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Autore: _katherine_lls    05/11/2013    3 recensioni
una missione per il ministero, sono entrambi auror. Entrambi single. Entrambi bravi a scuola. Ma solo questo hanno in comune.
Sono Purosangue e Mezzosangue.
Nessuno l'avrebbe creduto possibile.....
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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“ lui chi???”

“ lui”

In quel momento una civetta cominciò a battere incessantemente il becco contro la finestra

“ maledetto uccellaccio!” borbotto Draco alzandosi ed andando ad aprire la finestra

“ ciao Draco,

per motivi di sicurezza è meglio che tu non sappia chi sono. Non ho notizie di tuo padre da un bel po’, ne ho perse le tracce subito dopo che lui ti ha mandato quella lettera, non penso sia ancora in contatto con te. Non lo farebbe mai, è poco prudente. Due mangiamorte erano riusciti a rintracciarlo, lui è riuscito a scappare e a nascondersi nuovamente insieme a tua madre. Se hai notizie di lui, ti prego, fammi sapere.

Questo era solo il primo punto….

Dentro la stanza della signorina Granger, ad Hogwarts, è stata trovata una lettera, non sappiamo di chi, l’ammiratore segreto non si è firmato, e non riusciamo nemmeno ad aprirla. Dovrebbe venire lei di persona, il prima possibile, potrebbe essere fondamentale per la vittoria questa guerra.

Tu invece, dovresti proteggere meglio il manor, gli incantesimi sono in quel libro rilegato di pelle di drago che tuo padre conserva in soffitta; sarebbe più sicuro per entrambi. Non rispondere alla lettera, fai solamente ripartire Erold, e cerca di venire insieme alla signorina Granger ad Hogwarts il prima possibile” lesse Draco ad alta voce, mentre Hermione lo guardava sbalordita.

Chi diavolo poteva averle scritto una lettera, e soprattutto come faceva quest’ultima a trovarsi nella sua stanza da caposcuola ad Hogwarts? Solo Harry e Ron potevano entrare. Ron….

“ Cazzo Draco. Dobbiamo andare immediatamente ad Hogwarts. Chiunque abbia scritto quella lettera, anche se sembra la calligrafia dell’anziano preside, sa che la lettera che si trova nella mia vecchia stanza è stata scritta da Ronald. Nessuno poteva entrare nella mia stanza, tranne lui ed Harry, ma Harry non mi ha mai scritto nessuna lettera, a parte quelle dell’orario di lavoro!” disse Hermione infilandosi il suo giubbotto Beige, che Tipsy le porgeva

“ Herm, amore ne sei sicura???”

“ Draco ragiona! Nessuno poteva entrare nella mia stanza!”

“ nessuno ne avrebbe avuto il coraggio!” scherzò il biondo prendendo la mano della sua ragazza e smaterializzandosi davanti al cancello di Hogwarts, che subito si aprì per lasciarli passare.

“ quanti bei ricordi!” disse Hermione guardando il profilo della foresta e le sponde del lago nero.

“ buongiorno ragazzi!” saluto la preside Minerva McGrannit venendo incontro ai due ragazzi

“ buongiorno professoressa!” salutarono in coro i due ragazzi, Hermione guardandola con ammirazione e rispetto, mentre Draco con sguardo truce e offeso, memore delle punizioni da lei inflitte ai serpeverde.

La professoressa sembrò sorvolare le occhiate di puro astio che le aveva rivolto il biondino e anche le loro mani intrecciate, e disse solamente “ il preside Silente vi aspetta nel suo ufficio. Mi aveva avvertito che sareste arrivati molto presto!” e poi si allontanò lasciando fluttuare il lungo mantello nero dietro di lei.

Nessuno si era accorto della lacrima che era scivolata dall’occhio destro della donna. Nessuno dei due ragazzi si era accorto del suo sollievo nel vederli vivi.

“ Brutta racchia rinsavita!!!” borbottò Draco beccandosi un occhiataccia dalla sua neo ragazza

“ Malfoy qualcosa da dire?” chiese infatti la ragazza guardandolo con un sopracciglio alzato

“ cara Herm, le cose da dire su quella ” e indicò con il mento la professoressa di trasfigurazione che si stava inoltrando nella foresta proibita “ sono tante, ma non sono sicuro cha apprezzeresti sentirle!” rispose ghignando e allungando il passo.

Dopo poco tempo raggiunsero il corridoio che portava all’ufficio del preside, ormai quei corridoi li conoscevano entrambi a memoria, e alcuni rievocavano bei ricordi, altri meno.

POV DRACO

“ Draco, non ci può essere nessuno a quest’ora su quest’ala del castello!” disse Blasie sottovoce all’amico, dopo che era scappato fiori dalla sala grande nel bel mezzo del pranzo per seguire Tiger e Goyle.

“ Bla chi te lo dice??? Li ho visti venire da questa parte, ed ero sicuro che avessero qualcosa in mano!” rispose di rimando il biondo, prima di zittirsi e di posare l’orecchio sulla porta di una classe da cui provenivano dei rumori ovattati, probabilmente dovuti ad un incantesimo fatto piuttosto male, ma non c’era d’aspettarsi altro da Tiger e Goyle

“ Zabini visto che avevo ragione?” rispose il biondo fulminando con un occhiataccia l’amico.

“ come sempre Draco, ma cosa pensi che stiano facendo quelle due teste vuote???”

“ non lo so ma se stai zitto forse lo sapremo, imbecille!” rispose adirato il biondo, che tentava inutilmente di origliare la conversazione.

“ allora? Siete riusciti a capire dove va mio nipote ogni sera alle nove?” chiese una voce fredda, che poteva appartenere solamente a Bellatrix.

“ no Bellatrix, lo vediamo andare al settimo piano, Ma poi sparisce!”

“ razza di incompetenti sono due mesi che lo pedinate e ancora non avete capito dove va alle nove di sera?” sbaglio o quella era l’ora in cui mi incontravo con gli altri membri dell’ordine maggiorenni. Non ne potevo più di stare dalla parte di Voldemort, così ero andato a spifferare tutto a quel vecchio preside, che mi aveva dato protezione e mi aveva accolto tra le sue fila come una spia. Poco tempo dopo era passato anche mio padre, dato che le sue informazioni erano sicuramente più importanti delle mie essendo il braccio destro di Voldemort.

Ma come diavolo avevano fatto quei due gorilla a scoprire che ogni sera mi allontanavano dal dormitorio? Forse in fondo non erano stupidi come sembravano.

“ la prossima volta che vengo voglio sapere dove va il figlio di mia sorella in giro tutto solo dopo il coprifuoco!” disse Bellatrix con una risata gelida che riecheggiò per tutti i sotterranei.

“ andiamo via Blasie!” dissi al mio migliore amico prima di darmela a gambe fino all’ufficio del preside .

“ Draco ci sei??? Stai bene?” chiese Hermione mentre muoveva una mano davanti ai miei occhi ancora fissi in quella nicchia del corridoio da cui avevo origliato quella conversazione che in un certo senso aveva permesso a quelli dell’ordine di vincere la guerra contro quello scheletro ambulante

“ si Herm tranquilla sono solo ricordi!” rispose guardandola negli occhi.

“ ricordi di qualche scopatela con quella primina carina che ti piaceva quando eravamo al terzo anno???” chiese Hermione mettendo le mani sui fianchi in stile Molly Weasley.

“ quella??? Era solo brava a letto!” rispose Draco ghignando perfidamente “ comunque no, stavo solo ricordando quando ho origliato la conversazione di mia zia e di quei due gorilla!” disse continuando a ghignare mentre la bella mora si rilassava visibilmente.

“ buongiorno ragazzi. Sapevo che mi potevo fidare della signorina Granger!” disse l’anziano preside, arrivando silenziosamente dietro le loro spalle, spaventandoli.

“ buongiorno preside, ho immaginato che fosse lei dalla scrittura. Che piacere rivederla. Come mai ci ha chiamati???” chiese Hermione guardando l’anziano preside che stranamente sorrideva.

“ vede signorina Granger, abbiamo trovato una lettera del signor Weasley nella sua camera, e abbiamo pensato di avvertirla. Oltretutto noi non possiamo aprirla, ha fatto un incantesimo di riconoscimento alla pergamena, talmente potente che nemmeno io riesco ad aprirla.” Disse sorridendo bonariamente l’anziano preside.

“ dove è la lettera?” chiese Draco guardando negli occhi il preside. I suoi occhi grigi stavamo sfidando quelli dell’anziano preside, in cerca di un segno che tradisse la sua bontà.

“ nella camera della signorina Granger, signor Malfoy, non l’abbiamo nemmeno toccata.” Disse il preside

10 minuti dopo

Questa camera è esattamente come la ricordavo, non è cambiata di una virgola, addirittura il letto è come lo avevo lasciato io alla fine del settimo anno, sembra che il tempo in questa stanza si sia fermato” disse Hermione entrando in quella stanza che per anni era stata la sua camera.

“ ecco la lettera!” disse indicando il comò e sorridendo incoraggiante a Draco che non si fidava ancora totalmente del preside.

“ cara Hermione,

probabilmente riceverai questa lettera quando molti avvenimenti avranno cambiato per sempre la nostra vita, portando via quei due bambini che eravamo, e non permettendo al tempo di fermarsi quando noi eravamo felici. Io, tu ed Harry.

Volevo dirti che il mio amore non è mai stato falso, e non lo è tuttora.

ho sempre sperato che tu mi guardassi meglio e mi vedessi realmente.

Non per quanto riguarda quel mio sentimento che so per certo che non è mai stato ricambiato e che mai lo sarà, ma speravo al mento che tu vedessi chi sono io realmente, che ti accorgessi prima che i fatti si mettessero tanto male, che non sono un buono.

Non lo sono mai stato e mai lo sarò.

Se stai leggendo questa lettera, probabilmente alcune cose spiacevoli sono già successe, sennò non ti saresti recata ad Hogwarts, non dopo la mia scomparsa. Ti conosco troppo bene, quei luoghi ti avrebbero fatta soffrire, e tu non ci saresti tornata.

A meno che non fosse successo qualcosa…

Ora come ora, non so cosa ti farà tornare ad Hogwarts, ma ti chiedo un'unica cosa, un ultimo favore. Se qualcuno deve uccidermi, sono un mangiamorte, lo so che prima o poi succederà, lascia che sia Harry.

Non farlo te, non te lo perdoneresti mai.

Non sporcarti la coscienza per colpa di un mangiamorte fallito. In fondo è questo che sono anche se sono il nuovo braccio destro di Voldemort, sempre un fallito sono, ho rinnegato la mia famiglia e la mia vita per il potere. Non so come definirmi.

Fammi almeno questa cortesia, come ultimo favore, ultimo saluto.

Ti prego

Sempre tuo,

Ronald”

Alla fine della lettera c’erano alcune macchie, probabilmente mentre scriveva Ron stava piangendo.

Senza dire niente, Hermione ancora scossa, sia alzò e passò la lettera a Draco, che si mise immediatamente a leggere.

La sua espressione man mano che leggeva cambiava: all’inizio era rilassato, ma una vena di preoccupazione si vedeva nei suoi occhi argento, poi nervoso e alla fine arrabbiato. Più con se stesso che con Ronald. Più che con se stesso, dato che non era riuscito nemmeno a proteggere la ragazza che per lui era tutta la vita, da un mangiamorte fallito, più con se stesso che non si era accorto della presenza di quella testa rossa alle riunioni dei mangiamorte. Più con se stesso, perché se fosse stato più attento, molte persone non sarebbero morte. Non riusciva a perdonarsi.

Senza accorgersi, lasciò cadere la lettera, che venne raccolta da una titubante Hermione, che poi gli buttò le braccia al collo e cominciò a singhiozzare sul suo ampio petto, mentre lui tentava invano di darsi pace.

Silente, o meglio quello che tutti credevano fosse l’anziano preside, da un anno a questa parte, se ne stava in un angolo e guardava i due ragazzi immobile, pensando che se uno, tre anni fa gli avesse detto che quelle due teste calde si sarebbero messe insieme, lo avrebbe cruciato seduta stante.

“ preside, ma perché secondo lei Ron avrebbe dovuto scrivere questa lettera?” chiese Hermione

Il preside portò la mano sotto il mento, come a pensare, in un gesto che a Draco sembrò molto familiare, un gesto che aveva visto fare un sacco di volte, ma non ricordava da chi.

“ non lo so signorina Granger, forse voleva farle sapere la verità” rispose il preside, fissando Draco negli occhi, e ancora per una volta lui era sicuro di aveva già visto quegli occhi e quella strana luce, non erano quelli dell’anziano preside, ma erano freddi, gelidi.

“ forse ha ragione preside!” disse Hermione sorridendo

“ venite, vi accompagno al cancello!” disse il professor Silente, facendo cenno ai due ragazzi.

Draco durante il tragitto, non staccò gli occhi di dosso al preside nemmeno un secondo. C’era qualcosa che lo faceva sentire inquieto.

“ arrivederci professoressa McGrannit!” salutò Hermione correndo ad abbracciare la donna appena la incontrarono in giardino.

La professoressa, però , sembrava un po’ titubante e rigida, nell’abbracciare la ragazza che per anni era stata la sua pupilla.

E Draco ancora una volta fu sicuro di avere già visto una donna con quel portamento, una donna che faceva così tanta fatica ad abbracciare qualcuno, una donna che lui conosceva benissimo.

E finalmente capì.

Tirò fuori la bacchetta e si parò davanti ad Hermione come per proteggerla, anche se sapeva che se loro due avessero voluto attaccare non avrebbe avuto scampo.

“ cosa siete venuti a fare qua?” chiese Draco cercando in vano di controllarsi.

Ciao a tutte!!!
allora che ne pensate??? Secondo voi chi sono realmente Silente e la McGrannit???

Fatemi sapere cosa ne pensate, i consigli e le critiche sono accettati, così potrò migliorare il capitolo

Intanto …

Ringrazio le circa novecento persone che hanno letta questa ff e non si sono fermate solo alla trama, che dice assai poco della storia

Un ringraziamento alle due personcine che l’hanno messa tra le ricordate

Un ringraziamento particolare va alle nove personcine che l’anno recensita e alle nove che l’hanno messa tra i preferiti

Un mega ringraziamento va alla mia migliore amica come sempre …

E un grazie anche a Zafira, per la sua stupenda recensione …

Grazie di tutto

A presto

Rowena00

  
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