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Autore: Lux_Twirler    05/11/2013    3 recensioni
-Zayn, loro non ci amano, lo capisci?? [...]
I suoi occhi sembravano dirmi "mi spaice, questa è la verità"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-non è possibile! Non è possibile cazzo!-
Urlò. 
Wow. Non avevo mai visto Louis così furioso. Non faceva altro che camminare avanti e indietro per la stanza mimando gesti con le mani, mentre io e Liam lo fissavamo e Niall e Harry erano al cellulare
Ci era capitato un migliaio di volte, purtroppo, di rimanere chiusi da qualche parte a causa delle fans. Ma stavolta non riusciva davvero a sopportarlo. Quasi fosse stata la goccia che fa traboccare il vaso. Era incazzato nero.
-non è matematicamente possibile. Sidney. La più bella città che abbia mai visto. Un tempo che Dio si farebbe i complimenti da solo per questa giornata. Niente impegni.. e noi?? Noi poveri sfigati chiusi in questo cazzo di negozio!!-
Eravamo al piano di sopra di un negozio di vestiti. Probabilmente era Zara, ma non ne ero certo. Non ebbi il tempo di leggere l'insegna del luogo in cui ci trovavamo.. Dovetti semplicemente correre in direzione della porta, sperando di trovarla aperta, nell'intento di rifugiarmi dalla massa di ragazze che mi veniva in contro. Non ero sicuro che Louis avesse pienamente ragione. Sì, era esagerato che non potessimo neanche uscire da quel posto, ma doveva piantarla. Stava cominciando a dire cose di cui si sarebbe potuto pentire. Intervenni.
-cerca di capire, Lou...-
Non continuai, quando lui si fermò dalla sua passeggiata e un paio di occhi azzurri come il ghiaccio ma neri di rabbia mi entrarono nell'anima.
-capire?? Capire cosa? Che delle ragazzine ossessionate ci impediscono di vivere?? Che si facessero una vita!-
Basta. Era troppo. Mi alzai di scatto non appena l'ultima sua parola venne alla luce.
-senti. Capisco che sei incazzato. Capisco che sei stanco della 12 ore di volo di ieri. Ma ora basta. Tu devi capire che alcune di loro sono autolesioniste e depresse. Che alcune di loro non riescono a vivere la loro vita perché non hanno genitori, amici, parenti, niente. Non hanno niente. Hanno solo noi e la nostra musica. Questo è ciò che le ha salvate dal suicidio.- quasi urlai.
Harry e Niall alzarono lo sguardo leggermente preoccupati.
Louis rispose con un tono a metà tra il coerente e lo stufo.
-è questo il problema, Zayn. Sono grandiose, ok, è merito loro se siamo qui, ma  non possono continuare a vivere di noi. Un giorno anche noi non ci saremo più. E allora che faranno? Si suicideranno definitivamente, chiaro. Devono capire che c'è un mondo oltre a noi. Devono imparare a dimenticarci.-
Mi avvicinai a lui a passo svelto quasi nel tentativo di tirargli un pugno.
-E SECONDO TE È COSÌ FACILE DIMENTICARE UNA PERSONA CHE AMI??-
Gli gridai in faccia.
-Zayn, loro non ci amano, lo capisci?? Loro ci vedono solo attraverso foto o video; i Louis, Zayn, Liam, Niall e Harry che amano non esistono! Lo capisci?? Per quanto siano gentili e dicano che siamo incantevoli anche nelle foto in cui veniamo male, loro non ameranno mai il Louis appena sveglio, il Louis sudato in una giornata di sole e, perché no, il Louis nella camera da letto come fa Eleanor, e con te Perrie, e se continuano così non potranno mai amare qualcuno a tal modo, LO CAPISCI?? E tutto questo non perché se ci conoscessero sul serio ci odierebbero, anzi.. È per il semplice fatto che sia io che te abbiamo una ragazza e perché, se ne facciano una ragione, noi siamo 5 loro sono 20.000.000. Non potranno mai conoscerci, se non tramite un autografo o una veloce chiacchierata, a meno che non sborsino 200 sterline come minimo. E io, sinceramente, non voglio mettermi con qualcuno che mi ha conosciuto grazie ai soldi.-
Lo guardai freddo. Non avevo mai sentito delle parole più laceranti, ma allo stesso tempo più vere di quelle.
Deglutii. Mi allontanai lentamente da lui sempre fissandolo negli occhi con il suo sguardo e quello dei ragazzi su di me. I suoi occhi sembravano dirmi "mi spiace. Questa è la verità."
Andai verso il piccolo balconcino di quel negozio e mi affacciai. Sentii un grido. Le ragazze saltavano e mi chiamavano, mi urlavano "ti amo!" E piangevano. Io le guardavo cupo. Per una volta nella vita quelle dimostrazioni d'affetto da parte delle Direcitoners non mi face per niente piacere.
Mi fece pena.
Salutai con la mano quelle ragazze come per augurargli la migliore via di cura e per farle capire che io sarei sempre stato accanto loro
-spero che troverete il vostro principe azzurro, un giorno. Che sia degno di voi.-
Sussurrai.
Rientrai nel negozio e chiusi la porta dietro di me.
  
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