RIGHT
HERE IN MY ARMS
She’ll
be right here in my arms
So
in love
She’ll
be right here in these arms
She
can’t let go
Right
Here In My Arms, HIM
“Dobbiamo
finirla qui, Draco” disse Hermione decisa. Draco aprì un
occhio.
“Come,
scusa?” chiese.
“Dobbiamo
finirla qui, Draco” ripetè lei annuendo. Lui aprì anche l’altro
occhio.
“Dobbiamo?
Non mi sembra che qualcuno ci stia puntando una bacchetta alla gola” rispose
mettendosi a sedere sul letto.
“Non
sei per niente simpatico, Draco. Dobbiamo, punto e basta”
“Ok,
dobbiamo punto e basta. Ma non vogliamo giusto?” chiese lui iniziando a
vestirsi.
“Sì,
io lo voglio” rispose Hermione incrociando le braccia sul
petto.
“Non
sembrava, fino a dieci minuti fa. Cos’era, una scopata d’addio? Molto gentile,
da parte tua” replicò lui cercando i propri vestiti in giro per la stanza.
Hermione arrossì vistosamente.
“Dobbiamo,
punto e basta” ripetè ostinatamente.
“L’hai
già detto, tesoro. E mi sembra piuttosto debole, come giustificazione” ribattè
Draco raccogliendo da terra la camicia; la lisciò un paio di volte con le mani
prima d’infilarsela.
“Ma
è la pura verità, Draco; dobbiamo, non vedo molte alternative. Io non posso
tradire Ron!” esclamò Hermione scuotendo il capo.
“Ahia;
troppo tardi, piccola. Temo che tu l’abbia già fatto” disse Draco dando
un’occhiata al letto sfatto. Hermione distolse lo sguardo.
“Io
non posso più tradire Ron. Davvero,
non posso” ribattè lei portandosi una mano sul ventre. Questa volta fu Draco a
distogliere lo sguardo.
“Per
quello, eh? Cos’è, vuoi metteri giocare a Mamma Weasley, adesso?” chiese
sprezzante.
“Draco,
ti prego-“
“Quel
bambino potrebbe benissimo essere mio, lo sai anche tu. Perciò risparmiami le
tue scenate da futura mammina amorevole, per favore” la interruppe bruscamente
lui.
“Per
Merlino, Draco, anche tu sei sposato! Non ti senti minimamente in colpa?” sbottò
Hermione. Lui si grattò il mento un paio di volte, fintamente
pensieroso.
“Uhm,
vediamo… no. Direi di no – rispose infine – Astoria è una brava ragazza, certo,
ma tu… - s’interruppe, come se fosse stato sul punto di dire qualcosa di
particolarmente stupido – È troppo tardi, Hermione. È semplicemente troppo
tardi. Avremmo potuto fermarci un paio di mesi fa, forse. Fare finta che non
fosse successo niente e continuare ad odiarci cordialmente. Ma non ora,
Hermione. È troppo, troppo tardi” concluse con un lieve
sorriso.
“Dobbiamo
farlo, Draco…” disse lei piano. Lui sospirò.
“Provaci,
allora. Dato che sei tanto convinta di poterlo fare, provaci. Io scometto che
entro dieci giorni ti butterai tra le mie braccia implorandomi di dimenticare
tutto quello che hai detto” disse con un sorrisetto
divertito.
“Non
dire stupidate, Draco” rispose Hermione sbuffando.
“Sai
benissimo che vincerò io, Hermione; è inutile che giochi alla moglie perfetta
con me. Perché dovunque tu vada, l’unico posto in cui sarai mai felice è questo”
replicò lui aprendo le proprie braccia.
“Mi
sembra di averti già detto di non dire stupidate, sai?”
“Dieci
giorni, Hermione. Dieci giorni”
***
Draco
aprì la porta sorridendo.
“Hai
perso. Sono passati undici giorni” disse Hermione
entrando.
“Dannata
Grifondoro. Per un attimo ho temuto che fosse finita davvero” rispose lui.
Hermione rise, prima di buttarsi tra le sue braccia.
“Ah,
io non imploro” aggiunse stringendolo più forte.
L’ennesima
stupidata, lo so. Non è colpa mia se quella canzone mi ha ispirata! >__<
Ascoltandola ho avuto una
folgorazione, ed in un paio d’ore la ff era scritta; ho inserito anchegli
avvertimenti AU ed OOC perché so benissimo che, purtroppo, non succederà mai una
cosa del genere. ç___ç
Comunque,
Leather&Libraries rules! <3
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