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Autore: doyoubelieve    07/11/2013    3 recensioni
Sono Allison ho 18 anni, sono innamorata del capitano di basket della mia scuola,tipico penserete,no assolutamente Justin è più di quello che sembra,lo incontrai la prima volta quando avevo appena 12 anni, i miei genitori erano appena morti e lui pur non conoscendomi con poche parole mi aiutò, e da lì che capì che era un ragazzo davvero speciale, attualmente vivo con mio fratello Liam, la mia migliore amica si chiama Emy, ed entrambi mi hanno aiutato e dato moltissimo,Emy crede fortemente che un giorno io e Justin potremmo diventare almeno amici mentre mio fratello.. beh mio fratello non contentissimo di vedermi con qualunque ragazzo,ma credo che accetterà tutti,fino a che avranno la testa sulle spalle
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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"io,beh ecco credo che sia presto,insomma io ti conosco a mala pena,non fraintendermi piaci anche a me solo che stiamo affrettando le cose" balbettai imbarazzata 
"quindi ti piaccio anche io?" mi guardò scherzosamente 
"ti prego non farmelo ripetere" alzai gli occhi al cielo ridendo 
"invece a me piace quando lo dici,dai su ripetilo" sorrise guardandomi 
mi alzai dalla panchina e mi avviai verso la macchina 
"meglio andare, devo prendere emy" cercai di cambiare discorso
"sul serio? non vuoi dirmelo di nuovo? mh perfetto" disse aprendo la portiera e entrando in macchina 
"non mi va di dirtelo" 
"e perchè mai?" domandò guardandomi 
"diventerei tutta rossa,no non ci penso proprio" ridacchiò guardandomi arrossire 
"invece sei così carina" replicò ridendo 
sentì le guance diventare un fuoco,misi le mani davanti alla faccia per coprirmi
"basta,smettila" ridacchiai senza riuscire a fermarmi;ripresi fiato senza togliermi le mani dalla faccia "parti piuttosto" 

justin continuava a ridere senza sosta,fino a che non si decise a partire,appena tolsi le mani,mi accorsi che justin si era tolto la maglietta,"stronzo" pensai tra a me e me 
durante il tragitto cercai di non guardarlo,ma sapevo che dentro di se si stava facendo delle risate assurde

"su justin,non fare l'idiota e mettiti la maglietta" guardai fuori dal finestrino cercando di essere disinvolta 
"perchè dovrei mettermela?" mi domandò con una faccia da finto tonto
"mettila e basta su" risposi decisa 
"peccato che sia bagnata" 
"ah ok" continuai a guardare fuori dal finestrino 
pochi minuti dopo arrivammo all'entrata della scuola e c'era già qualcuno che stava uscendo
"non possiamo fermarci qui"esclamò di scatto"ci sono troppi professori abbassa la testa" feci come mi era stato detto
"puoi lasciarmi un po più avanti" dissi gentilmente 
"no vi accompagno a casa" rispose guardandomi 
"tranquillo,poi se mi becca mio fratello sono guai" dissi aprendo lo sportello 
"aspettiamo insieme allora" 
"va bene" sorrisi chiudendo la portiera 

ci fù un silenzio tombale per circa 5 minuti 

"odio il sole negli occhi" misi la mano davanti per coprirmi 
justin mi fissò sorridendo 
"cosa c'è? ho qualcosa?" domandai toccandomi il viso 
"no è solo che i tuoi occhi sono ancora più belli con la luce del sole" continuò a guardarmi negli occhi,abbassai lo sguardo imbarazzata,consapevole di essere diventata rossa
"dovrei seriamente smetterla vero?" domandò ridendo 
"no,è che non sono abituata a i complimenti,e divento subito rossa" 
"devi abituarti allora"
sorrisi senza aggiungere nulla 
"non vedo l'ora che inizino le pioggie invernali" guardai fuori dal finistrino 
"scherzi? ti piace la pioggia?" chiese sorpreso 
"si, mi piace tanto l'odore della pioggia,poi mi ricorda i film in cui le coppiette si baciano sotto un temporale,ho sempre sognato un bacio così" 
"mh capisco"
sorrise 
squillò il telefono facendoci sussultare,ed era emy come al solito 

* dimmi tutto

mi sto incamminando e vedo la macchina di justin sei lì? 

si sbrigati 

1 minuto e sono lì 

va bene* 


"sta arrivando,gli vado incontro,ci vediamo ok?"
"si però aspetta" 
"mh? dimmi" 
"me lo dai un bacio? anche solo sulla guancia"
sorrise un po' imbarazzato
"tu non ti sei rimesso la maglietta,quindi mh no" dissi scherzosamente 
"allora te lo do io" 

mi afferrò il viso dandomi diversi baci sulla guancia,sorrisi uscendo dalla macchina,salutai sventolando la mano e vidi emy a pochi passi da me, a quel punto urlai e l'abbracciai,mi ero tenuta tutto dentro per troppo tempo,durante l'abbraccio sussurrai un "mi ha baciata"  
si staccò velocemente guardandomi. 

"davvero?" chiese con un sorriso a 32 denti 
"si giuro che sto morendo,mi ha detto che vuole provarci" 
"in che senso provarci?"
"provare a stare insieme"
risposi prendedo fiato 
"e tu? gli hai detto si vero? dio sono così felice" sorrideva come se mi avesse fatto una proposta di matrimonio,quindi decisi di spegenere immediatamente il suo entusiasmo 
"non gli ho detto di si" dissi con voce quasi spenta 
"come? sei seria? tu sei disagiata" gridò con gli occhi fuori dalle orbite 
"calmati,lo conosco da poco, in quel momento ero davvero emozionata,ma voglio vedere prima come va" iniziai a camminare aspettando che lei mi seguisse 
"non hai tutti i torti ma boh io avrei detto di si" rispose con più calma 
"lo so" sospirai  
"beh tranquilla,andrà bene" mi rassicurò 
"spero di si"" sorrissi 

Dopo circa 10 minuti arrivammo a casa,spalancammo la porta e già dal salone si sentiva quel magnifico profumo di lasagna,corremmo in cucina e trovammo già i piatti a tavola e liam che ci aspettava seduto,ci sedemmo e iniziammo a mangiare velocemente,troppo velocemente 

"ragazze calmatevi,sembrate delle osesse" esclamò liam infilando un boccone in bocca 
"dio solo sa quanto amo questa lasagna" dissi bevendo un sorso d'acqua
"come fai a farla così?" chiese emy stupita 
"beh papà era italiano e uso la sua ricetta,niente di più" 
"capisco" ri
spose continuando a mangiare 
appena finito di mangiare,aiutammo liam a sparecchiare e ci mettemmo tutti e tre sul divano.
"allora come è andata oggi a scuola?" chiese liam guardandoci 
"tutto bene" emy rispose con tranquillità,non avendo nulla da nascondere,a differenza mia.
"e a te pigrona?" 
Iniziai ad essere nervosa,sudavo freddo,e le gambe non si fermavano un secondo 
"Beh ecco" mi fermai per poi preseguire "oggi è successa una cosa a scuola" 
"qualcosa di brutto?"
chiese preoccupato 
"no,per me è una cosa fantastica,non so per te" sorrisi guardandolo mentre si agitava
"non girarci intorno,sputa il rospo su." 
"ecco oggi il 'famoso' ragazzo,mi ha detto che vorrebbe"
mi fermai un istante per trovare la parola adatta "frequentrmi,si frequentarmi" 
"e allora? perchè dovrebbe dispiacermi,l'importante è che tu sia felice,il resto non conta" 

Sorrisi sentendo le sue parole,ascoltandolo mi resi conto che mio fratello era la persona più importante che avevo,quella che mi amava più di tutti,l'unica che non mi avrebbe mai abbandonato,e per questo avrei dovuto ringraziare Dio ogni giorno,non avrei davvero potuto chiedere di meglio. 

"ovviamente però,dovrà stare attento" prese il telecomando cambiando canale
sorrisi senza aggiungere nulla,anche se avevo dei sensi di colpa,visto che non gli avevo detto di aver marinato la scuola,ma un passo per volta.


La giornata passò velocemente,e il giorno dopo ero in ritardo per la scuola,anche più del solito,tanto che emy si avviò da sola senza aspettarmi,per questo mi feci accompagnare da liam.
Arrivata davanti alla porta incontrai emy con un espressione,che non avevo mai visto sul suo viso,era un misto tra preoccupazione e delusione 

"Emy cosa succede? sembra che tu abbia visto un fantasma" le domandai con uno sguardo inpaurito 
"forse è meglio non entrare oggi,facciamo un giro al centro commerciale e poi quando è ora torniamo a casa" rispose tutto di un fiato
"ti ricordo che ho saltato scuola anche ieri,mi spieghi cosa succede?" 
"non credo che tu voglia saperlo"
abbassò lo sguardo 
"certo che voglio saperlo,sto iniziando a preoccuparmi,su parla" esclamai nervosa
"beh, tutta la scuola parla del tuo bacio con justin,lui stesso ha detto che voleva solo portarti a letto,ma che non ha fatto in tempo,ora stai passando per la troia di turno" 

A quelle parole il mio cuore si divise in due,si fece in mille pezzettini,non potevo credere a quello che avevo appena sentito,sarei voluta sprofondale sotto terra.

"No,non è possibile" scossi la testa,cercando di autoconvincermi che tutto quello che stava accadendo fosse solo un sogno
"Mi dispiace tantissimo" mi mise una mano sulla spalla

Mi fermai un secondo a riflettere,sicuramente avrei fatto due chiacchere con justin,ma la delusione andava messa da parte,non mi sarei MAI mostrata debole davanti a qualcuno mai nonostante fossi completamente a pezzi,non mi sarei mai fatta buttare giù da nessuno,in tutta la mia beve vita,ho avuto troppo spesso il cuore a pezzi e non parlo di ragazzi,a volte avrei voluto solo darci un taglio,ma andai avanti lo stesso tenedo dentro tutto,perchè mi ero ripromessa che non avrei più pianto. 

Tornai sul pianeta terra,e misi un sorriso,sul volto uno dei più falsi che io avessi mai fatto.

"Entriamo." esclamai decisa 
"sei sicura? so che tutto questo ti farà a pezzi,meglio di no" stava cercando di dissuadermi ma non ci sarebbe mai riuscita
"Io non scappo emy,ho sempre affrontato tutto,ho un carattere forte e sai che non mi faccio abbattere,tanto meno da dei ragazzi o da qualche pettegola" 
"Va bene,se è questo quello che vuoi,entriamo" 


Afferrai la maniglia,con quel sorriso messo come scudo,come una corazza.Camminai per quel corridoio con emy accanto,sentivo bisbigliare,sentivo tante risatine,insulti,ma l'unica cosa che feci fu scuotere la testa sorridendo.
Quando mi ritrovai finalmente davanti justin con i suoi amici,feci una finta tosse per fare in modo che si girasse,lo avrei mangiato vivo questo era sicuro.Si girò squadrandomi.

"Sei la codardia in persona sai?" feci una faccia da arrogante,per sembrare più seria,e con più carattere
"ci conosciamo?" disse quelle parole con una sfacciataggine infinita,anche se i suoi occhi,i suoi occhi avevano qualcosa di strano,sembrava quasi mandarmi messaggi contraddittori,ma poco importava,in quel momento trattenni solo le mani,perchè stavano per darne tante ma davvero tante 

"mh, ti dirò una cosa bieber,io non sono come le altre,non sono ne ingenua ne debole,potrai anche fare l'idiota,il finto tonto,anche continuare a dire stronzate sul mio conto,ma sappi che sei ridicolo e credevo anzi ero sicura che tu fossi meglio di così,e ricorda bene le mie parole,hai scherzato con la ragazza sbagliata" a quel punto justin,gli amici e il resto della scuola tacevano.Sorrisi e scossi la testa davanti a quella scena,mi voltai e mi incamminai verso la mia classe,presi la mano di emy stringendola forte,sentivo le lacrime all'orlo,e feci di tutto per non versarne nemmeno una.
Mi sedetti ad ultimo banco accanto ad emy.La lezione iniziò,ma la mia mente era completamente vuota,o meglio stava pensando a quello che era accaduto poco prima,le uniche due parole dette da justin mi rimbonbavano nella testa.

La porta della classe si aprì interrompendo i miei pensieri.
"Oh tu devi essere il nuovo studente" esclamò la professoressa 

Ecco tipico,quasi da film,subito dopo aver ricevuto una batosta,arriva il nuovo studente che ci prova,e che fa ingelosire il ragazzo della povera ragazza indifesa,odiavo questo,non che non mi avebbe fatto piacere la gelosia di justin,ma no,non era da me. 

"Su,qual'è il tuo nome?" domandò la professoressa al nuovo arrivato 
"Tom Brown" rispose 
"Bene tom puoi sederti in quel banchetto accanto a Smith"

ti pareva,ci fosse stata una volta che mi fosse andata bene, però a dire la verità era davvero molto carino aveva capelli neri con il tipico e inimitabile ciuffo e degli occhi azzurri da mozzare il fiato,sembrava simpatico,ma se mi fossi sbagliata,e fosse stato un arrogante,lo avrei liquidato,sul serio. 
Si presentò a me e emy,senza arroganza e senza provarci,la cosa procedeva bene. 

Nel frattempo la professoressa stava facendo uno dei show migliori,rideva come un'ebete per una battuta che aveva fatto lei stessa,e il bello è che era l'unica che rideva. 

"Ma fa sempre così?"mi domandò Tom con uno sguardo divertito 
"Sempre,se la canta e se la ride da sola" 
"Ah bene mi fa piacere,e ci sono alrti professori così?"
domandò scherzosamente 
"beh più o meno,ma lei è più unica che rara credimi" risi 
Il resto dell'ora la passammo conoscendoci meglio, io emy e tom avevamo creato il triangolo delle bermuda.Tom era un burlone,il tipico pagliaccio della classe,ritirai tutto quello che avevo detto in precedenza,mi piaceva,saremmo sicuramente diventati buoni amici. 

Suonò la campanella e uscimmo tutti e tre insieme.Intanto camminando per il corridoio,non sentivo niente di niente,inprovvisamente tutti avevano perso la lingua,e di questo ne ero davvero soddisfatta.
"Mi piace questa scuola" affermò convinto tom 
"beh si al dire il vero non è male,è abbastanza accoggliente,ma le persone non sono le migliori" mi morsi l'interno della guancia
"Si me ne sono accorto" sibilò guardandosi intorno

Il cuore mi si fermò appena vidi justin in lontananza,feci un passo indietro,emy rimase in silenzio,avendo capito,mentre tom mi fissava stupito
"Cosa succede?"mi domandò preoccupato 
Scossi la testa,ripensando a questa mattina,sorrisi nuovamente 
"No nulla" sussurrai
Continuammo a camminare per il corridoio,avvicinandoci pian piano a justin,il mio stomaco si attorcigliava sempre di più ad ogni passo,per quanto potessi sembrare una tosta,non lo ero,semplicemente ero brava a fingere di esserlo. 

Abbassai lo sguardo,sentendomi gli occhi di justin addosso.

"Mi sbaglio o si sono ristretti i vestiti?" osservò tom,non capendo di cosa stesse parlando alzai lo sguardo e mi accorsi che si feriva alle mini ma davvero mini gonne delle cheerleaders,ridi di gusto,e avendone la possibilità sposti il mio sguado su justin,aveva una faccia,difficile da descrivere,sembrava un cane con la rabbia. 

Dopo quello decisi che non avrei più dovuto farmi vedere da justin.Ci diregemmo verso la classe,eravamo i primi ad essre arrivati prendemmo i soliti ultimi banchi. 

"Hey voi stasera andate a vedere il campionato?" ci domandò tom 
"beh ecco,non credo" replicai 
"è per justin vero?" 
"e tu come fai a saperlo scusa?" 
"qui a scuola ne hanno parlato tantissimo,io ho semplicemente ascoltato,e lasciami dire che non sei assolutamente come dicono" 

"immagginavo fossero state le solite pettegole" sospirai affranta,non sapevo se ridere o piangere per quanto fosse caduta in basso la gente. 
"ti confesserò che anche i ragazzi qui sono pettegoli" sghignazzò 
"davvero?" sbellicai dalle risate 
"te lo giuro" 
pronunciate quelle parole entrarono tutti in classe,la professeressa compresa.
Durante la lezione stemmo stranamente in silenzio,e parlammo solo del campionato. 
"Ci andremo tutti e tre insieme" tom cercava di convincermi in ogni modo,anche se io non volevo sentire ragioni 
"Mi piacerebbe ma no,non mi va di vedere justin" ribbattei 
"Lo so che non ti va,ma non puoi rimanere sola a casa a deprimerti,per di più non andando gli dimostrerai che stai male,e sappiamo entrambi che tu non vuoi" 
guardai emy,per un aiuto,mi fidavo ciecamente dei suoi consigli,e se mi avesse detto qualcosa io l'avrei fatta.
"io la penso come lui" contrabbattè 
Sospirai per poi dare una risposa "bene ci andremo,ma non dovrete mai lasciarmi sola per nessuno motivo" 
I loro volti si arrotondarono facendo un soriso 
"Promesso" confermarono in coro 
"ok adesso vado a mettere a posto questo libro nell'armadietto ne riparliamo dopo" mi alzai,chiesi il permesso di uscire,e mi  recai verso il mio armadietto.
Lo aprì,non feci in tempo a mettre apposto il libro che sentì una voce accanto a me,le farfalle nel mio stomaco iniziarono a svolazzare ma cercai di tenerle a bada 
"Chi era il ragazzo di prima?" 
prima diceva di non conoscermi e poi faceva il geloso,e poi ero io la disagiata. 
"Non sono affari che ti riguardano" risposi fredda infilando il libro nell'armadietto 
"Quindi ti sei trovata già un altro ragazzo? non ne avevo dubbi troia" 
Ormai la sua guancia chiamava la mia mano,era un'attrazzione fortissima,ma mi trattenni comunque da dargli un ceffone.Chiusi l'armadietto così forte da farlo sussultare. 
"Come hai detto scusa?" lo squadrai con un aria di sfida 
"Mi hai sentito benissimo" ribbattè 
"per prima cosa non azzaddarti a chiamarmi troia,perchè sai perfettamente che non lo sono,secondo io a differenza tua non dimentico le personein un giorno,e terzo anche se fosse,non sono affari che ti riguardano" 
"io non mi dimentico delle persone"
mi guardò dritto negli occhi 
"sei incoerente,sul serio" mi voltai per andare via,mi prese il polso facendomi girare verso di lui 
"E poi tutto ciò che riguarda te riguarda me" 
i suoi occhi stavano per farmi cadere in trans,ma mi libererai dalla presae borbottai un "Si certo!" prima di andare via.
Rientrai in silenzio e raccontai tutto a i ragazzi,ma nonostante tutto quello che era successo decisi di andare comunque al campionato.

Arrivata l'ora della partita entrammo in palestra e ci sedemmo,uno dei posti in prima fila,perchè giustamente avevo una voglia matta di vedere justin,ma per fortuna partita proseguiva abbastanza bene,nonostante tutto mi stavo divertendo ed eravamo anche in vantaggio,mancava poco alla fine della partita. 
"Stiamo vincendo,ma justin non sta giocando molto bene,ha sbagliato tutti i tiri liberi" disse tom continuando a guardare la partita 
"a dirla tutta,secondo me ha sbagliato,a causa vostra" replicò emy 
"in che senso scusa?" 
"prima di laciare,guardava sempre verso di te e ti trovava a parlare con tom,questa è gelosia" 
"beh poco mi importa"
pronunciai quelle parole con testa bassa,senza aggiunger nulla.

Mancavano pochissimi minuti,ed erano in parità,i ragazzi sembravano quasi non crederci più,ma all'ultimo minuto justin fece canestro,urlavano  e saltavano tutti,io mi limitai solo ad applaudire e come da copione tutte le cheerleaders si buttarono nelle braccia di justin,la mia faccia non era delle migliori 
"Adesso possiamo andare vero?"domandai con gli occhi lucidi 
"certo però ti prego,sorridi perche justin ti sta guardando" bisbigliò emy 
Sorrisi cercando di sembrare il più naturale possibile,anche se mi costava tantissimo.
Scesi velocemente dalle tribune,e mi sentì prendere per il polso
quella presa..non avevo bisogno di voltarmi per sapere chi fosse,l'avrei riconosciuta ovunque ormai. 
"Possiamo parlare per favore?" mi domando quasi implorandomi 
"non abbiamo niente di cui parlare" 
ero distaccata e fredda,anche più del solito, anche se sapevo che i suoi occhi mi avrebbero fatto sciogliere prima o poi 
"ti prego!" sussurrò 
mi liberai nuovamente dalla sua presa 
"ciao justin" 
  
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