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Autore: Mary Black    21/04/2008    10 recensioni
Mi inginocchio davanti a te, ti premo la bacchetta al cuore, i nostri volti si sfiorano. Sento di nuovo il desiderio e il dolore mischiarsi in un'estasi perfetta, eterna. Un piacere che mi esplode dentro, facendomi bramare il tuo corpo in una maniera quasi oscena. La passione che condiziona i miei movimenti, mentre ti leggo in viso il disprezzo più nero.
"Ricordati una cosa, signore Oscuro…"
La tua voce così sprezzante fa riaprire la ferita nel mio cuore freddo. Il ghiaccio che gli si era formato intorno inizia a screpolarsi e il sangue fluisce via, procurandomi un dolore atroce.
"Questa mezzosangue ti ha svuotato di tutto, ti ha conosciuto meglio di come ti conoscessi tu stesso, sa i tuoi segreti, capisce cose che tu non puoi nemmeno sperare di concepire... e sai cosa farà di tutta questa conoscenza? Se la porterà all'Inferno!"
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Ed eccoci qui, pronti a torturarci e ucciderci a vicenda davanti a un branco di uomini affamati come lupi che bramano il mio sangue, e anche il tuo, mio caro purosangue. Sento le loro risa sguaiate, con la coda dell'occhio scorgo i ghigni eccitati e maldestri, a volte sussurri provocatori mi sfiorano taglienti la mente, ferendomi le orecchie. Ma non voglio farci caso, per me in questi istanti orrendi ci sei solo tu… Il tuo volto scavato, pallido, solo un'ombra della tua algida bellezza perduta, gli occhi grigi, spenti. Le labbra contratte in una smorfia di rabbia, i nervi che ti affiorano sulla pelle. Le lacrime che non smettono di spezzare l'immortale ira della tua maschera. Sembri uno scheletro, lo spettro di te stesso. Eppure sei ancora così dannatamente bello… Così austero e fiero, ma lasciati dire che non hai dimostrato un minimo di coraggio. Mi fai quasi schifo.
Non mi chiedo come puoi farmi questo, so che non troverei alcuna risposta, oppure qualcosa di falso e scontato come 'E' la causa tesoro, fattene una ragione. ' Ma io non sono il tuo tesoro. Non più ormai.
I Mangiamorte serrano i ranghi attorno a noi, ci esortano a cominciare, lanciano disgustosi apprezzamenti al mio corpo poco coperto dalle vesti stracciate. Il tuo sguardo rimane inespressivo, non vedo più quel lampo di rabbia che li avrebbe illuminati prima di tutto questo. Ma tu hai deciso che non ero abbastanza, vero? Cosa non avevo? Il mio sangue spezzato era davvero un problema così grande? Diamine, Malfoy, per te sarei morta. E tu mi avevi giurato che non mi avresti mai lasciata.
Mi strapperei i capelli, urlando, e invece mi limito a sussurrare un Crucio, lanciandolo su di te. Agile ti scosti, mi spunti dietro e posso sentire sulla pelle la sensazione di dolore che mi fa quasi urlare quando sento la tua risata fredda, crudele, spietata.
Non sento niente… Sai farmi stare così male che tutto eclissa il senso di essere trapassata da una miriade di spilli incandescenti. Hai usato una maledizione senza perdono su di me… Sulla ragazza che hai detto di amare. Era tutto così falso?
Mi lascio scivolare a terra, la bacchetta che mi sfugge dalle dita, le labbra che sanguinano perché non voglio urlare, pregarti di smettere, mostrarti quanto vorrei piangere. L'incantesimo si fa più forte e tu ti inginocchi davanti a me per guardarmi in faccia mentre soffro. Ma da te qualcosa dovevo pure impararla. Sul mio viso il nulla. Non una scintilla di sofferenza.
Ti infuri. Mi molli uno schiaffo selvaggio, mi sbatti a terra e di nuovo il dolore mi invade come un'onda gelida e bruciante. Una, due, tre volte ancora. Inizio a contorcermi, ma ostento ancora quel sorriso che ti ha sempre fatto perdere le staffe. Vedo le lacrime che ti scivolano via da quegli occhi dannati, il ghigno che si spegne per lasciare spazio alla sofferenza. E' la prima volta che ti vedo piegato ai sentimenti. E lo fai davanti a me, ai miei occhi d'oro così insinuanti e sospettosi. Davanti alla donna che hai chiamato spesso 'puttana mezzosangue ', infilandoti nel suo letto a notte fonda. Quella ragazza che ti ama più della sua stessa vita. Davanti alla tua piccola Hermione.
Ti odio, maledetto bastardo. Ti odio perché mi stai uccidendo dal dolore, perché non sopporto vederti star male, infine ti odio perché ti amo troppo. Me l'avevi detto che mi sarei ammazzata standoti accanto. Ma non ti ho mai ascoltato davvero. Ero così inebriata dal tuo volto etereo e da quel sorriso magnetico, dal tuo profumo peccaminoso.
Sei così arrabbiato… Mi faresti paura se potessi ancora provarne. I Mangiamorte arrestano le loro risate di scherno, sconcertati, e si smaterializzano a un tuo ordine acido.
Ora siamo solo io e te. E non è come se fossimo in una camera da letto, non siamo più Hermione e Draco, ora siamo due fottuti nemici. Lo eravamo all'inizio e lo siamo alla fine. Perché questa è la fine, vero? Tu stai per uccidermi e il mio sacrificio sarà solo uno dei tanti per farti arrivare a quel potere che brami tanto. Vorresti vedermi chinata a strisciare davanti a te, vero? Al nuovo Lord Oscuro? Hai già ucciso il tuo Dio, il capo del tuo universo, ora perché esiti tanto davanti a una sciocca mezzosangue?! E' perché ho più potere di chiunque altro?! Eh?! Dimmelo, maledetto! Dimmi perché non mi hai ancora ucciso!
La tua esitazione mi fa tornare in piedi. Sul tuo viso spunta un sorriso dannato, come una rivelazione di perle stupende che per essere sottratte al mare hanno comportato la morte di molti uomini. I tuoi occhi di ghiaccio fiammeggiano, ti avvicini febbrili. Fai per afferrarmi, ma mi ritraggo schifata.
"Mezzosangue, mezzosangue…"
Scuoti la testa, ridendo freddo.
"Non ti ucciderò se sarai la mia sposa, la mia Dama… La nuova Lady Oscura…"
La tua voce ha un che di follemente disperato. Non sei pazzo, stai solo soffrendo.
Non ti rispondo e non lo farò mai. Non voglio più parlarti. Uccidimi e mettiamo fine a questa ridicola scenetta strappalacrime.
Vieni avanti, mi afferri i polsi e me li stringi mentre contempli la mia intera persona. Questa mezzosangue è bella, vero maledetto?
Cerco di divincolarmi, ma è come dibattersi in catene di ferro.
"Ah, la mia Grifondoro… La mezzosangue fiera, con quegli occhi d'oro che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque! Vieni con me. Sii mia. Io ti darò il mondo e lo farò inginocchiare davanti a te."
Ti sputo in faccia.
"Sei un folle… Non accetterò mai, lo sai purosangue…"
E di nuovo risuona nell'aria quella tua risata incolore.
Sei esattamente come Voldemort.
Mi libero dalla tua presa, con le lacrime agli occhi.
"Perché fai tutto questo? Perché? PERCHE'?! Amami come ti amo io, non c'è bisogno di darmi il mondo! Io… io non lo voglio…"
Mi lascio scivolare a terra, piangendo con il viso tra le mani.
"Ti prego… Draco…"
Smetti di ridere, non dici nulla, non fai niente.
E' come se chiamarti per nome avesse rievocato una scintilla di umanità in te e nella tua anima folle, così poco mortale.
"Accetti?"
Hai anche il coraggio di chiedermelo, maledetto? Vuoi farmi soffrire ancora di più di così? Bene! Bravo! Bravo, perché ci stai riuscendo.
Alzo il viso fiero verso di te e ti guardo digrignando i denti.
"Preferisco la morte."
Leggo di nuovo il dolore in quei tuoi occhi vuoti.
Ti fai avanti, mi sovrasti con la tua figura, la bacchetta contro il mio seno sinistro, all'altezza del cuore. I visi che si sfiorano.
"Ricordati una cosa, signore Oscuro…", inizio sprezzante.
Un'ultima dolorante rivelazione, unicamente per te.
"Questa mezzosangue ti ha svuotato di tutto, ti ha conosciuto meglio di come ti conoscessi tu stesso, sa i tuoi segreti, capisce cose che tu non puoi nemmeno sperare di concepire... e sai cosa farà di tutta questa conoscenza? Se la porterà all'Inferno!", ringhio disgustata, mollandoti un ceffone e graffiandoti la guancia.
Tu finisci a terra, spaesato perché non te l'aspettavi.
"E se pensi che la morte sia la nostra rovina, Draco… Beh, ricrediti. C'è di molto peggio”, concludo orgogliosa.
"Stupida mezzosangue!"
Sono di nuovo in terra, tu sopra di me a tenermi i polsi.
D'improvviso provi a baciarmi ed è come se non fossimo più in un campo di battaglia disseminato di morti, dove io sono la vergine sacrificale della notte di luna piena. No… Siamo di nuovo tra le tue lenzuola e tu sei ancora il biondo seduttore che ho conosciuto e amato con tutta me stessa.
Mi stacco da te, girando il volto di lato e serro gli occhi per impedire alle lacrime di scorrere copiose.
"Se le cose stanno così…"
Ti tiri in piedi, mi punti addosso la bacchetta.
"Avada…"
"NO!", ti fermo, urlando, sedendomi di scatto per guardarti.
Tu ghigni pensando, o forse sperando, che abbia cambiato idea, ma il mio sorriso ti fa subito ricredere.
La mascella ti si indurisce, ma non perdo il mio bel sorriso brillante, calmo, che sfiora la strafottenza.
"Sei così patetico, Lord Oscuro…"
Una risatina mi impedisce per un attimo di continuare.
"Guardami! Guarda in questi occhi d'oro la tua puttana mezzosangue mentre la uccidi! Osserva la scintilla di vita che si spegne e sappi che è solo colpa tua! Addio, Draco. Mi porterò la tua anima all'Inferno…"
Non faccio in tempo a finire la frase che la tua voce ricolma di rabbia mi sbatte contro quell'incantesimo per cui non c’è rimedio alcuno, da cui non si può più tornare indietro.
Ma prima di morire scoppio a ridere e so per certo che la mia risata e il mio ultimo sorriso non lo dimenticherai mai. Saranno il tuo tormento, la tua maledizione. E ti sveglierai nella notte urlando che mi odi, piangerai, ma sarai consapevole di avermi ucciso proprio tu. Mi evocherai e io non mi volterò mai più indietro.
Ma forse io ho fatto di peggio: ti ho rubato l'anima e il cuore e me li sono portati via, all'Inferno come ti avevo promesso. Te li ridarò quando verrai da me a cercarli. Così potremo restare per sempre lì, innamorati, a bruciare tra quelle fiamme ustionanti.
Dannato, Lord Oscuro.
Dannato per l'eternità insieme alla tua mezzosangue dagli occhi d'oro.

***

Ti guardo e mi sembra di non averti mai visto. Non hai paura di me o dei Mangiamorte che ci circondano ridendo, insultandoti, sperando che mi stufi di giocare con te e ti lasci a loro, così da poterti mettere le mani addosso per poi farti a pezzi. Ma per quanto possa essere un bastardo senza cuore non ti butto tra le braccia di questi reietti umani. Sei solo una mezzosangue, ma sei pur sempre mia. Così bella e indomabile anche da sconfitta… Perché stai perdendo, mia cara, oh sì… E io con te.
Sul tuo viso posso leggerci il disprezzo più totale, la rabbia di un essere impotente, l'umiliazione di essere trattata così da me. Quei tuoi occhi d'oro, che mi piacciono così tanto, brillano d'odio, la mascella contratta e i riccioli color del miele sparsi disordinatamente sulle spalle nude e sul volto etereo. Sei bella, lo sei sempre stata.
Le lacrime continuano a scivolare via dai miei occhi, incendiandomi lo sguardo, rendendomi patetico. Ma non mi importa. Devo ucciderti, lo devo fare per la causa, lo devo fare perché non c'è posto per te in questo mondo. Hai una sola possibilità e so già in partenza che non l'accetterai. E forse è anche per questo che mi sono innamorato di te tanti anni fa. Perché quando ti insultavo nei corridoi e ti ferivo non lo davi mai a vedere, ma mi rifilavi lo stesso dolore con le tue parole acide. Tu non hai mai perso.
Abbiamo già combattuto, tutti i tuoi Auror sono riversi a terra, senza vita e massacrati. Hai tagli lungo tutto il corpo, le vesti lacere che fanno vedere anche troppo. I miei Mangiamorte se ne accorgono, sorridono famelici, fanno commenti su di te. E io? Io li lascio fare perché sono sempre stato debole. Eri tu il mio sostegno. Nel mio sguardo non brilla più quella luce di folle gelosia, ora è solo inespressivo. Devo sempre recitare… L' ho sempre dovuto fare.
Io ti ho lasciata, ti ho ferita… E il tuo sguardo sembra volermelo rinfacciare, i tuoi occhi d'oro velati di lacrime sofferenti. Ma sappi una cosa, Hermione, non ti ho messa da parte perché eri una mezzosangue… No. L' ho fatto perché non volevo che ti sporcassi con mostri come me. Tu sei una regina, la mia Regina. Non meriti nulla di tutto questo.
Mi lanci addosso un Crucio, ma non sei affatto concentrata, mi manchi anche vistosamente. Ti compaio dietro e mi metto a ridere appena noto i segni di frusta sulla tua schiena. Quella risata agghiacciante che hai sempre odiato. La risata di Voldemort.
Scivoli in ginocchio a terra, la bacchetta che ti sfugge, il dolore che ti sfregia le membra senza lasciare segni visibili sulla pelle serica, il sangue che ti macchia il viso. Ti guardo e mi appari così indifesa.
Mi lascio quasi cadere davanti a te, il solito ghigno dannato al suo posto mentre ti osservo per vederti la sofferenza in faccia. E invece? E invece tu, maledetta mezzosangue, non mi mostri nulla! Solo quel sorriso indulgente con cui sembri dire:'Sei patetico, Draco. '
Mi fai perdere le staffe. Mi chiedo perché lo fai… Lo sai che ti odio quando fai così.
La mia mano, come mossa da vita propria, ti colpisce il viso, ma non abbastanza forte per infrangere la maschera di cristallo che porti. Finisci a terra, indolenzita dallo schiaffo, ma continui a sorridermi. Ti lancio di nuovo quella tortura. Una, due, tre volte. Le lacrime mi scorrono furenti sulle guance, il ghigno svanisce come per incanto, lasciando spazio a un ringhio sofferente.
Sto soffrendo per te, dolcezza. Solo per te.
Il tuo sorriso si inclina. Non sopporti che ti sbatta in faccia la verità in questo modo, vero? Mi sto piegando davanti a una donna che ho sempre disprezzato, odiato, chiamato puttana mezzosangue. Davanti a una ragazza tanto potente quanto bella. Di fronte alla donna che amo.
Se tu mi avessi ascoltato non saremmo mai giunti a questo punto. Ma quando ti dicevo di non innamorarti di me, di non lottare per la mia anima, di non seguirmi… tu cosa facevi? Non mi ascoltavi! Era tutto più facile allora, vero?! Ma ora è un Inferno. Il nostro Inferno.
Sono arrabbiato, ma, come al solito, neanche una scintilla di paura inclina la tua espressione strafottente. I Mangiamorte invece ne provano, e anche tanta. Se ne vanno appena glielo ordino.
Ora siamo solo io e te. L'Auror mezzosangue e il Lord Oscuro. E tu stai per morire. Mi dispiace, tesoro, ma non posso lasciarti vivere. Ho lottato troppo per arrivare così in alto da buttare tutto all'aria per te. L'amore non può più salvarmi. Ho ucciso il mio Signore quando era debole, quando mi riteneva l'unico di cui poteva fidarsi. L' ho tradito per avere tutto quello che aveva lui. Ma quando sono diventato il nuovo Padrone delle Tenebre ho scoperto che Voldemort non aveva nulla… Solo una folle causa e un paio di Mangiamorte cruenti. Non aveva mai provato amore come ho fatto io per tanti anni. Ecco perché poteva sopportare questa vita fatta di omicidi e violenza. Ma io che ho visto e toccato la tua luce non riesco a stare nel buio più nero.
Ti rialzi un po' tremante e io sorrido. Un sorrisetto ironico, maledetto, provocato dalla tua ostinazione a non cedere a me. A colui che potrebbe darti tutto…
Un lampo di eccitazione mi incendia lo sguardo e faccio per afferrarti, ma tu ti ritrai disgustata.
"Mezzosangue, mezzosangue…"
Crollo il capo divertito, abbandonandomi a una risata fredda ma anche sincera.
"Non ti ucciderò se sarai la mia sposa, la mia Dama… La nuova Lady Oscura…"
Sono un pazzo sofferente. Pazzo d'amore per te. Lo so già che non accetterai mai, non lo farai… E di nuovo il mio cuore morto verrà pugnalato e risvegliato dal dolore.
Il tuo silenzio ostinato è così brutto… Forse dovrei ucciderti e mettere fine a tutto... O no?
Vengo avanti e ti afferro stretta per i polsi, una presa ferrea in cui divincolarsi è inutile. Ammiro il tuo corpo seducente. Sì, sei sempre stata bellissima.
"Ah, la mia Grifondoro… La mezzosangue fiera, con quegli occhi d'oro che avrebbero fatto perdere la testa a chiunque! Vieni con me. Sii mia. Io ti darò il mondo e lo farò inginocchiare davanti a te."
Non faccio praticamente in tempo a finire la frase che mi sputi in faccia, ringhiando.
"Sei un folle… Non accetterò mai, lo sai purosangue…"
Scoppio a ridere. Scusa, non so trattenermi… Questa tua ostinazione orgogliosa è stupenda! Così… letale.
Per me... mi stai facendo a pezzi.
Ridendo allento la presa e tu ti liberi, con le lacrime a bagnarti le lunghe ciglia scure, pizzo intorno ai tuoi occhi d'oro fuso.
"Perché fai tutto questo? Perché? PERCHE'?! Amami come ti amo io, non c'è bisogno di darmi il mondo! Io… io non lo voglio…"
Mi crolli davanti, scossa da singulti quasi isterici. Continuo a ridere, ma in verità vorrei urlare.
"Ti prego… Draco…"
Mi blocco. Ti scruto gelido. Da quanto tempo non mi chiamano per nome? Da quanto?! Dannata mezzosangue, non avresti dovuto osare!
Ti fisso sprezzante.
"Accetti?"
Sì, ho anche il coraggio di chiedertelo… Forse voglio solo stare male vedendoti rifiutare. E di fatti mi guardi fieramente e a denti stretti dichiari che preferisci la morte.
Mi inginocchio davanti a te, ti premo la bacchetta al cuore, i nostri volti si sfiorano. Sento di nuovo il desiderio e il dolore mischiarsi in un'estasi perfetta, eterna. Un piacere che mi esplode dentro, facendomi bramare il tuo corpo in una maniera quasi oscena. La passione che condiziona i miei movimenti, mentre ti leggo in viso il disprezzo più nero.
"Ricordati una cosa, signore Oscuro…"
La tua voce così sprezzante fa riaprire la ferita nel mio cuore freddo. Il ghiaccio che gli si era formato intorno inizia a screpolarsi e il sangue fluisce via, procurandomi un dolore atroce.
"Questa mezzosangue ti ha svuotato di tutto, ti ha conosciuto meglio di come ti conoscessi tu stesso, sa i tuoi segreti, capisce cose che tu non puoi nemmeno sperare di concepire... e sai cosa farà di tutta questa conoscenza? Se la porterà all'Inferno!"
Sono così preso dalle tue parole sprezzanti e dalla sofferenza che mi porti dentro che mi lascio sbattere a terra dal tuo schiaffo, confuso. I graffi sulla mia pelle bruciano, ma è un nulla in confronto a quello che sto provando.
"E se pensi che la morte sia la nostra rovina, Draco… Beh, ricrediti. C'è di molto peggio."
La conclusione è proprio la botta finale.
"Stupida mezzosangue!"
Ringhiando ti sbatto a terra, imprigionandoti sotto il mio corpo. Scorro lo sguardo inespressivo sul tuo corpo, sul tuo bel viso deformato dalla rabbia, sulle labbra che sanguinano spaccate. Mi abbasso su di te e provo a baciarti. Un ultimo bacio rapido, doloroso, veloce. Rispondi appena e mi ributti tra i ricordi di quando eravamo due studenti senza problemi. Di quando eravamo avvolti nelle lenzuola morbide del mio letto a fare l'amore. Quando ero stato felice.
Ma questa piccola, ultima illusione di felicità che mi hai dato s'interrompe bruscamente quando ti scosti, distrutta.
"Se le cose stanno così…"
Mi alzo di fretta e ti punto la bacchetta addosso. Stai per finire all'Inferno, piccola. Addio, ti amo.
"Avada…"
"NO!"
Fermi la maledizione che sta per ucciderti e spero così tanto che tu abbia cambiato idea… Magari vuoi essere davvero la mia Lady. Il sorriso strafottente che odio ti brilla sulle labbra. No… Vuoi solo sbattermi in faccia un'altra delle tue fottute verità.
Avanti, parla. Ma non sfidare troppo la mia pazienza.
"Sei così patetico, Lord Oscuro…"
Ti interrompi un attimo ridendo deliziata.
"Guardami! Guarda in questi occhi d'oro la tua puttana mezzosangue mentre la uccidi! Osserva la scintilla di vita che si spegne e sappi che è solo colpa tua! Addio, Draco. Mi porterò la tua anima all'Inferno…"
Zitta, zitta, zitta! Non ti permetto di parlarmi così!
Quasi non ti lascio finire perché ho giù urlato l'anatema che ti ucciderà senz'ombra di dubbio. Ma prima che il tuo corpo cada a terra, privo di vita, riesci a dannarmi per sempre. Scorgo il tuo sorriso dolce e la tua risata tintinnante mi risuona nelle orecchie, come uno sbattere di bicchieri da festa, anche mentre abbandono questo campo disseminato di morti.
Mi sveglierò la notte e ti urlerò di tornare da me, ma mentre aspetto tremante nel buio mi arriverà solo la consapevolezza di averti ucciso… Sarà doloroso. Lo sarà anche se mi hai strappato via il cuore dal petto e mi hai rubato l'anima, portandoti via il riscatto che una volta per tutte mi legherà a te, per sempre.
Verrò a riprendermi ciò che è mio e allora resteremo lì. Solo io e te a bruciare nell'Inferno, mischiando quest'amore folle insieme al dolore più violento.
Dannato… Sì, lo sono.
Ma tu sei maledetta insieme a me.

  
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