“Non vi sopporto più” - gridai uscendo di casa e sbattei la porta.

“Giada, ti prego, non andare” - disse Rebecca seguendomi.

“Perché dovrei restare? Non c'è nessuna ragione per cui dovrei rimanere. Dovrei restare in una città dove non fanno altro che giudicare? Vuoi questo Rebecca? Io non ce la faccio più.” - ribattei. Le lacrime scesero da sole.

“Amore, so che è difficile, ma ti prego non andare. So che le persone ci giudicano, ma l'unico modo è ignorarle”. Si avvicinò al mio volto e mi asciugò le lacrime.

“Per te è facile ignorarle. Non ti è mai importato quello che le persone pensano.”

“Giada, lo supereremo insieme”

“Insieme?”

“Sì amore” - disse decisa Rebecca.

“Ti amo”

“Ti amo” - mi prese i fianchi e mi diede un bacio.

“Ora torniamo a casa tua” - mi disse seria Rebecca..

Scossi leggermente la testa.

“Amore..”

“Amore, non voglio tornare a casa. I miei non mi accettano per come sono. Non voglio andare a casa. Ti prego..”.

Piansi.

“Va bene piccola. Allora andiamo a casa mia, passerai la notte da me.”

“Grazie amore”. La strinsi e lei ricambiò.

Ci avviammo a casa di Rebecca.