Ed
eccoci qui, pronti a torturarci e ucciderci a vicenda davanti a un branco di
uomini affamati come lupi che bramano il mio sangue, e anche il tuo, mio caro
purosangue. Sento le loro risa sguaiate, con la coda dell'occhio scorgo i ghigni
eccitati e maldestri, a volte sussurri provocatori mi sfiorano taglienti la
mente, ferendomi le orecchie. Ma non voglio farci caso, per me in questi istanti
orrendi ci sei solo tu… Il tuo volto scavato, pallido, solo un'ombra della tua
algida bellezza perduta, gli occhi grigi, spenti. Le labbra contratte in una
smorfia di rabbia, i nervi che ti affiorano sulla pelle. Le lacrime che non
smettono di spezzare l'immortale ira della tua maschera. Sembri uno scheletro,
lo spettro di te stesso. Eppure sei ancora così dannatamente bello… Così
austero e fiero, ma lasciati dire che non hai dimostrato un minimo di coraggio.
Mi fai quasi schifo.
Non mi chiedo come puoi farmi questo, so che non troverei alcuna risposta,
oppure qualcosa di falso e scontato come 'E' la causa tesoro, fattene una
ragione. ' Ma io non sono il tuo tesoro. Non più ormai.
I Mangiamorte serrano i ranghi attorno a noi, ci esortano a cominciare, lanciano
disgustosi apprezzamenti al mio corpo poco coperto dalle vesti stracciate. Il
tuo sguardo rimane inespressivo, non vedo più quel lampo di rabbia che li
avrebbe illuminati prima di tutto questo. Ma tu hai deciso che non ero
abbastanza, vero? Cosa non avevo? Il mio sangue spezzato era davvero un problema
così grande? Diamine, Malfoy, per te sarei morta. E tu mi avevi giurato che non
mi avresti mai lasciata.
Mi strapperei i capelli, urlando, e invece mi limito a sussurrare un Crucio,
lanciandolo su di te. Agile ti scosti, mi spunti dietro e posso sentire sulla
pelle la sensazione di dolore che mi fa quasi urlare quando sento la tua risata
fredda, crudele, spietata.
Non sento niente… Sai farmi stare così male che tutto eclissa il senso di
essere trapassata da una miriade di spilli incandescenti. Hai usato una
maledizione senza perdono su di me… Sulla ragazza che hai detto di amare. Era
tutto così falso?
Mi lascio scivolare a terra, la bacchetta che mi sfugge dalle dita, le labbra
che sanguinano perché non voglio urlare, pregarti di smettere, mostrarti quanto
vorrei piangere. L'incantesimo si fa più forte e tu ti inginocchi davanti a me
per guardarmi in faccia mentre soffro. Ma da te qualcosa dovevo pure impararla.
Sul mio viso il nulla. Non una scintilla di sofferenza.
Ti infuri. Mi molli uno schiaffo selvaggio, mi sbatti a terra e di nuovo il
dolore mi invade come un'onda gelida e bruciante. Una, due, tre volte ancora.
Inizio a contorcermi, ma ostento ancora quel sorriso che ti ha sempre fatto
perdere le staffe. Vedo le lacrime che ti scivolano via da quegli occhi dannati,
il ghigno che si spegne per lasciare spazio alla sofferenza. E' la prima volta
che ti vedo piegato ai sentimenti. E lo fai davanti a me, ai miei occhi d'oro
così insinuanti e sospettosi. Davanti alla donna che hai chiamato spesso
'puttana mezzosangue ', infilandoti nel suo letto a notte fonda. Quella ragazza
che ti ama più della sua stessa vita. Davanti alla tua piccola Hermione.
Ti odio, maledetto bastardo. Ti odio perché mi stai uccidendo dal dolore, perché
non sopporto vederti star male, infine ti odio perché ti amo troppo. Me l'avevi
detto che mi sarei ammazzata standoti accanto. Ma non ti ho mai ascoltato
davvero. Ero così inebriata dal tuo volto etereo e da quel sorriso magnetico,
dal tuo profumo peccaminoso.
Sei così arrabbiato… Mi faresti paura se potessi ancora provarne. I
Mangiamorte arrestano le loro risate di scherno, sconcertati, e si
smaterializzano a un tuo ordine acido.
Ora siamo solo io e te. E non è come se fossimo in una camera da letto, non
siamo più Hermione e Draco, ora siamo due fottuti nemici. Lo eravamo all'inizio
e lo siamo alla fine. Perché questa è la fine, vero? Tu stai per uccidermi e
il mio sacrificio sarà solo uno dei tanti per farti arrivare a quel potere che
brami tanto. Vorresti vedermi chinata a strisciare davanti a te, vero? Al nuovo
Lord Oscuro? Hai già ucciso il tuo Dio, il capo del tuo universo, ora perché
esiti tanto davanti a una sciocca mezzosangue?! E' perché ho più potere di
chiunque altro?! Eh?! Dimmelo, maledetto! Dimmi perché non mi hai ancora
ucciso!
La tua esitazione mi fa tornare in piedi. Sul tuo viso spunta un sorriso
dannato, come una rivelazione di perle stupende che per essere sottratte al mare
hanno comportato la morte di molti uomini. I tuoi occhi di ghiaccio
fiammeggiano, ti avvicini febbrili. Fai per afferrarmi, ma mi ritraggo schifata.
"Mezzosangue, mezzosangue…"
Scuoti la testa, ridendo freddo.
"Non ti ucciderò se sarai la mia sposa, la mia Dama… La nuova Lady
Oscura…"
La tua voce ha un che di follemente disperato. Non sei pazzo, stai solo
soffrendo.
Non ti rispondo e non lo farò mai. Non voglio più parlarti. Uccidimi e
mettiamo fine a questa ridicola scenetta strappalacrime.
Vieni avanti, mi afferri i polsi e me li stringi mentre contempli la mia intera
persona. Questa mezzosangue è bella, vero maledetto?
Cerco di divincolarmi, ma è come dibattersi in catene di ferro.
"Ah, la mia Grifondoro… La mezzosangue fiera, con quegli occhi d'oro che
avrebbero fatto perdere la testa a chiunque! Vieni con me. Sii mia. Io ti darò
il mondo e lo farò inginocchiare davanti a te."
Ti sputo in faccia.
"Sei un folle… Non accetterò mai, lo sai purosangue…"
E di nuovo risuona nell'aria quella tua risata incolore.
Sei esattamente come Voldemort.
Mi libero dalla tua presa, con le lacrime agli occhi.
"Perché fai tutto questo? Perché? PERCHE'?! Amami come ti amo io, non c'è
bisogno di darmi il mondo! Io… io non lo voglio…"
Mi lascio scivolare a terra, piangendo con il viso tra le mani.
"Ti prego… Draco…"
Smetti di ridere, non dici nulla, non fai niente.
E' come se chiamarti per nome avesse rievocato una scintilla di umanità in te e
nella tua anima folle, così poco mortale.
"Accetti?"
Hai anche il coraggio di chiedermelo, maledetto? Vuoi farmi soffrire ancora di
più di così? Bene! Bravo! Bravo, perché ci stai riuscendo.
Alzo il viso fiero verso di te e ti guardo digrignando i denti.
"Preferisco la morte."
Leggo di nuovo il dolore in quei tuoi occhi vuoti.
Ti fai avanti, mi sovrasti con la tua figura, la bacchetta contro il mio seno
sinistro, all'altezza del cuore. I visi che si sfiorano.
"Ricordati una cosa, signore Oscuro…", inizio sprezzante.
Un'ultima dolorante rivelazione, unicamente per te.
"Questa mezzosangue ti ha svuotato di tutto, ti ha conosciuto meglio di
come ti conoscessi tu stesso, sa i tuoi segreti, capisce cose che tu non puoi
nemmeno sperare di concepire... e sai cosa farà di tutta questa conoscenza? Se
la porterà all'Inferno!", ringhio disgustata, mollandoti un ceffone e
graffiandoti la guancia.
Tu finisci a terra, spaesato perché non te l'aspettavi.
"E se pensi che la morte sia la nostra rovina, Draco… Beh, ricrediti. C'è
di molto peggio”, concludo orgogliosa.
"Stupida mezzosangue!"
Sono di nuovo in terra, tu sopra di me a tenermi i polsi.
D'improvviso provi a baciarmi ed è come se non fossimo più in un campo di
battaglia disseminato di morti, dove io sono la vergine sacrificale della notte
di luna piena. No… Siamo di nuovo tra le tue lenzuola e tu sei ancora il
biondo seduttore che ho conosciuto e amato con tutta me stessa.
Mi stacco da te, girando il volto di lato e serro gli occhi per impedire alle
lacrime di scorrere copiose.
"Se le cose stanno così…"
Ti tiri in piedi, mi punti addosso la bacchetta.
"Avada…"
"NO!", ti fermo, urlando, sedendomi di scatto per guardarti.
Tu ghigni pensando, o forse sperando, che abbia cambiato idea, ma il mio sorriso
ti fa subito ricredere.
La mascella ti si indurisce, ma non perdo il mio bel sorriso brillante, calmo,
che sfiora la strafottenza.
"Sei così patetico, Lord Oscuro…"
Una risatina mi impedisce per un attimo di continuare.
"Guardami! Guarda in questi occhi d'oro la tua puttana mezzosangue mentre
la uccidi! Osserva la scintilla di vita che si spegne e sappi che è solo colpa
tua! Addio, Draco. Mi porterò la tua anima all'Inferno…"
Non faccio in tempo a finire la frase che la tua voce ricolma di rabbia mi
sbatte contro quell'incantesimo per cui non c’è rimedio alcuno, da cui non si
può più tornare indietro.
Ma prima di morire scoppio a ridere e so per certo che la mia risata e il mio
ultimo sorriso non lo dimenticherai mai. Saranno il tuo tormento, la tua
maledizione. E ti sveglierai nella notte urlando che mi odi, piangerai, ma sarai
consapevole di avermi ucciso proprio tu. Mi evocherai e io non mi volterò mai
più indietro.
Ma forse io ho fatto di peggio: ti ho rubato l'anima e il cuore e me li sono
portati via, all'Inferno come ti avevo promesso. Te li ridarò quando verrai da
me a cercarli. Così potremo restare per sempre lì, innamorati, a bruciare tra
quelle fiamme ustionanti.
Dannato, Lord Oscuro.
Dannato per l'eternità insieme alla tua mezzosangue dagli occhi d'oro.
***
Ti
guardo e mi sembra di non averti mai visto. Non hai paura di me o dei
Mangiamorte che ci circondano ridendo, insultandoti, sperando che mi stufi di
giocare con te e ti lasci a loro, così da poterti mettere le mani addosso per
poi farti a pezzi. Ma per quanto possa essere un bastardo senza cuore non ti
butto tra le braccia di questi reietti umani. Sei solo una mezzosangue, ma sei
pur sempre mia. Così bella e indomabile anche da sconfitta… Perché stai
perdendo, mia cara, oh sì… E io con te.
Sul tuo viso posso leggerci il disprezzo più totale, la rabbia di un essere
impotente, l'umiliazione di essere trattata così da me. Quei tuoi occhi d'oro,
che mi piacciono così tanto, brillano d'odio, la mascella contratta e i
riccioli color del miele sparsi disordinatamente sulle spalle nude e sul volto
etereo. Sei bella, lo sei sempre stata.
Le lacrime continuano a scivolare via dai miei occhi, incendiandomi lo sguardo,
rendendomi patetico. Ma non mi importa. Devo ucciderti, lo devo fare per la
causa, lo devo fare perché non c'è posto per te in questo mondo. Hai una sola
possibilità e so già in partenza che non l'accetterai. E forse è anche per
questo che mi sono innamorato di te tanti anni fa. Perché quando ti insultavo
nei corridoi e ti ferivo non lo davi mai a vedere, ma mi rifilavi lo stesso
dolore con le tue parole acide. Tu non hai mai perso.
Abbiamo già combattuto, tutti i tuoi Auror sono riversi a terra, senza vita e
massacrati. Hai tagli lungo tutto il corpo, le vesti lacere che fanno vedere
anche troppo. I miei Mangiamorte se ne accorgono, sorridono famelici, fanno
commenti su di te. E io? Io li lascio fare perché sono sempre stato debole. Eri
tu il mio sostegno. Nel mio sguardo non brilla più quella luce di folle
gelosia, ora è solo inespressivo. Devo sempre recitare… L' ho sempre dovuto
fare.
Io ti ho lasciata, ti ho ferita… E il tuo sguardo sembra volermelo
rinfacciare, i tuoi occhi d'oro velati di lacrime sofferenti. Ma sappi una cosa,
Hermione, non ti ho messa da parte perché eri una mezzosangue… No. L' ho
fatto perché non volevo che ti sporcassi con mostri come me. Tu sei una regina,
la mia Regina. Non meriti nulla di tutto questo.
Mi lanci addosso un Crucio, ma non sei affatto concentrata, mi manchi anche
vistosamente. Ti compaio dietro e mi metto a ridere appena noto i segni di
frusta sulla tua schiena. Quella risata agghiacciante che hai sempre odiato. La
risata di Voldemort.
Scivoli in ginocchio a terra, la bacchetta che ti sfugge, il dolore che ti
sfregia le membra senza lasciare segni visibili sulla pelle serica, il sangue
che ti macchia il viso. Ti guardo e mi appari così indifesa.
Mi lascio quasi cadere davanti a te, il solito ghigno dannato al suo posto
mentre ti osservo per vederti la sofferenza in faccia. E invece? E invece tu,
maledetta mezzosangue, non mi mostri nulla! Solo quel sorriso indulgente con cui
sembri dire:'Sei patetico, Draco. '
Mi fai perdere le staffe. Mi chiedo perché lo fai… Lo sai che ti odio quando
fai così.
La mia mano, come mossa da vita propria, ti colpisce il viso, ma non abbastanza
forte per infrangere la maschera di cristallo che porti. Finisci a terra,
indolenzita dallo schiaffo, ma continui a sorridermi. Ti lancio di nuovo quella
tortura. Una, due, tre volte. Le lacrime mi scorrono furenti sulle guance, il
ghigno svanisce come per incanto, lasciando spazio a un ringhio sofferente.
Sto soffrendo per te, dolcezza. Solo per te.
Il tuo sorriso si inclina. Non sopporti che ti sbatta in faccia la verità in
questo modo, vero? Mi sto piegando davanti a una donna che ho sempre
disprezzato, odiato, chiamato puttana mezzosangue. Davanti a una ragazza tanto
potente quanto bella. Di fronte alla donna che amo.
Se tu mi avessi ascoltato non saremmo mai giunti a questo punto. Ma quando ti
dicevo di non innamorarti di me, di non lottare per la mia anima, di non
seguirmi… tu cosa facevi? Non mi ascoltavi! Era tutto più facile allora,
vero?! Ma ora è un Inferno. Il nostro Inferno.
Sono arrabbiato, ma, come al solito, neanche una scintilla di paura inclina la
tua espressione strafottente. I Mangiamorte invece ne provano, e anche tanta. Se
ne vanno appena glielo ordino.
Ora siamo solo io e te. L'Auror mezzosangue e il Lord Oscuro. E tu stai per
morire. Mi dispiace, tesoro, ma non posso lasciarti vivere. Ho lottato troppo
per arrivare così in alto da buttare tutto all'aria per te. L'amore non può più
salvarmi. Ho ucciso il mio Signore quando era debole, quando mi riteneva l'unico
di cui poteva fidarsi. L' ho tradito per avere tutto quello che aveva lui. Ma
quando sono diventato il nuovo Padrone delle Tenebre ho scoperto che Voldemort
non aveva nulla… Solo una folle causa e un paio di Mangiamorte cruenti. Non
aveva mai provato amore come ho fatto io per tanti anni. Ecco perché poteva
sopportare questa vita fatta di omicidi e violenza. Ma io che ho visto e toccato
la tua luce non riesco a stare nel buio più nero.
Ti rialzi un po' tremante e io sorrido. Un sorrisetto ironico, maledetto,
provocato dalla tua ostinazione a non cedere a me. A colui che potrebbe darti
tutto…
Un lampo di eccitazione mi incendia lo sguardo e faccio per afferrarti, ma tu ti
ritrai disgustata.
"Mezzosangue, mezzosangue…"
Crollo il capo divertito, abbandonandomi a una risata fredda ma anche sincera.
"Non ti ucciderò se sarai la mia sposa, la mia Dama… La nuova Lady
Oscura…"
Sono un pazzo sofferente. Pazzo d'amore per te. Lo so già che non accetterai
mai, non lo farai… E di nuovo il mio cuore morto verrà pugnalato e
risvegliato dal dolore.
Il tuo silenzio ostinato è così brutto… Forse dovrei ucciderti e mettere
fine a tutto... O no?
Vengo avanti e ti afferro stretta per i polsi, una presa ferrea in cui
divincolarsi è inutile. Ammiro il tuo corpo seducente. Sì, sei sempre stata
bellissima.
"Ah, la mia Grifondoro… La mezzosangue fiera, con quegli occhi d'oro che
avrebbero fatto perdere la testa a chiunque! Vieni con me. Sii mia. Io ti darò
il mondo e lo farò inginocchiare davanti a te."
Non faccio praticamente in tempo a finire la frase che mi sputi in faccia,
ringhiando.
"Sei un folle… Non accetterò mai, lo sai purosangue…"
Scoppio a ridere. Scusa, non so trattenermi… Questa tua ostinazione orgogliosa
è stupenda! Così… letale.
Per me... mi stai facendo a pezzi.
Ridendo allento la presa e tu ti liberi, con le lacrime a bagnarti le lunghe
ciglia scure, pizzo intorno ai tuoi occhi d'oro fuso.
"Perché fai tutto questo? Perché? PERCHE'?! Amami come ti amo io, non c'è
bisogno di darmi il mondo! Io… io non lo voglio…"
Mi crolli davanti, scossa da singulti quasi isterici. Continuo a ridere, ma in
verità vorrei urlare.
"Ti prego… Draco…"
Mi blocco. Ti scruto gelido. Da quanto tempo non mi chiamano per nome? Da
quanto?! Dannata mezzosangue, non avresti dovuto osare!
Ti fisso sprezzante.
"Accetti?"
Sì, ho anche il coraggio di chiedertelo… Forse voglio solo stare male
vedendoti rifiutare. E di fatti mi guardi fieramente e a denti stretti dichiari
che preferisci la morte.
Mi inginocchio davanti a te, ti premo la bacchetta al cuore, i nostri volti si
sfiorano. Sento di nuovo il desiderio e il dolore mischiarsi in un'estasi
perfetta, eterna. Un piacere che mi esplode dentro, facendomi bramare il tuo
corpo in una maniera quasi oscena. La passione che condiziona i miei movimenti,
mentre ti leggo in viso il disprezzo più nero.
"Ricordati una cosa, signore Oscuro…"
La tua voce così sprezzante fa riaprire la ferita nel mio cuore freddo. Il
ghiaccio che gli si era formato intorno inizia a screpolarsi e il sangue fluisce
via, procurandomi un dolore atroce.
"Questa mezzosangue ti ha svuotato di tutto, ti ha conosciuto meglio di
come ti conoscessi tu stesso, sa i tuoi segreti, capisce cose che tu non puoi
nemmeno sperare di concepire... e sai cosa farà di tutta questa conoscenza? Se
la porterà all'Inferno!"
Sono così preso dalle tue parole sprezzanti e dalla sofferenza che mi porti
dentro che mi lascio sbattere a terra dal tuo schiaffo, confuso. I graffi sulla
mia pelle bruciano, ma è un nulla in confronto a quello che sto provando.
"E se pensi che la morte sia la nostra rovina, Draco… Beh, ricrediti. C'è
di molto peggio."
La conclusione è proprio la botta finale.
"Stupida mezzosangue!"
Ringhiando ti sbatto a terra, imprigionandoti sotto il mio corpo. Scorro lo
sguardo inespressivo sul tuo corpo, sul tuo bel viso deformato dalla rabbia,
sulle labbra che sanguinano spaccate. Mi abbasso su di te e provo a baciarti. Un
ultimo bacio rapido, doloroso, veloce. Rispondi appena e mi ributti tra i
ricordi di quando eravamo due studenti senza problemi. Di quando eravamo avvolti
nelle lenzuola morbide del mio letto a fare l'amore. Quando ero stato felice.
Ma questa piccola, ultima illusione di felicità che mi hai dato s'interrompe
bruscamente quando ti scosti, distrutta.
"Se le cose stanno così…"
Mi alzo di fretta e ti punto la bacchetta addosso. Stai per finire all'Inferno,
piccola. Addio, ti amo.
"Avada…"
"NO!"
Fermi la maledizione che sta per ucciderti e spero così tanto che tu abbia
cambiato idea… Magari vuoi essere davvero la mia Lady. Il sorriso strafottente
che odio ti brilla sulle labbra. No… Vuoi solo sbattermi in faccia un'altra
delle tue fottute verità.
Avanti, parla. Ma non sfidare troppo la mia pazienza.
"Sei così patetico, Lord Oscuro…"
Ti interrompi un attimo ridendo deliziata.
"Guardami! Guarda in questi occhi d'oro la tua puttana mezzosangue mentre
la uccidi! Osserva la scintilla di vita che si spegne e sappi che è solo colpa
tua! Addio, Draco. Mi porterò la tua anima all'Inferno…"
Zitta, zitta, zitta! Non ti permetto di parlarmi così!
Quasi non ti lascio finire perché ho giù urlato l'anatema che ti ucciderà
senz'ombra di dubbio. Ma prima che il tuo corpo cada a terra, privo di vita,
riesci a dannarmi per sempre. Scorgo il tuo sorriso dolce e la tua risata
tintinnante mi risuona nelle orecchie, come uno sbattere di bicchieri da festa,
anche mentre abbandono questo campo disseminato di morti.
Mi sveglierò la notte e ti urlerò di tornare da me, ma mentre aspetto tremante
nel buio mi arriverà solo la consapevolezza di averti ucciso… Sarà doloroso.
Lo sarà anche se mi hai strappato via il cuore dal petto e mi hai rubato
l'anima, portandoti via il riscatto che una volta per tutte mi legherà a te,
per sempre.
Verrò a riprendermi ciò che è mio e allora resteremo lì. Solo io e te a
bruciare nell'Inferno, mischiando quest'amore folle insieme al dolore più
violento.
Dannato… Sì, lo sono.
Ma tu sei maledetta insieme a me.