3 lettere…
Tre semplici lettere che, di per sé, sono come tutte le altre, ma che insieme rappresentano quello che ho di più caro e che riescono a scombussolarmi più di ogni altra cosa.
 
Felicità, affetto, dolore, solitudine… niente e nessuno, a differenza di esse, riesce a farmi provare questo turbinio di emozioni.
 
La prima volta che le sentii dal nonno non avevano nessun significato particolare ma, dopo averti conosciuto, sono riuscite a cambiare radicalmente la mia vita.
 
Da piccolo, non so quante volte mi hanno accompagnato durante ogni giornata:
quando mi capitava di sentirmi solo, le ripetevo per ricredermi subito. Perché non lo ero affatto o, almeno, non più da quando c’eri tu;
quando avevo paura o ero in pericolo, le pronunciavo per infondermi sicurezza. Proprio come se fossero una specie di incantesimo, tu arrivavi sempre, pronto a pestare chiunque osasse farmi del male;
quando succedeva qualcosa di bello, le gridavo per farti correre da me e condividere con te la mia gioia, nonostante finissi spesso con un tuo pugno in testa per averti chiamato per una cavolata.
 
Anche adesso che sono cresciuto, continuano a restarmi vicine. Cambia solo il contesto:
le sussurro quando mi perdo nei miei pensieri;
le pronuncio con amore quando, di sera, sono da solo sulla polena intento a guardare le stelle in cerca di te;
le urlo quando mi sveglio dal peggiore dei miei incubi che, ogni notte, mi fa rivivere quei maledetti momenti… gli ultimi istanti della tua giovane vita.
 
I miei nakama possono solo immaginare come io mi senta. Per non farmi soffrire, infatti, evitano di dirle.
Sulla Sunny, sono considerate lettere tabù.
 
Ma non cambia nulla se intorno a me vi è il silenzio o no. Loro mi rimarranno sempre impresse sia nel cuore che nella mente, belle chiare, proprio come lo erano sul tuo braccio sinistro (escludendo la S sbarrata in onore di Sabo).
 
Ora vivo di ricordi. So che in questo momento non mi fa bene ma non posso farne a meno, perché temo che se smettessi di farlo, con il tempo la mia mente li offuschi ed io non posso assolutamente permetterlo.
Ormai sono l’unica cosa che mi rimane di te. Li custodirò gelosamente nonostante adesso vi sia anche la consapevolezza che non ve ne saranno di nuovi, rendendo così quelli già esistenti non solo belli, ma anche dolorosi.
 
E a proposito di questo… ti ricordi quando una volta mi hai detto che il mio sorriso sa rallegrare tutti? Che porta luce tra l’oscurità che avvolge le persone, proprio com’è successo con te, perché è speciale ed unico e proprio per questo non devo mai smettere di farlo? …beh, ti sbagliavi.
Non è unico, perché su di me il tuo sorriso sortiva lo stesso effetto.
Era così bello e solare che sapeva riscaldarmi come fa il tuo potere. Anche se posso passare per un egoista, da piccolo mi sono sempre ritenuto fortunato di essere uno dei pochi a cui, raramente, era permesso di poterlo scorgere sul tuo viso.
 
Inoltre, mi dispiace deluderti, ma ultimamente non riesco più a sorridere come un tempo.
Mi sento smarrito, perché ti ho perso.
Ho perso il mio idolo, colui che a testa alta e con solo le sue forze cercava di affrontare qualsiasi situazione, anche la più disperata, pur di dimostrarmi che se si crede in noi stessi, niente ci può fermare.
 
Nonostante tu l'abbia dimostrato o detto raramente, so che mi hai voluto bene. Mi mettevi sempre davanti a tutto, prima di ogni cosa, persino della tua stessa vita, proprio come hai fatto durante la guerra a Marineford.
Sono abbattuto, disperato, mi sento in colpa, ma so che devo riuscire ad andare avanti. Ho ancora così tante avventure da vivere insieme ai miei nakama, i quali aspettano che io ritorni ad essere il solito Capitano.
Tu ti sei sacrificato proprio per proteggermi perciò, anche se avrei voluto che tu non lo facessi, non posso che ringraziarti.
Invece sei tu che, con le tue ultime energie, mi hai ringraziato per la vita che ti ho fatto vivere, per averti voluto bene e per averti fatto capire che è un bene che tu sia nato.
 
Ed è per questo che riuscirò a realizzare il mio sogno, anche se dovessi metterci una vita, ma ci riuscirò!
Per me, per la promessa che feci a Shanks e per te, perché hai sempre creduto in me.
Diventerò il Re dei Pirati eguagliando la forza di Gol D. Roger o, perché no, magari addirittura superandola, ma su una cosa sono sicuro.
A differenza di lui, non avrò nessun tesoro da lasciare alle generazioni future, perché il mio tesoro più prezioso sei tu e sei nel mio cuore, al mio fianco. Nessuno ti potrà mai avere.
 
Per me hai fatto così tanto che non riuscirò mai a sdebitarmi a dovere.
Anche da dove ti trovi ora, so che continuerai a vegliare questo imbranato e incosciente quale sono perciò, ho solo una cosa da dirti…

Ti voglio un mondo di bene e sono felice di essere il fratellino di una persona speciale come te, Ace