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Autore: Alisia_Durand    05/11/2013    5 recensioni
Ho 17 anni e nonostante questo sono sempre stata molto sfortunata in amore, come vedrete, ma forse, dico forse!
E' arrivato anche per me il momento di essere felice e di sapere cosa sia il vero amore e cosa si prova quando questo sentimento arriva come un uragano e ti travolge, ma perché sia vero dovrò affrontare una delle mie più grandi paure, legarmi con qualcuno e aprirgli finalmente il mio cuore ...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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(Alexis e Kyle)

Capitolo 3

No, non può essere!

Non stava capitando davvero!!

E' impossibile, stava cercando veramente di fare quello che pensavo...

Non voglio!! o si?!

Quindi, per cercare di levarmi da quella situazione super imbarazzante, cercai di parlare di qualcosa, qualsiasi cosa...

<< che vorresti dire che ti annoiavi, mentre con me cosa? >> ci ero riuscita, si era allontanato e ora stava per rispondermi, per fortuna... << tu,come posso dirlo... sei strana!!>Ora mi sentivo vagamente offesa !!

<< Cosa?! Io, strana ?! No, mio caro! Ti ricordo che quello che ha spaventato Roxy solo guardandola , non sono stata io!! >> appena pronunciai queste precise parole nel suo viso spuntò un sorriso e l'unica cosa che fece fu una espressione di sorpresa con i suoi bellissimi occhi, no.. aspetta che sto dicendo!!

I suoi NORMALISSIMI occhi marroni si illuminarono leggermente quando mi guardò...

Poi però notai che la sua non fosse una vera e propria risposta, allora mi ricomposi e sostenendo il suo sguardo cercai di fare la ragazza “tosta” << e quel sorrisino cosa significa, io ero seria anzi, sono ancora seria!! >>

Intanto Christy guardava molto attentamente tutta la scena, era molto incuriosita dal comportamento di suo fratello, era da molto tempo che non lo vedeva comportarsi così e non lo aveva MAI visto difendere una ragazza, lo faceva solo con lei che era sua sorella, neanche con la sfilza di ragazze che gli andavano dietro.

Poi a un certo punto arrivò alla conclusione più ovvia!!

“oh... non mi dirai che...”

Io avevo assistito a tutta la rivelazione mentale, e mi chiedevo cosa avessimo mai detto di così strano da farla reagire in quel modo ma proprio allora Dylan seguì il mio sguardo e vide anche lui la reazione di sua sorella, a quanto pare però lui la capì ( infondo era sua sorella!! ).

Si ricompose e ritorno il solito ragazzo,distaccato e molto maleducato…

Sembrava che il solito ragazzo pieno di se e il ragazzo di fronte a me con gli occhi luccicanti sembrava che non fosse mai esistito e che me lo fossi inventato io di sana pianta.

A quel punto si rivolse a Christy con la voce più scocciata che avessi mai sentito << Basta,mi sono stufato! Andiamo.. è arrivato l'autobus! >> quindi senza neanche darle il tempo di salutarmi a modo la prese per una mano e la trascinò via, la vidi soltanto annuire con la testa e girarsi nella mia direzione facendomi prima ciao con la mano e poi l'occhiolino, indicando suo fratello come se quel semplice gesto potesse spiegare tutto quello che era successo poco fa...

Ovviamente, intuitiva come ero io capii fischi per fiaschi “ Ma cosa le è preso? Le è per caso entrato un moscerino nell'occhio?!”

Comunque, non ci feci molto caso e mi girai per incamminarmi verso la mia fermata che era leggermente più avanti...

“Oggi è stata una giornata pazzesca” mi scappò un sorriso, chissà che faccia avrebbe fatto mio fratello se lo sapeva “ E' così diverso da tutti i posti che sono stata, gli abitanti, da molto educati passano a super arroganti poi la scuola è pazzesca, i professori e le professoresse sono uniche nel loro genere, e gli alunni.. “ pensando soltanto alla parola alunni mi venne in mente quell'antipatico di Dylan, anzi no, d'ora in poi lo chiamerò veramente scimmione!! Credo che sia il soprannome più azzeccato che possa esistere per lui dopo quello che è successo con quella pazza di Roxy.

E non riesco a credere che per lui quella pazza ero io, e cosa ancora più incredibile!!

E' che possa essere il fratello di una ragazza così simpatica e dolce come Christy!!”

Ero talmente presa dai miei pensieri che non mi resi conto di dove mi trovavo, dove stavo andando e come fossi arrivata in quel luogo finché non sentii una voce,una voce maschile chiamarmi << Hey Tesoro! Che ne diresti di venirci a dare un po' compagnia? Dai dolcezza, ci sentiamo soli soletti!! >>

Quella voce non mi sembrava famigliare, e molto lentamente ,perché avevo paura di quello che poteva esserci, mi girai...

Cavolo!! avrei fatto meglio a non farlo, dietro di me c'erano tre ragazzi grandi e grossi che appena videro che gli stavo guardando si incamminarono subito nella mia direzione “Oddio! Dai Lexy, ce la puoi fare! Basterà camminare un po' più veloce del normale e tutto andrà bene! Ma perché mi sembra di andare così piano ?!”

Intanto, confortata da questi bellissimi pensieri mi guardavo disperatamente in giro in cerca di un qualsiasi segno che mi riportasse a casa, ma non c'era verso!!

Non conoscevo questo quartiere e non avevo la più pallida idea di come tornare a casa mia!!

Il ragazzo continuò a parlarmi << Hey tesoruccio perché hai aumentato il passo? Che fai,scappi? Oh aspetta... ( con un sorriso malvagio ) non ti sarai mica persa?? >>

Cominciò a ridere insieme ai suoi amici e poi con voce “benevola” << Dai, vieni qui da noi. Tranquilla, ti aiutiamo noi a trovare la tua dolce casa!!” Maledizione!! mi sembrava di essere nella fiaba dei tre porcellini, peccato che io ero tutti e tre i porcellini!!

“ Ok, sto cominciando a sudare freddo... Ma cosa vogliono da me??” Allora mi feci forza e mi misi a correre per scappare ma non so come in un batter d'occhio mi raggiunsero! Oh merda!!

<< Tesoro, ma stavi scappando? >> ora erano davanti a me.

Ero pietrificata, sentivo le gambe che iniziavano a tremare, il respiro mancare e la paura crescere.

Cercai di spiccicare parola, ma con scarsi risultati << io veramente.. io.. non.. cioè.. >> “oddio in che guaio ero finita!!”

In quel momento uno dei ragazzi del gruppo mi prese per la vita e mi avvicinò a lui.

Mi teneva così stretta che mi stava facendo male. “No, deve smetterla!! Ti prego fa che mi lasci stare!!”

Volevo ribellarmi ma il mio corpo me lo impediva, solo la mia mente era attiva in questo momento.

Ero veramente molto spaventata, ma quando finalmente ripresi un po' il controllo su me stessa cercai di liberarmi.

Il ragazzo fischiò << come siamo scontrose! Su dai, dammi un bacietto!” e detto questo cercò di avvicinare la sua lurida bocca al mio viso, mi girai per evitarlo, allora lui si infiammò di collera << Non mi dirai mica che sei una fighetta con la puzza sotto il naso! Che c'è? Io sono troppo brutto per i tuoi canoni?! >>

Riprovò a baciarmi ma questa volta non avevo via d'uscite, mi teneva il viso tra le sue mani,avvicinandomi sempre di più a lui.

Da quanto ero terrorizzata non mi resi neanche conto che iniziai a urlare << !!! DYLAN !!! >> lo avevo preso alla sprovvista e dallo stupore indietreggio di un passo, senza perdere neanche un secondo mi girai e cominciai a correre.

Correvo, correvo alla cieca, senza neanche guardare dove stavo andando, volevo soltanto allontanarmi da quei tre manigoldi!!

Più correvo e più i miei occhi diventavano lucidi, a un certo punto avevo la vista così annebbiata che nemmeno mi accorsi di avere qualcuno di fronte quindi ci andai a sbattere.

“No,ti prego! Voglio tornarmene a casa!!! Perché diavolo sono uscita, perché!!!! Ma perché Dylan non ci sei... brutto scimmione, non ci sei mai quando servi!!!!!!”

Per fortuna notai che il ragazzo in questione non era del gruppetto di prima, anzi sembrava molto gentile.

Così gentile che mi tese la mano per aiutarmi ad alzarmi, alzandomi lo guardai e per quanto stupido potesse essere, iniziai a piangere per il sollievo.

Gli saltai addosso per abbracciarlo << Dylan, grazie a dio sei tu!! >> e con le lacrime agli occhi e una voce soffocata dai pianti gli dissi << Non puoi neanche immaginare quanto sono contenta di vederti... se non c'eri tu io... >> però mi allontanò e con uno sguardo dolce, cercando di non spaventarmi, e con più calma possibile disse << Mi dispiace contraddirti, ma io non mi chiamo Dylan >> a quel punto feci un passo indietro,strofinai gli occhi pieni di lacrime e notai che aveva ragione.

Aveva un che di Dylan, ma con gli occhi pieni di lacrime lo avevo scambiato proprio per lui.

Il ragazzo scuro di pelle, che prima mi stava molestando ci aveva raggiunto e senza pensarci due volte mi afferrò il polso strattonandomi per portarmi via.

Strinse così forte che lanciai un grido!

Il ragazzo che prima avevo scambiato per Brendon intervenì in mia difesa.

Con un gesto agile mi liberò e mi abbracciò con fare protettivo con le sue braccia, veramente muscolose... a guardarlo era tutto un muscolo...

<< Hey amico, vuoi fare l'eroe per caso?!L'ho vista prima io, trovatene un'altra!! >> i tre ragazzi ci accerchiarono ma lui sembrava completamente indifferente a quello che si apprestavano a fare.

Si girò verso di me, che ero tipo dieci/quindici centimetri più bassa e sorridendo,forse per questo, disse << Allontanati di qualche passo, non vorrei che ti facessi male mentre do una lezione a questi buffoni!! >> neanche il tempo che mi allontanassi abbastanza per non prenderle anche io, uno dei tre energumeni cercò di sferrare un pugno al mio “amico”, se così si può chiamare, ma lui fu più reattivo...

“devo chiederli come si chiama ora che ci penso... Oddio stanno per tirargli un calcio,speriamo che non si faccia troppo male! Non me lo perdonerei mai, infondo lui si è intromesso per aiutarmi!” chiusi gli occhi dalla paura, non potevo vedere, se gli fosse successo qualcosa...

Dopo qualche minuto, che avevo ancora gli occhi chiusi, sentii su una mano sulla spalla, e indietreggiai senza guardare neanche chi fosse.

<< Non ti preoccupare, sei in salvo ora, nessuno ti darà più fastidio.. su vieni,alzati e dimmi, prima ti hanno fatto qualcosa? >> guardai i tre energumeni, erano a terra che si lamentavano per il dolore e il ragazzo di fronte a me si stava stiracchiando tutto tranquillo il suo giacchetto.

<< No, per fortuna no, ma solo perché sei arrivato in tempo.. Grazie >> avevo le lacrime agli occhi...

<< No no dai, non piangere.. non c'è più pericolo!! >>

<< Si, lo so e ti ringrazio ...ma … pensavo a che fine avrei fatto se non fossi arrivato a salvarmi !! >> ora stavo proprio piangendo.

Mi abbracciò, e stranamente glielo lasciai fare perché in questo momento ne avevo proprio bisogno << Su non piangere, una bella ragazza come te non dovrebbe mai piangere.... >> rimanemmo così per qualche minuto poi alla fine con molta forza di volontà mi staccai e lo ringraziai...

<< Aspetta dove stai andando?? >>

<< A casa mia >> lo guardai confusa, non capivo perché me lo domandava, a me sembrava ovvio che stessi andando a casa, dopo quello che era successo

<< Ma sai almeno dove andare?? >> a quel punto mi guardai intorno, non riconoscevo proprio niente …

<< Va bene!! ho capito, ti riporto io a casa, almeno sono più tranquillo >> e mi fece l'occhiolino per farmi sorridere, e c'era riuscito.

<< Sicuro che non sia un problema?? >>

<< Nessun problema!! Dove abiti? >>

<< Nella piazza centrale >> spalancò gli occhi dallo stupore << Stai scherzando, vero?! >> un po' nervosa risposi << ehm.. no perché?? >>

<< Cavolo! Allora ti sei persa proprio bene bene!! La piazza centrale è dall'altra parte della città , vieni ti accompagno in macchina sennò ci vorranno due giorni andando a piedi>> Sgranai gli occhi << In macchina ?!? >> iniziò a ridere << Non mi vorrai dire che ora non ti fidi!!>> diventai rossa, perché anche se mi aveva salvata in fin dei conto lo avevo conosciuto solo da trenta minuti << Dai, vieni che si sta facendo veramente molto tardi, giuro che non ti faccio niente >> Malgrado tutto, per questa volta dovevo fidarmi, se non mi fidavo non sarei mai stata in grado di ritornare a casa...

Ci incamminammo verso la sua macchina, e iniziai a parlare del più e del meno, solo per riempire il silenzio fino a quando lui mi chiese...

<< Ma che ci facevi lì?? >>

<< Nulla,stavo tornando a casa, ma ho sbagliato strada... >>

<< Centra per caso questo Dylan?? >> e si girò verso di me per guardarmi, io diventai tutta rossa per l'imbarazzo e per non rispondere cercai di deviare il discorso << Non mi hai ancora detto come ti chiami... >>

<< Ah.. giusto, io mi chiamo Kyle... tu? >>

<< Alexis, piacere... >> ce l'ho fatta ...

<< Bene, ora che abbiamo fatto le presentazioni e tu hai cercato di cambiare argomento ti va di dirmi chi è questo Dylan, sono curioso >> come non detto...

<< Ma nessuno, ero sovrappensiero e ho detto Dylan senza neanche rendermene conto >>

<< Per essere nessuno, l'hai chiamato nel bisogno dell'aiuto >>

<< A quanto pare .. >>

La situazione era tesa e lui sembrava rendersene conto quindi cercò di scherzarci sopra << Spero almeno che sia bello quanto me, visto la mia bellezza sovrannaturale, dovrei forse diventare geloso di questo Dylan?? >> mi misi a ridere e ne fu contento, cercai di stare al gioco << No!!! non potrebbe mai esserci un ragazzo favoloso come te nella faccia della terra >> allora iniziammo a ridere tutti e due

<< Menomale, te ne sei accorta anche tu!! >> riconoscevo la piazza, eravamo vicino a casa mia << Ora gira a sinistra e poi fermati al secondo semaforo... grazie sono arrivata >>

<< Figurati, ciao Alex... >>

<< Lexy >>

<< Come?? >>

<< Chiamami Lexy >> mi sorrise << Ciao Lexy, è stato un piacere conoscerti, nonostante la sgradevole occasione... spero che non sia un addio questo >>

<< Ciao Kyle >> con un tono leggermente scontroso, e poi gli sorrisi per fargli capire che scherzavo...

Mi sorrise, un sorriso veramente bello << Ciao allora !!! >>

 

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