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Autore: Firefly137    07/11/2013    1 recensioni
Alice, una ragazza originale e intelligente che fa della bravura nel raccontare e della sua ironia le sue uniche armi per affrontare la sua "situazione" di diversa. Nella sua vita però stanno arrivando moltissime novità che la porteranno ad un profondo cambiamento in se stessa...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Care me ed io,                                                                                      Giovedì 19 settembre
Non so perché ho scritto quel intestazione, credo più che altro perché mi sembra una stupidaggine scrivere caro diario, visto che tanto sto cui a scrivere per me stessa.
Non ha neanche un lucchetto questa pseudo agenda dove scrivo.
Infondo a cosa servirebbe? Nessuno si interessa mai di quello che penso.
Comunque io mi chiamo Alice, sì, come quella del libro o, per i cervelli meno voluminosi, quella del cartone.
Anche io come lei mi sento come sperduta in un paese sconosciuto di cui non capisco praticamente niente.
Il mio paese delle meraviglie è Roma, ma più in generale immagino che mi sentirei allo stesso modo su tutto il pianeta Terra.
Vorreste sapere l’età di questa ragazza complessata? Che ci crediate o meno manca ancora un mese al mio quattordicesimo compleanno, anche se sono convinta di essere diversa dalla media delle ragazzine della mia età: bamboline che credono che un po’ di trucco ed il comportamento da donne fatte e finite le renda adulte.
E già, questa è la nostra generazione. La domanda più ovvia è perchè? Io non ho la risposta, ma probabilmente (anzi sicuramente) neanche quella prof di filosofia che ci ha fatto supplenza, la De Rossi, ha risposte a certe domande.
Visto che ho tirato in ballo la prof, inizio a parlare della mi “meravigliosa” scuola, un liceo classico di cui non farò il nome.
Studio lì da soli dieci giorni, eppure avrei già voglia di scappare da quella gabbia di matti.
La mia classe: so tutto io, montati, casinisti, noiosi o tutto insieme.
E’ anche colpa mia, perché non sono una tipa molto socievole.
Cioè sono timida, ma le mie disgrazie relazionali non sono del tutto dipese da me.
Tutto è iniziato in seconda media.
Ero molto amica con una mia compagna di classe, Emma, e di molte altre ognuna legata a lei.
Eravamo amiche dalla scuola materna e lei un giorno mi ha abbandonata così, senza una spiegazione.
Solo perché, come ho scoperto dopo, il ragazzo che le piaceva aveva una cotta per me.
Ma cos’era una ragazzo per lei che non so neanche se sia ancora vergine, mentre io non ho dato ancora il mio primo bacio?
Poi ovviamente lei mi ha messo tutti contro. Puttana.
Il periodo peggiore della mia vita.
Non ero abituata ad essere sola come un cane ed invece ora mai è la normale routine quotidiana.
Che felicità!
Ero contentissima il primo giorno di superiori perché speravo di potermi rifare una vita.
Senza Emma che ha scelto il linguistico mi sentivo un animale liberato dalle catene, invece sono semplicemente stata trasferita in un’altra prigione.
Perché dovevo capitare proprio nella classe dei coglioni?
La prossima volta parlerò un po’ dei miei fantastici compagni e occasionalmente comunicherò delle novità. Magari racconterò anche della mia famiglia o più appropriatamente delle persone con cui vivo.
Ovviamente tutto questo se sopravviverò a degli altri giorni di scuola.
 
  
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