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Autore: gloria horan    08/11/2013    27 recensioni
Noi siamo chi siamo. Semplici parole, ma molto profonde. Perchè noi ragazze, prima o poi, ci confrontiamo con delle altre e ci sentiamo brutte in confronto a loro.
Questa fanfiction è dedicata a tutte le ragazze che pensano di non essere belle, anche se questa è solo una loro fantasia, in realtà sono bellissime.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jade Thirlwall, Jesy Nelson, Leigh-Anne Pinnock, Perrie Edwards
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati esattamente due mesi da quando Niall era partito per tornarsene in Irlanda e due mesi e un giorno dalla rottura tra me e Zayn.
A volte mi sentiva un po’ sola, ma non potevo di certo affermare che non m’era rimasto più nessuno: c’erano sempre le mie amiche che mi circondavano d’amore.
Nicole mi telefonava ogni giorno e mi raccontava come era andata a scuola, poi io le dicevo come stava e si facevamo forza a vicenda.
Jade e Ley erano quasi sempre a casa mia e questo contribuiva ancora di più all’alone di calore che si creava tra noi. Con Perrie…le cose erano rimaste le stesse, ancora non avevamo fatto pace.
Lei si ostinava a tenere alto il suo orgoglio e non pareva più interessata a far parte delle Little Mix. Evidentemente non eravamo diventate così amiche da superare un piccolo ostacolo come quello che s’era presentato a noi. Però ormai per me era acqua passata, non ne facevo un problema più grosso di quello che in realtà era.
Le cose che mi premevano nella mente erano tutt’altro, come tenere buono il rapporto d’amicizia con Niall e fare pace con Zayn. Già, non l’avevo minimamente dimenticato. Quando lo vedevo ogni mattina alla panetteria vestito con la tuta da jogging e i capelli spettinati mi mordevo il labbro per non urlare. Quando entrava in casa per stare con mio fratello Harry, facevo finta di ignorarlo mentre dentro di me desideravo saltargli addosso come una maniaca. Volevo solo riaverlo e più lo vedevo più cresceva questo desiderio.
Ormai ero legata a lui. Era stata la mia prima volta, il mio primo vero amore, il primo ragazzo a cui avevo confidato i miei segreti…quelle consapevolezze non sarebbero di certo svanite dalla mia memoria.
A volte Jade asseriva che fossi innamorata dei ricordi che mi legavano a Zayn e non di lui, ma io sapevo dentro di me che realmente non era così. Questo era poco ma sicuro. Zayn non era diventato un mostro, perché tutti ormai lo consideravano perso? Era sempre lo stesso, con la differenza che s’era rotta la sua bussola : doveva solamente ritrovare la strada giusta, poi tutto si sarebbe sistemato di conseguenza.
Con Harry era sempre la stessa storia, litigi su litigi e qualche occasionale giornata di tenerezza. Finalmente aveva lasciato le redini più libere e non mi controllava più come un maniaco. Soprattutto perché s’era fidanzato. E non immaginerete mai con chi…
Con Perrie.
Sì, alla fine c’era riuscito, s’erano messi insieme ed erano molto felici. Io non me l’ero presa quando me l’avevano detto, mio fratello poteva mettersi con chi voleva e poi Perrie era una brava ragazza, anche se con poca capacità di perdonare.
Così, ogni volta che loro due uscivano per le loro serata romantiche, io potevo stare con le mie amiche e divertirmi per dimenticare. Come quella sera speciale, quando andai in discoteca con Jade, Ley e Nicole. Mentre all’ingresso un tizio tatuata dalla testa ai piedi ci faceva entrare, pensai che potevo ritenermi felice.
Avevo tre amiche fantastiche, un amico a distanza e un fratello che mi voleva bene. L’unica cosa che non quadrava era Zayn. Chissà se s’era fidanzato con un’altra ragazza da quando c’eravamo lasciati. Chissà se si ricordava dei baci che ci scambiavamo con passione. Chissà se m’amava ancora…
 
‘Jesy!’ Urlò Jade riportandomi al mondo reale e facendomi inciampare nei miei tacchi 12. ‘Sei tra noi oppure no?’
 
‘Sì, sì. Ho solo un po’ di mal di testa, qui la musica è troppo alta!’ Urlai per farmi sentire. Eravamo entrate nella sala principale dove tutti erano ammassi e viaggiava per aria la puzza di fumo e alcool. Non avevo pensato che mi sarei sentita così vuota una volta dentro. Intorno a me solo volti sconosciuti e antipatici. Neppure la musica assordante riusciva a coprire i miei pensieri più intimi, che naturalmente avevano come oggetto lui. Zayn Malik. Restammo a ballare per un po’ e sorseggiammo qualche drink, anche se non mi divertii completamente.  Ley, con la sua bellezza affascinante, fece colpo su un tizio sulla trentina che la trascinò lentamente sulla pista e le sussurrava ogni tanto frasi banali del tipo “I tuoi occhi brillano come stelle.” Jade aveva trovato una sua vecchia amica delle medie e s’era fermata a parlare, mentre io, accanto a lei come un cane da guardia, sbuffavo e guardavo ogni cinque secondi lo schermo del  cellulare.
Ero consapevole del fatto che in quel momento stavo risultando antipatica a quella ragazza e una palla al piede per Jade, ma non ne potevo fare a meno. Ero un peso per molte persone.
Durante la discussione su come mettere al meglio la matita sotto gli occhi, che trovai parecchio noiosa, decisi che era meglio andare fuori a prendere una boccata d’aria.
 
‘Ehy Jade.’ Le toccai la spalla, così che si voltò a guardarmi, speranzosa che volessi finalmente entrare nella conversazione. Mi dispiaceva deluderla, ma come ho già detto, non ne potevo fare a meno. ‘ Esco un po’ a prendere una boccata d’aria.’
 
‘Come farai a rientrare?’ Mi chiese evidentemente scocciata.
 
‘Troverò un modo, tranquilla.’ Salutai con la mano l’altra ragazza, di cui avevo già scordato il nome. Raggiunsi a sgomitate l’uscita e una volta fuori tirai un sospiro di sollievo. Finalmente un po’ di pace. Non ero tipo per le discoteche, io.
Mi accasciai sulla panchina e iniziai a vagare con la mente, cosa che a volte si rivelava la mia peggior nemica. La mente, così contorta e subdola, che si crea illusioni, spera e poi rimane delusa. La mentre, con i suoi sogni infiniti, le speranze annegate e le convinzioni persuase.
Presi la mia borsetta e passai sulle labbra un leggero filo di rossetto, poi guardai nuovamente il cellulare: le 24:30. Facendo un rapido calcolo, capii che sarei dovuta restare lì per almeno un altro paio d’ore. Mi massaggiai delicatamente le tempie, cercando di non pensarci. Quando alzai lo sguardo, vidi una figura nera avvicinarsi a me.
Era un uomo, con la camminata da fighetto e una sigaretta sulla bocca.
Dapprima mi spaventai, ma poi lo riconobbi subito:era il mio ex.
 
‘Che ci fai qui?’ Mi chiese sedendosi accanto, come se fosse il gesto più naturale del mondo. ‘Questo non è il genere di posti che ami frequentare.’
 
‘C’è sempre una prima volta.’ Risposi leggermente scettica. ‘Da quanto fumi?’
 
‘C’è sempre una prima volta.’ Disse lui facendomi l’eco. Qualcosa nella sua voce nascondeva una punta di sarcasmo, eppure a vederlo era serissimo. Lo fissai per qualche secondo: non era cambiato per niente, tranne la barba che spuntava sotto il mento e la cresta più alta del solito.
Per il resto era sempre il vecchio Zayn, solo con un atteggiamento diverso. Forse aveva imparato a diventare più maturo, o forse era ancora più menefreghista, questo non lo riuscii a capire.
 
‘Tu invece che ci fai qui?’ Ricambiai la sua domanda.
 
‘Nulla che ti possa interessare diciamo.’ La sua risposta mi lasciò a bocca aperta. Mi stava prendendo in giro! Prima era venuto a sedersi accanto a me come se stessimo ancora insieme, mi aveva chiesto che cosa facevo e aveva usato quel tono da superiore. Le mie vene ribollivano di rabbia e di umiliazione. Credeva davvero che fossi in peluche da strattonare a proprio piacere?
 
‘Mi stai prendendo in giro Zayn?’ Urlai. ‘Dimmelo perché se è così ti do un calcio dove sai tu e te lo darò forte così che ti farai male! Smettila di trattarmi così, chiaro? Sei geloso, sei scemo o cosa? Non riesco a capire perché mi sono innamorata di te e ti ho difeso davanti a tutti e ho perso il mio tempo e perché mi hai trattato così e…perchè mi hai mollata. Ancora non l’ho capito.’  Quest’ultima frase la sussurrai, come se solo a sentirla chiaramente potessi graffiarmi con il vetro pungente. Zayn mi guardò colpito e infastidito. Si grattò la nuca e, dopo qualche istante di silenzio, si alzò dalla panchina.
 
‘Perché era evidente che amavi da pazzi quel tuo migliore amico irlandese. Ti faceva sentire in un modo che io non riuscivo ad imitare. Era orribile starti accanto sapendo che potevo essere meglio, che un altro ragazzo mi stava superando. Non negarlo, non avevo più nel tuo cuore il posto che avevo all’inizio quando amavi me da pazzi. Ho rischiato per te, ho sognato di poter tornare ad essere quelli che eravamo prima, ho tirato pugni verso il muro per la rabbia. Mi da il nervoso quando pensi che tu sia stata l’unica che ha sofferto in questa coppia!’
Restai a fissarlo strabiliata da quelle parole, chiedendomi perché non fossero arrivate prima di quel punto. Non riuscivo più a resistere a quella situazione così strana. Tra me e Zayn c’era un filo che cercava disperatamente contatto con entrambi, ma noi l’ostacolavamo. Da una parte lo facevamo apposta, dall’altra ci veniva naturale. Era tutto così difficile…con lui mi sentivo sola, come con un fantasma.
 
‘Cosa hai da dire?’ Mi chiese guardandosi la punta dei piedi.
 
‘Che vorrei non essermi mai cacciata in questa situazione.’
 
‘Tutte le cose belle hanno dei pro e dei contro.’
 
‘Vuoi dire che noi due siamo una cosa bella?’ Un briciolo di speranza invase la mia mente, ma fu distrutto con il suo silenzio infinito. In quei secondi desiderai con tutta la mia volontà una sua parola, ma non arrivò. Non capivo i ragionamenti di Zayn: prima alludeva ad una cosa, ma non la confermava mai. Ciò che diceva non era mai una certezza. ‘Non ti capisco.’ Ripetei confusa, per poi andarmene via. Cercai in mezzo alla gente Jade o Ley e dopo parecchie ricerche le trovai insieme sedute davanti ad un bar-man davvero carino. Le strattonai e loro si girarono evidentemente scocciate: avevo interrotto una possibile conquista.
 
‘Pensavamo ti avessero rapita!’ Esclamò Jade.
 
‘No, sono viva e vegeta, almeno all’esterno. Dentro invece sono morta. Ho incontrato Zayn e ci siamo parlati.’ Le mie amiche spalancarono gli occhi e Jade mi prese per il polso, trascinandomi verso i bagni e lasciando Ley con il bar-man.
Il resto della serata lo passai vicino ad un water, sommersa di fazzolettini bagnati dalle lacrime e sporchi dal trucco. Ricordo che ogni minuto Jade si allungava per abbracciarmi e che una volta superato l’argomento “Zayn Malik” eravamo passate a parlare di peluche, come delle mezze drogate deficienti, solo che noi eravamo sanissime.
Tornammo a casa tardi, molto tardi, e per tutto il resto della nottata restai a pensare al perché il destino avesse scelto di farci incontrare di nuovo. Era un segno oppure solo una coincidenza?
 
 
Eccomi qui, scusate il ritardo che come sempre ho.
Questo capitolo mi piace, spero che sia per voi lo stesso!
Devo dire che mancano davvero pochi capitoli alla fine, massimo tre, quindi preparatevi. Grazie per le recensioni che mi avete sempre regalato, anche se ultimamente sono diminuite.
Ancora non tutte di voi sono passate dalla mia nuova ff e spero davvero che troverete il tempo per farlo perché credo davvero di essere migliorata.
Che ne dite di questo capitolo e dell’incontro andato male di Zayn e Jesy?
Spero in un vostro parere, intanto vi lascio il link della mia nuova ff:
I segreti del mare
  
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