Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Postcard    07/11/2013    11 recensioni
Camminiamo veloce tra i semafori
Strade affollate, vite indaffarate
Sappiamo tutti che è un “mordi e fuggi”
Siamo soli con le nostre idee che cambiano
Ci innamoriamo finché non ferisce, sanguina o sfuma col tempo
Impariamo a convivere col dolore
soprattutto coi nostri cuori spezzati
L’amore è un gioco spietato
tranne se lo giochi nel modo giusto.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Devi sapere che per colpa tua sono pure finita in punizione” Dichiaro sferrando un pugno nella spalla di Edwyn.
“E tutto qui quello che sai fare? –Mi domanda stirandosi la maglia dove una secondo prima erano appoggiate le mie nocche- In punizione? E io che centro?!” Dice alzando le mani in aria.
Annuisco pensierosa “In realtà niente, ma sei tu a portarmi nella cattiva strada. Prima di conoscerci io ero pura” Affermo senza neanche rendermi conto dell’immane stronzata  che sto  dicendo.
“Australia non formulare  troppi pensieri contemporaneamente, poi il unico neurone va in tilt, e non vogliamo questo, vero?” Mormora dandomi una scrollata.
Scoppio a dire e sto per aprir bocca quando il mio amico mi interrompe dandomi un colpo nella schiena “Oh merda!”
“Che ti prende? –gli domando sconvolta. È insopportabile quando fa così- Se si tratta nuovamente del tuo ciuffo giuro che sta volta ti spettino io per bene!”
“Cazzo, ma quelli non sono Scar e Chanel?” Mi domanda indicandomi due ragazzi intenti ad esplorarsi la trachea vicendevolmente.
Rimango un secondo in silenzio, dire che sono sconvolta è poco. Perché Chanel è così.. così, diciamo spudorata?
“Chiudi la bocca ti entrano le mosche- Mi avvisa Edwyn spingendomi il mento- Credi che dovremmo andare a disturbarli? Adoro rompere le palle”
Sono passati neanche tre giorni da quando Chanel ha adocchiato Scar nel campo da calcio, ed ora eccola, come una ragazzina, a baciarlo nel buio della sera.
Niente da dire, Scar sembra un tipo a posto, ma… credo che così facendo si farà una certa reputazione.
“Hei, la terra chiama Australia” La voce del mio amico mi perfora un timpano.
“Che vuoi?” Sbotto improvvisamente scocciata.
“Che sta succedendo? –mi domanda mentre nel suo volto spunta un sorrisetto malizioso- Non mi dire che sei gelosa della tua amica?” Cantilena facendomi il solletico sui fianchi.
“Piantala, lo sai che non sono gelosa… penso solo che dovrebbe essere più… cauta, ecco”
“Certo -Annuisce lui prendendosi gioco di me- Forza andiamo” Mormora prendendomi per una mano con fare premuroso.
“Ed, non ho fame, possiamo andare direttamente a casa?” Mugugno sbadigliando.
Lui senza neppure badare a me apre la porta del locale lasciandomi il posto per entrare così controvoglia mi dirigo al primo tavolo libero. La mia voglia di vivere ormai è al limite.
Sto per collassare nel tavolo quando Edwyn sgommando arriva al tavolo attirando l’attenzione di tutti i presenti “È mai possibile?!”
Lui mi osserva con quei suoi enormi occhi castani da cerbiatto.
“Scusami non è giornata..” Ammetto massaggiandomi le tempie.
Lui annuisce seriamente comprensivo “Secondo me la vista di Chanel che esplorava la trachea di Scar ti ha cambiato dentro”
Scoppio a ridere “Probabilmente..”
Rimaniamo per un po’ in silenzio assorti nei nostri pensieri sino a quando il mio amico poggia il suo hamburger e con ancora la testa tra le nuvole mormora “Non credi che quella ragazza sia davvero carina?”
Rimango un attimo perplessa: Edwyn non definisce una ragazza carina dalla quinta elementare, solitamente per lui sono sexy, provocanti ma mai carina.
Mi volto dalla parte indicata dal mio amico: inizialmente i miei occhi girano a vuoto per poi fermarsi una bruna dalla pelle ambrata di almeno 1.80. con indosso un enorme golfino blu. È intenta nella lettura di un libro dalla copertina rosastra e i suoi due enormi occhi castani guizzando velocemente da una riga all’altra.
Rivolgo nuovamente l’attenzione sul mio amico e annuendo dichiaro “Si, davvero carina”
“La conosci?” Mi domanda lui osservandola come se volesse studiarla.
Annuisco “No, non la conosco” aprendo la bocca in un sorriso.
“Lo sai che ti odio quando annuisci e poi dici di no, vero?” Mormora lui chiudendo le labbra in una smorfia.
Scoppio a ridere “Oh Ed, sai, potresti andare a presentarti, insomma non avrai paura?” Lo sfido divertita.
Edwyn non è certo il tipo di persona che riflette se raccogliere o no il guanto di sfida, lui lo raccoglie e basta, così lo osservo dirigersi dalla bruna con insolita calma.
Tendo le orecchie e mi preparo a ridere.
“Hei- fa lui sedendosi accanto a lei- ma noi non ci siamo già visti da qualche parte?”
Tipica tecnica di approccio ormai superata.
Lei alza appena lo sguardo dal suo libro per posarlo appena sul volto di Ed e con fare al quanto scocciato dichiara “No, mai” per poi tornare al suo libro.
“Beh, in tal caso, io sono Edwyn” Dice il mio amico sfoggiando uno dei suoi sorrisi migliori, non ricevendo alcuna risposta continua “Sai, c’è una festa da queste parti, non so, se ti va di venirci…”
La ragazza alza nuovamente con sguardo più irritata che mai e voltandosi dalla mia parte la sento mormorare “Non credi che alla tua ragazza dia fastidio il fatto che tu stia al mio tavolo con la speranza di rimorchiare?”
Però, è tosta la ragazza eh! Scoppio a ridere con la speranza di non essere udita.
“Oh, non ti devi preoccupare di lei… è…” Balbetta il mio amico in cerca di una scusa plausibile.
“È?” Domanda impaziente lei, facendo notare quanto tempo già avesse perso.
“È sordomuta! –Esclama Edwyn come se avesse improvvisamente trovato l’illuminazione- Eh si, povera”
Mi picchio una mano in testa: ma perché ho un amico così idiota?!
“Ah, bello stronzo!- Esclama lei- Credi che dal momento che non ti sente hai il diritto di venire a provarci? Non vorrei essere  nei suoi panni.”
Credo di adorare questa ragazza.
Faccio segno al mio amico di tagliare la corda, ma credo che ormai l’abbia presa sul personale “Ehm.. non è questo che intendevo..” Cerca invano di spiegare lui.
Ma lei è già partita in quarta “Senti sinceramente sono venuta qua per stare in pace e tranquillità per cui se non ti reca troppo disturbo potresti toglierti dalle palle, sai vorrei continuare a leggere” Finisce accennando appena un sorriso quasi di cortesia.
Ed annuisce “Beh, allora ci vediamo.. come hai detto che ti chiami?”
“Non l'ho detto” Mormora lei alzando per l’ultima volta gli occhi dal suo libro.
Una volta tornato al tavolo il mio amico sembra più demoralizzato che mai, vorrei proprio potergli dire qualcosa, ma rischierei di ridergli in faccia così con un cenno lo trascino fuori dalla caffetteria.
Rimaniamo per gran parte del tragitto verso casa in silenzio fino a quando gli ritorno improvvisamente la voce “Australia, sembro sul serio uno di quei fighetti presuntuosi?”
Scoppio a ridere “Oh andiamo, vedo che brucia! Ti farò la rivelazione dell’anno, ma non a tutte le ragazze interessa un bel faccino” Annuisco mordendomi il labbro inferiore con gli incisivi.
“Quindi stai dicendo che ho un bel faccino, eh?!” Il suo volto sembra illuminarsi.
Gli afferro le guance con una mano e lo stritolo per bene “Non mi abbasserei mai a tanto” Dichiaro schioccandoli un bacio in fronte prima di entrare in casa.
“Si può sapere cosa ci provi a farci imbestialire dalla mattina alla sera?” Mi attacca Matt appena metto piede in casa.
“Ciao anche a voi -mormoro al quanto sorpresa da questa sua reazione- Ora che avrei combinato? Domando scettica.
“Sbaglio o eri in punizione?”
Questa dovrebbe essere una domanda trabocchetto?
Annuisco vigorosamente lasciandolo continuare “Hai visto che ore sono? -Mi domanda piazzandomi sotto gli occhi il quadrante del suo orologio- una persona in punizione non rientra a quest’ora!”
Annuisco nuovamente con vigore “Bene, lo annotterò sul mio quadernino ‘persona in punizione’
“Oh, non fare la presuntuosa con me!” Urla Matt puntandomi un dito ammonitore contro.
“Voi mi avete semplicemente informato sul fatto che ero in punizione. Ma non abbiamo stabilito alcun termine per cui.. credo di non aver infranto nessuna regola” Dichiaro aprendo la mia bocca in un sorriso soddisfatto. La mia tesi non fa una piega.
“Vuoi dei termini eh?” Improvvisamente la sua faccia diventa completamente rossa. Mi trattengo da non ridergli in faccia peggiorerebbe solo la mia situazione già abbastanza incasinata.
Sto per annuire quando la mamma si mette in mezzo e con fare stranamente dispotico congeda Matt e mi spedisce a letto.
Forse se non ci fosse Matt riuscirei anche ad avere un rapporto normale con a madre. Non quei rapporti madre figlia surreali che si vedono alla tv, no, mi basterebbe anche solo chiacchierare con lei del più e del meno qualche volta.
Mi sfilo gli indumenti che distrattamente lascio cadere in giro per la stanza, e sfinita mi infilo sotto le coperte con la speranza di sprofondare presto nel mondo dei sogni. Ma le mie preghiere non vengono ascoltate perché neppure dopo due minuti di tranquillità sento il mio cellulare squillare.
“Pronto?” Mormoro con voce rocca.
“Non sai cosa tutto di devo raccontare!” Esclama Chanel dall’altra parte della cornetta.
Per un secondo metto da parte la mia acidità e fingendomi entusiasta dico “Spara!”

 
Image and video hosting by TinyPic

Eccomi nuovamente, allora che ve ne pare?
Fattemi sapere, mi raccomando c:
Per qualsiasi cosa io sono @xcanIstay on twitter
Grazie mille per essere passati ♡
  
Leggi le 11 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Postcard