Entro nella piccola stanza d'ospedale e chiudo la porta piano dietro di me. 
Mi giro e sorrido a Max disteso sul letto. Anche lui mi sorride, ma il suo è un sorriso stanco, stremato dalla terapia.
Mi avvicino a lui e mi siedo sulla poltroncina di fianco al letto. 
<< Come stai oggi?>> Chiedo.
Poi mi rendo conto di quanto sia stupida la mia domanda. Basta guardarlo per capire che non sta bene: i suoi occhi sono cerchiati di un viola rossastro ma il resto della sua pelle è bianca come un lenzuolo.
<< Molto meglio in effetti>> Mi risponde. 
So benissimo che sta mentendo, nemmeno lui riesce a credere alle sue parole. Lo ha detto per me, per confortarmi. 
Sembra che il mondo si sia capovolto: Max, così fragile nella sua malattia, che cerca di consolare me che sono sana come un pesce. 
Quando ci siamo conosciuti, tre anni fa, non avrei mai pensato che avrebbero diagnosticato a Max un cancro. Ma in fondo, chi avrebbe mai potuto immaginarselo? 
Max tossisce alzando di poco il busto, poi si sdraia di nuovo sfinito. 
<< Non morire Max>> Queste parole scappano dalla mia bocca prima che possa fermarle. 
<< Mi dispiace Ally... Sto già morendo>> 
<< No. Tu non stai morendo Max>> Replico subito. << Tu non puoi morire... Non puoi>> 
Max sposta il suo sguardo da me al soffitto e sospira. 
<< Sì invece. E la cosa peggiore è che è tutto così lento. Come se il mondo si fosse congelato. E ci siamo solo io e la malattia che mi consuma dall'interno. Vedo tutti quelli che mi sono vicini che soffrono e non posso farci niente. Forse è egoista da parte mia ma vorrei che finisse in fretta. Probabilmente questo non migliorerebbe le cose, ma ci sarebbe una persona in meno a stare male. Mi dispiace Ally>>
"Mi dispiace Ally", lo dice come se stesse sbagliando, come se fosse colpa sua.
Prendo una mano di Max mentre con quella libera mi asciugo una guancia ormai bagnata dalle lacrime. 
Nascondo il viso tra le coperte sul letto, sto piangendo a dirotto ora. 
Un alito di vento freddo entra dalla finestra e mi fa rabbrividire, forse dovrei chiuderla date le condizioni di Max, ma non lo faccio, non voglio allontanarmi dal mio migliore amico.
Vengo continuamente scossa dai singhiozzi e Max mi accarezza piano la testa, per calmarmi forse. 
<< Ti amo Ally>> Dice. << Da quando ti sei trasferita di fianco a casa mia e ci siamo conosciuti. Quel giorno ti ho fatto fare un giro del quartiere e anche se continuavi ad infilare parole in francese nelle frasi io ti capivo. Capivo che saresti diventata una delle persone più importanti per me. 
Amo il modo in cui parli, il modo in cui ridi, il modo il cui arrossisci e ti tocchi i capelli quando sei imbarazzata.
Amo te Ally. Mi sembra di amarti da una vita, da sempre. È come se fossi la metà mancante di me, quella metà che tutti cercano disperatamente.
Forse sono troppo giovane per saperlo con certezza ma credo che prima o poi ti avrei chiesto di sposarmi. 
So che non provi lo stesso per me, ma volevo che tu lo sapessi. Ti amo Ally>> 
Alzo la testa e incontro i suoi occhi azzurri, sono lucidi. 
Mi allungo verso Max e appoggio le mie labbra sulle sue, non so come definire il nostro bacio. Azzurro è l'unica cosa che mi viene in mente, azzurro come il cielo di questo pomeriggio di aprile.
Max ha ragione: io non provo per lui ciò che prova per me, ma lo amo. Di questo sono certa.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE

Non so perché ho scritto questa OS,
mi è semplicemente apparsa questa scena 
e ho deciso di strascriverla.
Spero che vi piaccia 
Pri :3