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Autore: Eris_Elly    04/11/2013    1 recensioni
- L'amore? Due cuori che si tengono per mano, tremando senza paura, due sguardi che abbracciano lo stesso orizzonte, due bocche senza parole, dove un bacio rende eterno un istante.
Britannia,anno 1732
La giovane C.c,dama di compagnia della sorella minore dell'imperatore,in un ballo a corte,incontra chi non avrebbe mai immaginato di incontrare.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: C.C., Euphemia li Britannia, Kururugi Suzaku, Lelouch Lamperouge
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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- Non eravamo n'e amici,n'e fidanzati,ma eravamo qualcosa.
E quel qualcosa mi piaceva.






























-Ballate molto bene per essere una principessa.-
Che risate. Ah,quante risate.
-E voi per essere il primo ministro del Giappone.-
Nella sala del trono regnavano solo quei suoni. Quelle delle risate.

Ad un tratto si fermarono,affiatati
-Vogliate scusarmi,dovrei raggiungere le camere di vostra maestà.-si staccò da lei con fare goffo.
-Non preoccupatevi. Spero di rivedervi stasera.-un sorriso fugace.
-Non mancherò.-
Prima che andasse via,veloce la principessa gli depositò un bacio sulla guancia.
Era un bacio furtivo,un bacio che doveva essere nascosto al mondo intero.


-Prego entra pure,ti stavo aspettando.-il giovane ministro si richiuse la porta alle spalle e fece un solenne inchino.
-Non siamo in pubblico,puoi anche abbracciarmi.-disse scherzosamente il re per poi abbracciarlo.
Gli amici non si dimenticano mai.
Ma il primo ministro Kururugi era talmente abituato a quei convenevoli che ci aveva fatto l'abitudine.
Erano amici sin dall'infanzia.
Non avevano mai smesso di vedersi.
Neanche dopo l'incoronazione e neanche dopo la cerimonia in Giappone.

                                                                      *     *     *

Queste feste erano così noiose.
Saluto per l'ennesima volta e poi vado a sedermi.
-Ti vedo stanca.-la dolce principessa Nunnaly aveva un sorriso così radioso,che contagiò anche me.
-Veramente è questo vestito che mi affatica.-lo indicai con uno sbuffo.
Fui presa del panico quando la principessa Euphemia mi diede la parola.
Perchè proprio io?
Mi alzai immediatamente.-Oh,benissimo vostra altezza.-
-Mi fa piacere.-aveva un sorriso tale e quale a quello della sorella minore.
Ed io ne fui così attratta.
Non ebbe il tempo di cambiare discorso che annunciarlo a gran voce l'arrivo di un'altra persona.
Ebbi solo il tempo di sentire una parola:La contessa Shirley Fenette.
Così una figura slanciata e cupa allo stesso tempo si avvicinò al centro della sala.
-E' un vero onore avervi qui.-lui,con un'altrettante sicurezza le baciò la mano.
In quel momento,molti demoni della mia coscienza,s'impadronirono del mio essere.
"Che stai facendo?Sei una semplice sguattera,non una contessa che merita rispetto!"
-Sta zitta.-dissi a me stessa con un sussurro.
Per fortuna nessuno mi sentì,con quella musica ad alto volume.
Vagai ancora per la sala,dovunque andassi,trovavo il re e la contessa a braccetto.
Era una scena perfetta.
Due persone così importanti stanno bene insieme.
Prendo dal tavolo l'ultimo vassoio dove erano depositati i bicchieri di champagne.
Mentre attraversavo la sala,vidi la principessa Euphemia in compagnia di un uomo alquanto allegro per i miei gusti.
Due occhi verdi come il bosco d'estate,che s'incrociavano perfettamente con gli occhi lillà di sua altezza.
Mi fermai a fissarli da lontano.
Sorrisi a quel pensiero.
"Sembrano felici,ma che dico,lo sono." Chiunque mi avrebbe vista,mi avrebbe presa per una pazza.
Scossi la testa e mi avviai.


Quando ritornai,la sala non era cambiata,trovai un orologio su uno scaffale vicino all'ingresso.
"Ancora le dieci?"
Questa giornata non voleva proprio finire.
Mi girai in fretta perchè sentì chiamare il mio nome e pestai il piede di qualcuno.
Un lamento e la mia vita era finita.
Alzai lo sguardo.
-Guarda dove vai,stupida!-una voce troppo squillante mi fece rabbrividire.
M'inchinai come si deve.-Le chiedo umilmente scusa,contessa.-
In risposta ricevetti un sonoro schiaffo.-Che non si ripeti mai più.-
Mi toccai la parte arrossata.-Mi scusi ancora.-
-Sparisci,prima che cambi idea.-tutta quella gente mi fissava,che figura.
Quanto avrei voluto che la terra mi divorasse.
E all'improvviso ebbi davanti il re.
Non ce la facevo. Non riuscivo a guardarlo negli occhi,dopo quello che era successo.
Di sicuro aveva udito e visto tutto. Ne ero sicura.
Feci l'unica cosa che mi diede una speranza di salvezza.
Scappai.
                                                                     
                                                                     *     *     *

-Che stupida che sono.-varcai la porta di quella stanza.Oh quella stanza piena di ricordi.
Fu in quella stanza che giocai per la prima volta con Nunnaly. E fu lì che la feci sorridere.
Avevo sorriso anche io.
Forse,per la prima volta.
Mi appoggia al muro e ripresi fiato.
E' successo tutto così in fretta. Neanche il tempo di riflettere e mi ritrovo tutta quella frustrazione alle spalle.
Ogni giorno mi rendevo conto che quella vita non faceva per me.
Ma non potevo abbandonare tutto.
Non potevo abbandonare Nunnaly.
M'inginocchiai per terra e presi due pupazzi tra le mani.
Uno era di Nunnaly,l'altro di Euphemia. Ricordo inoltre che Cornelia non era spesso presente,passava molto tempo col padre.
Invece sua maestà,passava la maggior parte del suo tempo a giocare a scacchi con la servitù.
Era fin troppo bravo.
Strinsi di più quei pupazzi.-Che cos'è un ricordo? Qualcosa che hai o qualcosa che hai perso per sempre?-
Fuori cominciò a piovere.
E solo in quel momento,realizzai che quell'ambiente,rappresentava il mio stato attuale.
  
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