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Autore: NickyBrenda    06/11/2013    3 recensioni
Draco si prostituisce. Una notte farą un incontro interessante.
Genere: Drammatico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Una domanda stupida.



Draco si prostituisce. Ogni notte esce in strada e aspetta che qualcuno si fermi per farlo salire. Alcune volte viene maltrattato, altre venerato. Per lui è solo un lavoro, un metodo per guadagnare soldi velocemente e senza essere costretti ad una vita di sacrifici.

Non ha famiglia Draco, sua madre è morta quando era piccolo e suo padre si è suicidato. È rimasto solo, in una casa troppo grande da occupare e con un vuoto nel cuore troppo intenso da colmare.  

Luci troppo forte lo costringono a coprirsi gli occhi con le mani. Alcuni fischiano volgarmente, altri urlano parolacce e altri ancora rallentano nel tentativo di guardarlo meglio. Di certo non passa inosservato nei suoi shorts neri e nella sua maglietta a rete. Gli occhi sono abbelliti da un sottile strato di matita nero che gli addolcisce lo sguardo.

Una macchina si ferma e l'autista gli chiede qualcosa. Il biondo non riesce a capire, il rumore dei pneumatici sull'asfalto gli riempie prepotentemente le orecchie. Si accosta a sua volta e chiede gentilmente di ripetere.


-Ti vorrei con me questa notte


Un'intera notte? Il prezzo sarebbe stato alto.


-Ho un prezzo, non faccio nulla gratis


-Lo so, i soldi non sono un problema, sali


Il ragazzo ubbidisce e si posiziona sul sedile anteriore. E una macchina comoda e grande, i sedili sono in pelle e sembra notevolmente accessorista. Si volta e il suo sguardo si incontra con quello dell'altro. Ha davanti un uomo giovane e abbastanza piacente. Occhi verdi, capelli neri, indossa una giacca e una cravatta, probabilmente è di ritorno dal lavoro.


-Dove andiamo?


Chiede Draco sentendosi a disagio.


-Ti porto a casa mia.


La macchina parte con una sgommata e velocemente percorre diversi chilometri. Il biondo guarda fuori dal finestrino, vorrebbe dire qualcosa di eccitante, dopotutto quello è il suo lavoro, ma l'altro non sembra in vena di chiacchiere.


-Siamo arrivati. Io abito qui


Dall'esterno la casa sembra essere molto grande, c'è un giardino con dei fiori, la cuccia di un cane e un grazioso gazebo.


-Scendi, non ti pago per restare qui senza fare nulla


Il ragazzo apre la portiera di scatto e poggia i piedi a terra.  


-Io posso...


Il moro lo bacia. Lo afferra per le braccia e lo fa sdraiare su un tavolino di plastica che ondeggia pericolosamente.


-Mi piace farlo all'aperto


A Draco non piace, ma non sono i suoi desideri a dover essere soddisfatti. Inizia a spogliarlo e nel giro di pochi secondi si trova completamente nudo. Avverte il freddo pungente sulla pelle delicata e rabbrividisce leggermente.


-Ho freddo


Lo dice solo per rompere quella tensione, non è nel suo stile lamentarsi.

-Ora ti riscalderai


-Come ti chiami?


Perché quella domanda? È una puttana che senso ha chiedere il nome hai suoi clienti? Non l'ha mai fatto, non si sforza neanche di memorizzare i lineamenti degli uomini con cui va a letto.


-Harry


Harry non gli chiede il suo, inizia a strusciarsi, a baciarlo, a toccarlo in ogni punto del suo corpo. Lo prepara e delicatamente entra dentro di lui. È evidente, non vuole fargli male, ma allo stesso tempo gli importa solo del suo piacere. Gli allarga le natiche e sprofonda in quel corpo caldo.  

Draco sente il moro gemere di piacere, bastano poche spinte per farlo arrivare all'apice.  


-Vieni dentro


Draco non si riveste, forse l'altro preferisce che sia nudo, si limita solo a raccogliere i suoi vestiti e  a entrare in casa. L'ambiente è caldo, accogliente, sembra che qualcuno abbia avuto molta premura nell'arredarlo.


-È bellissimo, mi piacciono quei mobili


-È stata mia moglie a comprarli


Quindi Harry aveva una moglie. Forse una donna devota che mai avrebbe immaginato di essere tradita.


-Dov'è ora?


-Fai un po' troppe domande


Aveva ragione, ne faceva troppe.


-Vuoi qualcosa da bere?


-Io...no grazie


E adesso cosa avrebbero dovuto fare? Gli aveva chiesto la disponibilità per tutta la notte, ma ora si sentiva ridicolo. Era nudo, infreddolito e dannatamente in imbarazzo.


-Posso vestirmi?


Harry lo guardò divertito mentre si versava da bere.  


-No, non puoi, ma siediti pure sul divano


Draco lo fece immediatamente rischiando di far cadere l'intero porta cd che si trovava accanto ad una delle poltrone blu notte.


-Ma da quanto fai questo lavoro? Non sembri un professionista


Il biondo arrossì. Era un anno ormai, ma mai gli era capitato di essere così goffo. Che si stesse ammalando? Scosse la testa decidendo di non rispondere alla domanda. Poi notò una foto attaccata alla parete, ritraeva una bellissima donna. Aveva lunghi capelli rossi e un sorriso da togliere il fiato.


-Lei è tua moglie?


Questo volta fu Harry a non rispondere.


-Dai, fammi spazio.


L'altro non fece in tempo a scansarsi che si ritrovò il peso di Harry addosso.


-Sei tenero lo sai?


No, non lo sapeva, nessuno glielo aveva mai detto.


-Questa sera volevo solo divertirmi un po', ma credo di aver scelto il ragazzo sbagliato


A Draco andò di traverso la saliva. Il ragazzo sbagliato? Quello non era certo un complimento. Si prostituiva per vivere, ma sentirsi dire certe cose non era piacevole.


-Perché sbagliato?


Aveva messo il broncio, quando si arrabbiava lo faceva sempre.


-Perché assomigli più ad un amante che a una marchetta. Sei fastidioso quasi quanto mia moglie


Harry gli diete un leggero bacio sulla guancia ed afferrò il portafogli.


-Vuoi che ti accompagno nel punto in cui ci siamo incontrati?


Il biondo scosse la testa come fosse un automa. La sua serata era finita, avrebbe voluto trascorrere più tempo con quell'uomo, ma a quanto pareva aveva deluso le sue aspettative.


-Cerca di lasciare la strada, se puoi. Sei un ragazzo carino e mi dispiacerebbe vederti consumato da questa vita


Draco afferra i soldi senza dire altro, si rivesti e si dirige verso la porta d'ingresso. Si dovrebbe far accompagnare, non sa come tornare a casa e oltretutto è notte fonda.


-Mi verrai a cercare di nuovo?


Domanda stupida, l'ennesima domanda stupida di quella serata.  


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