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Autore: zacra    08/11/2013    2 recensioni
"never enough" letteralmente significa , mai abbastanza, ed è così che si sentono i personaggi principali di questa FF .... mai abbastanza, felici, tristi, arrabbiati.... non raggiungono mai alcun apice....
questo è il mio ultimo lavoro, nato alle 3 di notte della festa di S. Patrizio.... spero possa piacervi
Genere: Erotico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutte/I ,
Prima di tutto vorrei scusarmi per l’assenza prolungata di questo periodo, ho avuto un lutto in famiglia e non mi era proprio possibile riuscire ad avvicinarmi alla scrittura, ero come bloccata fino ad  un paio di giorni fa, quando mio fratello mi  ha suggerito di “riprendere a scrivere la mie cazzate sui Mars”  e grazie a Dio l’ho ascoltato…. Scusate ancora l’assenza e buona lettura .
Kiss
A.


“this is radio nowhere 
is there anybody alive out there?” 
Bruce Springsteen


Jared uscì dalla stanza di Cameron, l’aveva portata a letto , ci era riuscito, ma si sentiva lo stesso a pezzi, era come se lei avesse mantenuto quel fascino su di lui che tanto lo aveva intrigato  e mentre stavano insieme; quella sera, si era reso conto che lo stesso era per lei, non si sarebbero mai dimenticati si erano fatti troppo male, si erano spezzati il cuore a vicenda in tanti di quei modi che era impossibile dimenticarsi l’uno dell’altra.
Si diresse verso l’ascensore senza smettere di pensare alla prima volta che l’aveva vista , a come gli era sembrata perfetta per lui, quel sorriso sempre stampato sul viso, quella malizia nei discorsi, la possessione che entrambi mettevano anche in un semplice abbraccio, entrò in ascensore e salì al suo piano, non sarebbe andato all’evento di quella sera, non voleva altro da lei, niente sorrisi di circostanza e occhiate lanciate attraverso la sala, era storia vecchia c’erano passati anni prima.
Una volta rientrato nella sua stanza si mise sul balcone ad osservare la spiaggia, vide Gan ,Ariel , Max e Liam che scherzavano tra loro in riva al mare, vide i ragazzi allontanarsi e lasciare Ariel sola in riva al mare, restò a guardarla, sentendosi addosso ancora il profumo di Cameron.
Ariel si tolse la parte superiore del bikini e andò a sentire l’acqua, aveva chiesto ai ragazzi di fare il bagno con lei, ma loro volevano godersi la penultima sera in libertà, così li aveva lasciati andare per la loro strada, ammettendo almeno con sé stessa che un po’ di solitudine non le spiaceva.
Si lasciò andare in acqua , era decisamente più fredda di quando pensasse ma nulla di insormontabile, avrebbe voluto fare il bagno nuda, ma il fatto che altri occupanti dell’hotel potessero scendere in spiaggia per una passeggiata serale l’aveva frenata.
Jared si sedette sull’asciugamano che Ariel aveva lasciato steso sulla sabbia accanto ai suoi vestiti, non era affatto sicuro che la cosa le sarebbe piaciuta, erano settimane che non restavano da soli per più di pochi minuti.
La vide ritornare a riva, appena si accorse di lui si mise un braccio a coprire il seno.
-    Come se fosse la prima volta che ti vedo nuda- le disse quando fu abbastanza vicina.
-    Ci parliamo adesso?- chiese lei guardandolo dall’alto infreddolita e gocciolante.
Jared prese l’asciugamano pulito accanto a lui e si alzò mettendoglielo attorno alle spalle.
-    Mi manca stare con te- le disse.
-    Saresti più credibile se non avessi addosso il profumo della tua fidanzata storica e le labbra gonfie per i suoi baci sai?- gli rispose guardandolo negli occhi.
Lui non disse nulla, le mise un braccio intorno alla vita e l’attirò tra le sue braccia.
-    Quello che ho avuto con Cameron è stato qualcosa che non scorderò per il resto della mia vita, mi ha fatto a pezzi ed io ho fatto lo stesso con  lei, io la tradivo, lei mi tradiva, ma tornavamo sempre a casa insieme e scopavamo tra noi come se nulla fosse successo, pensavo fosse venuto il momento di finirla, così le ho chiesto di sposarmi, il resto lo conosci. – le disse.
-    Non dovresti abusare del tempo imperfetto, mi pare ovvio che tu voglia ancora qualcosa da lei-rispose Ariel sciogliendosi dal suo abbraccio e infilandosi velocemente la maglietta.
-    Stasera dovevo solo avere la conferma di averla dimenticata…-
-    Frena caro, se hai dimenticato davvero una persona non ti servono conferme, per te semplicemente non esiste – disse Ariel raccogliendo anche le scarpe dopo aver allacciato i jeans.
-    Dove vai?- le chiese seccato dal fatto che lo stesse nuovamente guardando dall’alto in basso.
-    Faccio due passi sulla spiaggia, da sola, ok? Sai c’è gente che riesce ancora a bastarsi a questo mondo Jay-
-    Vai allora- le disse voltandosi e tornando verso l’hotel.
Fece alcuni passi e si voltò a guardarla, si era andata a sedere in riva al mare poco distante, gli aveva detto di voler restare sola, ma sapevano entrambi che non era affatto quello di cui aveva bisogno in quel momento, il fatto che il suo compleanno coincidesse inevitabilmente con l’anniversario della morte della madre, doveva aver inciso sempre nella sua vita.
Aveva in tasca il regalo per il suo compleanno, era sceso anche con l’intento di darglielo, si incamminò verso di lei e la raggiunse.
-    Posso sedermi?- le chiese distaccato.
-    È un paese libero- rispose Ariel continuando a guardare il mare davanti a lei.
Jared si sedette accanto a lei a gambe incrociate e sospirò.
Ariel fece per alzarsi ma lui la trattenne.
-    Adesso mi concedi dieci minuti del tuo tempo- disse stringendole il polso.
-    Mi stai facendo male-disse lei.
-    Ci vuole ben altro per farti male e lo sappiamo entrambi- disse lui lasciandola però andare.
-    Dieci minuti. Avanti fai pure il tuo discorso, la tua arringa conclusiva, ami così tanto il suono della tua voce, che probabilmente parleresti anche se fossi da solo adesso-
-    Ti manca?-le chiese interrompendola.
-    Di chi parli scusa-
-    Di tua madre, ti manca?-
-    Che domanda idiota, non mi piacciono questi giochetti Jared, non può mancarti quello che non hai mai avuto-
-    Si che può, quello che non hai è l’unica cosa di cui senti sempre la mancanza , lo senti dentro ogni volta che ti alzi e che vai a dormire, ad ogni tua conquista sei sempre consapevole della presenza di quel qualcosa che non potrai mai….-
-    Smettila ok? Qui non si tratta di qualcosa di rimpiazzabile Jay-
-    Oh lo so bene, ma tu? Sembra che per tutta la tua vita, tu non abbia fatto altro che cercare di colmare il vuoto che senti per lei, ma lascia che te lo dica una volta per tutte, quello non si colma con niente, o ci convivi o ci muori- disse guardandola negli occhi.
Ariel lo guardò a sua volta e si accorse che aveva gli occhi leggermente lucidi.
Lui si passò una mano sul viso, fingendo che gli fosse entrata della sabbia e tornò a guardare davanti a sé.
Mise una mano in tasca e ne estrasse il regalo per lei.
-    Questo è per te- disse allungandoglielo.
-    Pensavo che i regali fossero finiti- disse Ariel prendendolo.
-    Ora lo sono, buonanotte Ariel- disse lui alzandosi da terra e lasciandola sola dopo essersi scrollato di dosso la sabbia.
Ariel restò seduta ad osservare il mare davanti a lei, Jared aveva come sempre toccato i punti giusti, sapeva bene quello che poteva farle male sul serio.
Si strinse le ginocchia al petto e vi nascose il viso , sentiva le lacrime scendere calde lungo le sue guance e il collo per poi andare a depositarsi come enormi pozze di disperazione sui suoi jeans, strinse le mani intorno ai polpacci tanto forte da sentire solo quello, funzionò per non più di pochi secondi, sentì una mano posarsi sulla sua spalla e si voltò per vedere di chi si trattasse.
-    Tutto bene?- chiese Liam guardandola preoccupato.
-    Che fai qui? Non eri con Max e Gan- disse lei infilando in tasca il regalo di Jared e asciugandosi gli occhi .
-    Ero tornato per bere una birra con te- disse mostrandole due bottiglie in un sacchetto di plastica.
-    Liam ti ringrazio ma io adesso non…-
-    Non vuoi parlare, lo so- disse lui sedendosi e allungandole la bottiglia aperta.
Ariel la prese e si mise a sorseggiarla in silenzio, fortunatamente per lei, il rapporto con Liam era buono, lui si manteneva nei suoi spazi e non cercava di scavare troppo a fondo al contrario di Jared.
Liam posò la bottiglia vuota accanto a sé e le mise un braccio intorno alla vita attirandola verso di lui.
-    Rientriamo?- le chiese.
Lei annuì ed insieme si incamminarono verso l’Hotel.
Liam la fece accomodare nella sua stanza, le porse una maglietta con cui dormire e si spogliò tranquillamente, ormai tra lui ed Ariel non c’era più alcun imbarazzo, con lei si sentiva libero di essere sé stesso e nessun altro, era molto facile essere a proprio agio con lei, essendo cresciuta con solo figure maschili intorno era molto più smaliziata delle altre.
-    Ti è caduto questo- disse raccogliendole un piccolo pacchettino regalo che le era scivolato dalla tasca dei jeans.
-    Ah…-
-    Come mai questo non lo apriamo?- le chiese sedendosi sul letto con il regalo ancora in mano.
-    Aprilo e se ti piace tienitelo- disse lei distaccata, mentre si sistemava nel letto accanto a lui.
Liam lo aprì, si trovò tra le mani un ciondolo a forma di plettro con un’incisione sopra “i wish i was a radio song the one that you turned up” in fondo si distinguevano bene due lettere, J.L.
-    È un regalo di Jared vero?-
-    Ti ho detto che se ti piace lo puoi tenere, che ti frega di chi  me lo ha fatto-
-    Non lo vuoi neppure vedere?-
Ariel si girò per vedere cosa tenesse tra le mani, e dopo un’occhiata di sfuggita al ciondolo si voltò nuovamente .
-    Visto- disse.
-    C’è un’incisione sopra- continuò Liam.
-    La guarderò domattina- sbottò lei coprendosi col lenzuolo.
Liam posò il ciondolo sul comodino accanto a sé e si mise sotto al lenzuolo con lei, mantenne la sua posizione nel letto per alcuni minuti, senza toccarla o altro, ma lentamente finì con avvicinarsi e metterle un braccio intorno alla vita, le voleva bene, e anche se lei non gli era del tutto indifferente, voleva che prendesse più sul serio quello che Jared sembrava provare nei suoi confronti.
  
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