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Autore: LunaMag    04/11/2013    1 recensioni
Grazie alla mia migliore amica ho conosciuto i Fun. Proprio lei mi ha convinta a scrivere una storia su di loro, perchè sto passando un periodo difficile, e distrarmi mi aiuta. In questa storia parlo di una ragazzina di 16 anni di nome Miriam che, a causa del suo spirito ribelle, viene portata fuori dall'italia per passare l'estate in una specie di collegio. Anche lì lei riuscirà a far risaltare il suo spirito, conoscendo nuove persone e divertendosi da matti.
Ovviamente, non mancheranno i problemi e le preoccupazioni.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Jack Antonoff, Nate Ruess, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Scendemmo dall’aereo, io non mi ero ancora del tutto ripresa e mi sentivo molto debole.
Io e Syria decidemmo di andare subito all’albergo. Appena arrivate mi fermai sulla soglia del cancello, chiusi gli occhi. Inspirai a pieni polmoni, mi tornò in mente la prima volta che misi piede in quel posto, mi passarono per la mente tutte le giornate successive, la felicità, i pianti…riaprii gli occhi, guardai Syria e le dissi:
“Sono pronta!” Lei mi sorrise, mi strinse forte.
“Io l’ho sempre detto, sei speciale! Riesci sempre a stupire tutti, trovi del positivo in tutto, ti voglio bene!”
Quelle sue parole mi commossero. Prendemmo le valigie e arrivammo alla reception, per prendere le chiavi della nostra stanza.
Al bancone c’era Eufemia, che coglieva sempre l’attimo per dire cose scadenti, che aumentavano sempre più la voglia di farle conoscere Saw l’enigmista.
“Oh, vedo che non ci si riesce mai a liberare delle spine nel fianco!” Io ero molto stanca di lei e non mi importava quel che pensava,quindi per la prima volta, stanca, le risposi:
“Ti sei guardata allo specchio allora??” Lei mi guardò con gli occhi sbarrati, io e Syria in tutta risposta ci guardammo e scoppiamo a ridere,  prendemmo le chiavi e salimmo le scale.
Non appena aprii la porta Lucky mi saltò adosso, non lo vedevo da tantissimo tempo, eravamo entrambi felicissimi di rivederci. Era cresciuto parecchio, e aveva soltanto 3 mesi!
Sistemammo le valigie, dopo un po’ entrò Donatina, che mi abbracciò. Parlammo un po’ di tutto quello che era successo, anche se un po’ mi seccava. Poi si mise a parlare con Syria e io origliai un pezzo della conversazione :“Allora per la festa di domani è tutto pronto?”
 “ Si, prontissimo!”
La mia curiosità saliva, come sempre. Sono sempre stata una ficcanaso, specialmente se pensavo che qualcuno mi tenesse nascosto qualcosa.
Mentre loro parlavano pensai ad Alessandra. Sapevo che mancavano poche ore all’uscita che ci era permesso fare di sera, quindi presi il telefono e la chiamai.
“Pronto, con chi parlo?”
“Ciao Alessandra, sono Miriam”
“Ciao Miriam, che piacere sentirti!” Si sentiva dalla sua voce che era realmente felice, la immaginavo davanti a me, con quel suo sorriso e i suoi occhi che parlavano per lei.
“Anche per me, senti per caso stasera hai da fare? Io ho la liberata uscita e se ti va io Tu e Syria potremmo uscire insieme…”
“Ehm…dovrei uscire con mia cugina e un nostro amico, ma se per te e Syria non ci sono problemi potrete venire con noi!”
Chiesi a Syria se le andasse bene, disse che non c’erano problemi, quindi le risposi:
“Ci saremo! A che ora e dove ci vediamo?”
“Sai dove si trova l’orologio??” Era proprio il posto dove poco tempo prima trovai Lucky, probabilmente era un segno, tutto tornava.
“Certo!”
“Allora ci vediamo lì alle 9 in punto!”
“Non mancheremo, a dopo!”
Sapevo che a Syria Alessandra non era per nulla simpatica, come non compatirla, Alessandra mi aveva fatto stare molto male. Ma io volevo che lei vedesse in quella ragazza ciò che avevo visto io. Ero certa che le sarebbe stata simpatica.
Donatina finalmente uscì dalla stanza, così io e Syria abbiamo avuto un po’ di tempo per lavarci e sistemarci. Io mi calai nella vasca colma d’ acqua calda. Prima di entrarci la feci diventare colma di schiuma, accesi anche delle candele profumate. Crearono un’atmosfera molto rilassante, anche troppo, infatti mi addormentai, per fortuna per poco tempo.
Aprii gli occhi, uscire dalla vasca quando ci si è rilassanti così tanto è sempre un trauma, ma in fretta indossai l’intimo e uscii dalla camera.
Non sapevo proprio cosa indossare. Syria invece si era già vestita, dato che dieci minuti dopo saremmo dovute andare a cena.
Si era messa una mini gonna di jeans e una maglietta smanicata con delle decorazioni bellissime. Indossava le sue solite all star, ormai ne aveva di tutti i colori.
Io infine, decisi di indossare un paio di leggins e una maglia a mezza manica larga e lunga, sembrava quasi un vestitino molto corto. I dettagli che mi piacevano particolarmente di quella maglietta erano il fatto che mi scendesse su un braccio, lasciando una spalla semiscoperta, mentre sull’altra spalla c’era una decorazione fatta di borchie e che dietro avesse una specie di scollatura, che mostrava la linea della schiena e arrivava quasi al fondoschiena. Indossai un paio di scarpe con le borchie.
Cenammo, e subito dopo aver lavato i denti, ci dirigemmo nel luogo prefissato.
Eravamo un po’ in anticipo, ma si sa, io sono una persona molto puntuale.
Dopo cinque minuti arrivò Alessandra, le diedi un bacio e ci salutammo. Mi sembrava ancora un po’ strano, la reputavo un’amica, era davvero simpatica, ma mi tornava sempre in mente quello che mi aveva fatto. Però poverina, lei lo aveva fatto solo per poter  continuare a studiare. Di certo non era una giustificazione, la colpa non era la  sua. Era proprio per questo che l’avevo perdonata.
Salutò anche Syria, ma si vedeva lontano mille miglia che Syria non era contentissima di vederla.
Ma tutti questi pensieri sparirono quando vidi un ragazzo venire verso di noi. Era bellissimo. Castano, con una cresta bionda tinta, capelli alla moicana, degli occhi neri, ti perdevi nel suo sguardo, in quel nero pece infinito. Era un po’ più alto di me. Quando mi accorsi che veniva verso di noi, iniziai ad agitarmi, divenni rossissima, come mai prima d’ora.
Alessandra abbracciò subito la ragazza che camminava vicino a lui e non esitò a presentarci entrambi.
“Lei è Lucia, mia cugina, lui invece è un nostro amico, Alessio.”
Ci stringemmo la mano. Lucia era una ragazza bellissima: Capelli castani, occhi di grandezza normale, ma che per la loro vivacità spiccavano nel suo viso. Era magra, alta quanto me e indossava un dilatatore, simile al mio, ma un po’ più piccolo.
Presi subito confidenza con Lucia, i nostri caratteri erano molto simili. Dopo un po’ notai la timidezza di Alessio:  ciò mi portò a dargli un po’ di fastidio, era simpatico oltre che carino.
Syria ricevette una telefonata da Nate: le disse che sarebbe venuto a salutarla e lo disse anche a noi.
Quando Alessio sentì il nome di Nate sobbalzò: Chiese se fosse Nate Ruess, noi confermammo. Era il primo ragazzo che conoscevo a cui piacessero i Fun.
Facemmo conoscere Nate  a Lucia e Alessio, dopo un po’ Syria e Nate andarono in angolino appartato e dopo una mezz’oretta se ne andò e la nostra serata continuò.
Io, Lucia e Alessandra facemmo tre giri di cicchetti, mentre Alessio e Syria presero una Coca Cola, erano entrambi astemi.
Quando ci si diverte il tempo passa in fretta, e come per magia arrivò subito l’ora di tornare in Hotel, ci scambiammo i numeri, così ci saremmo sentiti su Whatsapp e iniziammo a percorrere la strada per tornare in camera.
Per il resto del tempo continuai a parlare con Syria e a massaggiare con Alessio, che tramite il cellulare riusciva ad essere un po’ più estroverso.
Arrivate in camera io e Syria iniziammo a parlare:
“Miry…a me Alessandra ancora non convince!”
Non sapevo cosa risponderle e rimasi per un po’ in silenzio, poi le dissi:
“Lo so, so che pensi che sia una stronza, so che non vuoi che io stia ancora male, so che lo fai per me, che mi vuoi molto bene, ma fidati, tutto andrà per il meglio. È una bravissima ragazza!”
“Vedremo…”Mi fece un cenno, speravo con tutto il cuore che cambiasse idea. Poi non potevo essere più grata di così ad Alessandra, cavoli mi aveva fatto conoscere quel gran figo di Alessio!
“Comunque Nate è stato molto dolce a venirti a trovare, non credi?” Lei divenne improvvisamente rossa e sorridente.
“Siii!! È stato dolcissimo!”
“Eeeeh…cosa avete fatto quella mezz’ora?” La guardai muovendo il dito, lo facevo ogni volta che intendevo farle capire un mio doppio senso.
“Ahahaha ma niente! Tanti bascetti!”
“Mmm si faccio finta di crederti!” Tra le due sono sempre stata la più maliziosa, dai nella vita bisogna divertirsi!
Continuammo a parlare per un bel po’ e io continuai a me saggiare con Alessio.
Verso l’una mi addormentai, il giorno dopo avrei dovuto riprendere tutte le lezioni, che noia!
Saaalve :3 Scusate lo stramegaritardo! Sono un pò impegnata ultimamente e le mie FF ne risentono e.e Mi impegnerò maggiormente nei prossimi giorni! Scusate ancoraa!
  
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