La piccola giocava nel prato con il suo amichetto in un bel pomeriggio d'estate.
"Tieni questa è per il tuo compleanno" disse il bambino dagli occhi smeraldo porgendo alla bambina una collana a forma di cuore con incisa una H.
"Grazie è bellissima! Me la puoi allacciare?" Chiese la festeggiata spostando le trecce. Il bimbo gliela legò al collo per poi darle un piccolo bacio sulle labbra ricevendo un buffetto da parte della bambina.
"Perché lo hai fatto?" Chiese divertita.
"Perché ti voglio tanto bene, e la mamma fa lo stesso con papà" si giustificò il bimbo.
La piccola sorrise per poi dare un altro bacio al bimbo che sorrise, facendo comparire due adorabili fossette, e le prese la manina. I due corsero dai genitori.
"Mamma, mamma-urlò la bimba-guarda che cosa mi ha regalato Harry" e mostrò fiera la collanina appesa al suo collo.
"É veramente bellissima Destiny" le sorrise la madre.
"Ehi piccola vuoi un po' di torta?" Chiese amabilmente Anne, la mamma del piccolo Harry.
"Si però prima le candeline! Esprimi un desiderio piccola mia!" Disse il papà baciandole i capelli.
"Voglio..." la bimba ci pensò ma Harry le mise il dito paffutello sulla bocca rosea.
"Non si dicono a voce alta"
"Vorrei averti sempre vicino" sussurrò la bimba al suo orecchio facendolo ridere.
L'ora del tramonto arrivò velocemente e i bimbi rientrarono nella villa immersa nel verde. I genitori raccontarono loro una fiaba facendoli piano piano assopire. Prima di addormentarsi nello stesso lettino, i due si presero per mano, si diedero un tenero bacio e la bambina domandò:"Rimarrai con me?"
 Il bimbo le sorrise. La strinse tra le sue braccia. "Certo, ti voglio bene Desy”.
"Anche io Har"
E si addormentarono in un dolce abbraccio.
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"I coniugi Wall coinvolti in un incidente mortale"
"La piccola Destiny Wall rimane viva dopo lo scontro frontale con un camion"
"Autista ubriaco provoca un incidente mortale per i coniugi miliardari a capo dell'impero Wall"
"La piccola Destiny Wall rimane orfana ed eredita l'impresa di famiglia a soli 5 anni"
Così le prime pagine dei giornali d'Inghilterra annunciavano la morte dei genitori della piccola Destiny, rimasta orfana e spedita in un collegio in centro Londra. Partecipò al funerale dei suoi che furono seppelliti nella tomba di famiglia a Londra. Il patrimonio di famiglia venne congelato fino a quando la ragazza non avrebbe avuto 20 anni.
All'istituto la bimba crebbe diventando una giovane donna piena di talento. Sapeva suonare tutti gli strumenti ma i suoi preferiti erano le chitarre e il pianoforte. Aveva una voce soave e molto invidiata. Era bella. Magra, il giusto, capelli color nocciola, lisci e lunghi. Occhi color ghiaccio e magnetici. Nonostante la sua ottima condizione economica, andava a scuola e studiava per diventare avvocato, lavorava in un bar in Piccadilly Circus e faceva molto volontariato. Era amata da tutti.
Aveva molti amici, perché era una ragazza dolce, premurosa, gentile, posata, intelligente e forte. Forte, perché era dovuta crescere troppo in fretta. La bimba sempre pronta ad inciampare era diventata adulta.
La si riconosceva per i due ciondoli che portava al collo. Uno, un medaglione di sua madre con l'immagine dei suoi genitori con in braccio lei da piccola, l'altro un piccolo cuore. Non si ricordava più chi gliela avesse regalata, ma un bimbo con due occhi verdi e le guanciotte paffute, dove, quando sorrideva comparivano 2 fossette, compariva spesso nei suoi sogni.
Destiny Hope Charlie Wall, Destino e Fortuna, che per lei non erano stati favorevoli fino ad allora.
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"Ehi Josh, come stai è da un po' che non ci vediamo" esordii andando ad abbracciare il mio migliore amico. Josh Devine. Ottimo batterista. Alto, muscoloso e moro. Gentile e molto dolce. E, cosa più importante, sempre pronto a difendermi. Era un fratello maggiore.
"Destiny!" Mi abbracciò forte.
"Sono venuto qui per farti una proposta!" Disse.
"Dimmi!"
"Sai che suono per una band molto famosa..."
"Si gli One Direction giusto?"
"Si loro, e il chitarrista si è licenziato perché si è stancato di essere sempre in tour e tra una settimana dobbiamo partire per gli stati uniti, e quindi mi hanno chiesto se conoscevo qualcuno... e ho pensato a te... ti va di venire con me?"
Gli saltai addosso. Mi stava aiutando a realizzare uno dei miei sogni, quello di diventare una musicista. La mia idea era quella di seguire le impronte dei miei e mandare avanti l'impresa di famiglia. Perché appena avrei compiuto i 20 anni avrei dovuto condurla io.
"Si mi piacerebbe fare un provino!"
"Bene allora andiamo abbiamo l'appuntamento più o meno tra 5 minuti" disse guardando il suo orologio.
"Bene andiamo" raggiungemmo la sua Range Rover nera e partimmo verso la sede della casa discografica per parlare con i manager per fare il provino.
Durante il tragitto mi raccontò come era andato il tour fino a quel momento e come il chitarrista gli avesse dato buca proprio prima di partire.
Io gli raccontai del lavoro e di come mi ero appena diplomata con lode e a settembre avrei iniziato legge ad Oxford.
"Sai non ci avevo pensato, ma se verrai con noi in tour farai il compleanno li! Pensa che figata! Diciannove in the States!" Urlo battendo le mani sul volante.
Risi divertita fino a quando Josh non fermò la macchina davanti ad un palazzo molto alto.
"Eccoci principessa siamo arrivati, mora andiamo forza!"
"Ehi, Josh secondo te ce la posso fare?"
"Oh andiamo Des, ce la farai alla grande" disse trascinandomi dietro di sé. Entrammo nell'edificio e dopo aver salutato la segretaria, Josh mi condusse nell'ascensore.
"Certo che provarci così spudoratamente con una segretaria è proprio da te! Vero Josh? Non sei cambiato di una virgola"
"Ah beh volevi che ammiccassi a te?" Chiese facendomi l'occhiolino prima di circondarmi le spalle con un suo braccio e schioccarmi un bacio sulla tempia.
"Ma smettila, lecchino!" dissi tirandogli uno scappellotto.
"Mi scusi Madame ma dove ha lasciato il tailleur!"
"Cretino, sai che lo uso solo per le manifestazioni mondane come Destiny Hope Charlie Wall giovane milionaria"
"Okey, okey sai che adoro i blue-jeans e le tue belle felpe! Bene vieni con me ora andiamo a provare!".
Entrammo in una sala di registrazione e mi misero davanti alcuni spartiti.
Little Things.
Iniziai a suonare e canticchiai sotto voce.
"I know you're never loved
The sound of your voice
On tape, you never want
To know how much you weigh
You still have to squeeze
Into your jeans but you're
Perfect to me"
Stavo cantando quella strofa quando 4 ragazzi entrarono nella sala battendo le mani, lasciandomi senza parole e facendomi arrossire violentemente.
 
Salve Gente :D questa è la mia prima ff spero che vi piaccia e che recensiate. Adoro questo sito e leggo molte fanfic e ho deciso di mettermi alla prova. Cercherò di aggiornare il più frequentemente possibile visto che ho già una trama più o meno definita. Un bacio e GRAZIE.
@Giulia_oned <3