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Autore: MalecBanewood    07/11/2013    1 recensioni
Sesto anno a Hogwarts: maghi, cacciatori, stregoni e vampiri entreranno in contatto. Incentrata su MALEC.
"-No, Alec, fammi capire, mi stai dicendo che ti piace QUELLO?- Esclamò Magnus sconvolto
-Perché ti interessa? Comunque non ho mai detto una cosa del genere e QUELLO si chiama Severus.
Magnus lo guardò con i suoi penetranti occhi da felino e Alec si sentì nudo davanti a lui.
-So che non lo ami.- Disse Magnus sogghignando.
-Come puoi dirlo?- Alec lo guardava in cagnesco.
-Perché tu ami me, come io amo te.
Dette queste parole lo baciò. Un bacio passionale e disperato, un bacio che diceva tutto, che gridava "non lasciarmi mai, ti prego", un bacio che non voleva finire. Appena Magnus lasciò andare Alec, egli lo guardò dritto negli occhi, sconvolto da tutto ciò.
-Magnus...- Gli occhi gli luccicarono, ma solo per un attimo, poi tornarono fermi. -No.- Disse risoluto -questo non basta.
E se ne andò."
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Harry, Ron e Hermione trovarono posto in uno scomparto vuoto del treno, sistemarono le loro cose e presero posto.
Hermione si mise a leggere la gazzetta del profeta, mentre gli altri due cominciarono un’avvincente partita a scacchi.
-Non ci posso credere!- Esclamò Hermione a un certo punto.
-Cosa c’è da urlare Herm?- Domandò in tono annoiato il rosso.
-Ancora attacchi di demoni.
-Cosa?!- Domandò Harry e si avvicinò alla ragazza, lasciando il suo migliore amico a vedersela con una torre che faceva a pezzi il suo cavallo.
-Guarda qui: “Continuano i devastanti attacchi dei demoni, questa volta l’obiettivo era la Gringott.
Alle ore 22 di ieri sera un gruppo di enormi demoni non identificati ha fatto irruzione nella banca dei maghi.
-Sembrava cercassero qualcosa- dice uno degli elfi presenti –Non hanno rubato niente ma hanno distrutto tutto.- Pensiamo che…”
-E non hanno preso provvedimenti di nessun tipo?- Chiese Ron.
-E’ proprio questo il punto: non ne hanno presi! Qui sotto c’è scritto che il ministro della magia è convinto che se ne andranno, poiché questi demoni non c’entrano nulla con noi e quando se ne renderanno conto se ne andranno.
-Beh Herm, magari ha ragione.
-Ronald ti ascolti quando parli?! Prima di tutto è inaudito il fatto che noi non siamo a conoscenza della natura di questi demoni, tante persone stanno morendo e tante costruzioni vengono distrutte. E il ministro della magia cosa dice? “Se ne andranno”.
-Si, ma stai calma.
-Ron, Hermione ha ragione, potrebbe essere un problema. Secondo me c’è dietro Voldemort.
Hermione sobbalzò e Ron tornò a fissare gli scacchi che ormai si erano dati all’anarchia.
-Davvero Harry, mi parrebbe strano. Siamo d’accordo che è un grandissimo mago, ma tenere sotto controllo dei demoni sconosciuti sarebbe troppo…e poi cosa dovrebbe cercare?
Harry sospirò –Non lo so Herm, non lo so.
-Piuttosto ragazzi- si intromise Ron –secondo voi arriveranno anche a Hogwarts?
Con questa domanda cadde il silenzio, interrotto solo da alcune risate provenienti da fuori. Poco dopo entrarono nello scomparto correndo e ridendo altri tre grifondoro: Seamus Finnigann, Dean Thomas e Neville Paciock.
-Ei ragazzi, come state? Passate bene le vacanze?- Domandò Dean sorridendo.
La più veloce a rispondere fu Hermione –Si, grazie. Ragazzi ma cosa state combinando?
-Uno scherzo alle serpi, dopo vedrete.
Hermione sbuffò –Vanno via Fred e George e continuate voi.
Seamus rise –Beh in realtà è come se fossero ancora qui, alla fine i prodotti sono loro.
Hermione fece scosse il capo e tornò a leggere la gazzetta del profeta.
-Possiamo sederci qui?- Domandò Neville.
-Certo ragazzi.- Rispose subito Harry.
I cinque ragazzi cominciarono allora un’avvincente conversazione sull’ultima partita di Quidditch.
-Dean, Seamus, Neville posso farvi una domanda.- Li interruppe ad un certo punto Hermione.
I tre si girarono e annuirono.
-Cosa sapete riguardo a questi attacchi dei demoni?
-Quello che si legge sui giornali, anche se mia nonna me li toglieva di mano. Lei dice di non volerne sapere di queste storie.- Disse Neville.
-Io invece qualcosa so…- Aggiunse Seamus. –Ho sentito dire che Silente prenderà delle precauzioni per la scuola e che ha avuto una disputa con il ministro della magia che era contrario, ma sapete com’è Silente, fa tutto di testa sua.
-E meno male che lui ce l’ha la testa, se fosse per il ministero noi potremmo fare tutti da spuntino per i demoni!- Esclamò Dean.
Tutti e sei risero alleggeriti dalla notizia che almeno nel castello sarebbero stati al sicuro.


 
-Bentornati e benvenuti! Un nuovo anno è giunto a Hogwarts e spero che potremo viverlo tutti nel migliore dei modi. Due avvicendamenti nel corpo insegnanti: la cattedra di pozioni è stata affidata al professor Horace Lumacorno, mentre quella di pozioni al professor Severus Piton.- Qualche applauso si levò dal tavolo dei Serpeverde.
-Sapete che non mi piace intrattenermi troppo nei discorsi, soprattutto prima del banchetto che tutti aspettate, ma quest’anno si tratta di cause di forza maggiore. Immagino che sappiate tutti degli attacchi demoniaci alle istituzioni del nostro mondo. I demoni hanno attaccato già molte zone importanti, mancano le scuole e il ministero della magia. Ora, il ministro ha detto che non c’è necessità di protezione. Errore. Per quanto possa dire andare contro la parola della legge, non ho alcuna intenzione di far rischiare la vita a nessuno di voi. Quindi mi sono informato molto su questi demoni ed ho scoperto che il mondo dei Babbani, “mondani” loro li chiamano, è protetto da una stirpe di Cacciatori. Questi cacciatori hanno il compito di combattere contro i demoni. E’ per questo che vivono, è per questo che muoiono. Quando ho scoperto questo mi sono messo in contatto con l’Istituto di Londra, che però mi ha negato il suo aiuto. Così ho contattato quello di New York che ha mandato a proteggere Hogwarts quattro Cacciatori ed un vampiro, grazie ad un mio vecchio amico. Prima di imbattervi in loro preferivo presentarveli.
Dette queste parole la Sala Grande restò con il fiato sospeso.
La porta dietro il tavolo dei professori si spalancò e ne uscirono un ragazzo biondo con un fisico atletico; una ragazza minuta con i capelli rossi; una ragazza con i capelli corvini e lo sguardo fiero; un ragazzo molto muscoloso con i capelli neri e gli occhi azzurri. Erano tutti vestiti di nero, con armi alla cintura e dei segni neri molto strani ovunque.
I giovani maghi e le giovani streghe di Hogwarts rimasero tutti senza fiato.
Successivamente uscì il vampiro con i capelli scuri e la pelle molto pallida.
Per ultimo uscì dalla porta e si avvicinò al preside un ragazzo strano che aveva fatto un eccessivo uso di glitter, con occhi verdi da felino, i capelli scuri, vestito anche lui di scuro, ma dall’apertura del mantello si notava altro glitter.
Appena Silente lo vide sorrise.
Il ragazzo si avvicinò a lui allargò le braccia e disse –Albus Silente!
Silente sorriso e lo abbracciò –Magnus Bane, sommo stregone di Brooklin.
-Amo quando lo dici.
Silente rise, mentre il ragazzo dai capelli neri e gli occhi azzurri si irrigidì.
-Dunque, questi sono i ragazzi che vi proteggeranno.- Si rivolse ai cacciatori, al vampiro e allo stregone –Accomodatevi pure lì- Disse indicando un tavolo vicino a quello dei grifondoro che fino a cinque minuti prima non c’era.
Tutti loro si accomodarono.
-Ed ora finalmente abbia inizio il banchetto!



-Un altro dei tuoi precedenti fidanzati, Magnus?- Domandò Alec al suo ormai ex ragazzo.
-Se fosse? Albus Silente è un grande uomo.
-Io proprio non capisco. Dici di non essere nostro amico, non ti fai sentire per settimane e poi ci raccomandi per questo lavoro? Non ha senso.
Magnus sbuffò.
-Beh, Alec ha ragione.- Si intromise Jace.
-Siete assolutamente odiosi, giuro che non vi sopporto più.
Alec lo guardò con un misto di tristezza e rabbia, si alzò e si diresse verso la porta da cui erano entrati.
-Perché fai così? Non vedi che ci sta solo male?- Domandò Simon allo stregone.
-E a me dovrebbe interessare?
-Magnus, non provare a prenderci in giro, se davvero ci trovavi tanto odiosi e non volevi vedere Alec certo non ci raccomandavi per un lavoro che durerà un anno, né tantomeno venivi insieme a noi qui.
Magnus sbuffò e si girò dall’altra parte.



Alec camminò per i corridoi del castello fino a perdersi. Si guardò intorno, era sicuramente finito nei sotterranei e non sapeva come tornare indietro. Davanti a lui c’era una porta e lui aveva bisogno di indicazioni. Così bussò, sperando di ottenere una risposta.
-Avanti.- Disse una voce cupa dall’altra parte della porta.
Alec la aprì ed entrò. Gli si parò davanti una stanza piena di libri, di pozioni e di contenitori strani. Seduto alla scrivania c’era un uomo pallido, con i capelli neri un po’ unti, gli occhi neri come pozzi senza fondo e un naso adunco.
-Salve, lei è un professore?
-Devo ammettere che sei perspicace.
Alec ignorò il sarcasmo, ormai era abituato a quello di Jace che era molto più pungente –Io sono Alec Lightwood, sono uno dei cacciatori che Silente ha incaricato per proteggere questa scuola, ma mi sono perso.
-Insomma la scuola è certamente al sicuro se tu ti perdi.
-Le ho chiesto professore se, per favore, mi indica la strada più rapida per tornare alla Sala Grande.
All’uomo balenò un lampo negli occhi neri.
-Tu non tornerai da nessuna parte.
Accadde tutto molto velocemente, l’uomo prese la bacchetta, disse qualche parola che il ragazzo non capì e da questa ne uscì un lampo di luce verde pronto a investire Alec.

  
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