Serie TV > Lie to Me
Segui la storia  |       
Autore: Persefone3    06/11/2013    1 recensioni
Ciao!!!! Eccoci qua con una nuova pazza idea!!!! La storia che sto per raccontarvi si colloco idealmente come seguito della precedente FF, Unintended, per cui vi rimando ad essa per eventuali chiarimenti. Il titolo prende il nome da una bellissima canzone di Janis Ian, che consiglio a tutti di ascoltare. Un avvenimento molto importante si sta per abbattere sui nostri protagonisti, che cambierà la loro vita, senza contare che forse per alcuni di loro ci saranno delle nuove o vecchie situazioni da affronatre .... Buona lettura e grazie per l'attenzione!
Genere: Romantico, Song-fic, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Carissimi, a voi l'ottavo capitolo!!! ancora un po' di ironia prima della svolta........ Buona lettura, Persefone

VIII.
- È quella la donna?
- Si è lei
- Bene, fotografala e poi attendiamo sviluppi

Gillian era al mall con il carrello pieno di cose per la bambina. Stava scegliendo alcune tutine, quando si sentì tirare.

- Alec! Che cosa ci fai qui? Mi stai seguendo?
- No, sono qui per caso. Ci hai ripensato? – in quel momento vide il contenuto del carrello.
- Ma tu … tu sei incinta? Aspetti un bambino da quell’uomo? – non poté non notare anche la pancia.
- Si – si chiuse il soprabito
- Sei sicura di non volermi aiutare?

In quel momento sopraggiunse Cal con le braccia piene di cose. Vide accanto a Gillian, troppo vicino, il suo ex marito e le stava parlando con un’espressione estremamente concitata. Cosa stava succedendo? Si avvicinò facendo finta di niente.

- Cal non ti sembra un po’ presto per i pannolini?
- Dici? È meglio essere preparati! Emily ne consumava quantità industriali!
- Ho capito, ma i pannolini di quattro mesi?
- Forse hai ragione …
- Ciao Cal! – intervenne Alec
- Alec, non ti avevo visto! Cosa ci fai qui?
- Ho incontrato Gillian per caso e volevo salutarla. Tu come stai? Noto con piacere che sei sempre un buon amico per Gillian. Ti ha detto che ci siamo visti un paio di giorni fa?

Cal guardò Gillian interrogativo e la donna abbassò lo sguardo. Poi Alec si rivolse proprio a lei.

- Strano che ti accompagni Cal, non dovresti farle con il padre del bambino queste cose?

Cal rimase sbigottito, mentre Gillian si portò una mano sulla fronte.

- Alec … veramente …. Il padre della bambina … sarei io …
- Oh, così è lui l’uomo con cui hai una relazione
- Io e Gillian stiamo insieme da un po’ ormai. Non lo sapevi?

Cal non poté non notare la classica microespressione del porca puttana sul viso di Alec. Guardò ancora Gillian interrogativa.

- Be’ allora vi lascio alle vostre cose. Gillian mi raccomando … - le diede un bacio sulla guancia e si allontanò.

Una volta soli Cal pretese delle spiegazioni.

- Perché si stava raccomandando? E perché vi siete visti e non mi hai detto niente?
- Ecco …
- E poi fammi capire bene … mi fai una scenata pazzesca per la Walloski perché non sa niente di noi e poi il tuo ex marito è completamente allo scuro della nostra relazione, facendomi fare la figura del cretino?

Gillian si mise sulla difensiva.

- Almeno lui non mi ha messo le mani intorno al collo … né tanto meno la lingua in bocca!

Cal si fermò di colpo: ma allora quella sera aveva visto proprio tutto!

- Lasciamo stare quel che è stato, cosa voleva?
- Ma niente – si avvicinò all’uomo – non roviniamoci la giornata
- Va bene – la baciò – andiamo?

Cal aveva detto alla donna di aspettarlo in macchina mentre lui pagava e caricava la macchina. Mentre si dirigeva in macchina, fu fermato da Alec.

- Cal …
- Ehi, cosa vuoi ancora?
- Ho bisogno di parlarti
- Con me?
- Si da soli. Quando possiamo vederci?
- Riaccompagno Gillian a casa e poi ci vediamo nel mio ufficio, diciamo tra tre quarti d’ora?
- Ci conto.

Seduto alla sua scrivania con le gambe allungate, pensava alla strana richiesta di Alec. Cosa diavolo voleva? Perché era tornato? Perché voleva parlare con lui? Squillò il telefono.

- Pronto? Amore! Si sono qui. No, tranquilla, arrivo per cena. Ci vediamo a casa.

Sentì bussare. Entrò Alec e Cal lo fece accomodare sulla sedia di fronte a lui.

- Grazie dell’incontro
- Veniamo al sodo se non ti dispiace
- Così alla fine te la sei presa eh ….
- Scusami? – disse Cal spalancando gli occhi
- Gillian … che siate finiti insieme, la cosa non mi sorprende affatto
- Alec voglio essere chiaro. Io e Gillian stiamo insieme da poco meno di un anno. Non c’è mai stato niente tra noi finché è stata sposata con te. Io non l’ho mai toccata prima.
- Lo so bene. Non ho mai avuto dubbi su questo
- E allora cosa volevi dire?
- Be’ ho capito subito che c’era qualcosa di speciale fra voi due. Da quando ti ha conosciuto, ho capito che sarebbe stata una questione di tempo. Lei parlava sempre di te, continuamente. E se ho ricominciato a farmi è stata anche un po’ colpa tua.
- Ma fammi il piacere!
- Si Cal, la vostra complicità mi torturava. Lei ti guardava in quel modo con cui prima guardava me. Pensavo che, dopo il tuo divorzio, la situazione degenerasse velocemente. E invece no. O meglio non subito. Non ho mai digerito che lavorasse con te, ma non ho potuto evitarlo. Più passava il tempo con te e più mi sentivo inadeguato. Non ho retto più ed ho ricominciato con la cocaina. È stato il colpo di grazia per me. Ha resistito un po’ e poi è corsa tra le tue braccia. E ora le hai regalato la maternità, cosa che io non sono mai riuscito a fare. Non potevo competere in niente….
- Le cose non sono proprio andate così. Comunque non credo tu sia qui per dirmi queste cose. Cosa volevi da Gillian?
- Allora, ho un grosso debito con uno spacciatore. Mi servono soldi e ho chiesto a Gillian di prestarmeli.
- Lei cosa ti ha risposto?
- Che non mi avrebbe aiutato su questa strada suicida. Cal lo sai meglio di me come vanno queste cose. Ti prego di convincerla ad aiutarmi …
- Fammi capire, dovrei farle pressioni per aiutarti? Ma come ti viene in mente? Senti per chiederlo a me devi essere proprio disperato. Ho un amico nel FBI, posso chiedere a lui …
- Uffa, non solo mi porti via mia moglie, ma non vuoi neanche pagare qualche pegno!
- Ehi! Io non ti ho portato via proprio niente! Non ti permetto di parlare così! Se Gill ti ha risposto così avrà avuto le sue validissime ragioni e io non intercederò per te!
- Cal la cosa è più seria di quanto credi e le conseguenze imprevedibili
- È una minaccia? Non ti consiglio di farmi venire questo dubbio. Gillian è in un momento delicato e deve stare tranquilla! Lasciala fuori dai tuoi casini, siamo intesi? Alec guardami, non sto scherzando! Se succede qualcosa a lei o alla mia bambina, ti riterrò moralmente e materialmente responsabile! Se vuoi un aiuto serio non ci sono problemi, in caso contrario levati di torno!
- Va bene, me ne vado! Ma non finisce qui!

Alec se ne andò sbattendo la porta. Cal tornò a casa e di quella conversazione se ne dimenticò. Niente però succede per caso e questo lo avrebbe appurato presto.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Lie to Me / Vai alla pagina dell'autore: Persefone3