La porta della camera si apri silenziosamente, e Kudo entrò non facendo un minimo di rumore. Vedendo Tazake steso sul letto, si tratenne da buttarsi sopra di lui, si sedette vicino.

Giovane aprì gli occhi e guardò l'uomo col sguardo pieno di tristezza.

“Kudo...” mormorò rosso, e appena seduto abbracciò il collo del mato. “Sai che ho aspettato tanto.”

“Ripeti sempre le stesse cose.” pronunciò Kudoiscima e tentò di liberarsi dalle mani di ragazzo, ma peggiorò soltanto la sua situazione.

“Kudo...Kudo...” sussurava Tazake al orecchio del suo compagno.

“Smettila...” Balbettò Kudoiscima. Anche essendo una persona calma e ragionevole di mezza età, si perdeva d'avanti al ragazzino molto più giovane di lui che faceva cose simili.

“Ti amo...” l'ultime parole di Tazake erano accompagniate da un dolce morsetto al orecchio.

“Dovresti smetterla...Sei un egoista...” Ma dicendo questo Kudo si era già arreso.

Si sdraio vicino al ragazzo, abbracciandolo.

Sapeva che l'unico egoista qui era lui. Sapeva che Tazake è un quindicenne, sapeva di aver una fidanzata, sapeva anche che sono tutti due uomini mah...

Ma desiderava lo stesso. Desiderava avere questo adolescente sfacciato tutto per sè.

Che sia solo affezione o amicizia?

No, era una vera passione oppure una mania inraffrenabile. Come lo sapeva nostro Kudoiscima?

Mah, sapete, magari è un certo sesto senso oppure comprendeva che non è che vuole far urlare di piacere una persona qualunque.

“Piano...” sussurò Tazake.“Così mi fai male...”

Kudoiscima non lo ascoltò nemmeno. Continuò a baciare il collo del suo compagno in modo così appasionato, che finiva adirittura a morderlo.

E poi cominciò a spogliare lentamente Tazake. Sembrava che stesse guastando un delizioso piatto in speranza che non finisca mai.

Come si nutrono le persone aristocratiche, boccone per boccone.

Per prima cosa una t-shirt gialla scivolò sul pavimento, ma non dopo aver passato in mano di Kudo.

Poi la stessa sorte toccò a neri jeans e poi anche boxer.

Rivolse lo sguardo al ragazzino. Ultimo aveva occhi chiusi e il volto rosso, quasi come i suoi capelli.

“Sembri imbarazzato.” disse Kudo con la voce calma.

“Certo che tu sei proprio un cretino...” esclamai Tazake con l'aria imbronciata “Un cretino molto imbarazzante...Mi svesti col aria di scartare una caramella e non fare una cosa seria!”

“Non potrebbe mai essere una cosa seria.” rispose col sorriso Kudoiscima “Se mantieni l'espressione simile.”

Poi entrò di colpo in suo amante. Tazake non riuscì a trattenere l'urlo del piacere che provava.

Poi pronunciò a fatica:

“Fottiti...”

“Dovrebbe essere una offesa?” chiesi Kudo, giocarellando con le dita sulle coscie del ragazzo.

“Muoviti idiota...” gemitò egli “Comincia muoverti...”

Kudoiscima seguì l'ordine. Ha cominciato a muoversi, avanti e indietro, facendo fare dei piccoli salti al ragazzo.

Tazake tentava di trattenere urli e gemiti, però era sempre molto rumoroso quando facevano l'amore.

Sparava delle offese, nome del suo amante o semplicemente ripeteva che lo amava.

§§§

Tazake stava dormendo. Esaudiva sempre tutte le energie quando faceva sesso.

Intanto Kudo osservava ragazzo. Non era la prima volta che si permettesse di andare così lontano.

Toccare la sua pelle...Baciarlo...Tutto dava una gran soddisfazione a Kudoiscima, anche se non sapeva spiageraselo a se stesso.

Uomo abbracciò Tazake e sussurò al suo orecchio:

“Ti amo ed è solo per questo che me ne vado...Dalla tua vita.”

Si alzò, vestendosi, uscì dalla stanza.

Prima di scavalcare il cancello disse:

“Scusami...”asciugò col manico gli occhi, ripetendo nella mente che non sta piangendo “E' un addio...”

Fine.

Angolo autrice

Sono stata cattiva, perdonatemi. Dispiace anche a me di aver finito così la storia fra Tazake e Kudoiscima. Ma ho pensato che è troppo frequente quel fatto del lieto fine. Volevo essere insolita una volta tanto. :'(