Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Mew_Chicca    20/04/2008    8 recensioni
Non avevo mai visto la mia bella così dura e questo mi spiazzò. Corsi via dopo il suo rifiuto senza una meta. Sono passati 400 anni da quando l'ho persa e non riesco a credere ai miei occhi ora che con le sue guance tinte di un lieve rossore viene presentata dal professore alla classe come nuova alunna -Questa storia riprende da quando Edward e bella si sono lasciati con la sola differenza che Bella non si butta dallo scoglio ed Edward non è tornato fino a quando dopo ben tre anni non riuscendo a vivere senza di lei le chiede perdono. Lei pultroppo non lo accetta e lui distrutto la lascia vivere.Dopo ben 400 anni Edward rivede una persona defunta da tempo e ciò lo porterà quasi ad impazzire. Il destino gli ha concesso una seconda possibilità.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nuova pagina 1

Una seconda possibilità

capitolo 1 - Prologo. Tutto iniziò così...

FlashBack

-No Edward. Mi hai abbandonata tre anni fa dicendomi che era meglio che vivessi la mia vita da umana

e ora che finalmente ci sono riuscita, ora che non soffro più per te dovrei abbandonare tutto questo,

tutto quello che ho e che mi sono costruita perché a te è venuta voglia di riavermi ?

Non sono un giocattolo Edward. Non puoi prendermi e lasciarmi come ti pare. È finita questa volta, davvero.

Non l’avevo mai vista così dura. Soffriva anche lei nel dire quelle parole ma aveva ragione.

Chi ero io per distruggerle la vita che si era costruita ?

Così dicendo mi lasciò di sasso spezzando il mio cuore di pietra che solo vedendola era ritornato a battere .

Corsi lontano senza una meta lasciandola vivere la propria vita…

Fine FlashBack.

Sbuffai sentendo i pensieri degli adolescenti eccitati.

Guardai Alice esasperato mentre a braccia conserte mi rilassai sulla sedia. L’ennesimo pensiero di un ragazzino eccitato per l’arrivo della nuova alunna mi sfiorò la mente.

Mi sembrava di ritornare a quattrocento anni fa. Quando la mia magnifica Bella fece il suo ingresso alla scuola di Forks e facendomi perdere la testa per lei in poco tempo. La campanella suonò rimbombando per i corridoi e per la mensa della scuola richiamando tutti gli alunni all'ordine nella propria classe. Piano piano la mensa si svuotò e i corridoi si riempirono per poi diventare vuoti anche quelli.

Entrai nell’aula di biologia e mi accomodai al tavolo per gli esperimenti solo come lo ero da molto, moltissimo tempo. Presi libri e quaderni mettendoli sparpagliati sul banco doppio occupandolo tutto.

Una ragazzina esile dalla pelle bianca e i capelli scuri che le incorniciavano il viso pallido a forma di cuore entrò nell’aula facendomi sussultare.

Era incredibilmente uguale a lei. Lei che da quattrocento anni non aveva più un nome.

- Ragazzi voglio presentarvi una nuova alunna che da oggi frequenterà la nostra classe. Lei è Isabella Swan è arrivata da poco da Phoenix quindi mi raccomando trattatela bene.- Il professore presentò la ragazza alla classe e le sue guance si tinsero di un lieve rossore poi si fissò le mani imbarazzata e rivolse piccole timide occhiate alla classe.

Sussultai sentendo il suo nome quel nome che non sentivo da anni. Erano passati 400 anni da quando l'avevo persa e non riuscivo a credere ai miei occhi quando con le sue guance tinte di un lieve rossore venne presentata dal professore alla classe come nuova alunna Il professore le firmò il foglio e le indicò dove sedersi. Al mio fianco. Lei goffamente si diresse verso il banco dove ero seduto io e si accomodò vicino a me.

I miei occhi si fecero scuri e il veleno mi inondò la bocca. Quel profumo, quell’odore che non avrei mai dimenticato eccolo là fresco e dissetante. Era il suo ne ero certo. Chi era quella ragazza ? Perché era cosi impressionabilmente uguale alla mia Bella? Assurdo. Scossi lievemente la testa e mi concentrai sulla lezione. Mi allontanai rifugiandomi al bordo della sedia più in la possibile per evitare che commettessi una strage non avevo un richiamo del sangue così forte da decenni e ora non sapevo più come comportarmi. Il suo sangue cantava per me come fece quello della mia Bella quattrocento anni fa. Lei lasciò cedere i suoi capelli dalla spalla come per separare il suo viso dal mio. Era tutto un deja-vù. La sfortuna si abbatté su di me. Il professore infatti ci fece fare un esperimento in cui io e la sosia della mia amata dovevamo collaborare.

Timidamente si voltò verso di me e io le sorrisi. Lei arrossì di botto e di certo non mi facilitò le cose dovetti esercitare un autocontrollo tale che poteva risultare impossibile.

- Piacere io sono Edward Cullen.- mi presentai cordialmente con la voce roca per via della sete che mi grattava la gola.

- Isabella Swan piacere mio – sussultai nuovamente. – Ma chiamami Bella preferisco- assurdo, incredibile totalmente impossibile. Quella era lei ne ero certo. Quella voce, quella timidezza quella goffaggine, quel profumo. Stavo impazzendo dovevo smettere di pensare mi dovevo concentrare sull’esperimento. Quel giorno la sorte voleva che io impazzissi. L’esperimento che dovevamo fare era proprio quello che facemmo io e la mia bella la prima volta assieme. Dovevamo separare ed etichettare epitelio di cipolla in base alla fase di mitosi in cui si trovavano. Avevamo venti minuti ed ovviamente non potevamo usare i libri.

- Iniziate pure – disse il professore.

- Vuoi che inizi io ? – chiesi io vedendola leggermente sgomentata.

- Come preferisci – rispose lei cordiale evitando il mio sguardo.

- Faccio io dai – disse prendendo il telescopio visto che nessuno che dei due si decideva. Lentamente sistemò il primo vetrino sotto il microscopio e dopo averlo mosso un po’ espresse la sua analisi.

- Profase.- sorrise e in quel momento provai a leggere nella sua mente per la prima volta ma ci vidi il vuoto. “ non di nuovo” pensai scioccato.

- Ti dispiace se do un occhiata ? – chiesi cordialmente prendendo il telescopio.

- Fai pure – disse lei timidamente spingendo verso di me l’oggetto in questione.

- Profase- concordai scrivendolo con la mia calligrafia perfetta sul foglio.

Il secondo lo analizzai io per primo e mormorai

- Anafase- andandolo subito a scrivere sul foglio ne ero certo.

- Posso ? – chiese allungando una mano verso di me per prendere il telescopio e io glie lo porsi.

- Numero tre ? – chiese e io le passai il vetrino che cadde sul tavolo quando ci fu contatto fra le mie mani gelate e le sue calde.

- Cullen, Swan ! – esclamò il professore. – Attenti con i vetrini, abbiamo solo questi- ci rimproverò irritato.

Dopo aver chinato lievemente la testa riprese il vetrino e lo analizzò con cura.

- Interfase – disse e mi passò il telescopio prima che io potessi chiederglielo.

Concordai e scrissi quello che aveva detto sul foglio.

Terminammo molto prima degli altri che tentavano in tutti i modi di copiare dal libro.

Il professore si ci avvicinò e dopo aver letto tutti i risultati ovviamente esatti disse.

- Cullen perché non hai fatto analizzare nulla a Isabella- disse furioso guardandomi severo.

- Guardi professore che bella ha trovato ben tre risultati su cinque.- il professore mi guardò torvo e poi rivolse uno sguardo alla mia collega.

- è vero Isabella ? – chiese dubitando.

- si – mormorò timida.

- frequentavi il corso avanzato a Phoenix ? – chiese ancora dubbioso.

Lei non rispose si limitò ad annuire timidamente e il professore si allontanò borbottando qualcosa.

Aprirono le finestre per il caldo e un ondata del suo profumo mi travolse come un carro armato. Mi irrigidii e smisi di respirare. Dopo poco tempo suonò la campanella e lei sparì.

Andai verso la mensa dove incontrai i miei fratelli.

- tutto bene Edward ? – chiese Alice timorosa.

- l’ho rivista- mormorai sconvolto e lei altrettanto spalancò gli occhi sorpresa.

- Edward so che ti manca…ma- iniziò mortificata.

- Alice! – la rimproverai. – mi manca certo ma non sono pazzo- dissi irritato anche se aveva lasciato la frase in sospeso sapevo cosa stesse pensando glie lo lessi. Pensava che tutto quello accaduto stamattina fosse frutto della mia immaginazione. Si dovette ricredere quando seguita da una ragazza di nome Jessica la sosia del mio amore fece il suo ingresso nella mensa.

- che diavolo sta succedendo- mormorò allibito Emmett.

- non lo so – mormorai. – so solo che quella è lei, ne sono certo- deciso di scoprire la verità uscii dalla mensa con i miei fratelli. Dovevo parlare con Carlisle.

Eccomi con una nuova storia che ve ne pare ? Spero che vi piaccia e mi raccomando recensite !

  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Mew_Chicca