Teatro e Musical > Romeo e Giuletta - Ama e cambia il mondo
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Autore: lollipop 2013    06/11/2013    2 recensioni
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Atto III
(seconda parte)

 
Il corpo di Giulietta, circondato da corone di fiori è freddo e marmorizzato, rigido come una pietra. Viene esposto nella cappella dei Capulti in modo che chiunque voglia salutare la giovane per un ultima volta, possa farlo.
La sua sembra a tutti una morte apparente, poiché ella conserva ancora il colorito roseo sulle sue guance, tipico di una ragazza in salute. Nessuno o quasi, sa che in realtà Giulietta non è morta ma è solo preda di un lungo sonno.
Le ore da “bella addormentata” di Giulietta stanno per terminare, manca infatti poco al suo risveglio, ma ahimè di Romeo non vi è ancora alcuna traccia.
Frate Lorenzo passeggia nervosamente accanto al letto tombale della Capuleti, quando finalmente sente avvicinarsi dei frenetici passi, vede scorgere dalla porta la figura di Romeo.
- Figliolo finalmente sei arrivato.
- Mi scusi frate, ma non è stato facile evitare le guardie del re che presidiano le mura della città. -
- Su, mettiti accanto alla tua sposa e attendi il suo sguardo che non tarderà ad arrivare. -
Frate Lorenzo lascia i due giovani. Romeo si accomoda accanto alla sua dormiente sposa e con un lieve bacio la risveglia dal suo assopimento.
- Oh Romeo, finalmente rivedo il tuo volto mio giovane amore. -
- Ora potrai guardare il mio viso per sempre, mia dolce Giulietta, scapperemo lontano, nessuno potrà trovarci e così il nostro amore potrà vivere alla luce del giorno. -
- Rinnegheremo insieme i nostri nomi Romeo, poiché la faida che da secoli coinvolge le nostre famiglie non avrà mai fine. -
- Le nostre famiglie non accettano il nostro amore, non meritano dunque il nostro rispetto. Ora andiamo mio amore, prima che qualcuno ci veda, frate Giovanni ci attende oltre le mura della cappella, col suo carro ci condurrà lontano da Verona, mentre frate Lorenzo placherà gli animi delle nostre famiglie, spiegando loro il motivo della nostra fuga.-
Don Capuleti e la sua consorte rientrano nella cappella per salutare nuovamente la loro giovane figlia, ma ella non giace sul suo letto.
Le urla di Don Capuleti riecheggiano in tutta Verona, Giulietta, sua figlia, si è presa gioco della sua famiglia, beffandoli.
- Frate Lorenzo, cosa sa lei di Giulietta? Dove si trova mia figlia? -
- E’ lontana ormai, lei e Romeo sono partiti, non potete Don Capuleti, contrastare un giovane amore e neanche cercare di separare due giovani sposi, le loro mani, le loro anime ed i loro cuori sono stati uniti dal signore, voi non potete opporvi al volere del Supremo. -
- Non oso oppormi al volere del Signore, frate Lorenzo, ma qualcuno dovrà pagare questo affronto, un Montecchi ha osato unirsi ad una Capuleti, burlandosi di me con una farsa. -
Furioso, seguito dalla sua contrada, Don Capuleti si dirige al capezzale dei Montecchi.
- Tu, stolto di un Montecchi, mostrami il tuo volto e battiti in duello con me. -
- Capuleti, sei venuto sin dentro casa mia a dichiararmi guerra… Sei uno sciocco! Finiamo la nostra contesa una volta per tutte, compagni, esponenti della contrada Montecchi, accettiamo la sfida, umiliamo i Capuleti cessando le loro vite. -
Coinvolti nella battaglie, gli esponenti delle due contrade attendono gli ordini dei loro condottieri, schierati, da una parte e dall’altra vi sono: Tebaldo e Mercuzio.
I due giovani, ormai diventati amici, abbandonano le armi, lasciando ai due esponenti delle due famiglie l’onore di placare i loro animi in un duello all’ultimo sangue.
Sotto gli occhi del re, Don Capuleti e Don Montecchi, privi di giovani guerrieri, pronti a darsi battaglia in nome delle loro contrade, inforcano le loro spade.
- Fermi, fermatevi amici miei. Guardatevi intorno, siete soli. Le vostre mogli sono unite dalle lacrime per la perdita dei vostri figli. I vostri amici e parenti, non sono più disposti a scendere in battaglia sol per l’orgoglio dei vostri nomi. Gettate le vostre lame e cessate questo inutile conflitto, è arrivato il giorno che il Monetecchi ed il Capuleti si stringano la mano, dando vita ad una tregua. Avete perso tutto ormai, conservate quel poco di dignità che vi resta. Non voglio più il vostro sangue riverso sulle mie strade… Io son il re di Verona e come tale decido che non vi è più odio tra queste due contrade! -
Il re aveva deliberato, ai due capofamiglia non restava che, stringersi le mani.
Montecchi e Capuleti vivono ormai in pace, Verona, non è mai stata più allegra.
Romeo e Giulietta sono lontani, chissà dove, inviano lettere ai loro cari, nelle quali vi è espressa tutta la loro felicità. Si godono il loro giovane amore, come marito e moglie.
Mercuzio è ancora alla ricerca del suo di amore, intanto si prodiga per aiutare il suo nuovo amico Tebaldo, il giovane è alla ricerca di quella madre che anni prima lo ha abbandonato, stretto al braccio di Mercuzio, Tebaldo è pronto ad affrontare il suo triste e turbolento passato.
Il percorso di Romeo e Giulietta ha inevitabilmente coinvolto le vite di coloro che li circondano, l’odio si è mutato in amicizia e l’orgoglio, almeno per una volta, sembra essere stato accantonato.
Forse un giorno i due giovani innamorati ritorneranno a Verona, ma sino ad allora, siamo sicuri che si godranno il loro amore senza rimuginare sulle loro decisioni.
L’amore, se è vero, può cambiare il Mondo, rendendolo un posto sereno e privo di odio e guerre!

FINE.
 

Eccoci giunti alla fine di un'altra storia.
Spero che il mio modesto rifacimento della tragedia di William Shakespeare,
sia stato di vostro gradimento.
Attendo le vostre opinioni in piccoli momenti.
Intanto, vi invito a passare nella mia nuova storia:

The Chosen.
 
Kiss-Kiss. lollipop 2013
 
 
   
 
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