare il bacio che di lì a qualche minuto avrebbe concesso a Malfoy, come ordinaria amministrazione. Un contratto, un pagamento a tutti gli effetti.
Annuì un paio di volte, prima a se stessa e poi al ragazzo, per poi socchiudere gli occhi, in attesa delle sue labbra, che immaginava apatiche e falsamente innamorate, ma si sbagliava.

Non appena avvertì uno sfiorarsi leggero di bocche, non potè fare a meno di prenderne parte, avvertendo il contatto con lui profodamente bisognoso e sincero, cosa che la sconvolse completamente. Si fece trasportare nella danza di bramosia pura creata dal Serpeverde, ritrovandosi profondamente spaesata da essa. Il calore che si irradiava da lui era diverso da quello irradiato dai due Weasley. Il suo calore era sincero e presente.

Si staccarono di lì a poco, dando origine ad un sorriso su di lui ed ad una confusione in lei.
"Bene, mezzosangue. Avrai il tuo antidoto."


Era riuscita a rifilarlo a tutti. Prima a Fred, che da svenuto era stato una preda facile, poi a Ronald che, innamorato come diceva di essere, era certa, avrebbe ingerito anche del veleno donatole da lei, ed infine a Draco, al quale dovette correggere un bicchiere d'acqua con astuzia.
Il fatto, però, era che alla fin fine tutti erano tornati normali.
Erano passati due giorni, e nessuno le aveva fatto troppe domande, se non un paio partite da Ronald che le aveva domandato se aveva bevuto qualcosa di troppo ad Hogsmade.
Draco pariva tranquillo, cosa che fece sentire Hermione piacevolmente leggera: non poteva negare di essere ancora confusa riguardo a tutte le sensazioni avvertite durante il bacio con lui, però forse era meglio così. Anzi, senza nessun 'forse'. Era meglio così e basta, di questo la Grifondoro era certa.
Loro erano eprfetti come nemici, e forse, forse, sarebbe stato meglio se fosse andata avanti per sempre così: con i loro continui battibecchi per nonnulla o su cose in cui nemmeno lui credeva totalmente.
Eppure, nonostante fosse cocciuta nel mettere un punto sulla questione-bacio, non riuscva proprio a smettere di pensare a quel calore tanto sincero e piacevole avvertito durante il loro breve contatto.

Era mattina, e la ragazza aveva appena terminato di fare colazione, prima tra tutti. Era molto agitata: quel giorno doveva portare a termine un'importantissima ricerca per il professor Piton, uomo che pareva detestarla a morte, e doveva perciò impegnarsi quanto più le fosse possibile. Aveva raccimolato i suoi rotoli e le sue penne, infilando tutto disordinatamente nella borsa, per poi, dopo essersi congedata, dirigersi verso l'uscita, dove -notò dopo qualche momento- si trovava Draco intento a parlare con Zabini.
Giunta a pochi metri da loro, istintivamente, rallentò il passo ed affinò l'udito.
"Draco, non ho idea di che fine tu abbia fatto mercoledì! Sei praticamente sparito! Ma perchè insisti tanto?" domandava esasperato Blaise, non nascondendo una nota di curiorsità nel tono della voce.
"Mi sono portato a letto qualcuna a cosa? Deve essere successo qualcosa! Ho come... Un ricordo... Una sensazione." si giustificò il biondo infastidito ed innervosito.
"E che sensazione sarebbe?"
"Piacevole. Davvero incredibile" mormorò Draco in risposta, non riuscendo a trattenere un sorriso genuinamente sincero.



 
Angolo dell'autrice che forse dovrebbe smettere di sognare sta roba...
Allora, una OS Dramione con accenni Romione e Fremione! Insomma ho mischiato tutto, pur non nascondendo una profonda tifoseria per la dramione *3*/
Spero ovviamente vi sia piaciuta per quanto infima, piccola e pazzerella, ma mi sembrava simpatica l'idea di questa Hermione un po' più maldestra rispetto al solito, anche perchè riesco a vedercela abbastanza bene in una situazione simile. Insomma, la sua cocciutaggine la spinge a combinare solo cha guai e se ne rende conto nel momento in cui Fred e Draco bevono il filtro :')
Beh, fatemi sapere se la pensate come me o comunque come la pensate :)
Questa breve missin moment non posso non dedicarla a tutti coloro che seguono la mia Long (dramione naturalmente ;D) e che la commentano! Mi rendete sempre davvero felice e presto arriverà il nuovo capitolo =)
Ora vado :D Alla prossima!

Sara
  
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