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Autore: vale 98    04/11/2013    0 recensioni
Non ho mai detto di non essere pazza, non ho mai detto di essere normale, non ho mai detto di non avere dei problemi!
Una cosa però l’ho detta: LASCIATEMI VIVERE!!
Di problemi a cui pensare ne avevo fin troppi ma, non pensavo che sarebbero aumentati così tanto solo conoscendolo … Se sapevo ciò, sarei rimasta in quella casa.
Eppure, grazie a lui, mi sono sentita libera.. libera e felice, finalmente me stessa!
(P.s= la storia è completamente inventata e non rispetterà la realtà!!)
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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CAPITOLO 25

Mi risvegliai in quella che una volta era la mia vecchia camera.
Stropicciai gli occhi e decisi di alzarmi.
Barcollavo ma era normale..
Uscii dalla stanza e fui subito attratta da un buon profumino. Lo seguii e arrivai in cucina.
Trovai mio fratello alle prese con i fornelli.
Senza dire niente, mi sedetti al tavolo della cucina e lo guardai lavorare.
Ogni tanto vedevo che si metteva la mano tra i capelli, che andava da una parte all'altra della stanza e prendeva spezie e chi sa cos'altro.
Non riuscii a trattenere le risate e così, lui si girò di colpo.
Lo vidi sobbalzare, evidentemente non si aspettava la mia presenza!
-“Giorno!!”-
-“Giorno Cher!!”-
-“Che fai?”-
-“Non si vede.. cucino la colazione!!”- disse per poi rigirarsi verso i fornelli 
-“mmh,come un tempo?”-
-“Si, con l’unica differenza che adesso non brucio più niente!!”-
E si, tra i due è sempre stato l’unico a saper cucinare ‘meglio’. Io non sapevo nemmeno accendere il fornello anche se, molte cose erano cambiate.
Dopo un po’. Si sedette accanto a me, e mi diede un piatto con sopra dei pancake, bacon e uova..proprio come piaceva a me.
-“Te lo ricordi ancora..!”-
-“Ovvio!!”- rispose sorridendomi.
-“Però sarebbe meglio…”-
-“Sarebbe meglio con un pizzico di burro sui pancake!! Lo so lo so.. ma lo devo comprare!!”- disse facendo una smorfia 
Addentai un po’ tutto e poi divorai l’intero piatto.
-“Wow, non hai perso il tuo appetito!!”-
-“Ahahah secondo te?!”- scoppiammo a ridere.
Ci fu un attimo di silenzio..
-“Cher.. ho intenzione di essere un bravo fratello, spiegarti tutto quello che succede, quello che è cambiato.. voglio rimediare in tutti i sensi e..”- lo fermai di colpo.
-“Hei..”- buttai giù l’ultimo boccone. A momenti sarei soffocata –“ Hai già rimediato venendomi a prendere da quel postaccio. Io credevo addirittura che tu fossi morto… sai, Harry non mi ha dato tante informazioni!! Ora basta… sei qui ed è quello che importa!!”- sorrisi
-“Non sei cambiata di una virgola!!”- lo guardai confusa –“Sei sempre la solita romanticona…”-
Sorrisi e guardai in basso.
-“Sai Liam… ci sono cose che tu non sai e spero che non le verrai mai a sapere. In quel postaccio succedono cose che nessuno potrebbe mai immaginare. Si forse hai ragione… sono la stessa ma non ti fidare, l’apparenza inganna!!”-
Non amavo dire certe cose alle persone ma era per avvisarle.
-“Non m’importa!!”- la sua affermazione mi fece voltare il viso verso di lui 
-“Non m’importa.. cercherò di riavere la sorellina che avevo un tempo. So che sei sempre tu e anche se ti nascondi dietro ad una maschera, ti vorrò sempre bene!!”- mi sorrise.
E quei sorrisi erano davvero rassicuranti. Sorrisi che ti infondevano bontà e amore..
Improvvisamente si alzò e mise i piatti nel lavandino
-“ a proposito di Harry, sai che abita qui vicino,vero?”-
-“Si..come potrei scordarlo?!”-
-“Bene.. dovrebbe arrivare qui a momenti quindi lavati in fretta e esci con lui!!”-
-“Liam…”- lo guardai confusa
-“ok.. oggi devo andare a Londra per lavoro e torno stasera..”-
-“E quindi hai organizzato tutto ciò per non lasciarmi sola??”-
Lui annuì semplicemente. Io sorrisi.
-“Ok.. Allora penso che andrò a farmi un giro.. voglio vedere cos'è cambiato in questi ultimi anni!!”-
Sentii l’acqua scorrere e improvvisamente chiudersi. Aveva già lavato tutti i piatti
-“Perfetto…ora scappo!!”- mi raggiunse. Mi diede un bacio sulla fronte, afferrò la sua 24 ore e sparì.
Sospirai.
Erano ancora le 10 a.m, così decisi di farmi una doccia.
Corsi subito in bagno, mi spogliai degli indumenti sporchi e mi buttai sotto il getto freddo della doccia. Ormai non mi faceva più effetto. Al manicomio c’era ogni giorno la doccia fredda.. la mia pelle si era ormai abituata.
Quando finii, mi avvolsi un asciugamano intorno al corpo e andai nella mia stanza.
Sfilai l’asciugamano e indossai le robe intime.
Per caso, passai di fronte allo specchio e mi soffermai.
Il mio corpo era cambiato tantissimo.
Il mio braccio destro era ricoperto interamente da tatuaggi e in vari punti del mio corpo c’erano cicatrici; cicatrici che mi ricordavano le risse che ogni tanto avvenivano in quel postaccio, risse dove uscivo sempre vincitrice.
Sulle mie braccia c’erano ancora i buchi dovuti alle grandi siringhe che mi facevano ogni giorno per sedarmi..
In quella specie di prigione, ero diventata un mostro..
Ero così arrabbiata con il mondo, così nervosa per avermi strappato la felicità che ogni giorno, picchiavo una ragazza diversa.. Anche senza motivo.
Mi aiutava a rilassarmi.. era bello poter sentire il dolore della persona a cui stavi facendo del male. Amavo tirare pugni e calci, ma i miei preferiti erano i morsi.. Morsi che ti lasciavano lividi per settimane.
Non dico di esser diventata il boss della situazione ma tutte mi temevano e non avevo tanti amici li dentro.
Una cosa positiva è che mi hanno fatto passare gli attacchi di sclero e per questo ne ero molto grata.
Eppure, in cuor mio, sapevo che non era una bella cosa. Tutto quel male, tutte quelle ferite… Volevo semplicemente far provare agli altri quello che stavo provando io!!
Che dire..in fondo quel posto mi aveva fortificata. Non ero più debole come prima..
Ricordare tutte quelle cose, mi fece venire un grandissimo dolore alla pancia.
Appena mi voltai notai una cosa scura sul mio fondo schiena.
Mi girai completamente e alzai leggermente il pizzo della mutandina. 
‘Mine’ … c’era ancora.
Improvvisamente, mi spuntò un piccolo sorriso e ricordai alcune cose passate con quel ragazzo dagli occhi color oceano.

Le volte in cui mi ha salvato da dei coglioni….
Le volte in cui si incazzava per alcuni MIEI sbagli..
Le volte in cui mi abbracciava ed era comprensivo ..
Le volte in cui cambiava umore da un momento all'altro..
Le volte in cui rideva e non riuscivo a togliere lo sguardo dal suo sorriso..
Le volte in cui mi baciava e quelle sue labbra sottili erano come una DROGA
Le volte in cui mi faceva sentire sua!

Tutto ciò, mi fece scendere una piccola lacrima che asciugai bruscamente.
Non potevo, anzi, NON DOVEVO ricordare quelle cose.
Ormai era finita, era tutto finito.
Come minimo, in questi 3 anni, si era fatto altre ragazze o era tornato da Emily. Non si sarebbe mai ricordato di me..
Mi ripresi.
Indossai un pentolone lungo e stretto, una canotta bianca, felpa nera e all star nere. Volevo nascondere ogni mio difetto presente sulla mia pelle.
Il suono del campanello mi distrasse dai miei pensieri, e scesi giù.
Quando aprii la porta, mi scappò un sorriso.
-“Ciao Cher!!”- e quella voce raschiata, bassa e ‘ da uomo’ era riconoscibile ovunque.
Gli saltai addosso, portando le mie braccia intorno al suo corpo, e le sue intorno alla mia vita.
-“Harry!!”- urlai per la felicità
E vedere la faccia di qualcuno che conosci, è la cosa più bella di questo mondo!!
Dopo un po’ ci staccammo. Afferrai la borsa, le ‘presunte’ chiavi di casa e uscimmo.
-“Scusa per il ritardo..”-
-“ma che.. io ho fatto tutto con calma!”-
-“Questo è per te!!”- disse dandomi una tavoletta di cioccolato. Era la mia preferita, o meglio, la NOSTRA tavoletta di cioccolato.
Sembravo un’ebete ma non mangiavo cioccolato… non mangiavo cioccolato precisamente da 3 anni.
Aprii con foga l’involucro e staccai un pezzo. Lo diedi a lui e ne staccai un altro.
Addentammo insieme i pezzi; e continuammo così per un bel po’.
-“Grazie Hazza!!”-
-“Per cosa??”- chiese continuando ad addentare il cioccolato.
-“Per essere qui, per avermi aspettata, per avermi fatto fare il giro della città..per avermi portato la cioccolata!! Insomma, ti ricordi ancora della tavoletta che io amavo!!”-
-“Questo è il minimo!!”- sorrisi e subito dopo, continuammo a camminare.
E come mi aspettavo, parecchie cose erano cambiate..
Oltrepassammo l’ora di pranzo e verso le 5 p.m decidemmo di sederci in un parco.
-“Allora hazza, raccontami com'è cambiata la tua vita in questi 3 anni!!”-
-“Ho continuato a giocare a calcio, ho ritrovato un po’ di amici e mi sono trovato una ragazza!!”-
-“Sono felice per te!!”-
-“E la tua vita invece..?”- chiese un po’ malinconico.
-“Bhe..diciamo che si è bloccata la mia vecchia vita ed è cominciata un’altra. Non ti arrabbiare ma non mi va di parlare di quel postaccio!!”- presi l’elastico e cercai di legarmi i lunghi capelli rossi.
-“Si bhe capisco,ma.. che cazzo ti sei combinata al braccio!?”- disse afferrando il mio braccio destro, tirandoselo a se e alzando la manica della felpa. Continuava a fissarmi..
-“Belli vero??”- dissi per sdrammatizzare
-“Si ma..perchè??”-
-“In quel posto era l’unica cosa che potevi fare per passare il tempo!!”- dissi ritraendo il braccio e abbassando la manica. Non riuscivo a reggere il suo sguardo, così cominciai a fissare il basso.
Con due dite, afferrò il mio volto e lo portò verso di se
-“Hei.. tranquilla. E’ la tua vita, le tue scelte.. So che in quel posto si cambia però sai, mi hai sorpreso!! Insomma, a 14 anni dicevi che non avresti mai fatto un tatuaggio perché ti fanno paura e ti fanno schifo e adesso, ti ritrovo tutto il braccio disegnato!!”-
-“Lo so.. scusami!!”- era l’unica cosa che riuscivo a dire.
E spalancai gli occhi quando mi abbracciò improvvisamente. Ricambiai l’abbraccio e dopo un po’ ci staccammo.
-“Senti un po’ ma,sai qualcosa su …”-


-CONTINUA <3
Allora.. in questo capitolo si parla del cambiamento di Cher, si scopre cos'è successo in quel postaccio e com'è andato avanti tutto il resto.
In più ricompare Harry ma come avrete capito, non comprometterà la storia tra Cher e Louis..sempre se ci sarà ancora.
Ci vediamo al prossimo. Spero sempre in un parere 
  
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