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Autore: Sinfony    21/04/2008    6 recensioni
Dormi bimbo fai la nanna qui con te c'é la tua mamma, dormi bimbo chiudi gli occhi stan dormendo anche i balocchi.... triste e drammatica, niente lieto fine...
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Gabriella Montez, Troy Bolton
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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dormi

 Dormi...

Dormi bimbo fai la nanna
qui con te c'é la tua mamma,
dormi bimbo chiudi gli occhi
stan dormendo anche i balocchi,
dormi bimbo nel tuo letto
ti protegge un angioletto,
dormi bimbo fai buon sonno
ti protegge anche il nonno,

La luce soffusa di una lampada sul comodino, il calore delle braccia della mamma, che la stringono contro il suo petto caldo e femminile e la sua dolce voce, che canta quella tenera melodia, scritta con il cuore, qualche mese fa, mentre si accarezzava il pancione dove riposava la sua bimba, l’incarnazione di quel sentimento infinito, da sempre ricambiato e in tanti anni, mai immutato.

“Amore…” la porta si apre lasciando entrare un fascio di luce orata e poi un ragazzo giovane e bello, un padre e un marito, innamorato.

Si avvicina alle sue due ragioni di vita e le abbraccia, bacia la moglie dolcemente “Sei bellissima” sussurra prima di posare di nuovo le proprie labbra su quelle rosate di lei. Poi sposta lo sguardo sulla figlioletta che ricambia, con i grandi occhi azzurri curiosi e infantili, colmi di innocenza.

Trpy e Gabriella la osservano con le lacrime agli occhi e sorrisi commossi, non possono credere che quel fagottino, con tanto di manine e piedini, l’abbiano fatto loro, lei è tutto quello che hanno vissuto, che hanno voluto, quello per cui hanno lottato, è la loro musica, la loro gioia.

Ma la vedi com’è bella?” domanda lei sottovoce stringendole una manina.

“Bella come la sua mamma” risponde Troy emozionato.

“E come il suo papà” si scambiano un bacio a fior di labbra e poi stringono fra di loro la bambina che ride, quindi si infilano sotto le coperte di lana, la piccola fra di loro mezza addormentata.

“Ti amo” sussurra Gabriella stringendo la mano di suo marito.

Troy si tira su, immerge una mano nei capelli neri e boccolosi della moglie e la bacia appassionato, come la prima volta, tanti anni fa, sotto la pioggia.

“Ti amo anche io”

Gabriella sorride e lo bacia a sua volta, poi posa il capo sul cuscino candido e chiude gli occhi con un sorriso dipinto sul volto latino.

-*-

Ore 2.00

Un forte schiocco rompe il dolce e naturale silenzio della notte, Troy e Gabriella si svegliano stupiti, al piano di sotto risuonano delle voci frettolose e sconosciute.

I due giovani sposi, spaventati, si trovano nel buio e si scambiano uno sguardo.

Troy si scosta le coperte di dosso e scende dal letto silenzioso, lancia un’occhiata alla moglie che terrorizzata, con il cuore a mille prende la figlia fra le braccia e la stringe forte, sillaba un “Stai attento” al marito, prima che questo apra la porta e scompaia alla loro vista.

Troy scende le scale silenzioso, a raso del muro, il cuore che batte forte nel petto, il respiro affannato e la paura che sia troppo  rumoroso, le orecchie tese ad ogni minimo fruscio, lo sguardo aguzzato.

Arriva al piano di sotto, sbircia l’entrata.

La luce è accesa.

Vede la porta aperta, scassinata.

Il respiro si fa sempre più veloce, cerca di correre di sopra dalla sua famiglia, deve proteggerle, deve stare con loro.

-*-

Gabriella stringe la piccola a sé, raggomitolata sotto le coperte, ad ogni rumore balza via, cerca di pensare che è solo il vento, che non può essere altro, ma perché Troy non torna?

Improvvisamente, delle voci, ancora.

Presto si trasformano in urla, arrabbiate, furiose, sfacciate.

Cerca di capire cosa dicano, occhi?....no Soldi…subito…qualcuno vuole subito i soldi…

Forse è uno scherzo di Chad e Ryan…

La voce di Troy risponde ben distinta, no, andatevene, cerca di convincerli, poi qualcosa cambia, Troy dice che va bene, darà tutto quello che ha, basta che se ne vadano.

Gabriella ascolta tutto e trema sempre di più, si alza, prende il telefono.

Compone un numero.

Avvicina la cornetta all’orecchio, senza smettere di stringere la bambina che ancora dorme beatamente, ignara di tutto.

Qualcuno sta per rispondere dall’altra parte.

Le voci si fanno più alte, più forti, sono terribili, fino a quando...

Uno sparo.

Gabriella smette di respirare, il telefono cade a terra.

Di nuovo silenzio.

Passi, passi che si avvicinano.

Gabriella è svelta, apre l’anta dell’armadio, leva tutti gli abiti e al loro posto stende la sua bambina che si è svegliata, ma come se capisse quello che sta accadendo, rimane zitta e guarda la madre chiudere velocemente le ante e lasciarla al buio, seppure non prima di aver sussurrato

“Addio Cassidy…ti amo piccola mia”

Cssidy rimane nel buio più assoluto.

Ascolta le urla, le suppliche, infine lo sparo e quel silenzio che spazza via tutto.

Dormi bimbo resta qua
ci sono mamma e papà.

-*-

Cassidy fu ritrovata sei ore dopo, da un’agente di polizia con i capelli biondi, che la prese in braccio e la tirò fuori dall’armadio, poi la strinse a sé.

Camminò con lei fra altri agenti sbalorditi e malinconici, nella prima stanza Gabriella stava riversa sul proprio letto, quello che aveva scelto con amore insieme a Troy, sulle loro lenzuola profumate, i lunghi capelli ancora le incorniciavano il volto bellissimo.

Poi scesero le scale, arrivarono nella cucina, c’erano altri poliziotti e ai piedi del tavolo, Troy, era accasciato sulle scale, morto nel disperato tentativo di difendere la sua famiglia, con gli occhi chiusi e il volto pallido.

Cassidy vide tutto.

L’agente uscì con lei dalla sua casa.

Camminò fino a raggiungere un gruppo di persone che piangevano e singhiozzavano e si lamentavano, erano furiosi e non avrebbero mai perdonato e non avrebbero mai smesso di soffrire. Quando Cassidy venne mostrata a loro, quelli sorrisero commossi ed impietositi, la bimba venne presa da due mani grandi e possenti, le conosceva, erano quelle del nonno, quello che giocava sempre con lei.

C’era anche la nonna e l’altra nonna, poi c’erano gli amici di mamma e papà, quelli con la pelle scura e quelli che avevano i capelli biondi e cantavano, erano tutti tristi.

Cassidy li guardò uno per uno con gli occhi blu, così simili a quelli del papà, poi scoppiò a piangere…

 

Scusate per tanta tristezza, ma mi è uscita così, sono stufa di questi fatti di cronaca che ogni giorno spuntano alla tv sono piena di tristezza e dolore per tutte le vittime, questa fiction è per loro.

Se volete commentare mi fareste felice

Baci

Sinfony

  
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