Crossover
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Autore: nick nibbio    07/11/2013    4 recensioni
Nell'eterna lotta tra bene e male è finalmente giunto un eletto in grado di cambiare l'equilibrio tra queste due forze: un giovane ragazzo che, da semplice sognatore, diventerà protagonista e, insieme a molti grandi personaggi dei manga e delle anime, trasformerà il sogno in realtà
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Film, Libri, Videogiochi
Note: Cross-over, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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50. La missione ha inizio Ciao a tutti e finalmente ben ritrovati.
Sì, lo so. Sono nuovamente in ritardo ma non ci posso fare niente: tra estate ed esami ho perso la cognizione del tempo^^.
Spero che con questo capitolo riuscirò a farmi perdonare poiché contiene un sacco di belle cosine, altro non dico^^.
Per il resto, vi auguro buona lettura.

 
 
NELLA DIMENSIONE SATELLITE
 
I ragazzi si erano riuniti nell’infermeria dell’accademia e avevano fatto mettere un malconcio Nick su un lettino.
“Non è necessario che mi facciate sdraiare! Basterà una pillola della vita e tornerò come nuovo!” il castano però era restio a restare in infermeria.
“Sdraiati e poche storie chiaro?” lo sgridò Angel come fa l dottore col paziente.
“Almeno riposa un po’ e non rompere!” seguito a ruota da Jasmine.
“Lo sappiamo che gli ospedali non vi piacciono, soprattutto se sei tu il paziente, ma per adesso avete bisogno di riprendervi!” mentre Oscar fu più diplomatica.
“Va bene, va bene mi sdraio!” alla fine il castano si lasciò persuadere e rimase fermo.
 
“Ecco perché ti reputo la mia degna socia!” si complimentò Erza con la giovane Uchiha.
“Se lo dici tu!” commentò Gerard col tic all’occhio destro.
“Comunque tra un po’ ti riprenderai; basta che ti riposi un po’!” lo tranquillizzò Aruka per poi notare l’altro paziente “E a lei che cosa è successo?” cioè la povera Blair.
 
“E’ stata ferita dalla creatura che ci ha portato qui e rapito un nostro amico!” le rispose Hinata.
“Ho provato a curarla ma la ferita è molto strana e non si rimargina normalmente!” aggiunse Sakura Haruno.
“Lei per caso è un medico?” chiese la signorina Fontaine che era sempre rimasta nella stanza a vegliare sulla giovane Flanningan.
“Non proprio. Lei è… ecco!” Ino cercò di dirle la verità ma non sapeva come avrebbe reagito la donna.  
“Aruka è un drago delle foreste signorina Fontaine!” ma ci pensò Nick a completare il discorso della Yamanacha.
“Un drago?” chiese la donna convinta che la stessero prendendo in giro.
“Mi creda signorina, è la pura verità!” confermò la ragazza dai capelli verdi.
“Beh, considerando dove ci troviamo e le cose viste finora, potrei anche crederci!” la donna ne aveva viste parecchie in quei giorni quindi ci credeva.
 
“Ha reagito meglio di quanto pensassimo!”
Pensarono tutti.
“Perdoni la nostra maleducazione signorina ma devo chiederle di uscire per un po’ da questa stanza. Ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare tra di noi!” con tutta la sua educazione Kakashi chiese alla donna di uscire dalla stanza.
“Va bene! Credo che andrò a fare un giro.” che capì e uscì subito.
 
“Avete avuto molto tatto ragazzi” commentò Yaphisan che apparve da un vortice di sabbia insieme a Sara e Jasmine.
Di sicuro ha larghe vedute ma è meglio non metterla alla prova il più del dovuto!” disse Sara che concordava con la decisione dell’Hatake.
Comunque è una donna che sa fidarsi!” commentò Jasmine che si complimentò per come l’aveva presa.
 
“Eccoci qua! Che ci siamo persi?” un secondo dopo Brake entrò nella stanza come un autentico uragano, seguito a ruota da Saeko.
“TORNA QUI” che brandiva ancora la sua spada di legno.
“Saeko dacci un taglio!” la sgridò subito Erza con tanto di sguardo truce “Brake smettila di fare il cucciolo e resta fermo!” e ne aveva anche per il drago bianco.
“Ok!” risposero i due mettendosi sull’attenti.
 
“Questa qui è parecchio autoritaria!” commentò Jaden all’orecchio di Naruto.
“Mette leggermente i brividi!” confermò il biondino.
“Non dimentichiamo che ha messo a cuccia Sakura e Ino!” fece Jessie che si unì al discorso.
“Se entrasse nell’esercito farebbe subito carriera!” e anche Hassleberry volle dire la sua.
“Col fisico che si ritrova, potrebbe anche diventare una diva!” seguito a ruota da Chazz che se la mangiava con gli occhi (quando potrebbe essere lei a mangiarlo^^).
“Una così potrebbe fare di tutto!” disse Kankuro.
“Peccato che nessuna delle vostre idee mi piaccia!” rispose la rossa che non gradiva che qualcuno le parlasse alle spalle e…
 
BONK! BONK! BONK! BONK! BONK! BONK!
 
Menò i sei ragazzi con un pugno a martello a testa^^.
“AHIA!” facendoli crollare a terra con un bernoccolo fumante^^.
“Cascate male amici: i nostri sensi sono molto fini. Possiamo sentire un sussurro anche a un miglio di distanza!” li avvertì Gerard con un sorriso divertito.
“E nemmeno a vista siamo messi male!” li avvisò Aruka che aveva appena finito con Blair “La ferita è a posto!” e dette ai ragazzi una buona notizia.
“Grazie infinite signorina Aruka!” disse Alexis a nome dei compagni.
“Chiamami semplicemente Aruka!” le rispose la verde con un sorriso.
 
“Bene, direi che al momento non c’è più nulla da fare qui!” vedendo che stavano tutti bene, Saeko riteneva di potersene andare.
“Concordo, è meglio evitare di stare troppo qui e consiglio anche a voi di tornare a casa vostra!” seguita da Erza che si rivolse ai ragazzi.
“Lo faremo volentieri ma siamo bloccati in questa dimensione da una creatura misteriosa e dal grande potere.” rispose loro il castano “L’unica possibilità che abbiamo per andarcene da qui è sconfiggerla!” ed espose la sua idea.
“Allora buona fortuna. Se vi serve aiuto, sapete dove trovarci!” Gerard altro non disse e sparì.
“Buona fortuna amici!” salutò anche Saeko e sparì.
“A presto. Ci si vede socia!” seguito da Erza che prima di sparire salutò anche Jasmine.
“Ci vediamo amici. Nick, giovane Hinata!” anche Aruka la seguì non prima di aver salutato il Sun’s Warrior e la Hyuga.
“Break, prima che te ne vada, ho un favore da chiederti: puoi chiedere ai tuoi genitori e agli altri anziani di riunirsi in un solo posto? Ho bisogno del loro consiglio!” ma Nick fermò il drago bianco prima che se ne andasse chiedendogli questo favore.
“Sono già riuniti a consiglio, quindi non ti ci vorrà molto a richiamarli!” ma questo lo avvertì che gli anziani erano già riuniti“Ti auguro buona fortuna e lo stesso vale per tutti voi. Ciao!” per poi salutare tutti e sparire.
 
“Ehi ma come hanno fatto ad andarsene da qui?” chiese Rock Lee che non sapeva che cosa dire.
“I draghi sono creature dai grandi poteri. Non c’è incantesimo che possa bloccarli!” a rispondergli ci pensò Shaoran.
“Questo non è del tutto esatto!” lo corresse Nick che ne sapeva qualcosa “A parte il potere delle divinità, c’è un’antica magia capace di contrastarli e sai la cosa buffa? Sono loro stessi a insegnarla agli umani che ritengono degni. Si chiama magia Ammazza Draghi, meglio nota come Dragon Slayer. Lo so perché lo sono io stesso, ma preferisco il termine Dragon Knight!” e spiegò sinteticamente che cos’era.
“Q-Quindi lei signor Nick potrebbe affrontare e sconfiggere un drago!” gli chiede Kiba senza parole.
“In teoria sì ma, salvo lo scontro di poco fa contro Uncinato e gli allenamenti con Lantis non ho mai usato questa magia. Forse è per questo che non riesco a creare un portale per tornare indietro!” gli rispose il castano e si chiese se il non utilizzo di questa magia per molto tempo avesse influito sulla possibilità di aprire un portale.
“Non c’entra niente figliolo!” ma ci pensò Yaphisan a rispondere al suo quesito “Non importa se non usi un incantesimo per molto tempo. Esso resta sempre impresso nella tua anima!” facendogli capire che il motivo era un altro “E’ questa creatura che nasconde un qualche segreto che la rende capace di contrastare persino il potere di un drago. Se è come penso, deve possedere una qualche reliquia che può usare anche contro i draghi!” ed espose la sua teoria.
“Una reliquia capace di contrastare il potere dei draghi?” chiesero tutti i presenti.
 
“La mia è solo una supposizione ma, se dovesse rivelarsi giusta, l’unica soluzione è trovare un’entità capace di affrontare questa creatura!” continuò il Sandtimes “Vorrei potervi aiutare di più ma, ahimè, non so cosa fare e inoltre il mio tempo qui sta per scadere!” e fece capire che anche lui stava per andarsene.
“Che vuoi dire nonno Yaphisan!” Naruto non comprese quale fosse il problema.
“A causa di questa maschera, non posso restare per troppo tempo nello stesso luogo o rischio di scomparire!” gli rispose lui toccandosi la Maschera dello Spettro “Solo nel Fantasy posso fermarmi per più tempo, questo grazie alla potente magia che aleggia in quel mondo ma altrove posso rimanere solo per circa sei giorni!” che gli permetteva di stare in un posto per non più di una settimana.
“Sei giorni? Ma non sei stato qui per così tanto tempo!” e i conti non tornavano a più di qualcuno.
“Non è difficile capirlo!” ma Kakashi aveva compreso qualcosa “Lo scontro contro Raptomort e anche l’incantesimo per resuscitare Sara e Jasmine e poi l’uso del potere dell’universo hanno accorciato il tempo che aveva a disposizione!” ed espose la sua teoria.
“Noto con piacere che sei sveglio Kakashi Hatake!” si complimentò Yaphisan.
“Quindi, adesso te ne andrai per non tornare mai più?” gli chiese la giovane Jasmine quasi in lacrime.
“Non per sempre, solo per una settimana o due!” gli rispose il nonno accarezzandole la testa “Devo trovare un posto, dove riposare e recuperare energie. Quando avrò fatto questo, potrò tornare a darvi una mano!” il suo era solo un arrivederci.
E con noi come intendi regolarti?” gli chiese la moglie un po’ dubbiosa.
Che cosa faremo nei quindici anni che ci separano dalla guerra in questa dimensione C?” anche Sara voleva sapere che cosa avrebbero fatto in quel periodo.
“Mi sembra ovvio, aiuteremo questi ragazzi nelle loro battaglie e, nei periodi di calma, andremo a cercare gli ingredienti necessari per l’incantesimo che vi permetterà di tornare al vostro aspetto umano!” e Yaphisan non fece attendere una sua risposta “Per il momento ci salutiamo ragazzi ma non preoccupatevi: ci rivedremo presto!” poi fu avvolto da un vortice di sabbia e sparì insieme a Sara e Jasmine.
 
“A presto nonnetto!” ricambiò Naruto che lo aveva preso in simpatia.
“Grazie di tutto!” seguito da Jaden.
“A presto!” e da tutti gli altri.
 
“Beh, credo che anche per noi sia giunto il momento di salutarci!” disse Angel che si coprì il volto col cappello.
“E’ vero, abbiamo fatto quello per cui eravamo venuti, cioè salvarvi!” concordò Oscar molto dispiaciuta.
“Vorremmo restare ancora un po’ con voi ed aiutarvi a uscire di qui però…” anche Jasmine sarebbe voluta restare con loro.
“Non preoccupatevi amici, ce la caveremo da soli!” li consolò l’Uzumaki con un sorriso determinato.  
“Vi ringraziamo per averci aiutato contro Raptomort ma adesso è giusto che continuiamo per la nostra strada!” concordò Jaden.
“Saremo sempre in debito con voi!” disse loro Sakura Kinomoto con un sorriso.
“E se un giorno potremo restituirvi il favore, state certi che verremo ad aiutarvi!” quella di Gaara era una promessa.
“Grazie infinite per l’aiuto soldati!” fece Hassleberry mettendosi sull’attenti.
“Venite a trovarci quando volete!” seguito da Rock Lee.
“Magari in una situazione più tranquilla!” commentò Kiba con un sorriso.
“BAU!” concordò Akamaru.
“Grazie di tutto!” disse Shino inclinando la testa in segno di saluto.
“E non fate quelle facce incredule, siete nostri amici no?” sorrise loro Syrus mentre i tre li guardavano stupiti.
“Per favore evitate le scenate!” disse Chazz che non era il tipo da cose simili.
“A modo suo, vi sta salutando! Così come lo faccio io!” dice loro Ino.
“Salutateci i nostri alter ego paralleli della vostra dimensione!” si raccomandò Shikamaru.
“E non dimenticatevi dei loro spiriti!” sorrise Jessie.
“Tanti saluti anche da parte mia!” disse semplicemente Choji mentre sgranocchiò qualche patatina.
“E se c’è qualcuno che non conosciamo ancora, fate altrettanto!” disse loro Temari.
“Di sicuro li conosceremo anche noi!” concordò Kankuro.
“A presto!” li salutò Neji con un cenno del capo.
“Statemi bene!” stessa cosa fece Tenten.
“Un giorno ci rivedremo!” di questo Shaoran ne era sicuro.
“A presto!” disse Alexis.
“Grazie di tutto amici!” disse loro Sakura Haruno.
Hinata invece si limitò a fare un inchino: gli altri avevano già detto tutto “Ecco… spero che lì siamo sempre tutti insieme!” ma volle comunque dire qualcosa.
 
“C-Certo che lo siete!” le rispose Angel coprendo il viso col cappello per non mostrare i singhiozzi “Hinata anche qui sei sempre dolcissima. Spero che anche qui ti metterai con Naruto!” mentre le faceva quest’augurio.   
“E noi siamo felici di far parte del gruppo!” sorrise la castana coprendosi anche lei col cappello “Grazie per averci considerati degli amici!” e quelle parole l’avevano toccata nel profondo.      
“Grazie a voi per averci fato sentire a casa!” sorrise Jasmine che cercava di trattenersi dal piangere “Hinata, spero che anche qui non ti succeda niente!” e augurò alla Hyuga di non perdere mai la vita.       
 
“Salutate il maggiore da parte mia e grazie di tutto!” disse loro Nick.
“Certo!” risposero i tre insieme mentre un portale si aprì dietro di loro e andarono per attraversarlo.
“Ragazzi, vorrei sapere solo una cosa!”ma Naruto li trattene per far loro una domanda “Riuscirò a riportare Sasuke a casa?” e attese una risposta.
I tre non dissero nulla: si limitarono solo ad alzare il pollice per poi attraversare il portale che si chiuse alle loro spalle.
“Grazie!” e quel gesto era stato chiarissimo per il biondino.
 
Ci fu qualche secondo di silenzio.
“E così siamo tornati al nostro numero originale!” commentò Asuma “Una cosa che non capisco è come abbiano fatto ad aprire un portale se questa dimensione è sigillata!” per poi esporre il suo dubbio a Nick.
“E’ la nostra dimensione a essere sigillata, non la loro quindi gli è stato possibile andarsene!” rispose lui “Adesso dobbiamo trovare un modo per andarcene da qui ma prima c’è qualcosa che voglio verificare insieme a vo!” che si alzò lentamente dal letto.
“Non si sforzi, è ancora troppo debole per camminare!” lo riprese Sakura Haruno che cercò di rimetterlo a letto.
“Non ti preoccupare, c’è un modo per riprendermi subito, oltre alle pillole della vita!” le rispose  il castano “Kakashi potrei chiederti di lanciare contro di me una tecnica di fuoco per favore?” per poi fare questa richiesta all’Hatake.
“Vuoi che ti attacchi col rischio di bruciarti?” che non capiva che cosa volesse fare “Nelle tue attuali condizioni potresti rimanere ustionato se non peggio!” e cercò di farlo desistere.
“Non succederà!” gli rispose il castano “Lanciami una tecnica di fuoco e vedrà!” per poi fare nuovamente la richiesta.
 
“MA CHE VI’ SALTA IN MENTE!”
Gridarono tutti preoccupati.
“Non so che cos’hai in mente ma voglio fidarmi di te!” gli rispose il ninja-copia ancora poco convinto componendo i sigilli per la tecnica “Spero solo di non pentirmene!” pensò in cuor suo “Arte del Fuoco: TECNICA DELLA PALLA DI’ FUOCO SUPREMA!” e…
WAMP!
Lanciò una grande sfera di fuoco contro Nick che si limitò ad aprire la bocca e...
GNAM! GNAM!
La inghiottì in un solo boccone.
 
“CHE COSA!”
Fecero tutti increduli.
“Questo vuol dire essere un Dragon Slayer!” rispose loro Nick facendo schioccare il collo “E’ possibile nutrirsi dell’elemento soffiato dal drago e usarlo per recuperare le forze!” rivelando uno dei pregi della magia Ammazza Draghi.
“Incredibile!” commentarono tutti.
“In pratica lei può mangiare le fiamme per riprendersi vero?” chiese Sakura Kinomoto sperando di aver capito.
“Non solo quelle. Essendo stato tirato su da un drago Antico, posso nutrirmi di altri elementi naturali!” le rispose il Sun’s Warrior “Per la precisione, posso mangiare fuoco, nuvole, fulmini e, anche se mi fanno un po’ senso, rocce!” dicendo quali erano gli elementi che poteva mangiare.
“Di sicuro la vostra è una dieta molto naturale!” commentò Naruto che non sapeva immaginarsi un simile pasto^^.
“E gli altri elementi?” chiese Alexis molto curiosa.
“A parte l’acqua che può bere chiunque, non posso mangiarli: mi farebbero stare male!” rispose loro facendo capire che gli altri elementi erano non commestibili.
“Scommetto che, se potesse, si mangerebbe anche la luce!” disse scherzosamente Syrus.
“Se fossi stato cresciuto da un drago bianco di luce sì! Sono molti gli elementi esistenti e possono essere tutti mangiati dai draghi. Pensate che alcuni mangiano le ombre o addirittura il veleno!” e fece loro qualche esempio pratico.
“Che impressione!” fece Choji mentre gli passava la voglia di mangiare ^^.
“Non capisco, però, a cosa possa servire questo potere, oltre a riprendersi più in fretta!” e Shaoran pose un giusto dubbio.
“Perché i draghi sono i nemici naturali dei demoni!” gli rispose il Sun’s Warrior “Inoltre, so che un Dragon Slayer, anzi Dragon Knight ha più d qualche punto in suo favore!” ma non disse quali erano questi punti “Adesso allontanatevi di un passo. Stiamo per avere ospiti importanti!” poi si morse a sangue un dito e lo poggiò a terra “TECCNICA DEL RICHIAMO!” richiamando qualcosa.
 
PUFF! PUFF! PUFF!PUFF!PUFF! PUFF!
 
Si formarono sei nuvolette di fumo e, quando sparirono, apparvero in tutta la loro maestosità sei draghetti^^.
“Yoh! È arrivato il grande mito e adesso il gran divertimento è garantito. Forte io sono e i miei attacchi superano il suono. Chi sono io? Skiendros è il mio nome e agli dei se non di più arriva il mio vocione. Non mi credi pivello? Presto lo memorizzerai in quel tuo cervello: io sono il numero uno dei numeri uno e la mia parola col creato è un tutt’uno!” disse il primo di questi a suon di rima e mostrando di avere un certo caratterino.
Era un draghetto blu elettrico alto poco più di cinquanta centimetri. Indossava un gilè nero che teneva aperto sul petto con tanto di buchi per le ali; all’altezza del cuore aveva una cucitura chiusa con una lampo. Gli occhi gialli erano coperti da grandi occhiali da sole facendolo sembrare un piccolo teppista. Per il resto aveva artigli, zanne, coda, ali e corna.
 
“Le tue rime mancano assolutamente di simmetria Skiendros!” lo rimproverò un altro draghetto al suo fianco guardandolo con indifferenza “Salve cuccioli umani, il mio nome è Thuban e…. CAVOLO CHE MAGNIFICA SIMMETRIA AVETE VOI TRE E TU BIONDINO!” che si presentò per poi puntare estasiato Hinata, Sakura Kinomoto, Alexis e Naruto etichettandoli come simmetrici^^.
Questo aveva le squame di un magnifico verde smeraldo alto esattamente quanto il compagno, indossava un’elegante giacca che profumava di lavanda mentre sul lato sinistro del capo si notavano tre curiose linee orizzontali che si fermavano poco prima della fronte.
 
“Questi due non sono per niente fichi! Si vede che devo insegnare loro la giusta classe!” commentò un altro draghetto atteggiandosi a gran fico “Salve piccoli, io sono Aldibah e, se farete i bravi, vi darò qualche lezione di stile!” e salutare i ragazzi in questo modo^^.
Aveva le squame di un bianco acceso come il ghiaccio e le dimensioni e le caratteristiche erano le stesse dei due compagni. Indossava un giubbotto di pelle d’orso interamente bianco. Gli occhi erano di un rosso acceso.
 
“Zitto e smettila d’importunarli, sei patetico!” lo riprese il draghetto con voce femminile “Buongiorno Nick e buongiorno anche a voi ragazzi, io sono Kuma!” per poi presentarsi educatamente agli altri.
Lei aveva le squame bianche con un leggero tocco di azzurro cielo. I suoi occhi erano verde erba. Indossava un semplice mantello nero su cui erano legate delle chiavi d’oro, d’argento e di bronzo.
 
“Scusate per i loro modi un po’ infantili!” si scusò invece un altro draghetto femmina con un gentile inchino “Io sono Sableth, piacere di conoscervi!” per poi presentarsi con un sorriso.
Le sue squame erano nere come il carbone mentre i suoi occhi erano blu mare. Lei indossava un haori nero foderato di bianco.
 
“Che pezzi di merda che siete. Perché mi sono lasciato convincere a venire!” si lamentò invece l’ultimo un po’ corrucciato “Yo mocciosi, come va? Io sono Namor!” e a modo suo si presentò.
Le sue squame erano blu notte, molto più vicine al nero mentre gli occhi erano neri. A differenza dei suoi compagni non aveva ali e al posto delle zampe aveva grosse pinne. Indossava un vecchio giubbotto di pelle con le maniche strappate.
 
“EHI! MI’ LASCI ANDARE O NO!” si lamentava intanto Naruto con le guance prese dalle zampe di Thuban.
“Scusami ragazzo. È solo che sei troppo simmetrico. Hai due occhi di pari dimensioni e angolazione, due sopraciglia sottili e lunghe nello stesso identico modo e queste curiose cicatrici anche se dispari, prese insieme formano un bellissimo sei!” gli rispose il drago verde mentre continuava a osservarlo meravigliato.
“G-Grazie!” rispose il biondino  anche se sentiva le guance andare a fuoco^^.
“A me sembra solo uno stupido Dobe senza arte ne parte!” lo sfotté Kiba con un ghigno bastardo.
“ZITTO TU CAGNACCIO!” gli gridò contro l’Uzumaki che, come sapevano tutti, era molto reattivo^^.
“Orrore!” disse Thuban nel vederlo “SEI ASSOLUTAMENTE ASIMETTRICO!” per poi ruggirgli in faccia.
 
BONK!
 
“Kuma CHOP!” ma la draghessa dalle squame color cielo decise d’intervenire e, tirato fuori da chissà dove, un grosso libro di algebra quantistica, colpì con esso il draghetto verde che crollò a terra con un terzo corno^^.
“La mia simmetria è stata alterata. NOOOO!” si lamentò il poverino menandosi un pugno in testa “Ecco… così va meglio!” creandosi da solo un quarto corno^^.
 
“Ma questi sono pazzi o altro?” si chiese Shaoran con la gocciolona dietro la nuca^^.
“Non saprei che dirti!” gli rispose Gaara con la medesima espressione.
“Andiamo, sono divertenti!” disse Jessie convinto.
 
“Coff! Coff! Ragazzi, vorrei presentarvi dei cari amici!” Nick si fece avanti e schiarendosi la gola iniziò le presentazioni “I loro nomi ve li hanno già detti, ma non hanno specificato il loro ruolo. Inizio col dirvi che queste non sono le loro reali dimensioni: in realtà sono cinque volte più grandi dei draghi che avete salutato poco fa!” e questa premessa lasciò basiti tutti quanti “Loro sono gli anziani dei draghi, i Re e Regine di tutti loro e hanno più di trentatre mila anni. Il nobile Namor è il Re dei draghi acquatici, una delle maggiori autorità di questa razza. La venerabile e dolce Sableth è la Regina dei draghi neri ed è anche la madre di Onysableth, anche se è molto più gentile. La venerabile Kuma è una delle due Regine dei draghi celesti nonché custode delle ottantotto chiavi dello zodiaco. Il nobile Aldibah è il Re dei draghi del ghiaccio e anche compagno della nobile Kuma; per la cronaca, sono i genitori di Frost. Il venerabile Thuban è il Re dei draghi delle foreste e saggio custode del grande albero della vita ed è il padre di Beryl. Il nobile Skiendros, malgrado il suo modo un po’ curioso di presentarsi, è il Re dei draghi del fulmine nonché attuale Capo degli anziani e saggio dell’arte eremitica del drago ed è il padre di Khellendros e del mio amico Drakondros!” e presentò meglio i sei draghi.
 
“Sei stato gentile a presentarci figliolo, effettivamente il mio modo di fare è stato un po’ al vetriolo!” rise Skiendros che gli batte una zampa sulla spalla.
“Hai detto anche chi sono i nostri figli, quindi vuol dire che questi ragazzi li hanno già conosciuti vero?” gli chiese invece Thuban.
“Sì, se ne sono andati pochi minuti fa!” gli rispose il castano senza indugio.
“Bene. Spero che la mia piccola Beryl sia riuscita a dichiararsi a Drakondros questa volta!” esclamò il drago verde che augurava ogni bene alla sua unica figlia.
“Sfortunatamente Drako non c’era e nemmeno Brain era presente! Sono stati richiamati solo Khellendros, Malystrix, Beryl, Frost e Onysableth e hanno combattuto egregiamente contro il Drago Rosso!”gli rispose il Sun’s Warrior.
 
“CHE COSA I NOSTRI PICCOLI HANNO AFFRONTATO IL DRAGO ROSSO E NESSUNO CI’ HA CHIAMATO!”
Gridarono insieme i sei draghi alquanto preoccupati.
“Ehm... sì ma non hanno subito nessuna ferita: questo grazie all’aiuto del venerabile Yaphisan Saganon Sandtimes e al coraggio di questi ragazzi!” rispose lui sperando di calmarli.
 
“Loro? Loro hanno affrontato il Drago Rosso? E tu dov’eri finito Nick?” gli chiese Aldibah leggermente corrucciato.
“Io avevo la mia battaglia!” si limitò a rispondere lui.
“Scusate!” poi nel discorso intromise Kakashi che decise di parlare con voce pacata “Da quello che ho capito, voi siete i genitori di alcuni dei draghi che sono arrivati in nostro aiuto. Se siamo riusciti a salvarci lo dobbiamo anche a loro che ci hanno dato il loro aiuto senza chiederci nulla in cambio e questo non lo dimenticheremo mai!” e usando tutto il rispetto che aveva per quelle grandi creature “Ora, non sappiamo il perché Nick vi ha chiamato qui ma ci fidiamo di lui, quindi per favore ascoltatelo!” e chiese solo questo.
 
“Ok! Per stavolta ti salvi cucciolo!” Namor preferì passare oltre.
“Almeno nessuno si è fatto male quindi siamo più sollevati!” commentò Kuma che si era preoccupata subito.
“Avevi qualcosa da chiederci figliolo? Allora chiedi!” lasciando perdere le rime, Skiendros invitò il castano a parlare. 
 
“Prima di tutto, volevo presentarvi i miei amici!” rispose loro Nick indicando il gruppo “Poi volevo chiedere una cosa a voi somma Kuma!” e rivolgersi poi al drago celeste.
“Che cosa posso fare per te?” che si dimostrò disposta ad aiutarlo.
“In quanto custode delle 88 chiavi dello zodiaco, potrebbe evocare uno de vostri Saint per favore? C’è una cosa cui solo lui può rispondere!” e gli fece questa richiesta.
 
“Saint?” chiesero tutti i ragazzi senza capire.
“Scusate un attimo signor Nick. Possiamo sapere chi sono questi Saint e come potrebbero aiutarci?” gli chiese Shikamaru dubbioso.
“Certo! I Saint sono cavalieri come voi, solo che le loro armature o cloth non sono spiriti, bensì rappresentano le costellazioni dello zodiaco. In tutto sono 88 e si dividono in tre categorie: Bronze Saint, Silver Saint e Gold Saint. I Bronze indossano armature di vario colore e sono classificati come i più deboli, anche se alcuni si avvicinano molto ai più forti di loro. I Silver Saint invece indossano armature argentate e sono un gradino sopra i Bronze. Per finire i Gold Saint sono i più forti del gruppo: rappresentano le dodici principali costellazioni dello zodiaco!” e il castano spiegò rapidamente chi erano i Saint.
“In pratica sono persone come noi solo che, a differenza nostra, hanno una gerarchia precisa e ogni loro armatura rappresenta una costellazione, giusto?” gli chiese nuovamente il Nara sperando di aver capito.
“Esatto!” confermò il castano.
“Allora è una ficata!” commentò Kiba “Chissà che cosa bisogna fare per entrare nella cerchia!” e si chiese com’era possibile diventare  un Saint.
“Non credere che la vita dei Saint sia una passeggiata piccolino mio!” gli sorrise Kuma mentre venne avvolta da una candida luce bianca “Hanno molti più problemi di voi Sun’s Knights!” che quando si estinse si mostrò il suo aspetto umano.
Ora era diventata una donna di medie dimensioni. Il fisico snello e asciutto era coperto da una mantella nera a coda di rondine, mentre sotto di essa indossava una maglietta color terra; le gambe erano protette da una corta gonna che arrivava a metà coscia, infine indossava un paio di scarpe da tennis bianche mentre le mani erano protette da guanti bianchi con una leggera sfumatura azzurra. Il volto chiaro era incorniciato dai capelli biondo cenere chiusi da due codini laterali mentre gli occhi erano verde chiaro.
 
“E’ davvero una bella donna signora Kuma!” si complimentò Kakashi.
“Grazie per il complimento. Quando ho queste sembianze chiamatemi Maka Albarn!” rispose la draghessa per poi rivelare il suo nome umano.  
“Sì, sì non sei male tesoro ma sei sempre senza tette!” le disse il suo compagno mentre assumeva anche lui aspetto umano “Io invece sono Soul Evans Break Eater ma chiamatemi semplicemente Soul!”per poi presentarsi ai ragazzi.
Era un alto uomo dalla carnagione chiara. Indossava una giacca di pelle tenuta aperta mentre sotto aveva un’elegante camicia arancione, mentre alle gambe aveva dei pantaloni bianchi che si abbinavano alle scarpe dello stesso colore. I capelli bianchi come la neve erano alzati al lato sinistro mentre gli occhi erano rossi; la bocca aveva i denti aguzzi.
 
BONK!
 
“Soul!” la sua dolce metà lo guardò in malo modo per poi spaccargli la testa con un pesante libro di algebra quantistica di circa mille pagine^^.
“Che dolore!” si lamentò il poverino mentre vedeva le stelle^^.
 
“Si vede che sono fatti l’uno per l’altra!” sorrise un po’ forzatamente Kankuro.
“Davvero un bel modo per tenere i maschi al guinzaglio!” commentò Temari divertita.
“Nota importante: mai dire a una donna che ha il seno piccolo!” mentre Gaara annotò la cosa sul suo block notes personale^^.
“Afferrato!” concordò Rock Lee che fece altrettanto^^.
“Che cos’hai detto ragazzino?”chiese Maka al rosso mentre era avvolta da un’aura funesta^^.
“Niente signora, non mi permetterei mai di offenderla!” le rispose questo rimanendo impassibile.
“Mhm!” questa gli si avvicinò per fissarlo bene “Va bene, ti credo!” per poi sorridergli gentilmente.
 
“Che fortunato!” commentò Soul ancora a terra^^.
“Anche tu sei davvero molto simmetrico ragazzo, però dovresti tatuarti un altro simbolo anche a destra della fronte per essere perfetto!” gli consigliò Thuban assumendo anche lui sembianze umane “Piacere ragazzi, io sono Death the Kid, ma chiamatemi solo Kid!” e si presentò ai ragazzi.
Era un alto moro dalla pallida carnagione. Indossava un completo nero costituito da pantaloni, giacca chiusa e scarpe. Sulle spalline della giacca era possibile vedere tre linee bianche orizzontali equidistanti tra di loro. Dalla giacca faceva capolino una cravatta nera su cui era disegnato un teschio dorato con tre curiosi dentoni. I capelli neri erano perfettamente ordinati all’indietro, sul si notavano tre linee bianche orizzontali che gli attraversavano il lato sinistro della testa, mentre i seriosi occhi erano dorati.
 
“Scusateci per la figura che stiamo facendo!” si scusò nuovamente Sableth mentre assunse aspetto umano “Io sono Tsubaki Nakatsukasa Busujima! Piacere di conoscervi!” e presentarsi col suo nome umano.
Era un’alta e formosa mora dalla pallida carnagione. Indossava un’aderente uniforme ninja interamente bianca salvo per la gonna nera e gli stivaletti dello stesso colore. il pallido viso era incorniciato dai lunghi capelli neri tenuti legati da un alta coda lasciando che un ciuffo ricadesse libero sul viso; gli occhi invece erano blu mare. Aveva un sorriso innocente e non sembrava proprio appartenere alla razza dei draghi neri.
 
“Ehi, questa è la mamma di quella Saeko? Siamo sicuri che non ci sia stato un errore?” chiese Hassleberry incantato da un simile volto angelico.
“La mia piccola Saeko è cresciuta un po’ liberamente!” rispose la mora.
“Tsubaki è una delle poche eccezioni di draghi neri gentili e pucciosi ma non fatevi ingannare dal bel visino: sa tirare fuori gli artigli quando è necessario!” gli rispose Namor che seguì a ruota i compagni “Io sono Zenjiro Saotome e, se ve lo state chiedendo, no non sto con lei. Il suo compagno è morto tempo fa lasciandole ben tre cuccioli!” e dopo essersi presentato, chiarì di non avere nessun rapporto con Tsubaki per poi accendersi una sigaretta.
Era un alto uomo di quasi due metri dall’aria leggermente trasandata. Indossava un completo blu mare che gli copriva del tutto il corpo. I lunghi e indomabili capelli neri erano tenuti fermi da una bandana rossa mentre gli occhi castani erano indifferenti. Aveva un po’ di barbetta incolta.
 
“Scusi non si fuma qua dentro!” lo avvisò Nick che cercò di usare tutta la cortesia che aveva. Sapeva che il Saotome era un tipo davvero duro.
“E perché?” chiese lui fissandolo con tranquillità.
“Siamo in un infermeria signore e qui non si fuma!” gli rispose Asuma mostrandogli anche il cartello che diceva << Vietato fumare! >> lui stesso non aveva acceso una sigaretta.
“Ah, lo dice il cartello!” fece lui che con uno scatto fulmineo lo prese e lo gettò nella spazzatura “Ecco fatto, problema risolto!” per poi uscirsene in questo modo^^.
 
“Ma questo è un teppista!” fece la maggior parte dei presenti^^.
“Spegni quella sigaretta!” gli ordinò Maka con in mano il terribile volume di algebra^^.
“Guarda che quello non mi fa niente!” le rispose il Saotome per niente spaventato.
“Dalle retta!” gli consigliò Soul che sapeva di che cosa era capace la compagna^^.
“Per favore Zen!” chiese gentilmente Tsubaki.
“Evita di fare il maleducato e poi non sei per niente simmetrico!” lo riprese Kid che lo fissò storto.
“Suvvia, che cosa credete che possa fare un libro!” commentò il moro con assoluta tranquillità.
 
“Tu sai bene di che cosa è capace Maka se si arrabbia e poi se proprio vuoi fumare, vattene fuori!” lo riprese Skiendros che gli apparve dietro le spalle come un’ombra e aveva già assunto aspetto umano.
Era un alto uomo dalla pelle ambrata. Indossava il gilè nero tenuto completamente aperto e sotto non aveva niente mentre le gambe erano protette da candidi pantaloni bianchi; ai piedi calzava dei comodi stivali neri. Il volto ambrato era illuminato dagli occhi neri mentre i capelli a forma di stella erano blu elettrico. Alla spalla destra si notava un tatuaggio che raffigurava una stella nera. Per le mani aveva dei guanti neri senza dita.
 
“Guarda che così mi spaventi piccoletto!” gli rispose Zenjiro che lo superava di ben venti centimetri.
“Sarò anche più basso di te, ma ti ricordo che sono io che comando!” gli rispose Skiendros con un sorriso bastardo prendendo in un lampo la sigaretta che l’altro aveva in bocca.
“Bastardo, questa te la faccio pagare!” commentò Zenjiro mantenendo la calma.
“Accetti gli assegni stupido cretino!” fece Skiendros già pronto a menare le mani.
 
“ADESSO BASTA VOI DUE! MAKA-CHOP!” ma la mamma di Break ne aveva abbastanza di quella scena e tirò fuori un gigantesco libro con copertina rigida e…
 
KAPOM!
 
Lo usò per schiacciare i due litiganti che finirono spiaccicati come mosche^^.
“Ahi!” si lamentò il Saotome che aveva finalmente capito che i libri facevano male^^.
“M-Mi hai rubato la scena!” mentre Skiendros si lamentò di questo.
 
“Che tipi!” commentarono i ragazzi con la maxi gocciolona.
“A me il vecchio Skiendros sta simpatico. È un po’ esuberante ma è una forza della natura!” disse Jessie convinto.
“E’ un’autentica testa quadra!” fece Naruto sicuro.
“Senti chi parla!” commentarono gli altri^^.
 
“CCCHHHEEEE! IO NON HO NULLA DA SPARTIRE CON LUI!” gridarono insieme biondino e blu^^.
“Suvvia amico, potrebbe essere un tuo quarto figlio!” commentò Soul divertito.
“No, quel Naruto è molto più simmetrico di Black Star!” disse Kid convinto.
“BASTARDO! NON DIRE IL MIO NOME UMANO CON QUELLA FACCIA!” gli ruggì contro questo con una venuzza pulsante “Comunque sì, il mio nome è Black Star Fernandes e non c’è drago che sia migliore di me, perché io SONO UN DIO!” per poi fare la sua grandiosa presentazione con tanto di mano puntata verso l’alto^^.
 
Tutti lo guardarono senza parole.
“Signor Nick, questo qui è per davvero il padre di Gerard e di Drako?” gli chiese Chazz con una faccia da manuale.
“Drako si chiama Edward.” Chiarì il castano con un leggero tic“Sì, sono i suoi figli ma un po’ più calmi. Hanno preso dalla loro defunta madre!” facendogli capire che la compagna aveva un carattere un po’ più mite.
“Di sicuro è morta per….MHM!” il Princeton stava per aggiungere altro ma fu immediatamente bloccato dal Sun’s Warrior.
“Non una parola in più o le prendi!” che gli fece capire che la cosa era molto più seria.
Odore dolciastro!” pensò Chazz mentre percepiva l’odore che emanava Nick “Vuol dire che è morta in modo molto tragico!” e capì che stava per fare una scemenza.  
Il castano annuì “Non sembra ma soffre molto la sua perdita e quella cicatrice è il ricordo di quel triste evento!” gli bisbigliò il castano a un orecchio.
“Capisco!” rispose il moro che preferì non sapere altro.         
 
“Io sono il migliore, il numero uno colui che può battere un dio! Pensi di essere alla mia altezza piccolo!” nel frattempo Black Star stava litigando con Naruto^^.
“Fammi il favore! Che sei forte, può essere ma il numero uno ne dubito!” gli rispose il biondino sicuro di potergli tenere testa^^.
Ehi Naruto. Ti rendi conto che stai litigando con un drago? Se solo volesse ti mangerebbe in un boccone!” gli fece notare Kyuubi che ci teneva alla pelle.       
“Ehi, da quando in qua ti spaventi?” gli chiese incredulo l’Uzumaki.
Forse perché preferisco non fare a botte con un drago! Questi lucertoloni troppo cresciuti menano che è una meraviglia!” gli rispose il demone volpe che sembrava saperne qualcosa.
“Tranquilla volpina, non mangio i bambini!” gli rispose il padre di Ed e Gerard “Anche perché non mi arriverebbe nemmeno al gargarozzo!” per poi ghignare divertito.
“BLACK STAR!” gli ruggì contro Maka che…
 
BONK!
 
Gli menò un altro colpo di libro in testa mettendolo KO^^.
 
“Scusalo! Malgrado sia il capo degli anziani è un baka tremendo!” disse poi la biondina.
“A-Ah! Va bene!” annuì il povero Uzumaki con la tremarella alle gambe^^.
Questa me la sognerò la notte!” pensò Kyuubi con le code dritte^^.
“Se quell’Erza era pericolosa, lei è peggio!” sussurrò Ino a Sakura Haruno.
“Hai ragione. Meglio non farla arrabbiare!” concordò la rosa con la tremarella^^.
“Non parlate male degli altri quando li avete vicino!” le sgridò Zenjiro dietro di loro.
 
“AAAAHH! LE NOSTRE SCUSE!” gridarono insieme le due ragazze^^.
“Che hanno?” chiese Kid senza capire “Sono asimmetriche, una peggio dell’altra!” mentre dentro di sé era disperato nel vederle^^. 
“Lasciamo stare!” gli rispose il Saotome che preferì sorvolare “Piuttosto, Nick hai detto di voler parlare con un Saint che solo Maka può chiamare e allora perché hai chiamato tutti noi?” per poi porgli questa domanda.
“Perché abbiamo bisogno del vostro aiuto per andarcene da qui!” gli rispose il castano per poi attivare uno scanning mentale e spiegare loro in che situazione si trovavano.
 
“Dunque è questa la situazione!” commentò Kid dopo un po’ “Mi dispiace ma temo che non possiamo fare niente!” e gli dette subito risposta negativa.
“Se avessimo qualche informazione in più su questa creatura, forse potremmo darvi una mano, ma non sappiamo nulla di lei né delle sue origini. Inoltre non ci siamo tutti!” continuò Soul facendo capire che c’erano alcuni anziani che mancavano all’appello.
“Davvero? E chi sono?” chiese Nick che a parte la sorella di Maka, non sapeva ce ne fossero altri.
“Manca Pirite il Re dei draghi d’oro, mia sorella Grandine che non vedo da molto tempo e Igneel cioè il padre di Malystrix e Re dei Draghi di fuoco!” rispose l’Albarn elencando i tre mancanti.
“Aggiungiamo la mia prima figlia Seren che, se volesse, potrebbe prendere il mio posto!” aggiunse Zenjiro che avrebbe tanto voluto andare in pensione^^.
“Pirite, Grandine e Igneel. Non immaginavo ce ne fossero altri tre!” commentò Nick.
“Ed è inutile che provi a richiamarli: non risponderebbero mai e non sappiamo nemmeno dove si trovino!” Tsubaki gli fece capire che erano dei solitari “Infatti, Sourise il figlio di Pirite, l’ho accudito io e ora è un giovane e potente drago!” e citò un altro drago.
“AAAAHHH! QUELLA DANNATA CAROGNA DI’ IGNEEL!” ruggì il padre di Ed e Gerard alzandosi di botto “PER COLPA SUA, HO DOVUTO CRESCERE ANCHE MALYSTRIX! POSSIBILE CHE NON SI ASSUMA LE SUE RESPONSABILITA’!” ed era furioso con questo suo vecchio amico che gli aveva lasciato anche la figlia da tirare su^^.
“Andiamo amico, lo sai che Igneel aveva una cosa importante da fare che gli aveva chiesto il precedente capo degli anziani, altrimenti avrebbe tranquillamente preso il tuo posto!” lo consolò il padre di Break con tanto di presa in giro.
“Non dire cavolate Soul! Se il vecchio Timaeus mi ha lasciato il comando c’era un motivo!” gli rispose il Fernandes con occhi a fessure.
“Mio padre ti ha lasciato il posto anche perché io avevo rifiutato!” gli fece notare Kid con calma glaciale “E visto che Igneel che era il figlio di Hermos aveva quel compito particolare, sei rimasto solo tu che, oltre ad essere il figlio del grande Critias, avevi un motivo in più per poterlo diventare!” elencando i motivi del perché il drago blu era diventato il capo degli anziani.
“E già!” commentò questo con un sorriso amaro mentre si toccò la cicatrice che aveva sul petto.
 
“L’atmosfera è improvvisamente diventata pesante!” commentò Neji.
“Ci stiamo incasinando troppo!” seguito da Syrus che cominciava a non capirci più niente.
“Personalmente non m’interessa sapere il loro passato, anche perché abbiamo i nostri guai adesso!” mentre Tenten preferiva tornare al presente.
“Concordo soldatessa!” e anche Hassleberry la pensava in questo modo.
 
“Scusate signori, ma adesso abbiamo una questione più concreta di cui discutere e solo il Gold di Libra può darci una mano!” anche Nick concordava con gli altri ragazzi. Quegli argomenti sarebbero stati discussi in un altro momento.
“Sì, hai ragione Nick. Scusaci se abbiamo divagato un po’!” concordò Maka che prese una delle chiavi dorate da dentro la mantella “Hai bisogno di parlare solo con lui?” per poi chiedere conferma ala castano.
“Al momento sì!” rispose il Sun’s Warrior.
“Bene! Ragazzi, preparatevi a vedere una cosa nuova!” sorrise l’Albarn per poi rivolgersi ai ragazzi “APRITI PORTALE DEL CAVALIERE DELLA BILANCIA! DOHKO!” per poi puntare la chiave in avanti e muoverla come per aprire una porta.
 
FLASH!
 
Una luce dorata partì dalla chiave e un portale si aprì per poi richiudersi dopo un istante.
Dal portale era uscito un alto uomo dalla carnagione ambrata, capelli ramati e occhi azzurri come il cielo. Indossava una scintillante armatura d’oro che gli ricopriva del potente corpo.
“Mi avete chiamato venerabile Maka? Sono a vostra disposizione!” disse il potente guerriero con un riverito inchino verso la draghessa celeste.
“Dohko di Libra c’è qualcuno che richiede il tuo consiglio!” gli rispose lei con un dolce sorriso per poi indicargli Nick.
 
“Questa sì che è una sorpresa: non avrei mai immaginato di poter essere d’aiuto al famoso eroe del Fantasy. È un onore conoscerti!” e nel vederlo, il Saint lo salutò con un riverito inchino.
“L’onore è tutto mio Dohko della costellazione di Libra, capo dei valorosi Saint!” gli rispose Nick facendo altrettanto e non nascondendo l’emozione di poter incontrare dal vivo una leggenda come lui.
 
“Dunque lui è un Saint” fecero i ragazzi osservandolo con gli occhi scintillanti.
“Che forza quell’armatura!” a Naruto piaceva molto e gli dava una forte emozione.
“Che chakra incredibile!” mentre Neji restò basito nel percepire la forza che il rosso stava emanando.
“Che armi bellissime!” invece Tenten stava impazzendo per tutte le armi che componevano l’armatura di Libra^^.
“Che fisico!” Ino invece, come quasi tutte le altre ragazze osservava i muscoli del rosso e il volto^^.
“Che roba!” commentarono quasi tutti i maschi.
“Shikamaru, senti anche tu una strana sensazione?” Shaoran si rivolse al Nara mentre era preso da uno strano brivido.
“Già, questo tipo è fortissimo!” concordò il Nara.
“Se fosse stato qui, non avremmo faticato nel battere Raptomort!” anche Gaara era d’accordo con i due amici.
 
“E’ un piacere conoscervi signor Dohko, io sono Jaden Yuki e sono il Sun’s Knight di Neos Eroe Elementale. Se non sono troppo indiscreto, potrei chiedervi come avete fatto a diventare così forte?” mentre Jaden tentò un contatto diretto col Gold.
“Il piacere è tutto mio Jaden!” ricambiò lui con un sorriso “Tutto merito di continui allenamenti, a letto presto e molte verdure!” per poi rispondere anche scherzosamente alla domanda dello Yuki.
Verdure! Che schifo!” pensarono insieme alcuni dei presenti^^.
“Scherzi a parte, sono stato scelto dall’armatura che indosso!” per poi rispondere più seriamente alla domanda dello Yuki.
“Per caso, c’è qualche altra armatura disponibile?” Naruto gli fece questa domanda tutto curioso.
“Mi spiace ma al momento sono tutte occupate. Voi comunque avete le vostre armature che, sotto diversi punti di vista sono meglio delle nostre. Per esempio non dovete trasportarle dentro grossi scrigni come dobbiamo fare noi!” e anche questa volta il Gold Saint dette una risposta facendo anche un’altra battuta.
“E per caso lei è disponibile?” chiese Ino con gli occhi a cuoricino^^.
“A questa domanda preferisco non rispondere!” ma qui dette un secco no comment^^.
“E quelle armi sono in dotazione con l’armatura?” chiese invece Tenten che, oltre al bell’aspetto di Dohko, ammirava le sei coppie di armi che componevano l’armatura.
“Tra i Saint sono l’unico cui è stato riconosciuto il diritto di maneggiarle e anche di concederle!” le rispose il rosso “Voi Sun’s Knights invece avete tutti una spada e uno scudo dico bene?” per poi fare lui una domanda.
“Proprio così!” gli rispose Rock Lee.
“Per essere precisi, solo Naruto e Jaden si sono trovati sprovvisti di spada ma hanno trovato degli ottimi sostituti!” continuò Alexis.
“Capisco! Posso chiedervi di farmele vedere?” e chiese ai diretti interessati di mostrargli le loro armi.
“Certo nessun problema!” Jaden si dimostrò disponibile a mostrare la sua lancia di luce.
“Eccola che arriva, comunque io sono Naruto Uzumaki e un giorno diventerò Hokage!” anche il biondino non si fece problemi a mostrare la spada di luce ma prima si presentò a dovere.
“Ottime armi!” commentò Dohko che le osservò attentamente per alcuni secondi “Comunque conosco già i vostri nomi: la nobile Maka me li ha comunicati mentalmente!” per poi avvisare tutti che li conosceva tutti grazie alla draghessa celeste.
 
“Direi che le presentazioni sono state fatte, adesso vediamo di andare alle cose serie!” commentò l’Albarn che invitò Nick a fare tutte le domande che voleva.
“Ah sì!” il castano si schiarì la gola “Ascolta Dohko, vorrei che mi dicessi tutto quello che sai su Hades!” e fece la sua richiesta.
“Hades!” quel nome fece rabbuiare il volto del potente Gold “Posso chiederti per quale motivo vuoi sapere di lui?” che voleva un valido motivo per poter rispondere.
“Perché temo che sia il decimo generale infernale delle armate di Abhadon!” e il castano non tardò a dargliela.
“Il decimo generale infernale?” fecero tutti deglutendo.
 
“Nick, abbiamo appena sconfitto Uncinato e già ti preoccupi del decimo che dici sia questo Hades?” Asuma non capiva tutta questa fretta.
“E’ probabile che tema un attacco di questo generale!” l’Hatake immaginò il pensiero del Sun’s Warrior.
“Questo motivo mi basta!” annuì Dohko serio “Ti dico sin da subito che non sarà un avversario facile, anzi potrebbe essere uno dei più pericolosi che ti troverai davanti. Per questo, se sarà necessario, non esitare a chiamare tutti noi Saint: vi aiuteremo in ogni modo!” e si dimostrò disponibile a un possibile aiuto.
“Grazie infinite!” fece il castano e insieme ai ragazzi e agli anziani ascoltò ciò che il Gold sapeva si questo Hades.
 
 
IN UNO DEI CORRIDOI DELL’ACCADEMIA
 
“A quanto sembra abbiamo nuovi ospiti!” la creatura che si era impadronita del corpo di Marcelle aveva percepito la presenza dei nuovi arrivati “Sei draghi e un guerriero dall’incredibile energia. E io che  pensavo di poter agire con maggior calma!” pensava che dopo che, una volta i primi se ne fossero andati via, avrebbe avuto maggiore libertà di movimento ma non era stato così “Bene, non importa, vorrà dire che comincerò a muovermi prima del previsto. Vediamo come se la cavano le mie nuove marionette!” ma sapeva già come muoversi.
“AAAAHHHHH!” un grido esplose dalle sue spalle e poi ci fu silenzio.
“Bene, un’altra vittima!” ghignò diabolica la creatura tramite il volto del ragazzo.
“Uh!” mentre da dietro di lui comparvero due studenti dell’accademia che camminavano come fossero in trance “Combatti” ripetendo sempre questa frase con un sorriso spento.
“Duellanti zombie!” sorrise la creatura “Una volta privati di tutta la loro energia, ogni avversario crolla a terra sfinito diventando come loro. E grazie ai Bio-bend tutta l’energia persa passa a me. Presto ne avrò abbastanza da realizzare il mio piano. MUAHAHAHAH!” chissà qual’era il suo obiettivo “E ora andiamo a cercare delle esche!” che avrebbe realizzato a qualunque costo.
 
“Eccolo lì!” nascosto dietro un angolo buio e non visto dai cosiddetti duellanti zombie, qualcuno osservava i movimenti di Marcelle “Non mi sfuggirai!” e questo altri non era che Adrian che continuò a pedinarlo.     
 
 
NEL FRATTEMPO SULLA TERRA, CITTA’ DI’ DOMINO
 
“Dunque è questa la Terra!” commentò la misteriosa Gatta Nera che dall’alto di un edificio, si guardava intorno “A tratti mi ricorda il Sole solo che sembra più variegata!” e il suo primo giudizio su questo mondo era positivo “L’aria ha così tanti odori nostalgici!” per poi respirare a pieni polmoni l’ossigeno terrestre “No, non lasciarti prendere dai ricordi. Hai del lavoro da fare qui!” ma tornò con i piedi per terra concentrandosi sulla sua missione.
La soleana aveva con sé una borsetta bianca che aprì e tirò fuori un GPS. Questo disegnò una mappa tridimensionale del globo su cui si trovava indicando con dei punti luminosi i luoghi che doveva visitare per raccogliere informazioni “Iniziamo da questa città.”decidendo di cominciare da Domino.
 
“Qui i terrestri hanno l’abitudine d’indossare abiti per non mostrare le nudità. Non capisco perché non facciano come noi soleani!” nel vedere che tutte le persone che passavano per strada avevano dei vestiti, era leggermente scossa “Vabbé Posto che vai, usanze che trovi!” ma preferì non pensarci troppo “Vediamo un po’ cosa vale la pena mettere!” e osservò con attenzione tutti quelli che passavano “Quella è perfetta!” e trovò il look che faceva per lei.
Fu avvolta da una luce dorata e quando sparì, aveva assunto aspetto umano.
Era diventata una bella ragazza dalla pelle vellutata. I lunghi capelli ramati erano legati da un’alta coda; gli occhi nocciola le illuminavano il bel viso. Il formoso e snello corpo da diva era coperto da una camicetta nera che metteva in mostra il petto dirompente mentre le spalle erano protette da una giacchetta bianca. Le gambe erano in parte coperte da un’aderente gonna nera; ai piedi invece calzava delle scarpe nere striate di bianco con tacco. Ai lobi delle orecchie aveva orecchini a goccia mentre al polso un orologio dorato. Le sue dimensioni si erano ridotte a quelle di una ragazza di altezza media.
 
“Ed eccomi pronta!” sorrise la Gatta Nera guardandosi in uno specchio “Non immaginavo di essere così carina in forma umana!” e fare questo commento “E adesso alla Kaiba Corporation!” per poi scendere per strada e avviarsi verso l’edificio che le sorgeva davanti senza che nessuno la notasse.
“Eccola lì!” ma qualcuno nell’ombra l’aveva notata eccome “Il suo sangue ha un aroma delizioso. Peccato che non possa berlo!” e altri non era che Alucard “Vediamo come se la cava!” e la seguì curioso di vedere che cosa avrebbe fatto l’aliena.
 
“Buongiorno, sono qui per parlare col signor Kaiba!” in quel momento la Gatta Nera si avvicinò a uno dei bodyguard che sorvegliavano l’ingresso dell’azienda presentandosi educatamente.
“Ha un appuntamento signorina!” chiese questo mantenendosi rigido.
“Sì, sono in leggero anticipo. Mi chiamo Nami Solaris!” rispose la ramata presentandosi con un nome fittizio “E’ facile entrare nel computer esterno, il difficile è la banca-dati!” e sapeva già che sarebbe entrata nella struttura senza problemi.
“Aspetti un momento per favore!” il bodyguard prese il suo palmare e fece un rapido controllo “Prego, da questa parte!” per poi  farle strada.
Troppo facile!” sorrise questa.    
“Furba la mocciosa!” ghignò Alucard mentre si appoggiò a una parete affondandovi dentro.
 
La Gatta Nera fu accompagnata all’ultimo piano dell’edificio fino all’ufficio del presidente dell’azienda: Seto Kaiba.
“E’ venuta prima, una cosa che apprezzo!” l’accolse il bruno seduto sulla sua scrivania.
Il glaciale Sun’s Knight del Drago Bianco Occhi Blu (nota: spero si fosse capito che era lui il suo spirito) al momento indossava un lungo cappotto blu chiuso e i classici pantaloni neri dell’uomo d’affari e scarpe di camoscio.
“Spero di non aver fatto male signor Kaiba!” rispose la ramata tendendo la mano.
“No, ha fatto benissimo. Avevo giusto un impegno che temevo di dover posticipare!” fece lui senza alzarsi ma ricambiando il gesto “Venga subito al punto!” e non perse tempo con altre inutili parole.
Quest’umano è davvero freddo ma so io come renderlo più malleabile!” la soleana capì subito che il bruno era molto controllato “Il mio capo, il presidente della VT è rimasto molto impressionato dal suo sistema di riproduzione digitale. È sua intenzione costituire un contratto con la sua azienda e acquistare alcune delle vostre azioni. Chiede solo una piccola condizione: vorrebbe vedere alcuni degli studenti dell’Accademia in un duello e possibilmente selezionarli lui stesso e questo vorrebbe dire permettermi di avere una copia di alcuni nominativi in modo da fare un’adeguata selezione!” e mentre diceva queste parole un intenso aroma cominciò a espandersi per la stanza.
“In questo momento non è possibile soddisfare né l’una nell’altra!” rispose Kaiba senza scomporsi “Cos’è questo strano odore? È troppo forte perché sia un profumo ed è improbabile che venga dall’esterno!” ma percepì l’aroma.
Sta attento! È un ferormone!” a rispondere ci pensò il suo spirito che gli apparve dietro “Questa femmina non è quello che sembra!” e poteva percepire l’essenza della donna che si trovava davanti.
Non è quello che sembra! Che sia un demone di Abhadon!” chiese il Kaiba pronto a scattare.
No, non è un demone ma non è comunque umana!” il drago gli dette esisto negativo.
“Si sente bene signor Kaiba?” chiese con un tono leggermente preoccupato la ramata “Perfetto, ormai l’ho in pugno!” quando dentro stava esultando.      
“Sto benissimo!” rispose il bruno recuperando la sua freddezza che lasciò spiazzata la Gatta Nera.
E’ assurdo! Nessuno aveva mai resistito ai miei speciali ferormoni mentre lui, un semplice umano, l’ha fatto!” ed era incredula nello scoprire che il suo trucco non aveva sortito l’effetto desiderato.   
“Nemmeno ieri la mia accademia e molti degli studenti che vi studiano sono spariti nel nulla. In questo momento mi preme scoprire che cos’è successo e come riportare indietro quei ragazzi!” con queste parole Seto fece capire che non aveva tempo da perdere con simili affari “E poi, mia cara Nami Solaris, o qualunque sia il tuo nome, hai commesso un grave errore: hai provato a sedurre un uomo sposato e questo lo considero inammissibile!” per poi scoprire le carte.
Che cosa? Se n’era accorto!” e queste parole misero in agitazione la ramata che….
 
BOOM!
 
“AAAAAHHH!” venne improvvisamente sbalzata via dalla poltrona “Non è possibile! Tu sei…” e nel rimettersi agilmente in piedi capì con chi aveva a che fare.
“E ora fammi vedere chi sei veramente! Sun’s Knight Battle Armor Go!” e la conferma gliela diede lo stesso Kaiba che evocò la sua armatura e premette un interruttore che fece sparire tutti i mobili della stanza.
“A quanto pare le informazioni su di voi non erano complete. Molto bene, vorrà dire che otterrò quello che voglio sapere una volta che ti avrò messo in ginocchio!” la spia soleana avrebbe usato la forza pur di ottenere ciò che voleva e tornò al suo vero aspetto.
“Quell’aspetto! Sei un soleano!” che fu subito riconosciuto dal cavaliere del Drago Bianco occhi blu.
“Esatto, sciocco terrestre e ora vedrai di  che cosa è capace la nostra razza!” detto questo, la spia si lanciò all’attacco.
“Non mi sottovalutare!” e Kaiba fece altrettanto.
 
“PRENDI!” la soleana allungò la sua coda e la usò come una frusta.
“Tsk!” ma Kaiba non si scompose e con un movimento rapido, apparve davanti all’avversaria e la colpì con un pugno.
“GH!” la soleana si lasciò sfuggire solo quel lamento “E’ forte! Ma con me non la spunta!” ma rispose subito con uno scatto fulmineo assestando una potente testata al bruno.
“Questa faceva male!” commentò questo toccandosi la parte colpita e accorgersi che l’elmo era stato frantumato “Le è bastato un solo colpo per fare una cosa del genere. Dannata, questa me la paga!” e lo considerava un terribile affronto.
Smettila di pensare a cose inutili e vedi di mettercela tutta!” lo riprese il suo spirito che tratteneva i denti per il dolore.  
“Hai la mia parola che la farò a pezzi! Nessuno offende in tal modo il mio partner!” gli rispose il Kaiba a voce alta.
“Sei forse uscito fuori  di senno? Si vede che ti ho colpito troppo forte!” lo sfotté la soleana “Resta fermo lì che ti faccio perdere il resto!” e dal suo corpo fuoriuscirono delle escrescenze color terra che vennero lanciate contro il bruno.
“NON COSI’ IN FRETTA!” che le schivò tutte agilmente “ATTACCO DELLA LUCE BIANCA!” e lanciò una potente sfera di energia contro l’avversaria.
“Doble Ganger: Scudo alla massima potenza!” che tese il braccio sinistro in avanti trasformandolo in una grossa placca di lucido metallo che bloccò l’attacco.
“Che cosa! L’ha bloccato!” e questo lasciò il Kaiba senza parole.
Ricorda che i soleani hanno poteri legati alla natura più uno o due addizionali!” il suo spirito gli rinfrescò la mente “E quel potere è davvero un problema!” e la speciale abilità dell’avversaria lo faceva preoccupare.
In che cosa consiste?” gli chiese il suo Sun’s Knight che voleva capire come muoversi.
“Non distrarti, non te lo puoi permettere! N-CANNON!” in quel momento la Gatta Nera gli si lanciò addosso mentre i pugni venivano sostituiti da due trivelle pronte a trapassarlo.
“Accidenti!” ma il bruno le schivò con precisione millimetrica.
Esattamente come la carta magia, il potere del Doble Ganger permette all’utilizzatore di trasformare totalmente o parzialmente il suo corpo in qualsiasi cosa o persona. È anche possibile rigenerare il proprio corpo o quello altrui!” gli rispose il suo spirito “Per poter fare una cosa simile è, però, necessario stimolare il processo proteinico bruciando una grande quantità di calorie!” e gli spiegò il funzionamento di questo particolare potere.      
In altre parole, il troppo utilizzo di quest’abilità equivarrebbe alla sua sconfitta perché s’indebolisce troppo!” e Seto giunse a questa conclusione.
Esatto! Ma c’è qualcosa che mi preoccupa. Sta usando attacchi a ripetizione eppure è ancora fresca come una rosa. Questo vuol dire che è abituata all’uso prolungato!” ma lo spirito gli fece capire che l’avversaria sapeva il fatto suo.
“E allora vediamo di portala al limite!” disse il bruno che riuscì ad allontanarsi e giunse le mani “Assaggia questo” per poi aprirle di botto e creare una lancia splendente “DETONAZIONE DELLA LANCIA BIONICA!” e lanciarla contro l’avversaria.
“Palmo del Tornado!” che rispose tendendo la mano destra in avanti formando una tromba d’aria orizzontale che si annullò insieme a quello del Kaiba.
“Ha bloccato anche questa!” fece questo incredulo “A suo confronto quei due della settima erano niente!” rendendosi conto che l’avversaria era molto più forte di Ginew e Rikoom messi insieme “Vorrà dire che dovrò impegnarmi di più stavolta!” e schioccò le ossa del collo.
“Impegnarti di più? Io mi sto a mala pena scaldando!” fece la Gatta Nera con un ghigno per poi stendere le braccia “Correnti ascensionali, confluite in me. Siate il mio braccio, la mia carne, le mie ossa, il mio sangue. Venite a me e spazzate via il mio avversario privo di rispetto!” e recitare questa formula mentre il braccio destro fu avvolto da una raffica di vento “Metallo prezioso che scorri liquido in me, che purifichi gli empi e dai loro la morte, sgorga come infinita fonte diventando parte di me!” mentre il sinistro fu ricoperto da un denso strato di un metallo scintillante.
“Un attacco elementare!” Seto capì che doveva fare qualcosa o rischiava grosso.
“Unitevi insieme e abbattete il mio nemico!” in quel momento la soleana incrociò le braccia “SILVER STORM!” e lanciò un uragano con all’interno infinite lame di argento.
“ANELLO DI’ DIFESA!” all’ultimo momento il Kaiba sfoderò una carta magia capace di ridurre a zero i danni subiti dagli effetti.
 
L’intero ufficio venne distrutto dalla potenza dell’attacco avversario: pavimento, soffitto, finestre erano interamente distrutti ma, grazie alla carta magia il piano dell’edificio non era saltato in aria.
 
Sono riuscito a contenere l’esplosione, ma me la sono vista brutta!” pensò boccheggiando il Kaiba che aveva impiegato molte delle sue energie per evitare danni peggiori.
“Mi complimento! Nessuno era mai riuscito a resistere a quest’attacco!” fece la soleana con un sorriso compiaciuto “Ma dimmi, pensi di riuscirci di nuovo!” per poi rimettersi nella stessa posa e preparare nuovamente l’attacco.
“Tranquilla, posso fermarne altri mille di questo!” rispose il bruno con un ghigno di sfida anche se era esausto.
Se te ne lancia un altro non riuscirai a fermarlo di nuovo. Anche se ti ho protetto, il tuo corpo ne ha risentito parecchio!” gli disse il Drago Bianco occhi blu preoccupato.
Lo so, non c’è bisogno che sia tu a dirmelo!” gli rispose telepaticamente il suo protetto “Mi serve qualche minuto di respiro!” per poi cercare un modo per riprendere fiato “Forse non funzionerà ma tentar non nuoce. C’è una cosa che continua a frullarmi in testa: che cosa volete voi soleani?” e provò a distrarre l’avversaria facendole questa domanda.
“Che cosa vogliamo?” ripeté questa senza smettere di caricare il suo attacco “Ottenere informazioni su voi umani che vi fate chiamare Sun’s Knights e sul misterioso ragazzo che vi ha riunito!” e decise di accontentarlo come per concedergli un ultimo desiderio.
Dunque non sanno che Nick è come loro!” pensò Seto mantenendo il sangue freddo “E perché?” e porre poi un’altra domanda.
“Mi sembra ovvio: per distruggervi senza pietà. Questa è la volontà del nostro sovrano!” rispose la Gatta Nera mentre un lampo le balenò negli occhi “Ti ho concesso abbastanza tempo per recitare le tue ultime preghiere. Una volta che sarai morto, prenderò il tuo posto e accederò a tutte le informazioni che mi servono. Sparisci! SILVER STORM!” e lanciò nuovamente l’attacco.
 
“Distruggerci senza pietà!” ripeté il Kaiba abbassando il capo mentre un ricordo riaffiorò nella sua memoria.
 
FLASHBACK!
CINQUE MESI PRIMA!
VILLA DÌ CAMPAGNA TEXANA

 
 
Due giorni dopo che aveva lasciato le cinque terre ninja, Nick era andato alla ricerca di Yugi e dei suoi compagni. Era prima andato a Domino ma al negozio del nonno del Mutou aveva saputo che il nipote in quel momento era andato in vacanza con i suoi amici nel Texas, dietro invito di Seto in persona.
Dopo aver trovato il posto, Nick aveva attaccato bottone con i ragazzi chiedendo di poter duellare con il re dei giochi ma aveva trovato la ferma opposizione del Kaiba che odiava essere messo in secondo piano in casa sua e davanti alla moglie e quindi si fece avanti dichiarando che lo avrebbe distrutto in un turno solo e Nick accettò la sfida.
Il duello tra i due fu molto acceso e alla fine si concluse con un pareggio che non piacque a nessuno dei due ma il destino aveva voluto così.
Yugi aveva subito notato che il castano nascondeva qualcosa e lo pregò di raccontare la sua storia, cosa che questo non si fece ripetere due volte.
Nick raccontò ogni cosa e poi fece loro l’offerta di diventare dei Sun’s Knights. Alcuni furono titubanti, in particolare Seto cui bruciava ancora l’aver pareggiato per la seconda volta in vita sua ma dietro incitamento della moglie Serenity che amava quanto il fratellino, non poté fare altro che accettare divenendo così un Sun’s Knight.    
 
“Da questo momento in poi sarete l’unità speciale che interverrà solo in casi di estrema urgenza o quando non mi farò vivo per almeno un mese!” disse soddisfatto il Sun’s Warrior dopo aver sbloccato gli spiriti del gruppetto che aveva davanti.
 
“Vuoi che restiamo nascosti come dei ladri! Che cosa hai in mente!” chiese il Kaiba guardandolo storto.
“Non è ovvio? Vuole che ci sia qualcuno che guidi i giovani Sun’s Knights in sua assenza e ha scelto noi!” gli rispose un ragazzo di colore dai lunghi e lisci capelli platinati e dagli accesi occhi celesti che altri non era che Marik Ishtar la parte buona del terribile generale infernale.
“E’ sempre meglio avere qualcuno che ti copra le spalle, soprattutto contro i demoni!” concordò un’alta donna di colore dai lunghi e lisci capelli neri e luminosi occhi azzurri, cioè la sorella maggiore di Marik, Ishizu Ishtar.
“Dovremo agire nell’ombra ma quando sarà il momento, potremo uscire allo scoperto!” disse un alto uomo di colore dagli occhi dorati e con uno strano tatuaggio culla parte sinistra del volto, lui era Odion Ishtar fratello maggiore acquisito di Marik e Ishizu.
 
“Considerando il vostro passato, per voi non sarà un problema ma noi non siamo abituati ad agire così!” ammise un ragazzo dai lunghi capelli bianchi e dagli occhi scuri, cioè Bakura Ryo, il precedente possessore del terribile anello del Millennio.
“Ci basterà vivere come abbiamo sempre fatto, nascondendo le nostre vere identità fino al momento giusto!” ma a Yugi non sembrava così difficile.
“Allora non c’è problema. A casa ho sempre un sacco di cose da fare!” commentò Joey con la sua solita aria tranquilla.
“Sì, dormi ventiquattrore su ventiquattro e mangi come un esercito!” lo punzecchiò Mai che aveva avuto modo di vedere il suo stile di vita^^.
“Eh! Non è vero!” protestò lui con i capelli tutti dritti^^ “E poi non sono io quello che si chiude in bagno per ore a farsi la manicure e i capelli!” e fare altrettanto con la Valentine.
“Chiudi quella bocca o te la tappo col Duel Disk!” lo minacciò lei che ne era perfettamente capace^^.
Il biondo si coprì la bocca con entrambe le mani^^.
 
“AHAHAHAH!” se la risero tutti.
“Puoi stare tranquillo amico, faremo come ci hai detto!” disse poi Tristan col pollice alzato.
“Però non farci aspettare troppo!” Duke adorava la tranquillità ma anche entrare in azione per mettersi in mostra.
“E se ti serve qualcosa non esitare e chiamarci!” sorrise Tea.
“Vi ringrazio amici!” annuì Nick “Adesso è meglio che vada. Ci sono altri posti in cui devo andare e il tempo non è mai abbastanza! Ci vediamo presto!” e si alzò in volo.
“Aspetta!” ma Seto lo richiamò “C’è una cosa che devi dirci e voglio che tu sia sincero!” e aveva una domanda da fare “Perché stai formando i Sun’s Knights? Sai bene che non possono tenere testa ai generali infernali eppure li stai riunendo. Che cosa speri di dimostrare?” e in base alla risposta avrebbe agito di conseguenza.
“Perché credo nei legami!” gli rispose il Sun’s Warrior “Quello che siamo lo dobbiamo ai legami che abbiamo stretto con gli altri e che stringeremo in seguito: sono la nostra forza, il motivo che ci spinge ad andare avanti contro le avversità. I Sun’s Knights sono una famiglia in cui tutti, indipendentemente da quello che sono, stringono legami tra di loro e con altri e questo vuol dire ottenere una forza che niente e nessuno, nemmeno Abhadon è in grado di battere: Coraggio, Amicizia, Amore, Verità, Speranza!” spiegandosi meglio.
“Credo di non aver capito!” disse Joey alzando la mano come se fosse a scuola^^.
“In altre parole vuole creare una famiglia!” gli rispose Marik “E’ un bel progetto ma un po’ troppo utopistico secondo me!” per poi esporre il suo pensiero.
“E allora noi che cosa siamo?” gli chiese la sorella indicando tutti gli altri.
“Un gruppo ben assortito, se non di più!” continuò Bakura “E sono scuro che è questo che Nick ha in mente!” e la cosa gli piaceva.
“E’ vero!” sorrise l’Ishtar che ritirò le parole che aveva detto prima.
 
“E questo sarebbe il motivo? Scusa ma lo trovo assurdo!” ma Seto non era soddisfatto della domanda.
“Sei libero di pensarla come vuoi ma dimmi anche tu una cosa, hai un legame che vuoi proteggere?” gli chiese il Sun’s Warrior imperterrito.
“Qualcosa da proteggere!” ripeté il Kaiba e subito si voltò verso sua moglie e il suo fratellino.
“Vedi, il mio pensiero non è poi così assurdo!” gli sorrise il castano che si alzò in volo “A presto ragazzi! Statemi bene!” e allontanarsi salutando con la mano.
“CIAO NICK A PRESTO!” lo salutarono tutti.
I sentimenti! Sono davvero così forti?” si domandò il Kaiba mentre lo vedeva allontanarsi all’orizzonte.
 
FINE FLASHBACK
 
“Sì Nick! Io ho qualcosa da proteggere: LA FAMIGLIA DEI SUN’S KNIGHTS!” solo in quel momento aveva compreso le parole del Sun’s Warrior e questo era un altro motivo per cui si sarebbe rialzato.
 
FLASH!
 
Dalla sua armatura partì una colonna di luce che avvolse l’intero ufficio annullando l’attacco della Gatta Nera.
“CHE COSA!” fece questa senza parole.
“Hai commesso un altro errore soleana: hai minacciato la mia famiglia!” Seto la guardò furente mentre la sua armatura cambiava, segno di un’evoluzione interiore “E per questo ti distruggerò!” ed era pronto a riprendere la battaglia.
Adesso sì che si ragiona! Avanti Seto, facciamole vedere di che cosa siamo capaci!” e il suo rinnovato spirito lo incitò a scatenarsi.  
“Davvero! Allora fatti… Cosa!” la spia non ebbe nemmeno il tempo di provocare l’avversario che se lo ritrovò davanti.
“ALI SPLENDENTI!” e senza esitare la colpì con un doppio pugno avvolto di energia facendole sfondare il soffitto fino a quando questa si sfracellò sul tetto del palazzo.
“AGH!” la soleana si fece scappare questo lamento mentre cadde sul duro pavimento.
 
“Ecco fatto! Adesso vediamo di chiuderla qui!” disse il Kaiba atterrando a pochi metri dall’avversaria e cominciò a caricare un attacco.
“Dannato! Non credere di avermi battuto. Ho molte frecce al mio arco!” ma la Gatta Nera non si sarebbe fatta battere tanto facilmente e anche lei cominciò a preparare un attacco.
 
“Meno male, altrimenti non mi sarei potuto divertire!” rispose una nuova voce proveniente dal muro.
E quello chi è?” si chiesero i due nello stesso momento.
 
“Vi state chiedendo chi sono? Spiacente, non sono affari vostri. Chiamatemi solo Alucard!” si presentò il potente e letale vampiro staccandosi dal muro su cui era appoggiato.
Un altro seccatore che non conosco!” pensò la Gatta Nera corrucciata “Le informazioni che mi sono state date non sono precise, accidenti!” rendendosi conto che gli avversari potevano essere più di quanti gli erano stati indicati.    
Chi diavolo è quello! Non l’ho mai visto!” anche Seto lo vedeva per la prima volta.
Seto sta attento! Quell’essere è tutt’altro che umano!” lo avvisò il suo spirito allarmato.
“Ci mancava questa!” esclamò il Kaiba digrignando i denti.
 
“Tranquillo ragazzo, non sono qui per te ma per lei!” Alucard gli fece capire che il suo obiettivo era la soleana.
“Ah davvero! ALLORA SPARISCI!” che senza alcuna esitazione, creò numerose braccia extra e le diresse verso il nuovo arrivato trafiggendolo in più punti “Tsk! Alla fine non valeva niente!” e guardare schifata ciò che restava “Perché non le ha schivate? Speravo d’intimidirlo e farlo scappare!” ma dentro di se si chiedeva perché questi non avesse schivato.
“Dannato mostro! QUESTA TE LA FACCIO PAGARE! LUCE SPLENDENTE AL NEUTRONE!” Kaiba non tollerò oltre e lanciò il suo attacco consistente in un’enorme sfera azzurra contro l’avversaria.
“La metterò in conto! SILVER WIND!” e la soleana rispose con un altro attacco in cui vento e argento si combinavano.
 
“Non escludetemi per favore!” fece la voce del letale vampiro che s’inserì fra i due attacchi scagliandoli verso il cielo.
“Assurdo!”nel vedere una cosa del genere Seto rimase senza parole.
“Come diavolo ha fatto a sopravvivere!” ma quella più incredula era la Gatta Nera che era convinta di averlo ucciso “Che abbia un qualche potere rigenerativo?” si chiese.
“Toglimi una curiosità ragazzina: è tutto qui quello che sai fare? È un po’ pochino!” la provocò Alucard mentre tirò fuori dal cappotto due enormi pistole, una argentata e l’altra nera “Dai mostrami di che cosa sei capace!” e iniziò a sparare con precisione verso la soleana.
“NON PRENDERTI GIOCO DI’ ME!” che gli ruggì contro mentre schivava tutti proiettili all’ultimo momento e contrattaccava lanciando lame di argento e proiettili ad aria compressa “MA SEI PAZZO!” accorgendosi con stupore crescente che l’avversario non tentava nemmeno di schivarli e ne veniva colpito in pieno.
“Ahahahahah! Che piacevole solletico! Sto cominciando a divertirmi!” se la rise diabolico il vampiro mentre veniva colpito e nonostante questo restava in piedi e continuava a sparare.
 
“Ma chi accidenti è questo qua!” pensò incredulo il bruno che si era librato in volo per evitare gli attacchi “Sta ricevendo così tanti danni eppure non muore e la sua aura non accenna a diminuire. Che razza di mostro è?” non riusciva a capire chi fosse il nuovo arrivato “Un momento: ha detto di chiamarsi Alucard. E se fosse l’anagramma di… No, non voglio nemmeno pensare che esista per davvero! È impossibile!” ma nell’anagrammare il nome con cui si era presentato, non riuscì a credere a quello che stava pensando.
Ricorda che quella parola non esiste!” gli ricordò il suo spirito “Temo che tu abbia visto giusto. Quello è un vampiro e non uno qualsiasi!” e confermò i dubbi del suo protetto.
“Ma non può essere vivo. Ammettendo che esista per davvero, secondo il libro, lui è morto da oltre due secoli e poi siamo in pieno giorno e i vampiri non possono sopravvivere alla luce del sole!”che sollevò quest’altro dubbio.
Questo vuol dire solo una cosa: che il mito e il libro sono completamente errati!” e questa fu l’unica conclusione del Drago Bianco occhi blu “La domanda da porsi è un’altra!” ma anche lui aveva un dubbio.
“Già, come fa a essere qui e chi sta dietro questo mistero!” che era lo stesso del Kaiba.
 
“Non è possibile!” intanto la Gatta Nera osservava incredula l’avversario che nonostante fosse gravemente ferito in numerosi punti vitali, non era ancora morto “Chi diavolo è quest’essere!” e la cosa la spaventava.
“Uhuhuh! È da tanto che non mi divertivo così!” ghignò il vampiro con le braccia a penzoloni e ormai privo di cappello e occhiali “Scusa, come hai detto che ti chiami?” per poi alzare il pallido volto e fissare l’avversaria con occhi sanguigni.
“G-Gatta Nera. È questo il mio n-nome in codice!” rispose lei messa in soggezione da quello sguardo.
“In altre parole non mi vuoi dire come ti chiami ma non importa. D’altronde nemmeno io mi sono realmente presentato!” ghignò Alucard senza dare peso alla cosa e rimettendosi dritto e privo delle ferite “Adesso portiamo il divertimento al limite estremo. Preparati a vedere come combattono i veri vampiri!” facendo intendere che avrebbe fatto sul serio mentre rimetteva le pistole dentro il giubbotto “Rilevata situazione di livello A: rimozione dei sigilli 3, 2 e 1 secondo il patto di Cromwell. Sospensione temporanea fino al completo annientamento del nemico!” per poi pronunciare questa formula e venire avvolto da una sinistra luce rossa.
 
“Che cosa sta succedendo!” la soleana percepiva chiaramente un pericolo e la paura era tale che non riusciva a muoversi.
“Non ho mai visto nulla di simile in vita mia!” anche Seto sentiva i brividi salirgli lungo la schiena e meno male che era sempre stato schizzinoso su queste cose.
 
Sul corpo del letale vampiro si spalancarono una miriade di occhi dall’iride rosso sangue, dopodiché questo si squarciò dall’interno e da esso uscirono creature di ogni genere che si avventarono su un’indifesa avversaria.
“STAI LONTANO!” che terrorizzata da un simile potere lanciava a raffica attacchi su attacchi senza però bloccare l’avanzata di quelle creature che le furono addosso “AAAAHHHHH!” e l’istinto prevalse sulla ragione facendole fare l’unica cosa possibile: scappare da quell’inferno.
BANG! BANG!
Ma due colpi di pistola partiti da una delle innumerevoli bocche di quelle mostruose creature fermarono la sua fuga colpendola alle spalle “AAARRGGHH!” e provocandole un dolore lancinante.
“Che ti prende! Hai già deciso di ritirarti?” la schernì il vampiro che emerse da quelle creature e guardarla con uno sguardo da psicotico “Ti ho solo graffiato le spalle, niente di grave!” e riteneva di non averle fatto ancora niente quando aveva forato le spalle dell’avversaria che si rigeneravano molto lentamente “Avanti, rigenera le tue ferite, mostrami la tua forza. Sbrigati! Sbrigai! Sbrigati!” lui non desiderava altro che riprendere “La notte non è nemmeno calata e il divertimento è già alle stelle. Avanti, non farmi attendere oltre. Fai la tua mossa e prova ad abbattermi! Sbrigati! Sbrigati! Sbrigati!” attendeva solo la mossa avversaria.
“SEI UN MOSTRO!” gridò la soleana in preda alla disperazione e ai singhiozzi.
“Eh!” e queste parole fecero sgranare gli occhi del vampiro mentre le creature cominciarono a rientrare nel suo corpo “Capisco! Dunque è così! Sei solo inutile feccia priva di spina dorsale!” ed etichettò in questo modo la sua avversaria perdendo qualunque interesse a combattere.
“TACI DANNATO! NON OSARE OFFENDERMI IN QUESTO MODO! NON HAI LA BENCHE’ MINIMA IDEA CONTRO CHI TI STAI METTENDO CONTRO!” ruggì la Gatta Nera furiosa per essere trattata in quel modo.
“Silenzio!” ma bastò un semplice sguardo di Alucard per bloccare qualsiasi parola “Puoi dire quello che vuoi! Per me sei solo cibo per cani!” e dalla sua spalla uscì un enorme mastino nero con enormi occhi rossi che fissarono famelici la gattina.
“Sta per ucciderla! Devo… Non riesco a muovermi!” Seto voleva fermarlo ma il suo corpo era paralizzato dal terrore “Muoviti! Muoviti! MUOVITI!” cercando con tutte le sue forze di riprendere il controllo di sé.
 
“AAAAHHHH!” la Gatta Nera dette quell’urlo disperato. Sentiva che la sua ora era arrivata.
“Sparisci dalla mia vista!” con occhi da predatore Alucard diresse contro di lei il suo mostruoso cane ma…
“FERMATI SUBITO!” una voce potente e autoritaria s’impose su di lui.
“Tsk!” e questa bastò per far arretrare la mostruosa creatura che rientrò nel corpo di Alucard “Sbaglio o dovevi essere altrove?” che si rivolse corrucciato verso il proprietario della voce che altri non era che il misterioso uomo incappucciato.
“Se la memoria non m’inganna, avevo ordinato di non uccidere!” disse questo senza rispondere alla domanda del vampiro.
“Che sarà mai! Per me una vita in più o in meno è indifferente!” rispose il vampiro con un ghigno diabolico.
“Non per me!” ma l’uomo incappucciato non era della stessa opinione “Ritirati subito!” per poi ordinare al vampiro il suo rientro immediato.
“Osi darmi ordini? Non rispondo di certo a te. Solo la mia padrona può controllarmi, nessun altro!” ma Alucard rifiutò di eseguire un ordine che non venisse da Integra.
“Desideri essere estromesso dall’operazione per caso? Non mi ci vuole niente a rispedirti indietro!” il misterioso figuro non era però un uomo che si faceva intimorire.
“E perdermi tutto il divertimento? Non ci penso nemmeno!” rispose il vampiro che alla fine fu costretto a ubbidire “Per questa volta lascerò passare, ma non credere che sarò sempre così mansueto! Ci si vede!” e dopo aver chiarito questo con il suo capo, sparì nel nulla.     
“Bene e adesso… Uh! È scappata!” l’incappucciato rivolse le sue attenzioni verso la Gatta Nera ma questa aveva approfittato del momento per fuggire “Prevedibile!” ma non poteva darle torto, in pochi potrebbero continuare a combattere dopo aver visto Alucard in azione “Vediamo di dare una sistemata a questo posto!” e schioccò le dita…
PUFF!
E tutti i danni causati dallo scontro vennero riparati.
“Perfetto!” fece soddisfatto l’uomo incappucciato “E ora andiamo!” per poi avviarsi.
“ASPETTA!” ma fu richiamato da Seto atterrato a pochi metri da lui “Tu chi diavolo sei?” e gli pose questa domanda.
“Non è necessario che tu lo sappia pivello!” gli rispose questo senza considerarlo troppo.
“Come osi!” e quella risposta fece infuriare il Kaiba come poche volte nella sua vita.
“Oso eccome! Sei ancora troppo giovane per capire come ruota realmente il mondo e poi, guardati: stai ancora tremando. Che c’è? L’aver scoperto che lui esiste davvero ti ha terrorizzato?” lo provocò il misterioso figuro “Vuol dire che non hai ancora visto niente di questo mondo. Le sorprese sono a mala pena iniziate!” che sembrava saperla lunga.
“Che diavolo stai dicendo!” il Kaiba non riuscì a dire altro.
“Lo scoprirai presto!” gli rispose l’incappucciato mentre cominciò ad avvisarsi “Trai insegnamento da quest’esperienza e vedi di scrollarti di dosso la paura o non sopravvivrai a lungo a questo mondo. Resterei volentieri un altro po’ a darti qualche lezione ma adesso ho del lavoro da fare e il tempo non è mai abbastanza. Al prossimo incontro!” per poi sparire nel nulla lasciando cadere un bigliettino da visita.
 
“Dunque è lui a muovere le fila!” il bruno comprese che era il misterioso uomo incappucciato ad aver nascosto l’esistenza di Alucard e chissà di quante altre cose.
Se è come penso, lo rivedremo molto presto!” commentò il Drago Bianco occhi blu staccandosi dal suo protetto.
“Oh non vedo l’ora!” esclamò Seto prendendo il biglietto ma nel farlo “Sto tremando!” si rese conto che la mano tremava come una foglia “Io sto tremando come un moccioso? È assurdo!” per poi chiuderla forte e…
KAPOM! CRACK!
Colpire il pavimento del terrazzo lesionandolo.
“Dannazione!” non si era mai sentito così impotente e questo lo mandava in bestia.
Non è un male avere paura, è una cosa naturale: con essa conosci i tuoi limiti. Impara ad andare oltre di essi e diventerai ancora più forte di come sei adesso!” il suo spirito gli venne in aiuto dandogli un insegnamento di vita mentre prese il biglietto passandoglielo.
“Sì!” si limitò a rispondere il suo protetto prendendo quel pezzo di carta “La prossima volta non tremerò più!” facendo questa promessa a sé stesso.
 
 
A QUALCHE KILOMETRO DI’ DISTNAZA SOPRA UN PALAZZO
 
“Anf! Anf!” la Gatta Nera respirava affannosamente per calmare il cuore che pompava a mille “Sono viva. Sono ancora qui!” si disse per calmarsi “Padre, madre sono ancora viva!” per poi riportare alla mente il volto dei genitori, calmandosi “Ora va meglio!” per poi rimettersi in piedi “Non so chi fossero quei due sconosciuti ma la prossima volta dovrò stare attenta!” ripromettendosi questo.
La spia soleana accese il suo GPS e controllò gli altri luoghi da visitare “Andrò in Giappone a Tomoeda, lì non dovrebbe esserci nessuno!” e scelse la città dove viveva Sakura Kinomoto “Prima però è meglio riprendersi: la battaglia contro Seto Kaiba e quell’essere mi ha prosciugato!” ma prima doveva recuperare le forze in previsione di una prossima e imprevista battaglia così aprì la borsa che aveva sempre con se tirando fuori una scatola con dentro delle pillole della vita “Me ne rimangono solo tre. Dovrò fare rifornimento al più presto!” e ne ingoiò una riprendendosi “Bene e ora andiamo!” per poi alzarsi in volo verso la prossima destinazione.
 
“Oh! Davvero interessante!” commentò una voce e poi una ragazza uscì dal suo nascondiglio dietro l’antenna dello stesso tetto “Era così presa da quello che è successo prima che non ha notato la mia presenza. Che pena!” rimanendo delusa dalla poca attenzione della soleana.
Era un’attraente biondina dalla pallida carnagione. Indossava un abito nero alla Gotic Lolita con scollatura generosa che mostrava il petto ben sviluppato. Non mancavano guanti e stivali neri abbinati a un ombrello che teneva nella mano sinistra. I capelli biondi era legati dietro la testa da un’elaborata acconciatura ma lasciavano che un lungo ciuffo andasse in avanti coprendole l’occhio sinistro mentre il destro era verde.
 
La misteriosa donna prese un telefonino da sotto la gonna e compose un numero “Qui Hilda! Padroncino sta venendo nella vostra direzione!” e disse queste parole.
Ottimo, proprio come avevo previsto!”rispose la voce dall’altra parte del telefonino “Per il momento ritirati!” per poi dare quest’ordine alla sua subordinata e chiudere la chiamata.
“Come desidera padroncino!” e questa ubbidì senza fiatare e sparì nel nulla.     
 

VICINO A TOKYO

  

“Come immaginavo, ha scelto un luogo in cui è sicura di non trovare nessuno. Ha commesso un grave errore!” commentò divertito l’uomo incappucciato mentre osservava la capitale nipponica dall’alto della torre panoramica.
“E’ sicuro di voler scendere in prima persona padroncino?” gli chiese una ragazza dietro di lui.
Era un’alta e atletica ragazza dalla pelle ambrata e dai lunghi e lisci capelli blu notte che le scendevano fino alle ginocchia e gli occhi erano dello steso colore. Indossava un lungo mantello bianco, stile boss mafioso, mentre il petto era coperto da una stretta fasciatura. Le gambe erano protette da lunghi e aderenti pantaloni bianchi mentre ai piedi aveva morbide scarpe dello stesso colore.
“Se solo lo chiedesse, potremmo pensarci noi!” seguita da un’altra appoggiata all’antenna.
Si presentava come una bambina dalla pallida carnagione. Indossava un lungo abito nero a un pezzo che le copriva interamente l’esile corpo con tanto di guanti per le mani e scarpette nere. I lunghi capelli biondi erano legati a due code laterali da dei nastri neri che spesso si muovevano come orecchie mentre gli occhi erano rossi.
 
“Aoi, Mina c’è un motivo sul perché ho deciso di scendere in prima linea e voi due e Hilda in quanto miei famigli lo conoscete bene!” rispose loro l’uomo incappucciato voltandosi verso di loro.
“Non lo mettiamo in dubbio, ma è sicuro di voler affrontare un semplice sicario quando potrebbe schiacciare direttamente il capo?” gli chiese la ragazza di nome Aoi Kunieda.
“Non è nel suo stile affrontare i pesci piccoli; quelli li ha sempre affidati a noi. Lei ha sempre fatto secchi i boss!” Mina Tepes lo aveva sempre visto agire in questo modo.
“Quelli erano semplici umani ma gli avversari sono soleani e so bene di che cosa sono capaci!” rispose loro l’incappucciato “E poi saranno un ottimo passatempo per ingannare l’attesa di entrare realmente in azione contro i demoni di Abhadon!” e non vedeva l’ora scendere in campo.
“Perdoni la domanda, ma perché non scende in campo adesso contro Abhadon?” chiese di nuovo la blu.
“Perché i pesci non sono ancora abbastanza grossi!” le rispose questo mentre l’aria intorno a lui vibrò.
“Non sarà mica perché non vuole rivedere subito un suo vecchio amico!” ma Mina sembrava sapere il vero motivo.
“E’ un altro motivo!” che l’altro non negò “Adesso è tempo di andare! Voi tornate pure a casa!” per poi congedare le due ragazze.
“Si padroncino!” rispose Aoi senza battere ciglio “Aspettami Hilda, sto venendo a ridurti a un colabrodo!” perché voleva andare a risolvere un conto in sospeso con l’altro famiglio.
“Certo ma prima ci sono due cose che devo assolutamente comunicarle!” mentre Mina aveva delle comunicazioni dell’ultimo minuto.
“Sarebbero?” chiese questo concentrandosi sulla piccola bionda.
“La signorina Integra ha chiamato poco fa al suo numero privato. Sembrava furiosa per la vostra iniziativa di poco fa. Le ho risposto che le vostre regole non si discutono e che poteva mettersi le sue lamentele dove sapeva lei!” che comunicò la prima insieme alla risposta che aveva dato.
“Esattamente come avrei risposto io, ottimo lavoro!” rispose questo ridendosela da sotto il cappuccio “E la seconda?” per poi voler sapere l’altra novità.
“E’ un po’ brutta!” rispose la Tepes con tono più serio “L’animaletto che avevate adottato l’altro ieri è scappato dalla sua gabbietta!” e gliela disse con i lacrimoni agli occhi.
“CHE COSA!” fece l’uomo incappucciato crollando in ginocchio “Perché? Perché mi hai fatto questo Tiny. Pensavo mi volessi bene!” piangendo grosse lacrime^^.
“Si vede che non era un Pucci-pucci fedele padroncino!” cercò di consolarlo Aoi “Sfortunatamente i serpenti marini giganti non sono molto giocherelloni!” dicendo la sua sul cosiddetto Tiny^^.
“Ma mi piaceva. Quando l’ho visto da solo che cercava qualcosa da mangiare, ho pensato di portarmelo a casa per curarlo dai due piccoli pugni che gli avevo dato per farmelo amico!” si lamentò l’altro con i lacrimoni a palla che scendevano dal cappuccio^^.
“Suvvia padroncino ne troverete un altro più bello!” lo consolò Mina pronta a sostenerlo sempre.
“E questo sarà così contento di giocare con voi che non vi lascerà mai!” seguita da Aoi che non lo avrebbe mai abbandonato^^.
“Sniff! Sì avete ragione!” fece questo rincuorato.
“Adesso basta piangere! Mostrate a tutti di che cosa siete capace!” lo incitò la Tepes invitandolo a darsi una mossa.
“Siete o no il Boss?” e anche la Kunieda fece altrettanto.
“Sì avete ragione!” rispose questo rimettendosi in piedi “Devo smetterla di fare simili figuracce davanti a loro!” di sicuro non voleva apparire così davanti alle sue donne “Molto bene, andiamo a divertirci un po’!” per poi recuperare la sua freddezza e partire verso la cittadina della Kinomoto.
 
“Fissa per i Pucci-pucci a parte, è perfetto!” commentò Aoi che non vedeva difetti nel suo padroncino salvo quello^^.
“E’ una cosa di famiglia dopo tutto!” le rispose Mina che non ci vedeva niente di male “Andiamo e guai a te se uccidi altri animaletti mentre fai a botte con Hilda!” e riprese duramente la collega per quello che aveva combinato^^.
“Non è colpa mia se mi è partito un fendente che l’ha tagliato in due. Non farei mai un dispiacere al padroncino!” rispose l’altra offesa che era la causa della fuga/morte di Tiny^^.
“Mi hai costretto a dire l’ennesima bugia al padroncino e dici di non averlo fato apposta?” la sgridò Mina mentre i suoi occhi brillarono minacciosi “Hai la mia parola: se dovrò fare di nuovo una cosa del genere, ti dissanguo e ti lascio appesa a un palo per un mese intero senza cibo!” e sperava di essere stata chiara.
“CHE COSA! PUNISCI SOLO ME E NON HILDA? ANCHE LEI HA LA SUA PARTE DÌ COLPA!” gridò la poverina che non voleva fare la parte del capro espiatorio^^.
“Lo stesso discorso vale per lei. E ora andiamo!” la Tepes non avrebbe di certo risparmiato l’altra ragazza e poi se ne andò.
“Ehi, aspettami!” seguita di corsa da Aoi^^.

 
CITTA’ DI’ TOMOEDA
 

“Carina!” commentò la Gatta Nera in forma umana mentre si guardava intorno “Qui non dovrebbero esserci intoppi, o almeno spero. Vediamo, la casa dovrebbe essere da questa parte!” dirigendosi verso l’indirizzo indicato dal GPS “Eccola!” per poi fermarsi davanti a casa Kinomoto “Niente di particolare ma ha un certo fascino!” e il suo giudizio non fu negativo.

Bip! Bip!         
Il GPS si trasformò in un radar che verificò la presenza di segni vitali all’interno della casa.
“Nessun segno vitale, posso entrare tranquillamente!” la ramata capì che al momento non c’era nessuno ed entrò in casa Kinomoto.
 “Permesso!” fece lei sapendo che non avrebbe risposto nessuno “Questi terrestri hanno dei gusti semplici ma molto carini. Non riesco a emettere un giudizio negativo!” stupendosi di non riuscire a criticare negativamente il posto.
La Gatta Nera girò rapidamente il pian terreno facendo attenzione a non lasciare traccia del suo passaggio ma non trovò niente che le potesse essere utile, poi passò al seminterrato ma anche lì non trovò niente a parte diversi libri e album fotografici.
“I padroni di casa sono molto ordinati, non c’è nemmeno un dito polvere!” commentò questa sorprendendosi dell’ordine che aveva trovato.
Infine passò al primo piano e ì trovò le camere da letto, in particolar modo quella della piccola Kinomoto.
“Tombola!” la Gatta Nera entrò subito in questa cominciando a rovistare nei cassetti “Non c’è bambina che non abbia un proprio diario segreto. Sono sicura che… Eccolo!” e trovò quello che sperava di trovare: un diario chiuso da un lucchetto (no, non è il libro delle Sakura Card se qualcuno se lo sta chiedendo).
“Ecco qua!” le bastò un attimo e il lucchetto si aprì “Vediamo…” e cominciò a scorrere le pagine alla ricerca di quello che le serviva “Ecco. Questa è la data giusta!” e trovò quelle che le servivano.
 
20 Giugno.
Caro diario, finalmente la scuola è finita e posso iniziare le vacanze.
Da quando ho convertito la carta del Nulla in quella della Speranza, mi sento molto meglio perché la mia piccola famiglia si è ampliata ancora e non posso che esserne felice.
 
21 Giugno
Pensavo di poter trascorrere delle vacanze tranquille e invece mi devo ricredere! Uffa!
Ho solo il tempo di uscire e di incontrare le mie amiche e Shaoran che si è di nuovo trasferito qui che mi trovo davanti un tipo strano. Dai lineamenti posso capire che è straniero, forse europeo; sarà coetaneo di Touya credo; mi somiglia un po’ almeno per quanto riguarda colore di capelli e occhi. Per sbaglio mi scontro con lui e lo sporco col gelato che avevo appena preso. Non so quante volte mi sia scusata, ma lui ha preteso che facessi una cosa per lui: che gli offra solo una granita nel pomeriggio e, per dimostrare di non avere brutte intenzioni, ha detto che potevo portare tutte le persone che volevo. Sono rimasta sorpresa per due cose: parla molto bene il giapponese come fosse la sua lingua e sembra nascondere qualcosa. Non so come descriverlo, ma sembra diverso.
A questo punto non posso tirarmi indietro, andrò e offrirò una granita a questo ragazzo e porterò con me anche la mia famiglia e Shaoran (più che altro perché hanno insistito).
Speriamo solo che le vacanze non prendano una brutta piega.
 
22 Giugno
Caro diario…
Stento ancora a credere a quello che ho visto ieri pomeriggio.
Sono andata con i miei al bar indicatomi dallo strano ragazzo che ha detto di chiamarsi Nick… pensavo che avrei risolto tutto senza finire nei guai ma mi sbagliavo. Il signor Nick non è quello che sembra. Non voglio dire che sia una cattiva persona, anzi è gentilissimo e anche di buon cuore. Ha davvero una storia incredibile dietro di se e ora ha deciso di condividerla con più di qualcuno e tra questi ci siamo anch’io e Shaoran.
All’inizio non gli volevo credere ma, quando mi ha mostrato direttamente la sua storia, non ho avuto più dubbi: tutto quello che ci ha detto, è vero.
Non so se devo scriverlo su di te o meno. Per adesso devo pensare a una cosa importante: c’è una scelta che devo fare ed è una di quelle da cui non si può tornare indietro. Ti faccio sapere presto.
 
“Che cosa? Che storia ti ha detto?” fece la Gatta Nera interrompendo la lettura tanto era l’emozione “Chi è questo signor Nick? Dai che sono a un passo dallo scoprirlo!” e girò l’ultima pagina.    
“Spiacente ma la pacchia è finita!” disse una voce proveniente dall’ingresso della stanza.
La spia soleana trasalì e si voltò di scatto verso il nuovo arrivato.
 
Chi era? Ovvio Touya in persona appena tornato dal lavoro.
“Come hai fatto a mascherare la tua presenza!” chiese lei che non si era accorta del suo arrivo.
“Non ho fatto proprio niente. La colpa è tua che ti sei lasciata prendere dalla lettura!” rispose il Kinomoto con un ghigno bastardo.
Accidenti, mi sono distratta!” pensò la ramata digrignando i denti.
“Di sicuro non sei un ladro: non si attarderebbe a leggere un diario. Sei un servo di Abhadon?” intanto il Kinomoto giunse alla conclusione più logica cui potesse pensare ma aveva toppato alla grande.
“E se anche lo fossi?” chiese la Gatta Nera “Chi è questo Abhadon?” ma non sapeva di chi stesse parlando.
“Allora dovrei ucciderti!” rispose Touya con calma glaciale “Ma la tua energia non somiglia nemmeno lontanamente a quella di un demone, quindi escludo anche questa ipotesi!” ma nel percepire l’energia proveniente dal corpo della ragazza capì che anche quell’ipotesi era da scartare “Allora? Mi vuoi dire chi e che cosa sei? Potrei anche dimostrarmi gentile e offrirti una tazza di tè!” per poi porre gentilmente la sua domanda.
“Che gentile, sono quasi tentata sai!” rispose la soleana ricambiando il sorriso bastardo “Ma non ho tempo da perdere con te e non sei nemmeno il mio tipo!” liquidandolo con molta gentilezza “Ma la parte del parlare te la posso concedere. Solo che sarai tu a dirmi quello che voglio sapere e non il contrario!” e sparse per la stanza i suoi particolari ferormoni.
“Direi che le trattative sono finite e la stessa cosa vale per la trappola!” rispose il Kinomoto con un sorrisetto divertito.
“Trappola!” e quella parola non piaceva per niente alla spia.
“Ottimo lavoro Touya, ora puoi dartela a gambe!” dalla finestra della stanza entrò Ruby Moon che invitò il ragazzo a fuggire mentre nel palmo delle sue mani si formò un cristallo scarlatto che lanciò contro la soleana.
ZACK!
La Gatta Nera evitò agilmente l’attacco ma non si accorse che dietro di lei stava per arrivare un altro pericolo cioè Spinel Sun col suo vero aspetto.
KAPOM!
“Colpita!” che la prese in pieno con un colpo di testa.
“AGH!” la ramata non si aspettava un simile attacco e fu spinta verso l’esterno per di più perdendo la presa sul diario che stava leggendo.
 
“Ora puoi filare bellissimo!” mentre la guardiana della luna invitò il Kinomoto ad andarsene.
“Per chi mi hai preso? Guarda che so il fatto mio!” le rispose il fratello maggiore di Sakura schioccando le dita cambiando vestiti.
Ora indossava una divisa interamente nera salvo per il simbolo si un sole e una luna che s’incontravano dentro un cerchio magico. Comparvero inoltre un lungo mantello e una spada senza lama.
“Come hai fatto?” fece incredula la ragazza.
“Ma dov’eri quando ho chiesto a Eriol di rendermi un mago?!” le chiese lui incredulo.
“Mi stavo aggiustando i riccioli!” rispose lei con un sorriso innocente.
Ma questa c’è o ci fa?” si chiese il Kinomoto col tic nervoso^^ “Lasciamo perdere e andiamo fuori!” e preferì andare a dare man forte al guardiano del sole.
“Sì andiamo!” concordò la rossa.
 
Quando i due uscirono, videro che era in corso uno scontro aereo tra il guardiano del sole e la soleana tornata al suo vero aspetto.
“Cavolo quant’è brutta!” fece disgustata Ruby nel vedere il vero aspetto della spia.
“Non è brutta, è una soleana!” le rispose Eriol sopra il tetto di casa Kinomoto “Ecco fatto! Con questa barriera magica chi non ha poteri magici verrà spostato in un altro piano dimensionale!” mentre schioccava le dita attivando una barriera magica per proteggere città e abitanti.
“Una soleana? Sbaglio o Nick ci aveva assicurato che sono esseri pacifici!” gli chiese Touya con questo dubbio.
“Temo che non avesse considerato dell’altro!” gli rispose l’Hiragizawa con uno dei suoi enigmatici sorrisi.
Come al solito gli devi tirare le cose con la pinza!” pensò il Kinomoto con il tic nervoso. 
“Non dovremo andare a dare una mano a Spinel Sun?” chiese Ruby Moon indicando il suo amico anche se per il momento stava tenendo testa alla Gatta Nera.
“Non è necessario! Sta per arrivare qualcuno molto più preparato di noi!” ma la reincarnazione di Clow Reed sapeva che a momenti sarebbe arrivato qualcuno che avrebbe suscitato sorprese.
“E chi sarebbe?” chiesero insieme il Kinomoto e il guardiano della luna.
“Aspettate e vedrete!” si limitò a rispondere il moro con un altro sorriso.
“Cattivo! Almeno dammi un indizio!” si lamentò Ruby Moon con tanto di lacrimoni.
“Tsk! Figurati se lo fa!” ma il Kinomoto non ci sperava proprio^^.
 
Intanto nei cieli di Tomoeda stava continuando il duello aereo tra i due felini.
“Prendi questo!” Spinel Sun non si trattenne e lanciò contro l’avversaria una grande sfera di potere magico.
“Doble Ganger protezione massima!” ma la spia soleana bloccò l’attacco con la sua migliore difesa. “Tutto qui gattino troppo cresciuto?” per poi provocare l’avversario.
“Ha parlato la distratta!” le rispose a tono Spinel “Eriol ha detto che devo trattenerla per almeno cinque minuti e poi farmi da parte. Chissà chi sta per arrivare!” ciò che doveva fare era solo perdere tempo.
“CHI SAREBBE LA DISTRATTA!” gli ruggì la Gatta Nera con la venuzza pulsante.
“Tu! Ti sei fatta fregare per ben due volte in nemmeno due minuti da due persone diverse. Anche se io tecnicamente non sono una persona ma una creatura magica!” rispose tranquillamente il nero guardiano del sole “Solo altri dieci secondi!” e il tempo stava quasi per scadere. 
 
“Ora ti faccio vedere io chi è la distratta!” sibilò la Gatta Nera partendo all’attacco.
Tre, due, uno! Tempo scaduto!” intanto Spinel Sun ultimò il conto alla rovescia e si tenne pronto a cedere il posto a chi sarebbe arrivato dopo un secondo.
“Bello scontro, ma ora ci penso io se non ti dispiace!” e questo non tardò nemmeno di un istante bloccando il pugno della Gatta Nera.
Ma questo è quell’uomo in nero!” che lo riconobbe subito e sentì un brivido scorrerle lungo la schiena.
“E’ tutta tua. Stavo solo aspettando che arrivassi!” rispose il guardiano del sole all’uomo incappucciato.
“Mi stavi aspettando?” la cosa suonò assurda alle orecchie del misterioso individuo “Il tono della sua voce e l’odore non mentono. Come faceva a sapere che sarei arrivato!” e lo trovava davvero strano.  
“Parlane con Eriol dopo che hai finito. Con permesso!” gli rispose Spinel per poi scendere verso il suo gruppo.
Eriol Hiragizawa, la reincarnazione di Clow Reed! Non c’è dubbio, è uno che sa il fatto suo!” pensò l’uomo in nero “E ora pensiamo a te!” per poi rivolgere la sua completa attenzione sulla spia soleana.
“Non so chi sei ma se ti metterai sulla mia strada, morirai!” che malgrado usasse un tono fermo sentiva i brividi aumentare.
“Morire? Povera sciocca. Le tue mani non sanno di morte e i tuoi occhi mal celano la paura che stai provando!” ma l’uomo in nero non si fece ingannare “E poi so bene che non avresti fatto niente a Seto Kaiba: ti saresti solo limitata a tramortirlo e a prendere il suo posto per un po’. Mi sbaglio forse?” voleva vedere che cosa avrebbe risposto.
“Non dire fandonie. L’avrei ucciso per davvero e avrei fatto fuori anche quell’essere in rosso se non avesse usato quelle mostruosità!” che negò tutto.
“Io invece dico che tu speravi che Alucard schivasse l’attacco!” ma l’altro la sapeva lunga “Lui si diverte a lasciarsi colpire per distruggere l’avversario su tutta la linea e poi lo uccide senza pietà mentre tu sei stata titubante sin dall’inizio. Forse esteriormente lo nascondi ma il tuo cuore dice altro, vero?” e non si sarebbe fatto ingannare.
 
La Gatta Nera si liberò con uno strattone e si allontanò ansimante “Ma tu chi sei?” riuscendo a dire solo questo.
“Una leggenda sopravvissuta, se così posso definirmi!” rispose questo mentre venne avvolto da un’intensa luce nera con contorno bianco.
Quando si estinse l’uomo incappucciato era sparito. Al suo posto era comparso un essere metà uomo e metà leone dal corpo interamente nero. Il corpo scolpito era alto cinque metri e mezzo. I piedi erano possenti zampe leonine, il volto felino era incoronato da una folta criniera mentre dietro la schiena si muoveva ipnotica una lunga coda leonina mentre le parti intime risultavano assenti. Gli occhi color azzurro ghiaccio rispecchiavano l’istinto e la forza che questo guerriero celava dentro di se. Sui definiti pettorali pendeva un ciondolo con una gemma nera che risplendeva di luce propria.
 
“Un saturniano!” fece la Gatta Nera senza fiato ma i suoi occhi caddero sul ciondolo dell’avversario “Q-Quello è….” e non riusciva a credere a quello che vedeva.
“Che ti prende? Hai improvvisamente perso la voglia di combattere?” la provocò il guerriero nero che sembrava essere un saturniano “Se non vieni tu, vengo io!” e spalancò le fauci piene di denti aguzzi “San Ryu no Hōkō!” da cui partì un gigantesco vortice nero che si abbatté su un’incredula avversaria.    
 
“M-Ma che diavolo ha fatto!” fece Touya senza parole.
“Ha lanciato un alto concentrato di acido e buio dalla bocca!” gli rispose Spinel Sun con aria da sapientone.
“Sì ma che magia ha usato?” chiese Ruby Moon che non aveva mai visto nulla del genere.
“Magia Ammazza Draghi!” disse Eriol attirando l’attenzione dei tre compagni su di se “E’ un incantesimo molto raro che viene insegnato agli umani cresciuti dai draghi. Chi è in grado di usare questa magia ha il potere di abbattere un drago: è chiamato Dragon Slayer!” e dette una rapida spiegazione.
“Dragon Slayer?” ripeté il Kinomoto incredulo da quello che aveva appena sentito.
“Sì, per tua informazione anche Nick è un Dragon Slayer ma tempo fa mi ha detto di preferire un altro termine: Dragon Knight!” lo avvisò l’Hiragizawa con incredibile calma.
“Quindi, quel tipo è un po’ come Nick vero?” chiese Ruby Moon.
“Aspetto a parte!” completò Spinel Sun.
  “No, non un po’!” li corresse il giovane mago “Lui E’ come Nick e quel ciondolo ne è la prova: il simbolo dei Sun’s Warriors!” rivelando in parte l’identità del guerriero.
“Che cosa? Un altro Sun’s Warrior!” fecero i tre increduli.
“Esatto!” confermò Eriol.
 
“ARRGGHH!” la Gatta Nera aveva ricevuto in pieno l’attacco e il Doble Ganger le stava rigenerando le ferite molto lentamente.
“Ti credevo più dura di così ragazzina!” commentò il misterioso Sun’s Warrior con un ghigno bastardo.
“GH!” con quell’ultimo gemito la soleana si rimise in sesto ma era ansimante “Un solo attacco. Gli è bastato un solo attacco per ridurmi così! No, è anche la sorpresa a farmi quest’effetto. Lui è…” e il motivo era la sorpresa di essersi trovata avanti uno dei guerrieri che tutti credevano scomparsi.
“Oh, capisco! Sei sorpresa!” commentò il guerriero nero “Scommetto che adesso mi farai una domanda. Avanti fa pure!” e la invitò a chiedere quello che voleva.
“Tu… Tu sei un Sun’s Warrior?” e questa la fece col cuore in mano.
“Chissà!” rispose questo senza far trasparire nessuna emozione.
“Non voglio una risposta così vaga. Voglio la verità!” e quel modo di rispondere la provocò non poco.
“Che tono irrispettoso! Facciamo così prova a colpirmi. Se ci riuscirai, risponderò schiettamente!” e per provocarla ulteriormente questo la invitò con la manina.
“Dannato! NON MI’ PRENDERE IN GIRO!” e la Gatta Nera abboccò all’esca con tutto l’amo lanciandosi alla ceca sull’avversario.     
La spia soleana calò un pugno verso il guerriero nero ma questo fu fermato dalla coda di lui.
“Un po’ debole questo pugno. Riprovaci, sarai più fortunata!” la provocò il guerriero leone.
“DANNATO!” e questa iniziò a lanciare calci e pugni a raffica che furono tutti parati dalla coda dell’altro.
“La mia coda si era un po’ arrugginita, grazie per il buon risveglio muscolare!” la sfotté il guerriero nero mantenendo le braccia incrociate.
 
“SILVER STORM!” la Gatta Nera lasciò perdere gli attacchi ravvicinati e sfoderò uno dei suoi attacchi migliori.
“Quest’attacco non ha alcun effetto su di me. Muro del Buio!” in risposta il saturniano creò dal nulla un immenso muro fatto di ombra che bloccò l’attacco senza problemi.
“ERA PROPRIO QUELLO CHE VOLEVO!” la Gatta Nera apparve alle spalle del guerriero creando dieci braccia col Doble Ganger e ognuna di esse aveva in mano una sfera d’aria compressa “SFERE TEMPESTOSE!” e le lanciò tutte insieme.
Doble Ganger e potere del vento!” il guerriero nero si allontanò di qualche metro evitando gli attacchi “Per il primo è chiaro che si tratta di un potere ausiliario, ma quello del vento è tipico dei soleani verdi o dei loro discendenti, mentre lei ha la pelle nera. C’è qualcosa che non va!” perché stava riflettendo sul modo di combattere dell’avversaria.
“Che c’è? Ti sei addormentato?” lo provocò la ramata con un ghigno bastardo mentre rilasciò i suoi ferormoni nell’aria “Adesso è mio!” ed era sicura di avere la vittoria a portata di mano.
“Ci mancava anche questa!” commentò il guerriero nero “E va bene. Poniamo fine a questa farsa!” e decise di terminare questa battaglia.
“Fatti sotto. Ti farò a p…” la Gatta Nera aveva recuperato la sua sicurezza ma…
KAPOM!
“AAAARRGGHH!” non ebbe nemmeno il tempo di terminare la frase che fu violentemente colpita allo stomaco da un pugno.
Ora ho capito!” pensò il guerriero nero che era l’artefice del pugno e scoprire in qualche modo quello che voleva “Non so il motivo ma non m’importa. Sarò gentile e ti lascerò andare!” per poi afferrare la soleana per il collo e decidere di risparmiarla “Ma bada, la prossima volta non sarò così gentile. E adesso vattene!” per poi lasciarla andare.
“M-Mi lasci andare? Ma perché?” e questa non capiva che cosa l’altro avesse in mente.
“Non è necessario che tu lo sappia! Sparisci!” ma lui non dette nessuna spiegazione e le intimò di andarsene via.
La Gatta Nera non ci capiva più niente ma decise di cogliere l’occasione e volò via abbandonando la città di Tomoeda.    
 
“L’ha lasciata andare? Ma perché?” fece incredulo Touya.
“Forse gli è venuto il mal di pancia?” ipotizzò Ruby Moon^^.
“Questa non ha né capo né coda!” guadagnandosi un’occhiataccia di Spinel Sun^^.
“Il suo obiettivo non era ucciderla, ma di allontanarla con la forza!” ci pensò Eriol a dare la risposta giusta “E lei ha colto al volo l’occasione o sarebbe morta per davvero!” rendendosi conto che il guerriero nero era molto forte.
 
Il guerriero leone scese verso il gruppetto “Sei un tipo sveglio Eriol Hiragizawa, ma non hai colto le mie vere intenzioni!” rivolgendosi direttamente al moro.
“Ma come? L’ha sentito da quella distanza!” fece incredula Ruby Moon.
“E ho sentito anche il tuo commento signorina. Per la cronaca, non ho mai sofferto di mal di pancia!” le rispose il guerriero nero.
“Eheh! Stavo solo scherzando!” fece lei imbarazzata.
“Tipico tuo!” commentò Spinel con la maxi gocciolona sul capo^^.
“E allora dimmi, quali erano le tue vere intenzioni?” gli chiese il giovane mago senza incrinare il suo sorriso.
“Ottenere informazioni!” rispose il guerriero nero.
“E come di grazia?” e la risposta non convinse molto il Kinomoto.
“Mi spiace ma al momento preferisco non lasciar trapelare nulla su di me e sul mio gruppo, anzi vi chiederei di non dire niente a nessuno per il momento!” il grande uomo leone però non concesse ulteriori spiegazioni e chiese di mantenere il segreto.
“A una condizione: devi rispondere a due domande che ti farò!” Eriol si dimostrò disposto ad accettare ma impose una condizione.
“Non ho alcun obbligo a rispondere, ma considerando che non sono un telepate, acconsentirò. Fa bene attenzione alle domande che mi farai!” e questo accettò di buon grado.
“Bene! Non ti chiederò chi sei, perché credo di saperlo già!” l’Hiragizawa fece intendere che aveva un sospetto sull’identità del guerriero “Tu sei un come Nick, cioè un Sun’s Warrior e un Dragon Knight?” e fece la sua prima domanda che erano due in una.
Furbo il moccioso!” pensò il guerriero che aveva compreso il piccolo tranello “Il termine Dragon Knight è stato coniato da Nick perché non apprezzava quello originale ma considerando che nemmeno a me piace cacciare i draghi, l’ho adottato anch’io: sono il Dragon Knight di Onysableth la signora delle paludi e ufficialmente sono il secondo!” e rispose alla seconda parte della domanda quindi anche Saeko aveva un piccolo segreto “Per quanto riguarda il resto, io sono un saturniano, cioè un abitante di Saturno e solo i soleani possono diventare Sun’s Warriors. Anche se i saturniani sono lontani parenti dei soleani!” e in modo molto contorto, rispose all’altra parte della domanda.
“Perché fare un simile giro di parole?” si chiese Touya che non capiva quel giro di parole.   
“Per confonderci!” gli rispose Spinel Sun che aveva ascoltato con attenzione “Non ha né confermato né negato di esserlo!” e il motivo di quella spiegazione era stato chiaro.
“Mi ritengo soddisfatto!” sorrise l’Hiragizawa che aveva saputo ciò che voleva “E ora l’ultima domanda. Sei con noi o contro di noi?” e pose l’ultima domanda.
“Non sono contro di voi, se è questo che vuoi sapere, ma non sono nemmeno un vostro alleato, per il momento!” rispose il guerriero nero senza scomporsi “Ho risposto alle tue domande, ora spero manterrai il tuo impegno senza aggiungere altro!” e sperò di aver raggiunto l’accordo che voleva.
“Naturalmente!” sorrise il giovane mago “E non preoccuparti per loro, li convincerò io a non dire niente!” e garantire anche per i suoi tre compagni.
“Molto bene!” annuì soddisfatto il guerriero nero per poi librarsi in volo “A presto!” e sparire nel nulla.
 
“Ehi Eriol, si può sapere che cosa….” Touya stava per riprendere il suo maestro ma si bloccò di colpo e la stessa cosa successe a Ruby Moon e Spinel Sun.
“Perdonatemi amici ma per il momento è meglio che dimentichiate di aver assistito a questa conversazione!” l’Hiragizawa aveva attivato un incantesimo di memoria “Ricorderete tutto quando lo incontrerete di nuovo!” e schioccò le dita per renderlo effettivo e poi annullò la barriera che avvolgeva la città.
“Ehi che è successo? Dov’è finita quella donna?” come risvegliatosi da un improvviso torpore, il Kinomoto si guardò intorno confuso “E poi perché indosso l’abito a battaglia?” per poi notare il modo in cui era vestito.
“Donna? Quale donna?” chiese Ruby Moon “A parte la sottoscritta non ce ne sono altre!” e fece una piroetta per farsi notare.
“Di sicuro non si stava riferendo a te!” la riprese Spinel Sun tornando al suo aspetto di cucciolo “Comunque Eriol che ci facciamo qui a casa Kinomoto, per di più pronti a combattere?” e chiedere chiarimenti al suo creatore.
“Stavamo per allenare Touya ragazzi. Ve lo siete dimenticato?” rispose calmo il ragazzo senza incrinare il suo sorriso.
“Ah, allora che stiamo aspettando?” fece il Kinomoto che non chiedeva di meglio “Però è strano. Perché mi viene in mente il volto di una ragazza che non ho mai visto? Forse l’avrò sognata!” convincendosi che era stato solo un sogno.
“E dimmi com’era questa ragazza? Era bella come me?” chiese la guardiana della luna che si aggrappò alle spalle del ragazzo.
“Molto Meglio! Se esistesse davvero, potrei anche chiederle un appuntamento!” rispose il fratello maggiore di Sakura scrollandosela di dosso e scappare dentro casa^^.
“NUUUUU! SONO IO LA PIU’ BELLA E POI SONO REALE!” protestò lei seguendolo.
“Ah! Quanto casino che fa!” si lamentò il guardiano del sole entrando nell’abitazione.
“Magari un giorno potresti incontrarla per davvero e chissà!” sorrise Eriol seguendo il piccolo custode “Perdonatemi amici, ma per il momento è meglio così!” per il momento era meglio prepararsi per altro.              
 
PER I CIELI

La Gatta Nera stava volando a tutta velocità per allontanarsi il più possibile dal guerriero nero.
“Non ci sono dubbi: era un Sun’s Warrior!” disse certa “Questo vuol dire che loro sono più vicini di quanto pensassimo, ma perché non tornano a casa?” chiedendosi il perché il gruppo non aveva fatto ritorno sul Sole “E se gli umani che mi sono stati indicati avessero un qualche legame con loro?” si chiedeva se i Sun’s Knights c’entrassero qualcosa “Beh questo sarai tu a dirmelo Aster Phoenix e lo farai volente o nolente oppure sarai il primo che ammazzerò per davvero!” e aveva già scelto il suo prossimo bersaglio.
 
OBLIVION 
 
In tutta Oblivion c’era un luogo il cui accesso era consentito solo a pochi privilegiati: le stanze personali di Abhadon. Solo coloro che venivano ritenuti degni dall’oscura entità potevano accedervi: chi violava questo divieto ne pagava le conseguenze con la vita.
Si trovavano al limite dell’oscuro regno delimitate da un grande portone fatto di un misterioso materiale indistruttibile: era incorniciato da incomprensibili rune mentre al centro vi era una misteriosa immagine che mostrava due esseri di spalle davanti a un trono.
Oltre il portone vi era una semplice e spoglia anticamera.
Oltre l’anticamera vi era una grande stanza avvolta dall’oscurità: ai lati erano presenti diversi tavoli sopra i quali si trovavano oggetti di varia natura, cioè tutti i manufatti magici di cui l’oscura entità era entrata in possesso; al centro vi erano quattro teche di vetro, una era vuota mentre le rimanenti tre contenevano tre corpi chiusi nel ghiaccio. Chi mai erano costoro?
Alla fine della stanza vi era un trono fatto di ossa e sangue e su di esso vi era seduto proprio lui, Abhadon. Il suo volto era nascosto da una tenda.
“Ho deciso! È ora di fare un passo avanti!” l’oscura entità uscì dal suo momento di riflessione e aprì gli occhi “Cheshire compari al mio cospetto!” e convocò il famiglio di Raptomort.
PUFF!
“Che cosa vuoi da Cheshire, brutto Abhadon!” che rispose alla chiamata senza alcun rispetto.
“Voglio che tu vada in giro per le varie dimensioni esistenti. Trova persone o creature avvolte dall’oscurità e fanne una lista con particolare attenzione alla loro individualità e al loro modo di pensare. Sceglierò io i più idonei!” gli ordinò l’entità oscura.
“Come vuoi. Quanto tempo ha Cheshire?” gli rispose il famiglio con una certa riluttanza per poi chiedere il tempo che aveva a disposizione.
“Hai cinque anni!” gli rispose Abhadon facendogli capire che la missione era a lungo termine.
“Come mai così tanto?” chiese Cheshire che non capiva perché gli venisse concesso così tanto tempo.
“Limitati a eseguire il mio comando gattino!” ma Abhadon non aveva la voglia di discutere col famiglio.
“Attento brutto Abhadon, Cheshire ti obbedisce solo perché me lo ha detto padron Tom, altrimenti non esiterei un istante a cavarti gli occhi!PFFF!” gli soffiò contro il famiglio assumendo sembianze umane.
Era un giovane rosso dal volto pallido e di medie dimensioni. L’occhio destro era coperto da una ciocca di capelli mentre quello sinistro era rosso sangue; si potevano notare le orecchie feline che facevano capolino sulla testa. Indossava un lungo e aderente soprabito nero coperto da una giacca a coda d rondine mentre al collo indossava un sonaglio dorato. Non mancavano pantaloni rosso sangue che coprivano le gambe. Al posto di mani e piedi vi erano delle nere zampe feline: in particolar modo quelle anteriori erano grosse e attraversate da cuciture a X. Dietro il bacino si muoveva libera la coda che nel mezzo era divisa in due.
 
“Che paura!” fece Abhadon senza alcun timore “Ora vai. Se farai il bravo, sarai raggiunto dal tuo adorato padrone quando passerà il periodo di punizione!” e lo congedò dandogli questo piccolo incentivo.
“Certo che Cheshire va!” e il famiglio non poté fare altro che obbedire “Padron Tom lo faccio solo per voi! Forse potrà rivedere anche lei!” per poi fare questo pensiero e sparire.
“Seguilo. Tienilo d’occhio fino a quando non verrà raggiunto da Raptomort o da qualcun altro!” Abhadon si rivolse a qualcun altro che era dentro la stanza.
“Come desidera mio signore!” rispose una figura nell’ombra sparendo nel nulla.
“Uhuhuh! Vediamo fino a quando vi spingerete mocciosi!” per poi alzarsi dal trono e tendere una mano in avanti “Per il momento creiamone quattordici, poi vedrò se aumentare o ridurre il numero!” e usò un incantesimo creando delle misteriose vesti. Che cosa voleva fare?
 
 
Intanto per i corridoi di Oblivion.
“DOVE SONO I QUARTIERI DELLA DECIMA!” chiese Lucyferia euforica.
“PER DI’ QUA!” le rispose Lady mentre trascinava il suo povero maestro che affondava le unghie nel pavimento.
“CHE QUALCUNO MI’ AIUTI!” gridava il poverino^^ “E COMUNQUE STATE ANDANDO DALLA PARTE SBAGLIATA!” facendo anche da navigatore^^.
“Ma che dici! Io ricordo che per la decima bisogna andare da questa parte!” fece la strega diabolica.
“Sbagliato! Per di qua si va in un’altra direzione!” l’ammonì lo stregone che abbassò il tono di voce “Questa è la zona della nostra armata!” ed era chiaro il perché: non voleva farsi vedere ridotto in quello stato dai suoi compagni^^.
“La nostra… Oh cazzo, è vero! Ho preso il corridoio sbagliato!”e la mora capì di aver per davvero sbagliato strada^^.
“E qual è il problema? Torniamo indietro e basta!” Lucyferia non si preoccupò troppo della cosa.
“Certo, ma prima perché non passiamo a salutare qualcuno?” la mora era d’accordo ma propose di fermarsi un po’ e il tono che aveva usato non prometteva niente di buono^^.
“No, ti prego! Non farlo!” e Raptomort la pregò in ginocchio di non farlo.
“Spiacente Rap!” si limitò a dire la strega con un ghigno bastardo.
“Kukuku! Quanto sei diabolica sorellona!” ghignò la rosa.
“Posso fare di peggio sorellina!” rispose l’altra guardandola con sguardo d’intesa.
 
“E uno e due e tre! C’E’ NESSUNO! ABBIAMO UNA SORPRESA PER VOI RAGAZZI!”
Le due presero un grosso respiro e gridarono a pieni polmoni verso il grande corridoio ma nessuno dette loro risposta.
 
“Beh! Perché non viene nessuno?” si chiese la rosa piena di punti interrogativi.
“Forse non abbiamo gridato abbastanza forte!” disse la mora.
“No, vi hanno sentito ma dopo i casini che avete combinato, preferiscono starvi alla larga!” rispose loro Raptomort e questo lo sollevava parecchio^^.
 
“Dannati! Come osano ignorarci!” ringhiò Lucyferia con un diavolo per capello.
“E pensare che con loro ci siamo andate leggere!” stessa cosa per Lady che aveva pensato di fare meno danni nella sua armata.
“Se spiare i membri maschi durante i loro momenti di relax, legarli a letto nel sonno e spogliarli, scarabocchiare i loro attributi, fare foto, rubare le mutande di tutti per vedere chi è messo meglio e la frusta li chiamate andarci piano, non oso immaginare che cosa facciate agli altri!” al solo pensiero di quello che le due combinavano ogni volta facevano venire i capelli bianchi al povero stregone^^.
“Oh non hai idea di quello che facciamo agli altri!” gli rispose il dodicesimo generale infernale con un ghigno diabolico.
“Dovresti vedere che spettacolo ci lasciamo sempre dietro!” e quello della strega diabolica non era da meno.
“Preferisco non saperne niente!” il povero stregone aveva altri problemi di cui preoccuparsi^^.
 
“Zzz…Zzz!” in quel momento si sentì un leggero ronfare nel corridoio.
“Eh! Vuoi vedere che si è addormentato di nuovo in mezzo al corridoio?” fece Lucyferia che sapeva chi era il tipo.
“Peggio per lui. Gli daremo un bellissimo risveglio!” disse la mora con una bella idea in mente.
“No!” esclamò Rap mentre fu trascinato lungo il corridoio che conduceva alla sua armata^^.
 
Non appena il terzetto ebbe svoltato l’angolo, trovarono un particolare ostacolo che bloccava la strada: uno strano tipo che dormiva sdraiato a terra^^.
Era un alto uomo biondo dalla pelle chiara. I lunghi capelli color dell’oro gli incorniciavano il perfetto viso al momento rilassato. Indossava un lungo abito signorile tutto nero che copriva una camicia di pizzo bianca mentre degli aderenti calzoni neri gli coprivano le gambe. Sembrava un comune umano ma in realtà era il drago folle Jabberwocky, capo dei draghi facenti parte della quattordicesima armata infernale. Il suo nome umano era Vincent Nightray: intelligente, freddo e calcolatore nonché amante dei peluche di pezza che adorava tagliare con delle semplici forbici. Era uno dei draghi più temuti tra i suoi simili, non solo per i suoi poteri ma anche per ciò che aveva fatto in passato: aveva sterminato senza pietà dei cuccioli di drago e questo era considerato un crimine punito solo con la morte. Nonostante il suo potere, aveva un difetto: a causa di un suo potere secondario soffriva di narcolessia quindi in diverse occasioni chiudeva gli occhi di diverso colore (il destro era rosso mentre il sinistro era dorato) e iniziava a ronfare^^.    
 
“Ma guarda come dorme beato!” sorrise Lucyferia piegandosi verso di lui “Sono quasi tentata di dargli un bacino!” tanto da potergli sfiorare le labbra.
“Ma così non sarebbe divertente!” l’ammonì Lady con un ghigno bastardo.
“Hai ragione!” concordò la sua compagna di scorribande “Allora vediamo di svegliarlo per bene!” e già era pronta a farlo.
“Non vedo, non sento e non parlo!” mentre Rap si coprì la faccia e si tappò le orecchie con i pollici^^.
 
KAPOM! KAPOM!
 
“SVEGLIATI DISGRAZIATO!”
Le due lo svegliarono menandogli un potente pugno in testa.
 
“AHIA!” e il biondino si alzò di botto tenendosi la testa dolorante “NON STAVO DOR…. Oh ciao Lady, salve Lucyferia!” e nel vedere chi era stato a colpirlo, calò di colpo il tono di voce tirando fuori un sensuale sorriso.
“Ma quanto sei educato Vince! Non è che ci stai provando con noi?” gli chiese la rosa “Nuuuuu! Perché ha smesso di gridare? Volevo torturalo un po’!” mentre dentro di se si disperava^^. 
“Non attacca Vince, tuo fratello è molto più spontaneo!” lo riprese la mora.
“Suvvia Lady non essere così fredda con me, ormai sei di famiglia no?” sorrise il Nightray.
“Ma fammi il favore!” protestò la mora.
“Come sei fredda mia… E lui chi sarebbe? Un tuo nuovo giocattolo?” poi il biondo notò Raptomort che non riconobbe subito.
“Cazzo!” il povero stregone sudò freddo.
“Oh, è solo Rap durante il suo periodo di punizione!” gli rispose Lucyferia.
“Che cosa? Quello è Raptomort? Uhuhuh! Non lo facevo così mingherlino in forma umana!”e nel saperlo Vincent trattenne a stento le risate.
“Attento a come parli moccioso! Sarai anche un potente drago ma rispetto a me non sei nulla!” offeso nell’orgoglio lo stregone lo sfidò con lo sguardo.
“O per favore cameriera non mi faccia male. Anzi fai il tuo lavoro e servimi del tè!” lo sfotté l’altro per niente intimorito.
“Come osi!” gli ringhiò contro il moro.
 
“ALT!” tra i due si frappose la mora “Rap è il mio schiavetto adesso quindi vattene a cercare uno tutto tuo!” e s’impose sul Nightray “E tu Rap servici tè e pasticcini!” per poi cominciare a dare ordini al suo maestro.
“E non dimenticare di farci aria con un bel ventaglio!” seguita a ruota da Lucyferia^^.
“Che… CHE COSAAAAAAAAAA!“ e questo fece sgranare gli occhi del povero stregone “ANDATEVI A FICCARE TE’ E PASTICCINI DOVE SAPETE VOI!” per poi iniziare a sclerare di brutto^^.
“Ricorda che sei vincolato Rapty!” la sua allieva gli rinfrescò la memoria sventolandogli il contratto in faccia.
“E se non obbedisci, sono dolori!” rise diabolica la rosa sorellina.
“Ma... Ma... ” e il poverino non sapeva come ribattere.
“Uhuhuh! Com’è divertente!” se la rise Vincent “Perché non mi fate giocare un po’ con lui? Magari gli strappo accidentalmente qualche arto mentre mi serve!” e i suoi occhi brillarono di una folle luce assassina. Non per niente era Jabberwocky.
 
“Vincent falla finita e anche voi!” ma una nuova voce suonò alle spalle del biondo ed era molto nervosa. Chi era? Niente meno che Dark Marik.
“Oh figliolo! Meno male che ci sei tu!” e nel vederlo Raptomort tirò un sospiro di sollievo.
“Ciao fratellone come va?” lo salutò Lady con la manina.
“Ti vedo bene tesoro!” lo salutò invece Lucyferia.
“Andiamo, lo sai che scherzavo!” commentò invece Vincent.
“Ti conosco bene Vincent!” gli rispose il demone interiore dell’Ishtar che era il suo generale (sì, avete capito bene, Dark Marik è il quattordicesimo generale infernale) “Quanto a te Lady, togli immediatamente quello schifo dal mio Papy o ne pagherai le conseguenze!” per poi rivolgersi alla mora con tono raggelante poiché considerava lo stregone come il padre che non aveva mai avuto.
“Il mio ragazzo!” fece questo con le lacrime agli occhi^^.
“Fratellone caro, ti ricordo che il sommo Abhadon mi ha dato il compito di punirlo e non ho restrizioni al riguardo!” ma Lady non aveva intenzione di ascoltarlo, era lei ad avere il coltello dalla parte del manico.
“Ed è un ordine dato dal Sommo Abhadon. Anche se sei uno dei cinque più forti tra noi generali infernali, non puoi opporti!” e Lucyferia dette corda alla sorellona.
“Proprio perché sono uno dei cinque più forti, ho qualche privilegio rispetto agli altri!” ribatté Dark Marik “E ora fai come ti dico, o forse vuoi disubbidire a un ordine del tuo generale?”e s’impose nuovamente sulla mora.
Vediamo come risponde adesso!” si chiese Vincent in attesa della risposta della mora.
“Ma certo, non ci sono problemi fratellone!” rispose Lady con un solare sorriso.
Quel sorriso…” che non piacque al ragazzo di colore.  
“Prima, però, gustati un mio piccolo regalino!” la mora puntò un dito verso di lui e un fascio nero colpì la testa del suo generale.
“Che cosa speri di... Uh! Un i-Pod?” Dark Marik non temeva gli incantesimi della mora ma quando vide che cosa aveva alle orecchie la guardò confuso.
“E via!” la mora schioccò le dita e…
“Che cosa stai… Eh!” il generale infernale non capiva che cosa stesse per succedere ma poi l’I-Pod si accese e partì una canzone molto particolare “NO! UN! DOS! UN DOS TRES! CHOCOLATE” e un attimo dopo iniziò a ballare come un matto, il ballo salsa e merengue di Chocolate ^^.    
“MUAHAHAHAH! TROPPO DIVERTENTE!” la mora crollò a terra per le troppe risate.
“MUAHAHAHAH! FREGATO DA UN BALLO DI’ GRUPPO! E’ IL COLMO!” seguita a ruota da Lucyferia.
“CHHHEEEEE!” mentre Rap lo guardò con la mascella slogata^^.
“Ahahah! In effetti, è questo il suo punto debole: quando sente quella canzone la balla fino alla fine!” se la rise Vincent che conosceva bene i suoi vizi “Ma come farete quando finirà la canzone?” peccato che durava poco più di tre minuti.
“Tranquillo! La ripete all’infinito!” gli rispose la mora in un momento di lucidità.
“Capisco! Quindi basta togliere le cuffie o spegnere quel giocattolo per farlo rinsavire vero?” chiese il biondo che aveva capito il modo per far tornare alla normalità il suo generale.
 
“Guai a te se lo fai Vincent!” ma qualcuno gli si avvicinò furtivo puntandogli la lama di un fioretto alla gola.
“Ti avverto, anche se sei mio fratello, se disturbi il divertimento della nostra amata, non te la perdono!” e una pistola gli fu puntata alla tempia sinistra.
“Non intendevo fare questo fratellone. Non farei mai uno sgarbo alla cara Lady!” rispose il biondo voltandosi verso chi gli puntava la pistola.
 
A minacciare Vincent erano stati due ragazzi di circa venticinque anni.
Il primo ad aver parlato era un alto ragazzo dalla chiara carnagione e dai lunghi capelli verdi che ai lati finivano con delle curiose saette; la lunga chioma copriva parte del bellissimo viso e l’occhio destro mentre il sinistro era di un verde acqua e di esso sotto vi era un piccolo neo; indossava un lungo cappotto rosso chiuso da lucenti bottoni dorati e da una cintura di pelle; le gambe erano protette da aderenti pantaloni neri mentre ai piedi indossava degli stivali bianchi.
L’altro era un alto e pallido moro dagli occhi come topazi; indossava un elegante cappotto nero che teneva aperto in modo da mostrare una camicia bianca di pizzo, mentre le gambe erano protette da aderenti pantaloni di pelle nera e i piedi da stivali di pelle; non mancavano un paio di guanti bianchi e un cappello nero da lord in testa.
I loro nomi erano Fried Justine e Gilbert Nightray ed erano i famigli di Lady ed anche loro erano due potenti draghi.          
Il vero nome di Fried era Cyan Bloodbane ed era un drago delle foreste: era abile in tutti i campi e anche un eccellente maggiordomo. Serviva fedelmente la sua protetta ed era anche uno dei suoi amanti preferiti. Ogni desiderio della sua signora, anche contrario a quello di Abhadon stesso, era ordine per lui. Era composto e rilassato ma bastava un niente perché diventasse spietato. La sua unica debolezza erano le gomme da masticare: era ossessionato dal desiderio di creare il più grande palloncino dell’universo ma ogni volta falliva miseramente^^.
Gilbert invece si chiamava Raven ed era il fratello maggiore di Vincent/Jabberwocky e Saeko/Onysableth (sì la Busujima aveva due fratelli maggiori entrambi schierati dall’altro lato della barricata per disperazione sua e soprattutto della madre) ed era un drago nero. Anche lui serviva fedelmente Lady seguendo ogni suo ordine. Come quasi tutti gli esponenti della sua razza, era leggermente sadico ma verso le donne sapeva essere alquanto galante e finto timido soprattutto verso quelle che gli ricordavano la madre cui, malgrado la scelta che aveva fatto, continuava ad essere legato. Cosa incredibile da credere, aveva paura dei gatti: bastava che ne vedesse uno per bloccarsi come una statua e fumava sigarette^^.
Grazie a loro Lady, oltre ad essere una furia, era anche diventata una Dragon Slayer capace di usare sia la magia dell’acido sia quella della foresta e questo la rendeva un avversario davvero temibile. Questo spiegava anche il perché Vincent la chiamasse sorellina: era stata in parte tirata su dal fratello.  
 
“Oh i miei amori sono venuti a sostenermi. Non era necessario che veniste!” sorrise la boccolosa mora che adorava le attenzioni dei suoi amori.
“Sorellona vorrei avere la fortuna che hai tu!” mentre Lucyferia la invidiava unicamente per questo.
“Ma non devi invidiarla Lucyferia. Siamo disponibili anche per te!” le rispose Fried che, in quanto sorellina della sua amata, la riteneva una sua pari.
“Finiamo qui e poi ti consoliamo!” seguito da Gilbert che l’adorava quanto la sua Lady.
“Quanto siete galanti!” quelle attenzioni emozionarono non poco la rosa.
“Ne dubitavi sorellina!” le disse la mora.
“Come ho fatto a cadere così in basso!” si lamentò in silenzio il povero Raptomort che voleva diventare microscopico^^.
 
“Fratello, perché non mi levi quella pistola dalla testa? E anche tu Fried, per favore. Prendo il mio socio e me ne vado via senza dire niente!” intanto Vincent preferì essere diplomatico con i suoi due compagni. Del Justine non gliene importava nulla ma al fratello non avrebbe mai torto un capello.
“Fa pure. Prenditi quella schiappa del tuo padrone e vattene!” gli rispose il verde con tutto il rispetto che aveva verso il generale infernale.
“Attento Fried, lo sai che Dark Marik potrebbe ucciderti senza problemi. Oppure vuoi che ci pensi io?” ma al Nightray minore non piaceva quel tono e si difese il suo socio.
“Vincent!” ma la voce del fratello maggiore s’impose su di lui.
“Ve bene fratellone!” rispose lui cambiando modo di fare “Vediamo di… ma guarda si è addormentato in piedi!” e nell’andare a prendere il suo generale, vide che questo aveva preso sonno “Si vede che sei proprio… Zzz... Zzz…!” e un attimo dopo lo seguì a ruota^^.
 
“MUAHAHAHAH! SONO CROLLATI INSIEME!” se la rise Lady.
“Quanto sono pucciosi!” se la rise Lucyferia.
“Uff! Ti pareva!” sospirò Fried.
“Già! Ci toccherà portarli in spalla!” seguito da Gilbert “Scusateci ragazze. Ora dobbiamo occuparci di questi due!” che si scusò con le due ragazze.
“Dateci un paio di minuti e saremo subito a voi!” concordò Fried.
“Fate con calma, amori miei. Nel frattempo andremo a trovare i membri della decima!” disse loro la mora che decise di tornare al suo progetto iniziale.
“Nel frattempo sarà Rap a farci compagnia!” mentre Lucyferia indicò lo stregone.
“No, non c’entro nulla!” protestò lui^^.
“Allora ci vediamo tra un po’!” disse Fried mentre si caricò Dark Marik sulle spalle “E tu vedi di fare il bravo!” e rivolgersi minaccioso a Raptomort.
“E vedi di non far arrabbiare le nostre amate o ti faremo passare le pene dell’inferno. Capito, nostra timida cameriera?” e non fu da meno Gilbert mentre teneva in braccio fratello.
“S-Sì!” rispose il povero stregone che sapeva di che cosa erano capaci quei due “Se solo avessi i miei poteri, vi aggiusterei io!” ma dentro di se fumava di rabbia.   
“BENE ALLORA!” Lucyferia afferrò il loro schiavetto per un braccio.
“ANDIAMO DALLA DECIMA!” mentre Lady pensò all’altro e insieme si trascinarono il povero stregone lungo il corridoio da cui erano venute^^.
 
“Andiamo anche noi!” intanto Fried si diresse verso la parte opposta.
“E facciamoci trovare pronti per le nostre dee!” seguito da Gilbert che aveva già qualche bella idea in mente.



 
NEL PROSSIMO CAPITOLO!
 
Il gruppo dei Sun’s Knights ha capito chi sarà il loro prossimo avversario quindi comprendono di doversi dare una mossa a scappare dalla dimensione satellite. Intanto la misteriosa creatura comincia a muovere le pedine verso la vendetta.
 
La Gatta Nera raggiunge Aster ma si trova a combattere contro tre Sun’s Knights e un alleato molto agguerriti. La situazione degenererà a tal punto che arriverà un terribile rinforzo dal Sole: Gilgamesh farà la sua comparsa. Ma in difesa della Terra c’è anche qualcun altro e non esisterà a intervenire.
 
A Oblivion continuano le mini avventure di Lady e Lucyferia che si trascinano dietro il povero Raptomort^^.
 
Questo e altro nel prossimo capitolo.
 
Thuban, Aldibah e Kuma sono ispirati alla serie << La ragazza drago >> di Licia Troisi mentre Skiendros, Sableth e Namor sono mie creazioni personali.
 
Maka Albarn, Soul Eater, Death the Kid, Blackstar e Tsubaki sono personaggi del manga/anime di Soul Eater.
http://cdn.cinetivu.com/wp-content/uploads/2010/09/soul-eater.jpg
 
Zenjiro Saotome, Hilda e Aoi Kunieda sono personaggi del manga/anime di Belzebub.
http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20111030172724/beelzebub/es/images/f/f5/320px-Saotome.jpg
 
http://media.animevice.com/uploads/1/12218/398757-beelzebub_episode_01__1_.png
 
http://media.animevice.com/uploads/1/18983/342077-be3.jpg
 
Dohko di Libra è uno dei migliori personaggi di manga/anime di Saint Seiya.
http://andromede91.a.n.pic.centerblog.net/o/6bf5842e.jpg
 
Igneel e Grandine sono personaggi del manga/anime di Fairy Tail. Compariranno anche loro? Non ve lo dico^^. Anche Fried Justine viene da questa storia. 
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20111116195316/fairytail/images/4/41/Igneel02.jpg
 
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20121014172147/fairytail/images/d/d4/Grandeeney_Prop.PNG
 
http://static.zerochan.net/Freed.Justine.full.984392.jpg
 
Mina Tepes è il protagonista femminile del manga/anime Dance in the vampire bund.
http://media.animevice.com/uploads/0/2262/190607-dance_in_the_vampire_bund_5_1680.jpg
 
Seto e Dark Marik sono personaggi del manga/anime di Yu-gi-oh.
http://images1.wikia.nocookie.net/__cb20130916035721/villains/images/1/12/SETO_KAIBA.png
 
http://images4.fanpop.com/image/photos/19500000/Dark-Marik-pictures-yu-gi-oh-19541406-454-351.png
 
L’idea dell’ossessione di Dark Marik per Chocolate mi è venuta in mente da un video che ho visto su youtube^^. Per chi lo volesse vedere, ecco il link^^
http://www.youtube.com/watch?v=lUPC-oLlbV4
 
 
Cheshire, Vincent e Gilbert Nightray sono dei personaggi del manga/anime Pandora Hearts.
 
http://tiger.towson.edu/~tgreen24/pandora%20hearts%20-%20cheshire.jpg
 
http://www.cute-factor.com/members/sunira-albums-pandora-hearts-odds-ends-artbook-picture20202-gilbert-nightray-raven-vincent-nightray.jpg
 

 

     

  
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